Ventinove nazioni alla Fiera del Levante

Ventinove nazioni alla Fiera del LevanteVentinove nazioni alla Fiera del Levante L'odierna inaugurazione alla presenza del Duca d'Aosta Bari, 5 notte. All'alba di domani, le bandiere di _9 nazioni, sventoleranno intorno al tricolore, sui pennoni che coronano la penisola di San Cataldo, alla brezza dell'Adriatico. Sarà il segno ufficiale della nascita della terza Fiera del Levante. Poco dopo, dietro S.A.R. il Duca di Aosta, che sarà accompagnato dal Ministro Di Crollalanza, la folla eromperà tra i viali inghiaiati, circolerà fra le linde costruzioni bianche rosa e azzurre, popolerà le aiuole fiorite, siederà presso le zampillanti fontane. Quello che possano anche in tempi difficili, la volontà, la tenacia, l'intraprendenza e lo spirito organizzativo di un popolo, apparirà ancora una volta agli occhi ammirati di centinaia di migliaia di visitatori. Già tre anni fa, quande per la prima volta, questa iniziativa della gente barese affrontò il giudizio del pubblico, si parlò di rivelazione. Mille duecentoventi espositori italiani, 134 stranieri avevano rispósto all'appello. L'attrezzamento della Fiera apparve perfetto; l'aspetto dell'insieme, più che decoroso, fu trovato ricco di gusto artistico; il luogo scelto apparve bello prima che interessante: un milione di visitatori accorse e la cifra degli affari per i tempi che correvano, fu rilevantissima. Oltre 4200 espositori Se avessero potuto allestire per il secondo anno, una identica manifestazione, i baresi si sarebbero già detti paghi. In certi momenti economicamente non lieti, segnare il passo è già qualche cosa e bisogna accontentarsi di non regredire. Invece la Fieri» progredì, allargò la sua area, moltiplicò i suoi padiglioni, accolse ui maggior numero di stranieri, apparve più grande più bella più luminosa. Un milione e 200 mila visitatori accorsero nella città pugliese, rinnovellata, circolarono entro il recinto della Fiera, dove erano esibiti i prodotti di 3227 espositori italiani e di 331 stranieri. La manifestazione di quest'anno resterà nella storia della Fiera, • come un'altra pietra miliare. L'area si è ancora allargata. Nuovi edifici si sono aggiunti a quell'interessante complesso edilizio, che già cosi caratteristico aspetto, negli anni scorsi, aveva conferito alla penisola di S. Cataldo. Le nazioni partecipanti sono 29, di cui 10 intervenute ufficialmente; e gli espositori ammontano a 4271, di cui 609 stranieri. Gli espositori italiani sono di ogni provincia. Nessuna delle attività del paese, per,modesta che sia, manca a questo raduno Bieche la nsonomia economica dell'Italia si delineerà completa agli occhi dei visitatori. Famose case di mode torinesi e casearie emiliane; i mobilieri brianzoli e i lanieri toscani; gli artigiani sardi e i chimici milanesi; gli enocultori laziali e i metallurgici liguri; i vetrai veneziani e i dolcieri siciliani e i profumieri calabresi; e poi gli Enti parastatali, le società di navigazione, le Compagnia di assicurazione, tutta l'attività italica è qui rappresentata. Le rappresentanze straniere Degli Stati stranieri sono presenti l'Albania, l'Austria, il Belgio, la Bui garia, la Cecoslovacchia, la Cina, la Danimarca, l'Egitto, la Finlandia, la Francia, la Germania, il Giappone, la Grecia, l'India, l'Inghilterra, Tirale, la Jugoslavia, l'Olanda, la Palestina, la Persia, la Polonia, la Romania, gli Stati Uniti, l'Unione Sud-Africana, la Turchia, l'Ungheria, la Siria, la Spagna. Le principali novità della Fiera, quest'anno, sono il padiglione della mostra forestale, il villaggio orientale, i fondachi esteri, i varii padiglioni privati, fra cui quelli grandiosi dei Consigli Provinciali dell"Economia di Napoli e di Potenza. Ma le novità non si limitano solo a questo, giacché vi è del nuovo, e disseminato con larghezza, anche lungo il viale Italia e la piazza Puglia, nella parte orientale, cioè, del vecchio perimetro della Fiera, e in quell'appendice meridionale, ove lo scorso anno era la casa colonica e il podere modello. Sono sorti, infatti, quest'anno un gran ristorante con un ampio giardino fiorito sul davanti, un parco di divertimenti per l'estensione di 10 mila metri quadrati, il villaggio agricolo con le case dol latte, della seta, del pastore, la mostra del riso, il viale di .piante floreali. Non lontano dalla zona agricola, nelle adiacenze del padiglione dell'edilizia, è una costruzione nuova, dedicata all'azienda autonoma statale della strada. Una scritta significativa: « Da Roma imperiale all'Italia Fascista » ne indica il contenuto e le funzioni: mostrare l'opera attiva, instancabile, riformatrice, Tivoluzionatrice compiuta dall'azienda autonoma statale della strada per dotare la nazione di una fitta rete di comunicazioni. Anche la Pesca 3ta, come lo scorso anno, sul viale Jonio, a sinistra dell'ingresso monumentale, in un padiglione rinnovato nel prospetto e nella attrezzatura; in una ala staccata, è poi la bottega di vendita dei gustosi frutti marini, presentati allo stato di frittura croccante. Ma tutti gli altri padiglioni, gTandl e piccoli, hanno subito qualche rinnovamento nella sagoma, nella decorazione, nel colore e nell'aspetto, cosi da apparire costruzione di oggi, anche se sono nati tre anni addietro. E ancora l'agricoltura, gli alimentari, la elettrotecnica, le industrie scientifiche, le chimiche, la elettrochimica, l'arredamento, l'abbigliamento, la moda, le industrie artistiche, i trasporti, le attività speciali, sono rappresentate da Innumerevoli prodotti che dimostrano con tutta evidenza, il progresso raggiunto in ogni ramo. Una mostra del lavoro femminile Per iniziativa della direzione del Partito, alla Fiera del Levante è stata allestita una mostra del lavoro femminile, nel preciso intento di rendere noti i prodotti dell'attività femminile nel campo del lavoro, e di incoraggiare lo sviluppò di tale attività a scopi artistici, economici e commerciali. Tali lavori però devono essere eseguiti completamente a mano; con esclusione, cioè, della produzione derivante dall'ausilio di mezzi meccanici, azionati a vapore o elettricità, e nei quali non sia prevalente l'opera personale della donna. Pertanto i lavori ammessi a questa mostra, appartengono a numerosissime categorie. Troveremo cosi i ricami, 1 pizzi e i merletti di ogni genere; i disegni a matita, a penna, a pastello, 1 dipinti; i tèssuti, le confezioni varie, la scultura, la ceramica, le terrecotte, bassorilievi e altorilievi in legno, metallo, cuoio. Essi però debbono essere sempre Intonati a squisito senso d'arte, cosi per concezione come per finezza di esecuzione; e ciò vale specialmente per quelli a carattere folcloristico. La Mostra è allestita in un padiglione che misura 800 metri quadrati. Ottantanove sono le delegazioni provinciali dei Fasci Femminili, che hanno aderito, versando il proprio contributo; 451 le iscrizioni ammesse in seguito a selezione; e le partecipanti sono 361. I lavori pervenuti sono circa tremila: cifra davvero rilevante e che sta a dimostrare quale e quanto entusiasmo abbia suscitato l'iniziativa fra le donne italiane. Conclviecdo, la terza Fiera del Levante rappresenta adunque una grande realizzazione di quella politica, nel campo economico perseguita dal Governo di Mussolini. Il numero ragguardevole di nazioni aderenti alla Fiera di Bari dimostra quale larghezza di adesioni riscuota il programma che informa l'attività della Fiera. Ed è tale successo sì notevole, da indicare, da ulo, nella Fiera del la-.-oro, un punto strategico della battaglia economica condotta dall'Italia, per la pace e la prosperità dei popoli, nel Mediterraneo orientale.

Persone citate: Di Crollalanza, Mussolini