Commenti e adesioni all'articolo di Mussolini

Commenti e adesioni all'articolo di Mussolini Commenti e adesioni all'articolo di Mussolini Roma, 12 notte. / giornali di Londra, di Berlino e di Vienna pubblicano con titoli vistosi un articolo scritto dal Duce per un gruppo di giornali americani in riferimento alla richiesta tedesca per la parità giuridica. L'articolo, intitolato : « Parità di diritto », è ampiamente commentato dai grandi giornali. Approvazioni inglesi Londra, 12 notte. Il Sunday Times, nel suo numero domenicale, pubblica in prima pagina su tre colonne, accompagnandolo con fotografie, un articolo di Mussolini circa la Nota tedesca sulla parità degli armamenti. L'articolo e intitolato « La Germania è nei limiti dei suoi diritti » - « Dichiarazioni del signor Mussolini sulla richiesta parità degli armamenti » - « Naufragio delle speranze di disarmo » « Appello a Berlino a mostrare desiderio di pace», ed è preceduto dal seguente commento editoriale: « Nell'importante articolo che qm riproduciamo, e che è in effetti la dichiarazione della politica italiana, il signor Mussolini dice che la richiesta germanica deve inevitabilmente essere riconosciuta, altrimenti la Germania si ritirerà dalla Conferenza del disarmo già naufragata nella sv. -. prima fase e le speranze di una riduzione anche minima degli armamenti svaniranno dando con ciò un altro colpo al prestigio della Lega delle Nazioni. Ma Mussolini aggiunge che, una volta messo il principio dell'eguaglianza, la Germania deve applicarlo moderatamente e non dovrà applicarlo finché la Conferenza del disarmo non sia bene o male finita ». Le conseguenze delle richieste germaniche sul prestigio della Lega sono anche esaminate da Steed in un articolo pubblicato sullo stesso Sunday Times. Secondo Steed il solo Consiglio della Lega è competente a trattare tale questione. Commentando l'articolo di Mussolini, lo stesso giornale dice: «La Germania ha posto all'Europa questioni cui l'Europa sarà obbligata a rispondere. I patti possono essere spiacevoli, ma non possono essere sfuggiti. Il signor Mussolini stabilisce il punto di vista italiano con forza e franchezza caratteristiche, ma ciò che emerge più nettamente dal suo articolo, tra le molte cose inte; ressanti e notevoli che contiene, è il fatto dell'impossibilità di negare importanza ad una grande Potenza. La Germania sente il diritto alla eguaglianza di trattamento e nessuna Potenza al mondo glielo può impedire. In questo stato di cose è una pazzia per l'Europa non affrontare i patti e non agire in modo da evitare il fallimento della Conferenza, il riarmamento della Germania e l'inizio del proprio suicidio. D'altra parte la richiesta germanica potrebbe diventare la base reale di uno sforzo verso il disarmo generale. Le Potenze possono prevenire la minaccia germanica di riarmare disarmando esse stesse, volgendo cosi la richiesta germanica a vantaggio dell'Europa e della civiltà. Posta senza ambagi, la situazione attuale porterà alla guerra a meno che le Potenze non siano determinate a sfruttarla a servizio della pace. Per questa ragione tutto dipende dalla risposta che le potenze daranno alla Germania. Per il momento la nuestioné è limitata sulla carta ai Governi di Parigi e di Berlino, ma essa è tale che nessuna nazione potrà tenersi in disparte. L'Italia, per mezzo di Mussolini, non lascia alcun dubbio su ciò che essa considera saggezza e giustizia e non vi è nemmeno alcun dubbio che il punto di vista italiano è, in linea di massima, appoggiato dalla stragrande maggioranza britannica. E' dubbio pertanto che l'atteggiamento del Governo britannico sia saggio nell'assumere la posizione negativa di tenersi in disparte ». Il Sunday Express, in un articolo di lord Beaverbrook, dice: « Si sente in Europa lo stesso rumore di sciabole che si udiva da Agadir fino al 1914 e ciò è la conseguenza della situazione del corridoio polacco e della questione del disarmo. La situazione estera è minacciosa con la Franci.-. che continuamente arma, con il Giappone che fa una guerra aggressiva contro la Cina e con IItalir. che è riuscita quasi a rendersi indipendente per quanto riguarda gli approvvigionamenti e vigila alle frontiere mentre i francesi stanno svolgendo le loro manovre vicino ai confini italiani. L'Italia, continua lord Beaverbrook, è attualmente fuori contatto con l'Inghilterra perchè MacDonald abbandonò a Losanna i rappresentanti italiani allo scopo di raggiungere una apparenza di trionfo ». IL'Observer, a proposito della situazione determinata dalla richiesta tedesca, osserva che risulta chiaramente che solo una linea di condotta può salvare la situazione e cioè che le Potenze si impegnino ad una politica immediata e graduale di riduzione degli armamenti così da eliminare la disparità con la Germania. La gratitudine delia Germania Berlino, 12 notte. Il Bórsen Kurier pubblica l'articolo del Capo del Governo d'Italia col titolo: « La Germania ha -agione ». Altri giornali pubblicano contemporaneamente larghi sunti dello stesso articolo sottolineando i passi principali come la fondatezza giuridica della tesi tedesca e la trasgressione commessa da altre Potenze non adempiendo alle clausole di Versailles relative al disarmo. Parimenti rilevato è il passo contenente consigli e raccomandazioni alla Germania. La Deutsche AUgemeìne Zeitung scrive che il popolo tedesco, nutre la più viva riconoscenza per l'appoggio che Mussolini presta alla Germania ed aggiunge che le richieste contenute nel memorandum di von Neurath gli sembrano moderatissime e che esse rappresentano il « minimum » oltre il quale, malgrado l'opinione pubblica mondiale non è possibile scendere nell'interesse della sicurezza della Germania della quale Mussolini non parla. La Kreuz Zeitung nota che l'articolo è stato pubblicato mentre la Nota francese di risposta informata a tutt'altro spirito si trovava in viaggio. « La situazione internazionale subisce così — continua il giornale — un inasprimento addirittura drammatico. La mossa italiana costituisce non solo il riconoscimento del diritto tedesco, ma anche una presentazione della questione che può suggellare i destini della Conferenza di Ginevra. In un momento come questo meno che mai la Germania si trova in condi-l zioni da sopportare una crisi interna provocata dai partiti ». La cattolica Germania nota eh: l'articolo di Mussolini mostra la perfetta continuità di politica se-, guita dall'Italia a Ginevra dove si' Lqt trovava a fianco della Germania. L'articolo rileva però come Roma, quanto Londra e Washington, intenda distinguere fra diritto teorico tedesco ed esecuzione pratica delle misure nel campo degli armamenti. L'inquietudine che a tale ri^ guardo regna nel mondo anglosassone si fa pertanto sentire anche nel governo le cui amichevoli intenzioni verso la Germania non possono dare luogo al minimo dubbio. Tanto più necessario è che la politica estera tedesca non faccia i! secondo passo avanti il primo e continui fino in fondo senza sorprese un'azione iniziata e condotta avanti da lungo tempo. ^ Il Lokal Anzeiqer ricorda che la Germania non chiede di armarsi ma chiede un trattato paritetico. Ricorda poi che il Ministro della difesa ha dichiarato che la trasformazione del!" Reichswehr si trova già nei limiti della situazione finanziaria.