Il rifiuto di Hitler

Il rifiuto di Hitler Il rifiuto di Hitler La proposta dì partecipazione al potere con altri partiti respinta nettamente dal capo dei nazionalsocialisti e e i a o a n i e n e e e i o r e i o o o a l a i o i a Berlino, 13 notte, t Ore veramente gravi di destini e:storiche se altre mai quelle della] giornata di oggi, le quali hanno in-! dubbiamente segnato l'inizio di una ofj.ptt-n ,ipi Pnnti rv,p earà decisiva »a|etìaS ma ma per quello dell>uropa e del mondo. Adolfo Hitler e stato a Ber- lino ed ha avuto i colloqui che dove- va avere; e — aggiungiamo subito — l'esito di questi colloqui ha con'- j fermato le previsioni e le aspeltazio-l ni di quelli che giudicavano e prevedevano secondo il rigore logico delle cose e dei principii, ed ha smentito le aspettazioni, spesso miste di timide speranze e di inconfessati calcoli, di quanti prevedevano invece che ancora una volta lo spirito di transazione, di accomodamento e di corridoio avrebbe prevalso, dimostrando insidiato della sua tabe anche il midollo del giovane movimento nazionalsocialista. In altre parole: Hitler ha rifiutato la partecipazione al potere, intendiamo dire il potere in partecipazione che gli veniva offerto. I vecchi partili sgomenti Grandissima è l'impressione, e confina quasi con lo sgomento, in tutti gli ambienti democratici, socialdemocratici e delle destre liberaleggianti, per questo atteggiamento del Capo dei nazionalsocialisti e per l'assolutezza e totalitarietà delle sue richieste; .grande e pari alle illusioni che, malgrado ogni sforzo di comprensione, tutti alla fine si facevano, cedendo alle vecchie abitudini e mentalità: e ancora stamattina, mentre l'aeroplano di Hitler atterrava a Tempelhof, i giornali erano pieni delle tardive resipiscenze dei politicanti del Centro, alle quali si accodava il politicantismo dei partiti medi, e tutti si appigliavano alle poche tavole di salvezza gettate sull'acqua, all'ultimo istante, dai varii tentativi di coalizioni; e uno di quei giornali, la Deutsche Allgemeine Zeitung, disperatamente dava per certa e per la più desiderabile la soluzione di un Gabinetto von Papen con un Ministro dell'Interno nazionalsocialista che sarebbe stato lo Strasser, e nientemeno che con il Ministro del Centro Stegerwald al Ministero del Lavoro. Insensatezze. Altri prevedevano, dal più al meno, combinazióni coalizionistiche di questo genere; le più adatte, sempre, a troncare le gambe del movimento nazionalsocialista. Tutte queste nebbie interessate sono state fugate oggi fin dalle prime ore del pomeriggio, a mano a mano che venivano fuori le prime notizie sui risultati dei primi colloqui di Hitler; fino al completo schiarimento del cielo che si è avuto questa sera, dopo l'ultimo colloquio di Hitler col Presidente del Reich. Ma procediamo con ordine. La serata di ieri si era chiusa con una serie di colloqui avuti per incarico di Hitler, che non era ancora arrivato a Berlino, dai suoi due inviati cap. Rohm, comandante delle squadre d'assalto di tutto il Reich, e conte Helldorff, comandante delle squadre d'assalto della Capitale, col Cancelliere von Papen prima e poi col Ministro della Reichswehr, von Schleicher, e col Segretario di State alla Presidenza del Reich, Meissner. Questi colloqui, che lì per lì sorpre- sero, erano formalmente dovuti alla comunicazione e conierma dell arri- |1 vo del Capo dei nazionalsocialisti questa mattina, ma erano anche, ne! 'fatto, un sondaggio e una prepara- zione agli importanti colloqui chedovevano avere luogo oggi. Ciò eranc t„ joi *„n„ .k. ;„,.; confermato dal fatto che ieri sera stessa, a tarda ora, dopo questi colloqui, si recavano dal Presidente sia il Cancelliere von Papen che il Ministro della Reichswehr, von Schleicher, per riferire al Capo dello Stato sui colloqui avuti con gli inviati del capo dei nazionalsocialisti. Von Papen faceva inoltre al Presidente von Hindenburg un completo rapporto di tutte le sue attività consultatone delle due giornate precedenti. 1 colloqui della mattinata Questa mattina arrivava a Berlino Hitler, atterrando all'aeroporto di Tempelhof all'alba. Alle 10 precise il Capo dei nazionalsocialisti si recava al Ministero della Reichswehr per conferire col generale von Schleicher. Il colloquio Hitler-von Schleicher è durato oltre un'ora. Nulla di ufficiale viene naturalmente comunicato su questo colloquio, che può essere stato il più interessante, dati gli infiniti favolegginmenti che sono corsi e seniore corrono circa i rapporti fra i due personaggi, Subito dopo è seguito il colloquio di Hitler con il Cancelliere von Papen. 11 Capo dei nazionalsocialisti si è recato alle 11,30 alla Cancelleria, in automobile, accompagnato dal deputato nazional-socialista Frik. Davanti alla Cancelleria stazionava già una discreta folla attirata dalle notizie della sera avanti, dalla quale partirono molte « lieil » all'indirizzo del Capo dei nazionalsocialisti. Hitler è stato immediatamente ricevuto, in compagnia del deputato Frick: anche il Cancelliere non era solo al collocano, ma era assistito dal Segretario di Stato a'!a Cancelleria, Planck. Il colloquio è durato due ore, fino alle 1.301. Al-1 l'uscita, la notizia si era diffusa, e1 la folla, che fra la quale si nazionalsocialisti in divisa, era di fpvuzttetopotizia si era diffusa. eLIn arvìnmitn WitW Mna acclamato timer,. Rsi trovavano numerosi deventata grandissima, e:! ha unprpv-, pvisato al Capo dei nazionalsocialisti una dimostrazione imponente. Anche di ouesto colloquio non vi |è sinora alcun comunicato ufficiale. jPerò la Telegraphen Union, agenzia Idi destra di solito bene informata, isi crede in grado di comunicare al¬ aiI ttpcimi particolari che asserisce'esat-|b[ti, sia circa questo colloquio come| t circa il colloquio di poco prima eoa e:von Schleicher. a] L'Agenzia dice: -! «Adolfo Hitler ha avuto questa; a mattina gli annunziati colloqui con a a Ministro della Reichswehr von Schlei- S «Zi&n issare l t,er no£ sl è dimostrato disposto ad - accedere sul terreno delle proposte - fattegli dal Governo. Egli pretende o per sé non soltanto la direzione poli- j tica dello Stato, cioè la carica di Con-l ma pretende una posizione e totalmente decisiva in tutto il Gabinetto per il suo movimento. Malgrado larghe concessioni da parte del Governo del Reich, di fronte a questi suoi desideri non si è potuto tuttavia arrivare ad un accordo perhè Adolfo Hitler ha insistito nell'adempimento di tutte le sue richieste >. In riguardo a quello che concretamente a Hitler è stato offerto da von Papen, le informazioni dei giornali danno alcuni particolari che variano poco; secondo alcuni, il Cancelliere avrebbe offerto a Hitler precisamente quattro posti nel suo Gabinetto, e per di più gli ha offerto di creare la carica di vice-Cancelliere, da offrire alla persona stessa di Hitler. In quanto ai quattro posti di Ministri che gli offriva, uno sarebbe stato il Dicastero degli Interni e gli altri tre Ministeri a scelta. Inoltre si offriva a Hitler anche la « unione personale •> fra il Reich e la Prussia, la quale comportava la presidenza del Consiglio dei Ministri prussiano al vice-Cancelliere del Reich, e cioè a Hitler personalmente. Gli altri posti nel Gabinetto del Reich avrebbero dovuto essere mantenuti presso a poco agli attuali titolari. Secondo le informazioni di altri giornali, le proposte fatte_ a Hitler varierebbero di poco, e cioè gli sarebbero offerti tre Ministeri invece di quattro, oltre sempre al vice-Cancellierato e all'* unione personale » con la Prussia. Immediatamente dopo, il Cancelliere von Papen si è recato dal Presidente del Reich per fargli rapporto sul colloquio avuto. E contemporaneamente, nelle prime edizioni dei giornali del pomeriggio, veniva annunziato, che il Presidente, appena esauriti i colloqui, si riprometteva di ripartire per Neudeck questa sera stessa. Il colloquio con Hindenburg Alle 4 ha avuto luogo il colloquio di Hitler col Presidente. Molta folla, assai più che non se ne fosse adunata alla Cancelleria, ma questa volta silenziosa, s'era raccolta alla vecchia Cancelleria bismarckiana, dove soggiorna in questo momento il Presidente del Reich, essendo in restaurazione la sua palazzina. Il colloquio è durato venti minuti. Non vi è, fino al momento in cui telefoniamo, alcun comunicato in proposito. I giornali però anticipano alcuni particolari. I particolari sono molto semplici : sebbene già messo al corrente delle esigenze di Hitler, Hindenburg ha tentato, col peso della sua autorità, un ultimo sforzo per persuadere il Capo dei nazionalsocialisti di ridurre le proprie richieste. In quanto alle offerte pratiche che il Presidente gli ha fatto — astrazion facendo da un'informazione del primo momento, che il Presidente si sarebbe spinto fino ad o , o r n e n o r e e a i e , i , a n a ù e e i a n a e offrire a HitIer il Cancellierato, ma |sempre in un Gabinetto di coalizione con membri dell'attuale Gabinetto 0 di altri partiti, sempre col « carat- 1 tere presidenziale » — esse sono — e tetto n„ S-TT' 4 B J-al-"3 u<a. von rapen. 1 Reichstag. 1 giorno Papen Il tentativo del Presidente von Hindenburg, dunque, non ha costituito aicua passo nuovo, ma soltanto un ultimo tentativo di pressione fatto col peto della massima autorità. Ma il tentativo è andato a vuoto. Hitler ha rifiutato il potere, chiedendo la esclusiva direziona dello State» al suo partito. Hindenburg gli ha risposto che, secondo la sua coscienza, nè secondo quella che egli c;°de essere la volontà del popolo tedesco, egli si sentiva di affidare tutto il potere ad un solo partito. Hitler ha rifiutato l'offerta, 11 Presidente gli ha alla fine ricordato che, se il suo partito dovesse decidere di passare all'opposizione, si ricordasse sempre della grande responsabilità che esso si assume di fronte al popolo tedesco. Hitler avrebbe risposto che anche all'opposizione egli non abbandonerà le vie legali. E i due si sono separati. E ora? Risultati negativi — diciamo noi — per quanto riguarda una immediata soluzione, ma risultati positivi per quanto riguarda il chiarimento definitivo della situazione. In quanto a previsioni, è ancora troppo presto per farne. L'Angriff quésta mattina, prevedendo il risultato negativo delle trattative, scriveva : « Tutte le possibilità ci sono aperte, e se ci viene" rifiutata una via noi na abbiamo a nostra disposizione delle altre, a sufficienza per farci rifiutare ogni marcio compromesso ». I giornali si astengono dal fare previsioni anche perchè non sono ancora noti gli atteggiamenti pratici dei partiti, a cominciare dal nazionalismo stesso e dal Centro, in riguardo alla prossima apertura del Ldl„"TM 30- ~ s^e 5 MToffeWat* — si riunirà il . Rejchataff e u cancelliere vo dovrà presentarvi il proprio G scrive il Berliner, nuovo von Papen proprio Gabinetto e affrontare il voto. Se il Reichstasr si , prominzierà contro, bisogna prevedere ile il Reichstag possa essere mandato a casa, dando a queste parole anche il senso che possa essere un'altra voiI tà disciolto ». In serata Adolfo Hitler è ripartito per Monaco accompagnato dal capitano Roehm; anche von Hindem-i |burg è riPartito Per Neudeck. | G. P, jjj

Luoghi citati: Berlino, Monaco, Prussia