Tutti i records crollati alla "Susa-Moncenisio,,

Tutti i records crollati alla "Susa-Moncenisio,, Il campionato europeo motociclistico della montagna Tutti i records crollati alla "Susa-Moncenisio,, Vittorie di Arrnini, Vernei, Ottino, Cavalieri, Gmelch, Gshwilur e Moritz C°Ue del Moncenislo, 8 mattino. Bisogna riandare indietro di almeno un ventennio, alle più memorabili di- spute dell'anteguerra, per trovare unaedizione della Susa-Moncenisio degna di essere paragonata alla gara che Uà avuto ieri il suo epilogo trionfale sul valico del Moncenrsio. E forse, anche a disturbare gli archivi della storia, non si troverebbe un termine di confronto che possa seriamente contrapporsi alla pienezza del successo che la 18.a Susa-Moncenisio ha consegui-to sotto tutti i suoi aspetti : tecnico, sportivo, spettacolare, organizzativo, propagandistico. Se i records di tutte le classi sono crollati clamorosamente — come del resto non era difficile prevedere — un altro record, non valutabile in cifre cronometriche, è stato ieri annientato: quello intessuto dai varii elementi, materiali e morali, che formano il successo di una manifestazione. I fattori del successo Ma vediamo di dare un po' d'ordine alle nostre impressioni, soffocando, se possibile, l'impeto di commozione che potrebbe trascinarci in quel frasario rettorico che maschererebbe tutta la bellezza della gara, vivendo la quale abbiamo ieri trepidato, 'gioito, applaudito, nonostante la nostra provata « scorza • di vecchi lupi del motociclismo, come tifosi novellini. Primo elemento di successo: l'inconsueto concorso di partecipanti, quale da anni non eravamo più abituati a registrare in una gara in salita. Generalmente — e non mancammo altra volta di rilevarlo su queste colonne — gli elenchi degli iscritti diramati dagli organizzatori alla stampa, pecoano di notevole ottimismo: molti buoni nomi di campioni di grido compaio, no nei primi elenchi, e scompaiono alla chetichella prima della gara; molte compiacenti « X > non riescono a nascondere la loro funzione di... far numero. Alla Susa-Moncenisio successe completamente l'opposto: i campioni migliori comparvero all'ultimo momento, tutte' le « X i presero corpo non solo, ma si dimostrarono insufficienti a contenere le generalità di tutti i partenti. L'antivigilia della corsa, con 50 iscritti, si dellneava un esito felice: la vigilia si era giunti a 60, un successone; ieri a Susa i partenti finirono coll'essere una settantina: un trionfo. Secondo fattore: 1 risultati. Il fatto che i tre corridori tedeschi partecipanti al Campionato Europeo della Montagna abbiano vinte tutte e tre le categorie maggiori, non deve far velo alla nostra compiacenza per le spettacolose medie conseguite: cavallerescamente dobbiamo riconoscere il loro merito, ed essere anzi tanto più grati all'amica Nazione motociclistica (la più motociclistica del mondo, perciò soltanto in Germania il numero delle motociclette circolanti supera quello delle automobili) di aver onorata- la nostra gara inviandoci in rappresentanza tre campioni che alla prova del cronometro si rivelarono formidabili. Del resto anche nelle categorie vinte dai tedeschi, i nostri non solo non fecero prove mediocri, ma finirono vicinissimi al vincitori, battendo largamente tutti 1 records precedenti: e nelle categorie dove gli italiani non avevano avversari, realizzarono tempi sorprendenti. In special modo nella classe 250, dove il tempo del modesto Cavalieri, di soli 40 secondi superiori al miglior tempo della 500, e di oltre un minuto inferiore al precedente record assoluto del percorso, permette di essere riguardato tra i risultati più sbalorditivi della giornata. Il pubblico Del resto, che i vincitori e 1 nuovi recordmen della più importante gara in salita del calendario italiano vadano oggi cercati al di fuori del consueto ristretto mazzo dei campioni fir celebrati, è un fatto sintomatico dpi quale dobbiamo rallegrarci come di una fortuna pel nostro sport motociclistico. Esso è un indice di progresso, un manifesto segno che l'audacia e la perizia non sono monopolizzate. E se completiamo questa osservazione di massima con le concrete risultanze delle classifiche, non possiamo evitar di considerare che un miglioramento di tal mole, in tutte le cilindrate, dei records precedenti, a soli due anni dall'ultima disputa, ha del prodigioso. Il progresso è esteso non solo in larghezza, ma in profondità: la tecnica del motore raffreddato ad aria, che molti studiosi superficiali ritengono stazionario, continua silenziosamente il suo rapido passo : la bravura del guidatori non solo è dote posseduta da un numero sempre maggiore di « centauri », ma e dote che con incalzante progressione si affina e si perfeziona, in tutti. 1 più modesti « turisti » iscrittisi ieri alla Susa-Moncenlso a scopo più che altro di divertimento hanno battuto rielle medie che lino n due anni fa avrebbero costituito altrettanti records: ecco il miracolo! Terzo fattore del successo: il pubblico. Il pubblico dei srrandi avvenimenti, chiassoso ed allegro ma non indisciplinato, appassionato, osservatore e competente come solo sa essere il pubblico motociclista — numeroso lungo tutta la strada e ai traguardi di partenza e d'arrivo, fittissimo sullo strategico belvedere delle Scale, a godersi lo spettacolo degli otto celebri tornanti. Per quanto sintetizzata in un numero di minuti e di secondi, una gara non e vitale, non e altro che la dimostrazione di un teorema matema¬ ; ; , 1 ] tico se non è confortata da una larga presenza di tifosi.' Lo sport è un banchetto che abbisogna di molti commensali. E banchetto più animato e festoso, ieri, non si. sarebbe potuto immaginare. r Quarto: la perfezione organizzativa Curata meticolosa,mente in tutti i dettagli dai. dirigenti del Moto Club di Torino, rag. Bocca e cav. Cobalti alla testa, con la valida intelligenti collaborazione del giovane Moto Club ai Susa, presieduto dal signor Clapier e di tutte le Autorità, ooliUclie e militari, della zona; -con un servizio di ordine esemplare;, con un sullectto e precìso servizio d'informazioni telefoniche e megafonlche (disimpegnato alle «Scale» dal nostro giornale); con un cronometraggio — lirsUo personalmente dal comm. Ferruccio Massara — di estrema prontezza anche nel comunicare le medie d,i tutti gli arrivati; con una cura insomma spinta al grado capillare, la 18.a Susa-Mmcenisio, risorta sotto gli auspici dilla Foderatone Provinciale Fascista di Torino e col patrocinio de ■ La Stampa », era iscritta nel libro d'oro delle più riuscite manifestazioni motoristiche. Anche il tempo, che finora av»v£ condotto un ostinato ostruzionismo contro le gare del Moto Club di Tortilo, non poteva compiere una più onorevole ammenda, regalandoci la più radiosa, limpida, ventilata, deliziosa giornata di sole — quel sole che da molli mesi avevamo confinato tra 1 ricordi. Turisti ed esperti Nel porgere qualche concreto dettaglio sui risultati tecnici, scorreremo brevemente le classifiche delle varie classi nell'ordine in cui vennero disputate. La categoria e turisti • si comportò secondo le previsioni', cioè sconvolgendo tutte le previsioni... Avevamo ripetutamente scritto che questa doveva essere la categoria delle rivelazioni, appannaggio di nomi poco noti. Ecco infatti, tra le 500 cmc, Vernei e Boffa, rispettivamente primo e secondo, "con un tempo che supera di poche decine di secondi l'antico record assoluto di Biva. Solo tra le 350, Poggianti, da noi indicato nel pronostico, teneva fede alle attese piazzandosi in testa alla sua sotto-categoria. In complesso, la gara del e turisti », se non fornì risultati sensazionali, fu pur tuttavia interessante pel suo elevato numero, per la compattezza degli arrivi, per la dimostrazione Ci efficienza fornita da macchine quasi tutte normalissime, le stesse usate dai concorrenti nelle domenicali gare di regolarità. Non va infatti dimenticato che la categoria dei licenziati turisti del B. M. C. I. non è una? riesumazione dei « gentlemen » o dei->« non classificati » di antica memoria,-:, è una categoria istituita per le sole-marce di regolarità, per chi vuole far gare e non corse, e che solo eccezionalmente fu ammessa ieri, per gentile concessione del R.M.C.I., alla Susa-Moncenisio. Dopo la ventina .di turisti, gli c esporti » Iniziano le, .loro prove con la classe motoleggere, fed ecco 1 records che cominciano a crollare... Anche in questa alasse, gli eventi diedero piena ragione al nostro pronostico: ecco nell'Qrdine Ottino e Balagna. Ottino, il vincitore della recente Biella-Oropa, era'.ieri, si può dire, alla sua seconda vera e grande corsa: e non si accontentò"' di vincere di misura, ma volle stravincere, prendendo più di mezzo minuto sul suo inseguitore! Scalare il Moncenisio in motoleggera, con un motorino della capacità d'un bicchiere/ a quasi 62 di media, non è impresa- che solo un biennio addietro sarebbe apparsa miracolosa? Onorevole l'affermazione della Piazza che, al secondo posto di Balagna, fa seguire il terzo di Bo. Quarta per un quinto di secondo la Della FeTre ra di Teresio Castagno, la quale, essendo macchina strettamente normale di serie, non poteva ragionevolmente fare di più. A lode delle motoleggere era ancora osservato che tutti gli 8 arrivati della classe occupano uno spazio di quattro minuti. Alla meravigliosa prova di Cavalleri, sull'Aquila -250, abbiamo già accennato. In Cavalieri è la stoffa del grande campione, clic ci spiate non aver visto gareggiale, in una categoria maggiore, coi tedeschi, perchè è nostra radicata impressione che avrebbe dato loro inolio filo da torcere. Il campione d'Italia Panella, sulla Guzzi 250, non poteva evidentemente, di ironte a una simile rivelazione, e date le caratteristiche della sua macchina che non sono le più accorice per una gara in salita, aspirare a una migliore classifica. Aspirazione che, invece non si nascondeva Carrù, il vincitore di tante prove piemontesi in questa stagione, che fini inaspettatamente al quarto posto, preceduto anche dalla Guzzi di Gobetti. Nella 3aU, attardato Felice Nozzaro da inconvenienti d'accensione che lo costrinsero a una, complessa riparazione del magnete^ per via, il tedesco Gruelch rimaneva .privo d'avversari degni di iui. Nonvè però il caso di nasconderci che, In qualunque caso, strappargli la vittoria sarebbe stato compito estremamente aìrduo- Il suo 18'36 , fatte le proporzioni con le potenzialità dei mezz1! meccanici, non e forse cosi ammirevole come il record di Cavalieri, ma rimane a rivelare un campione di altissima classe, un grand-3 specialista della salita — tanto più sa si considera la sua scarsa esperienza del percorso, conosciuto da non più di due giorni. >0"est'osservazione va fatta anche a lode degli altri due r tedeschi, vincitori delle altre categorie. L'italo-inglese « Aquila » dovette cosi acconciarsi al secóndo posto, con Melli, distaccato di quasi due minuti. JieVti categoria "SOO„ Anche nelle 500 la difesa dei nostri colori fu menomata dall' incidente di macchina di Mario Colombo, che lo costrinse al ritiro ai piedi delle « Scale •. Le nostre speranze rimasero cosi concentrate in Valerio Biva, che effettivamente fece miracoli: e quando i cronometristi annunciarono il suo magnifico 18'16", ritenemmo per un momento che la vittoria assoluta italiana fosse al sicuro. Ma ecco il tedesco Gschwilm, ultimo partito della sua classe : la sua andatura, a vederlo sbuscar di lontano, rivela subito che la battaglia è decisa a suo favore. I cronometristi ne danno la conferma, mentre la Banda musicale allineata a monte del traguardo saluta1 il vincilo re della giornata con l'inno della sua Patria. Sereno ma poco espansivo, signorile di modi, illuminato da un debole sorriso, Gschwilm si apparta disoreto appena conosciuto il suo tempo. Lo avviciniamo per congratularci, ed anche nella speranza di... apprendere dalla sua bocca la pronuncia del suo terribile nome, cosi ricco di consonanti e cosi povero di vocali. 11 risultato è... intraducibile: come faranno dunque i nostri sportivi a nominare il o recordman » assoluto della SusaMoncenisio? Ecco un buon pretesto per ribattere presto il suo « record », con qualche secondo di meno e qualche vocale di più I A completare il terzetto germanico, ecco un'altra sensazionale vittoria nella classe del « sydecars » : Moritz segna un incredibile 19'0"2 quinti, distanziando di oltre un minuto e mezzo il nostro Moniotto, pure su macchina tedésca, ma di soli 750 cmc. contro 1 1000 dei motore S. A. P. di Moritz, e di oltre tre minuti il terzo classificato Buffa, anch' esso sulla tedesca B. M. W. di 500 cmc. L'antico « record » assoluto della gara battuto di un minuto da nn « sydecar'» I Va soggiunto che il » sydecar » di Moritz aveva una preziosa particolarità: la terza ruota snodata, comanda bile a mano dal robusto passeggero del « sydecar ». Ciò non toglie che il suo tempo costituisca, fatte le debite proporzioni, un evento d'eccezione: il migliore della giornata, senza dubbio, con quello delia 250 di Cavalieri. Il solo « sydecar » italiano concorrente non riuscì a finire la gara per un incidente di strada. Ma è peccato che la nostra industria, i nostri corridori, i nostri organizzatori trascurino le contese dei « sydecars ». così pittoresche e appassionanti Dopo la gara di ieri, il pubblico delle « Scale » non parlava che di questa lacuna. Che il suo mònito possa esser raccolto ? Ile classifiche CATEGORIA TURISTI 175 cmc: 1. Armini Aristide (Giacomasso), in 26'53", alla media di chilometri 49,324. Partiti due. 500 cmc: 1. Vernei A. (Sunbeam 500), in 20'2l"2 quinti, alla media di Km. 65,137; 2. Boffa Giuseppe (Sunbeam 500), In ?0'43"4 quinti; 3. Daina Carlo (Ariel 500), In 20'50"; 4. Ferraris Ferruccio (Linx 500), in 20'56"; ST. Ruspa Luigi (Terrot 500), in 21'5"3 quinti; C. Poggianti Paolo (Aquila 350), in 21'56"1 quinto, alla media di chilometri 60,446 (primo delle 350 cmc); 7. Lanza Giuseppe (B. S. A. 500), in 22' e 11"; 8. Zannone Mario (Linx 350), in 22'22"; 9. Bellramino Felice (Sunbeam 500), in 22'38"2 quinti: 10. Costa Gino (Matchless 500), in 22'46"2 quinti; liDi Napoli Ernesto (Kalthope 350), in 22'58"2 quinti: 12. Maffei Federico (Matchless 500), in 23'19"3 quinti: 13. Orsi Giovanni (Aquila 500), in 2i'12"; 14. Monateri Sigismondo (B. S. A. 500), in 24'47"3 quinti: 15. Allemandi Riccardo (Linx), in 25'25"3 quinti: 16. Raballo Mario (Garelli 350), in 26'47"3 quinti; 17. Poma Vito (Brandshaw). in 29*: 18. Bonaria Mario (Sunbeam), in 36' e 5"2 quinti- CATEGORIA CORRIDORI Fino a 175 cmc: 1. Ottino Secondo (Ottino Jap). in 21'26"2 quinti, alla media di Km. 61,846: 2. Balagna Eugenio (Piazza), in 22'8"3 quinti; 3. Bo Carlo (Piazza), in 22'30": 4. Castagno Teresio (Della Ferrera), in 22'30"1 quinto; 5. Porta Pierino (Giacomasso), in 22'49"3 quinti: 6. Tomaselli Ugo (Tomaselli). in 23'24": 7. Gianoglio cav. Giovanni (Gianoglio), in 23'59"; 8. GiacoMo Silvio (Aster), in 2ó'38"2 quinti. Partiti dodici. Fino a 250 cmc: 1. Cavalieri Attilio (Aquila), in 18'46", alla media di Krn. 70.655; 2. Panella Alfredo (Guzzi), in 20'19"3 quinti: 3. Gobetti Carlo (Guzzi), in 20'24"1 quinto: 4. Carrù Giuseppe (Linx), in 20'32"4 Quinti; 5. Picchio Celeste (Termi), in 20'ró": 6Rocci Michele (Linx), in 21*14"; 7. Poggi Mario (Guzzi), in 24'14"3 quinti. Partiti sette. Fino a 350 cmc. : 1. Gruelch Zavìer (Norton), in 18'35"1 nuinto, alla media di Km. 71.341: 2. Molli Mario (Aquila), in 20'33": 3. Biancardi Mario (Minerva), in 21*4": 4. NazzaTO Felice (Aquila). In 39'1?,"2 quinti. Partiti cinque. Fino a 500 cmc: i. Gschwilm Georee (Ruriire). in 18'9"'. alla media di chilometri 73.055 (nuovo rcrnrd): 2. Riva Valerio (Aquila), in 1R'1R"4 quinti; 3. Pazò Giovanni (Aquila) in 19*31": ' Gnellelmo Giuseppe (Matchless), in ai'48"3 quinti; 5. Garetto Clemonte (Matchless). in 23'1". Partiti otto. CATEGORIA « SYDECARS » 1. Moritz Joseph (Victoria), in 19' le 2 quinti, alla media di Km. fi9.7a9: 2. Moniotln Attilio (R. M. W.), in ?0'3fi" e 2 quinti; 3. Ruffa Domenico (R. M. \V.), in 22'15"3 quinti. Partiti quattro.