La Mostra dell'artigianato nella città degli antiquari

La Mostra dell'artigianato nella città degli antiquari La Mostra dell'artigianato nella città degli antiquari , Saluzzo, 12 mattino. .'.Miche questa graziosissima cittadina ripete la' suddivisione, comune a parécchi cèntri del Piemonte, in città bassa e città alta; suddivisione che non è puramente formale, giacché ad essa si ricollega una reale differenza di caratteristiche. Alla parte alta corrisponde in genere la città vecchia, a quella bassa la città nuova. Da una parte l'abitato primitivo, che è come il fluire del tempo fermato nella pietra e definiti vamente immobile; dall' ailtra le case dell'uomo moderno, in continua espansione. Quésta differenzazione è evidente a Sfiiuzzo più che altrove. Come la partè bassa della città è veramente moderna* itutta chiara, linda, spaziata, altrettanto, la parte alta è serrata, ferrigna,'tortuosa. Quivi l'amante delle cose antiche è nel pieno suo regno. Nelle casa di.ogni stile dal gotico al settecento, che si susseguono strette una • all'altra, ognuna desiderosa di offrirsi all'ammirata sorpresa del visitatore, dalia torre al castello, dalla chiesa al loggiato, è tutta una collana di edifici che respirano ancora la vita del passato. Strade strette e tortuose con giochi/fuggevoli di luci e di ombre, improvvise rampe a gradini e spiazzi erbósi "e tranquilli, scorci di portichetti in penombra e Tesplrl di verdissimi Riatdini al sommo di mura slabbrate, angusti cortili che sembrano misteriósi recessi, e atri! grandiosi al di là dei portoni socchiusi; e su tutto una gran-quiete, che rari sono i passanti e come guardinghi; quella, proprio, che si-direbbe la quiete dei secoli. Sembra di essere piovuti per magia in una qualche antica cittadina toscana, Fiesole o San Gemtniano. '" Arte antica E il particolare non è meno curioso e suggestivo del quadro d'insieme. La inferriata e il supporto di fanale in ferro battuto, la maniglia del- portone, la bifora elegante, il capitello corroso, l'affresco dilavato, tutto è espressione viva e parlante dell'arte dei nostri padri. Girando per queste strade djincanto. si trova logica e naturale la casa Cavazza, nel senso che la si pensa come- un meraviglioso flore sbocciato in un giardino che l'ha come preparato; e logica e naturale, fra queste pietre perfettamente sopravlssute,. appara la sua mirabile conserva' ziohé, che è come un atto di fedeltà verso un passato che ancora traboc ca ad ogni passo. Essa, la gemma centrale; ma attorno a lei tante altre '«emme minori, che formano una splendente corona. Ora. questo passato che è ancora Cosi vitale, fresco e diffuso, non muò non avere un'eco ed un riflesso nella quotidiana esistenza della città. E lo ha, difatti.- Si può ben affermare, anzi, che sotto certi aspetti è l'antico, a preferenza del nuovo, che dà come 11 tono alla vita cittadina. Sotto l'aspetto, .ad esempio, del lavoro e. dell'arti' gianato. •' lina delle principali industrie saura zesi e quella cosidetta delle « antichi tà •.. Non per nulla Saluzzo è la sede degli antiquari. La cittadina Piemonte so ' riproduce, anche qui, ■ 11 tipico aspetto di parecchie città toscane, .ove, Come ■istmi:-" dirsi, « si fabbrica l'anti. r.<) i, - An-cba qui l'arte della stlpetteria e del ferro battuto >è In grande onore, e volta alla riproduzione di oggetti anchi; di assai meno rilievo, invece, in confronto delle predette città toscane, è l'arte pittorica e statuaria. Non si fabbricano statue nè quadri antieni;.ma in compenso, quanti mobilie .ferri battuti! ".Pria, differenza fondamentale, che va subito messa in rilievo, corre però fra l'industria dell'antico saluzzese e la -oònsorella toscana. Ed è, che, mentre laggiù gabellano volontieri la riproduzione per Tantino autentico, qui la riproduzione ó l'imitazione la si commercia come tale, e nulla più. L'imbròglio e il trucco sono banditi per consuetudine, per tradizione. La lealtà, la buona lealtà piemontese presiede, anche a questa industria, ove l'inganno . sarebbe cosi facile. Salvo poi, beninteso, a- qualche scorretto antiquario,, approfittare dell'abilità di questi 6,r6tfici«< Che si tratti di artefici di abilità impareggiabile è noto da tutti I competenti. "Ricorrono agli artigiani saluzzesi, persino gli antiquari toscani, che inviano loro, per la riproduzione, « pezzi » o disegni di difficile esecuzione. Questo artigianato non soffre di crisi; ha lavoro fin che vuole, appunto in vista della sua eccellenza. C'è un artiere, per fare un esempio, che ha commissioni per due anni di lavoro. Circa 250 sono i lavoratori sai uzzesi che attendono à questa industria. Un'ottantina sono occupati in un solo laboratorio; altri. gruppi minori sono pure alle dipendenze di un padrone; ma circa la metà lavorano ciascuno per loro conto, dando vita a un vero e proprio artigianato, al classico ar tigianato che, come vuole la parola stessa, si avvicina all'arte, e necessita, oltre che di tecnica, di gusto e" di conoscenze artistiche. Caratteristiche sono le loro botteghe. Il più delie volte sono sgabuzzini, e tutti gli strumenti del mestiere sono manuali. Certi battitori di metalli si può dire che non hanno che. martelli. Ma quante opere di pregio escono da queste umili e pri mitive botteghe! Questo artigianato saluzzese è ormai tradizionale, e-cammina sicuro di generazione in generazione. Per ogni artiere che manca si è sicuri che un al trò ne sorge. L'albero, insomma, è sa no, fronzuto, e con ottime radici. Tuttavia, nonostante tali condizioni di floridezza, le Autorità locali, rappresentanti di un Regime amorosamente sollecito versò ogni forma, piccola o grande, dell'attività nazionale, hanno saputo escogitare quel « quid » che servisse a meglio galvanizzare le forze di cosi industrioso lavoro, per avviarle a manifestazioni sempre più varie ed elette. Hanno, cioè bandito un concorso fra artisti della stipetteria e del ferro battuto, organizzando intorno ad «sso mia piccola ma interessantissima Mostra. L'inaugurazione della Mostra L'inaugurazione è avvenuta ieri mattina, e con essa si è aperta la settimana di manifestazioni varie che coincide con la festa patronale della città. .La Mostra ha trovato posto nel magnifico salone del quattrocentesco Palazzo della Podesteria. Alla cerimonia inaugurale assistevano il Podestà cav. Minoli. il Segretario politico cav. uff. Gatti, la contessa Della Chiesa, del Fascio femminile, il signor Picotto dell'Artigianato provinciale, il cav. Rertoni, capo-Comunità dell'Artigianato locale, il prof. comm. Colllno, preside del Liceo, nonché altre molte autorità. La Mostra è subito stata visitata da numeroso pubblico, tutto composto, si può ben dire, di competenti, giacche il..gusto degli oggetti artistici è qui diffuso nell'aria. Viva curiosità ha.n- guilamto, tieconstocomti ad I aha ratlo staterRoQcondeborgvitqueca, ti dintmegiacome ticae ino tatcipmeto Nco GiuSola to dedulos6. le, conmePeraiDcorcontinvaziae ordquchmoi lnotemmatuicarin tanchII serarpeSierinfCata maprme sivl'aSariaBolatopimfaVirinGaliodinati taneniticMluraunchcitodi10licprTOrealpoto11latoammstmcitdvlrnSdccBvblavsaduVPvpmrzaainuso neu-aria. viva curiosità han- 'no destato i deci cofanetti presenta- ti per il Concorso degli "t nettai vari! di stile e di intenzioni, ma tutti ese- guiti in modo eccellente; e altrettante lampade portatili in metallo lavorato, presentate per il Concorso degli artieri del ferro battuto, opere eseguite con ogni regola d'arte. Attorno a questo nucleo la Mostra artigiana si è completata con l'esposizione di oggetti presentati da Ditte costruttrici; e ad essa hanno poi dato il tono del- I autorevolezza il pittore Boetto, che ha esposto una decina di tele ammiratissime per la loro preziosa fattura; lo scultore Soma, che ha presentato statue, busti e altorilievi di vivo interesse, ed anche il fotografo Della Rosa. Questa unione dell'arte applicata con l'arte pura non sembra però che debba continuare gli anni venturi. Gli organizzatori, infatti, pensano di dar vita a due singole Mostre: accanto a quella dell' Artigianato quella artisti ca, giacché gli amatori e commercianti d'arte sono qui molto numerosi. Per intanto possiamo dire che l'avvicinamento non ha nociuto alla Mostra, giacché il paesaggio del Boetto e la composizione del Soma da una parte, e il piatto sbalzato, la serratura gotica, il vaso portafiori, il lampadario e il tavolo intarsiato dall'altra, si sono vicendevolmente giovati nell'inusitata vicinanza. E il cav. Bertoni, principale artefice della Mostra, nonché mecenate del locale Artigianato, è stato vivamente complimentato. Nel pomeriggio, prima che il pubblico invadesse di nuovo 11 salone, la Giuria — composta da Zanzi, Boetto, Soma, cav. Bertoni, prof. Costa, Della Rosa, Tais e Revelli — ha assegnato i premi stabilendo per il Concorso dei cofanetti In legno la seguente graduatoria: 1. Chlrone, 2. Favo, 3. Calosso-Giaretto, 4. Cavallo, 5. Pasero, 6. Alberto-Asnaghi, 7. Rovere-Baravalle, 8. Bargna-Alberto, 9. Dutto; fuori concorso Brosio. Per la lampada in metallo la Giuria ha cosi deciso: 1 Perego Filippo, 2. Manfredi, 3. Pecoraio, 4. fratelli Perego. Da notare che il terzo posto nel Concorso dei cofanetti è stato aspramente conteso al Calosso, che e sulla sessantina ed insegnante di intaglio, dal Ca vallo, un giovane di 19 anni, che inizia ora, si può dire, la sua carriera, e che si è rivelato esecutore di straordinaria finezza. Questo conferma quello che dicevamo prima: e cioè, che l'Artigianato saluzzese non può morire. Ed anche si deve ricordare che i lavori compiuti per il Concorso sono stati tutti eseguiti nei ritagli di tempo, con vera passione, e che la maggioranza dei concorrenti è costituita da giovani. Nè si' muò dimenìi care quel concorrente che, impiegato in un'officina, ha costruito da dilettante due lampade in ferro battuto, che sono risultate fra le più belle. II che conferma un'altra nostra osservazione: che il gusto dell'oggetto artistico qui si respira con l'aria, appena si nasce... Il concorso di bellezza infantile Seconda riuscita manifestazione di ieri è stato un Concorso di bellezza infantile, tenutosi alle ore 17,30 al Campo Sportivo Willy Burgo. Adunata di grazia floreale, che i quaranta maschietti e le quarantadue bambine presentate alla, gara dalle trepidanti mamme erano tutti belli e graziosi, e gentile era il -pubblico, quasi esclusivamente femminile, che gremiva l'ampia tribuna. Mentre la Banda di Saluzzo suonava gioiosi inni, la Giuria — Zanzi, Boetto, Soma e dottor Bonavia — assistita dalla contessa Del la Chiesa, presidentessa del Comitato, procedeva all'esame dei teneri campioni, e fra gli applausi generali terminava la sua gentile e invidiabile fatica con la seguente proclamazione : Maschi: 1. Lorenzatto Francesco; 2. Vilfredo Sairer; 3. Teodoro Bacchiorinl; 4. Giuseppe Marino; 5. Giacomo Gaudino — Bambine: 1. Petrassi Giliola; 2. Anselmetti Maria; 3. Garibaldi Vittoria; 4. Imelda Giletta; 5. Liliana Siravegna. Ricchi premi in giocattoli sono stati consegnati ai vincitori. Cosi è terminata la prima giornata del festeggiamenti, i quali culmineranno domenica prossima con manifestazioni altamente civili e patriottiche, imperniate sul centenario delle Mie Prigioni di Silvio Pellico. I saluzzesl vogliono ancora una volta onorare il loro grande concittadino, con un completo programma celebrativo che riassumiamo nelle sue linee principali. In mattinata, alle ore 9,30, ricevimento delle Autorità alla Casa Littoria, e discorso ufficiale commemorativo; alle 10,30 inaugurazione della Mostra Pellichiana, che comprenderà documenti provenienti, oltre che da Saluzzo, da Torino (Musco del Risorgimento e Opera Pia Barolo), da Milano, da parecchi Archivi di Stato e da privati; alle li, corteo della riconoscenza, che porterà corone di alloro al monumento ed alla casa natale del Pellico; ore 11,30, inaugurazione al Liceo di una lapide in memoria di Domenico Chiattone, saluzzese, che fu il primo e più amorevole storico del Pellico. Nel pomeriggio, alle ore 15,30, Congresso di studi pellichiani, ad iniziativa del Comune e per organizzazione della Società di studi storici di Cuneo. U. L. stuè siorsisLFmdsidste catippipstdtestnnolstpdlalateapvensmvscupatectisusesuse rbè zcè NscsvdpFlecpzscntampsmadWsrztsfvvsDmtsadrmreltdscps

Luoghi citati: Cuneo, Fiesole, Milano, Piemonte, Saluzzo, Sfiiuzzo, Torino