La sorte del Reichstag legata al voto sulla politica di von Papen

La sorte del Reichstag legata al voto sulla politica di von Papen La sorte del Reichstag legata al voto sulla politica di von Papen Il ritorno del Presidente Hindenburg da Neudeck Berlino, 8 notte. Col ritorno del Presidente von Hindenburg da Neudeck che ha avuto luof° questa mattina, si viene al la. stret ta <?ei n°.dl ?elIa situazione politica, di *"!1 nodl che, preparati_ e diretti per stringersi al collo del Gabinetto von Papen, saranno' probabilmente destinati, secondo ogni previsione, a stroz¬ zare la vita, sebbene ancor tenera di gpoco più di un mese, del nuovo Reichs- i stag. E quel che più che mai sembra |tconfermare il destino dell'assemblea è |tproprio quell'inizio di trattative e quel- jinla presa di contatti tra centro e nazio-llnalsocialisti che nell'intenzione dei suoi elistadzszc«attori erano intese a salvarlo e soffocare invece in fascie il Gabinetto von Papen. Trattative sterili Queste trattative, di per se stesse ibride e dovute soltanto a spirito di tattica, sembrano non avere fortuna né in s* stesse, cioè nel loro progresso e contenuto, ma nemmeno nelle conseguenze che provocano; non essendo, finora almeno, riuscite per forza di vitalità intima a superare il limite diremo cosi negativo della pura e semplice opposizione al governo per entrare nel terreno positivo della vera e propria possibilità di costituzione di un governo capace di vita e di programma, esse rimangono non soltanto sterili ma anche dannose ai fini stessi del salvataggio dell'assemblea; la quale è condannata ormai, nel pensiero del Presidente del Reich, non solo per quella i incapacità di lavoro » che era apparsa evidente a tutti fin dal suo apparire e traducibile nella incapacità di esprimere una maggioranza, ma per una riprova e, si direbbe un colmo di questa incapacità, per la prova provata, cioè di essere al più capace di una maggioranza ma di una maggioranza negativa unicamente distruttiva e non costruttiva di governo. Si osserva da qualche parte è vero che una « decisione politica », una piega cioè positiva potrebbe forse manifestarsi in queste trattative soltanto nel caso che si sapesse che il Presidente sia disposto a mettere in discussione col Presidente del Reichstag — nell'udienza accordata e che è fissata per domattina alle 11 e mezza — la possibilità di un nuovo governo; ma è, come si vede, un circolo vizioso. E su questo circolo vizioso della indecisione, il quale tradisce niente altro che la Innaturalezza e precarietà della maggioranza tentata, non si può costruire una vitale situazione politica. Per un primo esame complessivo di tutta la situazione il Presidente, appena arrivato questa, mattina, ha ricevuto il Cancelliere von Papen che gli ha fatto un rapporto particolareggiato durato un'ora; ha indi ricevuto il barone von Neurath, Ministro degli Esteri, che a sua volta gli ha riferito sulla situazione estera nei riguardi dell'iniziativa diplomatica in corso per la parità. Di questi colloqui non si comunica nulla di concreto circa il contenuto ma si ripete significativamente nei circoli ufficiosi che essi hanno confermato il perfetto accordo di vedute tra il Presidente e il Cancelliere. I giornali indi ne desumono che quei relativi pieni poteri già dati a von Papen a Neudeck siano stati confermati e prevedono quindi che il Cancelliere si propone di farne uso nella prossima settimana di fronte al Reichstag incapace di maggioranza e che appare perciò niente altro che un ostacolo all'attuazione di qualsiasi programma politico economico e sociale che il governo ha cominciato ad attuare con l'ultima ordinanza. D'altro canto forse la battaglia aperta che sarà fatale al Reichstag. e cioè il voto, sndpvaintMqcetPcrrottrsbecpndinzcgndsslddpcpcmimrdspsordina subito dopo le dichiarazioni del Cancelliere se invece i socialdemocra tici non avessero presentato una mozio ne di sfiducia e un proposta di revoca dell'ordinanza su cui si dovrà votare o : davanti a cui si dovrà fuggire. I na;ziona).socialistl e „ centro, sebbene !idino nel loro giornan contro l'ordì , nanzai si erano astenuti cautamente da |tali presentazioni ma i socialdemocrati|ci nanno rotto i ponti. In queste condiiziom ben poca speranza si pone ormai |negIi uitimi colloqui: come quello che 10ggj .dopo quelli sopraccennati del Pre- e à o sidente. il Cancelliere ha avuto con il Presidente del Reichstag GUring e quello culminante che Goring avrà poi domani col Presidente stesso nell'attesa udienza. Verso la discussione politica Secondo ogni previsione, dunque, le cose si svolgeranno cosi: lunedì alle 15, aperto il Reichstag. _il Cancelliere leggerà la sua decisione; indi si toglierà la seduta e all'indomani martedì si comincierà la discussione politica per tartare il terreno; parlerà per i nazional-iS0-cjaijSti Gregorio Strasser, per i so:ciaidemocratici l'ex-Presidente Loebe, elp0i parleranno i comunisti, infine il e [centro per cui prenderà la parola, a -! quanto pare, l'ex-Cancelliere BrUning. 1 e se questa discussione avrà confer-|mato — come pare sicuro — la inevi tabilità di un voto contrario al governo e si Cancelliere mercoledì o giovedì si dee[ciderà finalmente a trarre dalla tradizionale busta rossa che l'usciere gli porta dietro quando vi è dentro un decreto di scioglimento, la sentenza di morte del Reichstag. Intanto continuano al Ministero del lavoro le conferenze con 1 rappresentanti dell'economia e dei sindacati per la preparazione del programma sociale del governo per quanto riguarda la autorizzazione avuta nell'ordinanza di pasgqcLeiIdnndugmgldtcatsftrlstbistvo a e i e i i gnBEpCgnvhgngrtcpcnmetter mano alla riforma radicale delle assicurazioni sociali nonché ai ritocchi necessari al sistema tariffario e ar-ibitrale. Circa il mer-ato del lavoro è - stata pubblicata ieri, come noi riferima'mo, la statistica della disoccupazione dell'ultima quindicina di agosto Secon :<*o quella statistica al 31 agosto i dis -! occupati^ e rane«5.225.000 con ■■ o »«S.di,1££2mu -£ laXffione e,™ ^ 0S00 circa però qUfcsl |zioni gi osserva ^ parte dell'istituto,|stesso, di assicurazione che a parte il.>i gricole, è meno frequente. L'istituto stesso sconsiglia da troppo facili ottimismi circa il miglioramento della situazlone; sta di fatto che da parte degli industriali non vengono segnalati stabili maggiori impieghi di mano d'opera, e l'istituto calcola infine che tutte le re lievissimo miglioramento stagionale strettamente momentaneo non si tratta di diminuzione vera e propria della disoccupazione, ma soltanto di diminuzione di registrazione di disoccupati sussidiati dovuta alle molteplici restrizioni introdotte negli ultimi mesi fra cui quella della necessaria prova della « bisognosità » la quale, nelle regioni a> strizioni apportate negli ultimi tempi non hanno fatto altro che aumentare a dismisura quella categoria di disoccupati che si chiama dei * disoccupati invisibili »; i quali l'istituto calcola che ammontino a un milione e mezzo; che insieme con i 5.225.000 fanno in tutto 6.725.000 disoccupati in Germania. Hitler contro un « putch » Adolfo Hitler ha tenuto ieri sera a Monaco un altro violento discorso nel quale ha rincarato la dose degli attacchi già mossi al Gabinetto von Papen e il Presidente von Hindenburg nell'ultimo suo discorso berlinese dello Sport Palast. Hitler ha anzitutto insistito circa la via da lui battuta della legalità: « Un putch — ha detto — non corrisponderebbe nemmeno ai nostri interessi; noi non abbiamo bisogno di fare oggi nel 1932 quello che dovemmo tentare nel 1923 ». Hitler ha quindi accusato nuovamente il governo di von Papen di costituire un tentativo di restaurazione del cosidetto ostato di classe» Junker e nobiliare perfino a mezzo di un diritto elettorale che negherebbe la parità dei cittadini; un Gabinetto di nobili che, per altro, con la sua guerra al nazionalsocialismo si è assicurato l'appoggio degli ebrei e della loro banca. Circa le elezioni Hitler ha detto che il governo può pure tentarle, ma che non scapperà nemmeno un voto al nazionalsocialismo; e circa le trattative col centro ha detto che per quanto riguarda la questione di tattica il partito non si « spaventa davanti a nulla pur di raggiungere l'obiettivo, ma da una sola cosa rifugge, cioè dalle mezze misure ». Per quanto riguarda il cancellierato recentemente offertogli egli ha detto che poco gli importa di essere uno della serie dei Cancellieri di cui ha fatto parte per esempio un MUller; essere capo de! suo partito è cosa ben più importante che essere uno di quei Cancellieri. Altre polemiche desta infine un'ultima parte attribuita al discorso di Hitler in cui egli avrebbe attaccato violentemente il Presidente von Hindenburg arrivando persino ad accennare alla tarda età di lui che, in fine dei conti, lascerebbe prevedere che egli prima o poi lascierà libero il camp» Ma questa parte è riferita solo dai giornali che la attaccano e non figura affatto in nes suna forma finora nei rapporti dei giornali nazional-socialisti; sarà bene quindi non fondarsi nemmeno per una cronaca su un testo avversario. G. P.

Luoghi citati: Berlino, Germania, Monaco