I dilettanti hanno iniziato ieri le gare di velocità

I dilettanti hanno iniziato ieri le gare di velocità l'campionati ciclistici del mondo a Roma I dilettanti hanno iniziato ieri le gare di velocità Mozzo net quarti di finale - Il campione olimpionico eliminato Pola battuto per una ingiusta decisione della Giuria « A domani la finale — —(i:>fi l nostro inviato)- ItRoma, 1 notte. |SEsnurìti in una giornata i cara-) pianali su strada, col duplice sue-!!ces$o italiani), si nomi ripresi questa sera quelli su pista, con la disputa delie eliminatorie del campionato di velocità dilettanti. Purtroppo neppure questa specialità ha rapprese»tato un'attrattiva per gli sportivi romani. Le tribune e le scalee dello Htadio erano desolatamente semideserte, quando l'altoparlante ha ufficialmente annunciato l'esito dei due campionati su strada e sono echeggiate le note della Marcia Reale e di « Giovinezza ». Dei risultati tecnici delle gare odierne il pi^ notevole c la duplice sconfitta del campione olimpionico Vgtn Egmond, che era il grande favorito per il titolo. L'atleta olandese, che nei primi giorni di allenamento a Roma aveva destato grande impressione realizzando tempi veramente notevoli, è stato l'ombra dì se stesso, mancando di quella potenza che'è la sua migliore dote. Senza dubbio a questa trasformazìo. no del bell'atleta ha contribuito, ol tre che la fatica del viaggio di ri? ■ tomo dall'America, la superprepa razione alla quale lo ha sottoposto ' il suo allenatore che è l'ex-campio,«e Schìlling. Van Egmond è stato .battuto da due atleti, il primo dei quali Dusika ha fatto il miglior tem;' pò della serata. I. Gli « azzurri », usciti in tre dalle "batterìe, sono stati ridotti a uno, indubbiamente il migliore, negli ottavi di finale. Ma ai danni di Pola, che aveva regolarmente battuto il franceso Ulrich, è stata commessa una evidente sfacciata parzialità da parte della giuria, in cui la Francia aveva la maggioranza. Entrano pertanto nei quarti di fi naie tre francesi, un italiano, uno svìbz&to, un austriaco, due tedeschi. Da questi otto uomini dovrà uscire sabato il nuovo campione del mondo. Quelli che in queste eliminatorie Jutnno meglio impressionato sono: Chaillot, Perrin, Richter e Mozzo. Fra i quattro il primo è considerato il più degno del favore del pronostico. G. A. i„tiracdtnnscnmrmIbc(aintmt(cmms(mm3trzm(ct1MmbZ2EmI risultati J^imkibatteria: !• Mozzo (Italia), 2. Olesen- (Danimarca), a mezza ruota. Ultimi 200 metri in 18". Olesen conduce e accelera alla campana, facendo la penultima curva al Targo. Ai 200 metri è in piena azione, con Mozzo a ruota, che lo attacca sul rettilineo e lo batte, negli ultimi venti metri, di mezza macchina. Seconda batteria: 1. Chailot (Francia, 2. Sidlo (Cecoslovacchia), a tre macchine. Ultimi 200 metri in 12" e 3 quinti. Il cecoslovacco è in testa e s'impegna ai trecento metri; il francese si accontenta di seguirlo e poi lo rimonta à 30 metri. Sidlo si rialza battuto nettamente. Terzo batteria: 1. Ingoia (Svizzera); 2. Berrettini (Italia), a mezza ruota. Ultimi 200 metri in 13" 1/5, « Sur place » ai duecento metri, poi Ingold si riavvia lentamente; ai 300 metri Berrettini obbliga, con una fin ta, lo svizzero a partire e lo segue "io all'uscita dall'ultima curva dove viene all'attacco, non riuscendo però a rimontarlo del tutto. Quarta batteria: 1. Perrin (Fran eia), 2. Schafer (Germania) a una ruota. Ultimi 200 metri in 13". Schaffer allunga alla campana, ma ti .francese, all'inizio del penultimo ret. tìlirieo, attacca e passa. Vano à il con trattacco del tedesco, che finisce a una ruota. Quinta batteria: 1. Bonfanti (Italia), 2.' Thomas (Belgio) a tre macchine. Ultimi 200 m. in 12' 3/5 Prende l'iniziativa il belga; Bonfanti attacca ai 200 metri, e in curva Thomas scende sotto la linea scartando. All'entrata in rettilineo l'« azzurro » ha una macchina di vantaggio, che pòrta a tre sul traguardo, perchè il belga non si difende fino all'ultimo. Notevole il tempo di Bonf anta negli ultimi 200 mètri. „ ., , Sesta batteria: 1. Pola (Italia), 2. Dasch (Germania). Ultimi 200 metri in 12"4/5. Sur place al mezzo giro, poi Pola fa ldlmlapxntfdplapsemgtmsftsuna finta di scatto. Alla campana Dasch prende il comando, ma Pola, gettandosi dall'alto in basso della curva, lo sostituisce, mettendosi in piena azione ai duecento metri, con Dasch a due macchine. Il tedesco si porta a ruota in curva e attacca in dirittura. Bellissima e incerta è la lotta fra i due atleti negli ultimi 50 metri. Pola resiste e vince per una ruota. Settima batteria: 1. Ulrich (Fran¬ cia), 2 Meller (Inghilterra), a una ruo- ta. Ultimi 200 metri Lo ll'l/5. Sft,_iJiumj 200 metri In M"l/Ó, 1 vittoria du! francese, clic la- !SKJIH!*!2!!f*nt?.P?r impegnarsi, sol traguardo. .„ Ottava balletta: 1. Dusika (Austnai. ta tMPSS^ ,,0-a"rla,).',..-,/rfH1 r40"i ,D 12'2/r>- i <7„ÀÌ,haLterla. dBl1?- grande sorpresa.!rì vfnJSfartf:,c^ nmane in testa fino ai dOO metri, conducondo. Quindi parte con Van Kgmond a ruota e si lancia' decisamente al duecento metri. Sj attende l'attacco dell'olandese, che viene all'entrata sul rettilineo, ma invano, perchè il gigante olandese non riesr*> a rimontare che a metà l'austriaco. Lia sconfitta del campione olimpionico è molto commontata. Ni ma batteria: 1. Andersen (Danimarca), 2. Giurili (Ungheria), a mezza ruota. Ultimi 200 metri in 12"3/5. L'ungherese prendo di scatto il comando al 300 m. e si lancia a fondo. II danese lo segue facilmente e lo batte negli ultimi dieci metri con facilità. Decima batteria: 1. Christensen (Danimarca); 2. Pelvassi (Ungheria), a due macchine. Ultimi 20(1 metri n 13" 1/5. L'ungherese parte progressivamene ed è in piena azione ai duecento metri, il danese viene a regolarlo netamente sul rettilineo, vincendo facile. Undecima batteria: 1. Vaggelin (Svizzera): 2. Hauft (Ceco-Slovacchia) a cinque macelline. Ultimi 200 metri in 12" 4/5. r..-j svizzero s'impegna al duecento metri e porta a cinque macchine il suo vantaggio sul traguardo. Dodicesima batteria: 1. Frasch (Germania); 2. Andersen C. (Dani, marca) a tre macchine. Ultimi 2001 metri in 13". Frasch prende d'autorità la testa ai 300 m-, aumentando progressivamente. Il danese accenna ad attaccare in rettilineo, sul quale invecei per la reazione del tedesco, perde altre duemacchine. Tredicesima batteria: 1. Richter (Germania); 2. Zimkoski (Austria) a cinque macchine. Ultimi 200 m. in .13" Richter se ne va di scatto sul rettilineo opposto 0 finisce indisturbato. REPECHAGE. — Prima battetia: 1. Dasch; 2. Pelvassi; 3. Olesen; 4. Meller. Ultimi 200 metri in 13". Conduce lentamente Dasch, che aumenta progressivamente, resistendo bene a un attacco di Pelvassi. Seconda batteria : 1. Andersen: 2. Zimkoski; 3. Sidlo; 4. Thomas. Ultimi 200 metri in 12" 3/5. Terza batteria: 1. Schaffer, 2. Van Egmond, 8. Berrettini, 4. Hauft. Ultimi 200 metri tn 12" 3/5. Il campione olimpionico vuole usare la sua tattica preferita, che è quella di partire da lontano. Schaffer prende la sua ruota. Alla campana Van Egmond aumenta, pqrtanao il tedesco e l'italiano che attendono ad attaccarlo all'uscita di curva. Schaffer rimonta progjiessivamen)Le»e>-.wiei»ef a-batiere di xliecl eentimetrl'il favorita dal carapionat6l"TÌelt^ttM"HÌév'e aóéónientarsi del terzo posto. OTTAVI DI FINALE — Prima bat feria: 1. Mozzo, 2. Dasch, a tre quarti di macchina. Ultimi 200 metri in 13". Mazzo va al comando, che Dasch gli prende prima della campana, ma, all'entrata della penultima curva, torna al comando, aumentando ai 300 m. e partendo deciso ai 200. In curva Mozzo scarta involontaricmente per due volte e resiste bene al ritorno, non molto minaccioso, del tedesco. Seconda batteria: 1. Chaillot, 2. In. gold a due macchine. Ultimi 200 metri in 13" 3/5. Il primo giro è condotto da Ingold, ma il francese lo insegue e lo rimonta senza fatica sul rettilineo. Terza batteria: 1. Veggelin, 3 Bonfanti. a mezza macchina. Ultimi 200 metri in 13" 1/5. Primo giro a passo d'uomo e « sur place » per evitare il comando, poi si decide Veggelin, che si lancia sul rettilineo opposto, respingendo l'attacco dell'italiano In dirittura. Quarta battana: 1. Perrin, 2. Chri stensen, a mezza ruota. Ultimi 200 metri in 14". La campana trova 1 due «sur place», poi Christensen si mette in azione ai 300 metri. Perrin lo segue fino all'uscita della curva e rimonta facilmente finendo a mani alte. Quinta batteria: 1. Dusika; 2. Andersen, a mezza ruota. Ultimi duecento metri in 12" e quattro quinti. L'iniziativa è di Dusika, che parte a ri della sua linea, ma senza danneg — t- . , i ........... ando ai 250 metri. Andersen, perdutetre lunghezze, le riprende in curva. Sesta batteria: 1. Ulrich; 2. Pola di-stanziato. Ultimi 200 metri in 13 3/3. Pola sorprende il francese alla pri-ma curva, guadagnando trenta metri,che il francese annulla prima dellacampana. L'c azzurro » riprende il no-mando e riparte deciso ai duecento me- tri. In curva Pola sbanda un poco fui- metri in 13". giare Ulrich, il quale, vistosi battuto, si rialza. La giuria, in cui i francesi hanno la maggioranza, distanzia l'italiano. La decisione ingiusta annunciata, dopo la successiva batteria, suscita un putiferio nel pubblico che grida a gran voce il nóme della vittima di un'evidente parzialità. Settiìna batteria: 1. Frasch; 2. Schaffer, a mezza ruota. Ultimi 200 L'austriaco parte in testa ai 250 metri, il tedesco rimonta facilmente a*Z» "Itimi dieci metri Ottm An- 200 ■ batteria: 1. Richter- 2. derseri C, a venti metri. Ultimi metri In 13" e un quinto , Andersen tenta due volte di sorpren der„ Richter, ina il tedesco non si fa gioire e quando, ai 200 metri s'im pegna trova l'avversario sfinito e lo bitte di lontano Dopo te gare su strada le due vittorie italiane esaltate dalfa stampa francese Parigi, 1 notte. Fin dai primi esaltanti commenti dei giornali serali di Parigi risultava chiara l'ammirazione suscitata negli ambienti ciclistici francesi dalla duDlice vittoria italiana nei campionati" del mondo. Questa ammirazione e generale ed entusiastica stamane, sia sui giornali politici che sull'Aido. I triondi Binda c Martano non sollevano critiche nò suscitano riserve e non forniscono esca a pettegolezzi. Sono indiscussi, assoluti, perentori. « Innanzi tutto — scrive l'inviato speciale dell'Auto, occorre rilevare il formidabile trionfale successo popolare riportato oggi nei campionati del mondo su strada lungo il circùito di Frascati. Questo successo deve essere sottolineato non tanto per l'importanza numerica della folla, che i campionati hanno attirato lungo tutto il circuito, quanto per l'entusiasmo indescrivibile sollevato dalla prova fornita dai migliori corridori del mondo. Lo sport ciclistico su strada esalta il pubblico italiano il cui entusiasmo galvanizza le energie dei suoi campioni. E oggi ancora è apparso che il successo completo dei corridori italiani dipende non solo dalle loro qualità i-fisiche, che sono indiscusse, ma ancora, e soprattutto, da un migliore morale; conseguenza logica della grande responsabilità che fa pesare su di essi l'entusiasmo dei loro compatrioti. Gli italiani volevano guadagnare qui più che in ogni altro luogo e nulla hanno dimenticato per preparare questa vittoria. Io ve li ho mostrati l'altro giorno nel loro quartier generale di Castel Gandolfo. donde partivano ogni giqrno per allenarsi e studiare il circuito. Insieme adottarono una tattica, un piano di combattimento. Avevano deciso di non partire che al terzo giro ai piedi deila prima salita verso Frascati e Rocca di Papa. Il che vuole dire che erano avvantaggiati da una migliore conoscenza del terreno perchè erano in casa loro. Nel 1930 essi si trovavano a Liegi. Si recarono colà in anticipo, studiarono il terreno delle operazioni e partirono di dove volevano partire. E Binda vinse due anni fa a Liegi, come oggi ha vinto a Roma ». L'inviato speciale del Matìn, dopo avere tracciato brevemente la carriera sportiva di Binda, iscrive : «Binda ha vinto il titolo per la terza .volta e lo ha vinto in modo brillantiasùnp. Alt cuni credevano che egli avesse perdu^ to la sua forma. In realtà ha mostrato di aver conservato tutta la sua intelligenza e tutta la sua conoscenza del la corsa. Egli fu senza dubbio aiutato potentemente dal suo giovane compagno Bertoni; questi condusse la corsa fin dal principio, mentre Binda si riservava per la stoccata finale. Guerra, in poco buone condizioni fisiche e meno preparato di Binda, tenne tuttavia a fare onore alla sua riputazione, con un ritorno rimarchevole, verso la fine della corsa. La prova dei dilet tanti costituì un'altra vittoria italia na. Tuttavia confessiamo che noi ci aspettavamo di più da Martano ». Lt'Amis du Peuple, per conto suo, fa un paragone tra la preparazione degli odierni campionati del mondo e quella per i giochi olimpionici : « Gli italiani avevano per queste prove differenti preparato uomini differenti, si capisce nel campo dei dilettanti. Per quanto concerne i corridori professionisti essi non avevano permesso a Binda e Guerra di partecipare al Giro di Francia affinchè potessero prepararsi seriamente ad affrontare la lotta per il titolo mondiale, al quale essi tenevano più di ogni cosa. I selezionati italiani hanno capito quale era il loro compito; si sono preparati con serietà, con pazienza e con volontà. Essi durante la corsa hanno fatto quelio che hanno voluto, ed è probabile che senza l'indisposizione di Guerra gli italiani avrebbero conquistato i primi tre posti. Nè i francesi, mal preparati, nè i belgi, 'chc sl aono trovati spaesati, hanno po I tuto fare qualche cosa contro questi |grandi campioni», L'inviato speciale de: Paris Midi ri1 ferisce una breve intervista avuta con ! il nuovo campione del mondo: «Io non ! mi sono mai sentito così ben preparaito — ha dichiarato Binda. — Ero si curo della vittoria: ho dato tutto me stesso perchè con questa vittoria io vo¬ glio chiudere degnamente la mia car riera ciclistica». L'inviato commenta « Di colpo Binda, ò risalito sul suo piedestallo, il piedestallo di super-campione. Dimentichiamo tutte le sue debolezze passate e non ricordiamo di lui che il grande-campione, quello che vinse per tre volte il campionato del mondo, sul Nurburg Ring di Colonia, sulle sa • lite della Vali onta a Liegi e a Rocca i di Papa, lungo le antiche strade roI mane. Egli ha vinto per la sua prepa- suanGqulatemteprpadiMgiBdiBoBtepa4/1/BA2.Gmte5.LstvoDSpnisicati andabaconeved'mdisalavomunpeil mcutachdM; sapvozaSfumapvVvnsacalaFstchtadedisidTuncoprprstelcoEstdoVcoptsfm razione, per la sua intelligenza e per ■»suoi muscoli; Calcolò la sua corsa me- tro a metro e non lasciò nulla al ca. so. Al contrario In preparazione di Guerra fu affrettata e decisione e cervello si mostrarono anche questa volta superiori ai muscoli e al cuore j delffi'*? S^e?la'R f'^iWdel quale ieri vi mandammo i calorosi elogi per Binda, scrive: 4 Dopo questa nuova gran " vrobbe approfltt record di Egg re. Egli ha già"a"v cord. Con un nuovo sua bellissima form anche batterlo »iinda, scrive: ^ Dopo que- granào vittoria, BindaV sfittare della sua forma at- > attere il famoso,ra senza allenato- vicinato questo re- , lenitivo, data la a attuale, potrebbe