Cento unità e trenta sommergibili partecipano alle manovre navali

Cento unità e trenta sommergibili partecipano alle manovre navali Cento unità e trenta sommergibili partecipano alle manovre navali .(Dal nostro inviato)- Napoli, 4 notte. Puntuale come un cronometro, la «Stella d'Italia», nome augurale per le grandi manovre della nostra squadra, è entrata in porto alle 17,30 e un quarto d'ora dopo si attraccava alla banchina dell'Immàcolatella nuova. Bel bastimento, bianco e nero, per nulla di aspetto bellicoso, che fino all'altro giorno andava in giro per l'Adriatico, l'arcipelago greco e i mari del Levante a disposizione di una comitiva di ricchi ame ricani che se l'erano noleggiato, tal jquale come una barchetta per passeggiare e fermarsi a fare il bagno secondo che il capriccio portava. Eppure cpll'arrivo a Napoli da Venezia di questo piroscafo, o meglio con la sua partenza stasera, alla volta di Trapani, si può dire che le manovre ab biano virtualmente inizio, anche se ef fedamente lo scoppio delleksia prevtsto per posdomani 6 agosto Jl i perche non è ormai più un segreto per,nessuno. E' sulla « Stella d'Italia » che ;è imbarcata la cosi detta Missione navale, al comando dell'ammiraglio di divisione Giuseppe Cantù; una Missione di indole eminentemente pacifica fra tanta guerra, che comprende il Presidente del Senato con quattordici senatori, ventidue deputati, ministri plenipotenziari, ufficiali dell'esercito e diciotto inviati speciali del maggiori giornali italiani, che hanno già trovato una specie di tutore nel comandante Albertc Ghe, addetto ai giornalisti per tutto eie che potrà facilitare la loro migliore comprensione delle operazioni e la trasmissione delle notizie. Questa Missione navale dovrà dunque rendersi conto degli avvenimenti imminenti, sui quali naturalmente si serba, per ora, il più assoluto segreto. Tutto ciò che sappiamo è che prima della mezzanotte molleremo gli ormeggi per Trapani, ; dove giungeremo domani in giornata. A,Trapani, sosta di tre o quattro ore, vi- sita delle unità che eventualmente si trovassero in quelle acque (ci è stato assicurato un celerissimo servizio di motoscafi) e immediato proseguimento 'per Tripoli, da dove partirà il famoso convogllo del Partito B, diretto ai suoiporti del golfo di Taranto e scortato :dalie forze navali e aeree, contro le;quali quelle del Partito A si opporran- 1no per rendere vano il trasporto. Una nave assolutamente neutrale Nulla ci è stato detto in proposito, ma se anche una parola fosse trapela- ta, la massima discrezione sarebbe do- verosa. Questa « Stella d'Italia » è na- ve assolutamente neutrale, che si tro- verà in mezzo ad altre cento navi da guerra, trenta sommergibili e duecen- to aeroplani, fra loro combattenti, in-:vulnerabile si (privilegio che pare un.po' assurdo), ma evidentemente im-^parziale. • Due giorni, adunque, ancora di pa-'ce, almeno per noi che da pochi minu-ti abbiamo preso possesso delle nostre cabine e che andiamo compiendo l'abi- tuale piccola ricognizione di pramma- tica ogni volta che si sale a bordo di una nave sconosciuta. Quella necessità | ancor più spirituale che materiale di ambientarsi nel luogo dove per un cer- to tempo s'avrà da vivere, sembra far- si più viva, ponendo il piede sopra un j bastimento. | Lo spazio misurato, la disciplina che regola ogni atto, l'andirivieni affretta-1 to ma composto, su e giù per scale,1 scalette e corridoi, la sensazione un po' mortificante di non essere assolutamen- te utili a nessuno, ma forse di lieve impaccio a tutti quanti, le presenta-.zioni a persone di cui bisognerà sfor- zarsi a riconoscere i volti, tutto ciò,accumula sempre una specie di ina-!linconia ingenua ma pungente, nell'ora'i „„ „,,T^„™ r^- che precede una partenza per mare, T..=_t! v„ -i ™„„ „„ ^.. :Istintivamente si cerca un viso noto.i si desidera una parola cordiale, si at-l tende con una specie d impazienza, nel■ caso nostro, la comparsa di qualche ,,•!■, , collega, dei compagni di lavoro per;questa settimana che con stasera «|apre. Poi, è la casa nella quale occa- sionalmente ci si trova, che si vuol conoscere, e tutti i particolari sembra-'no allora preziosi. Mi ero forse mai;sognato di preoccuparmi, in vita mia, della « Stella d'Italia»? Ebbene sono adesso contentissimo di sapere che questo bastimento del Lloyd Triestino stazza oltre 5000 tonnellate, che filatcomodamente le sue 15 miglia all'ora, rimesso completamente a nuovo di re-;cente, che comprende due classi, la prima e la seconda oltre la classe tu-! ristica, e che, infine, il suo servizio or-1 dinario è sulla linea celere Venezia- Costantinopoli, quando viceversa non è noleggiato'come si e dato il caso UtJmarne-ite, per viaggi di diporto da bra-j va gente, la quale ha alcune centinaia] dl migliala dl lire da gettare In nafta, per non dire altro. A chi ha navigato su cacciatorpediniere e incrociatori, a chi è sceso nelle profondità del Tirreno, nel ventre capace di un sommergibile da lunga crociera, dovrebbe sembrare un po' mortificante questo trovarsi in una bianca e nitida cabina, da dividere con un collega in giornalismo, questo leggere il suo nome stampato su un bel bigliettino fregiato dello stemma della Regia j Marina e messoci sopra il lavabo^come un numero di matricola, e perfino col posto da occupare a tavola. Tutt'altro. L'occhio corre subito a un altro cartellino che dà le norme per la navigazione e stabilisce il divieto, mentre a bordo impera la luce azzurra, dl accendere qualsiasi lume. Siamo ancora nel porto dl Napoli; là, in faccia, Mergellina sfavilla con k sue centinaia di luci, ma questo av i viSQ è un seyero ludl ^ c.è che ,direi si te / }a ^enii. finta fin ;che s- ^ m& &d modo E l'ha ripetuto anche il comandante Colombis, viso bonario da veneto, parola facile come tutti i suoi conterranei. — Cosa si farà dopo Trapani? — Eh, caro signore, lo chieda all'ammiraglio Cantù. Io non tradisco i segreti. Io sono niente più che un ufficiale di rotta. Prendo ordini e basta. La Isola Zeta Poi come per indorare la pillola, In verità un po' amara, mi parla del Piemonte, mi giura che per i piemontesi ha tutto l'affetto possibile e immaginabile, ma su ciò che avverrà domani, muto anche lui come un pesce. Su per la passerella cominciano, intanto, a salire rappresentanti del Governo e del Parlamento, ufficiali, qualche giorna- sta dunque nulla di meglio da fare che andare a fumare una sigaretta sul ponte di passeggiata, col quale questo piroscafetto lustrato come un ninnolo si dà un'aria, quasi quasi, da trans- ; lista QueUi cne sono bordo d ,quarto d,orai s] credono ^ dovere di fare gli onori ^ oasa &. venienti e di condurli in giro per il bastimento. Pa Uca sprecata> perchè u nU0VQ arriya_ to na un sol0 desiderio: prendere pos ' sesso deiia cabina, studiare per cinque minuti la scatoletta bianca, che gli servira di camera nei giorni futuri. Del : resto> u gr^o giungerà da Roma sol;tanto col rapido delle dieci; e non re 1 — atlantico. Nell'oscurità, allora, del na stimento, fissando le luci del porto che serpeggiano nell'acqua ferma e nera, si può ricapitolare il tema di que ste prossime manovre fra Libia e Sici lia> si può anche fantasticare sulla fa:mosa isola Zeta, che la superiore Di. rezione dei movimenti ha stabilito sor^ga per incanto in quelle acque e che abbiamo visto segnata, con un bel con- 'torno azzurro, su un gran quadro esposto nel salone di prima classe. Poten za delle ipotesi, che riesce a creare terre e continenti, insieme a coste be nevolmente neutrali di una Nazione delimitata dal meridiano di Corfù, fino | a una certa distanza dalla sponda U bica. SlJ mare sotto Q mare s()pra Q m&_ re, forze contrapposte si studieranno j di preparare e di sventare insidie. Tut | te le possibilità di far giungere inco- lumi alcuni convogli dall'Africa alle 1 ceste meridionali italiane, tutte le pos1 sibilità di distruggere questo convoglio e di infliggere alle scorte i più morta 11 colPi. saranno messe in opera, in questa settimana di movimenti, da die.cine di navi. da dozzine di velivoli, da centinaia di marinai, da schiere di tec,nicl- da cinque o sei intelligenze con!™iate in ^nn* ^,anni d'esame di pro'blemi navali. Chi ha navigato, per qualche giorno soltanto, su una nave r ° ' ,, —■*»«» :da guerra, sa quale somma di sapere di coraggio di abnegazione sia neces- i l ta far muovere un COsì compli■ . * . VI. °. cato meccanismo. Ciascuno di questi meccanismi, nella prossima settimana, ;sarà chiamato a dare il massimo rerT|dJmento> a considerarsi soltanto come uno strumento di offesa e di difesa. Le individualità scompariranno nella ge'nerale disciplina, tutte le volontà sa;ranno tese unicamente ad eseguire, a interpretare dogli ordini; dall'ammira gii0 di squadra all'ultimo ufficiale di macchina, all'ultimo marinaio da poco imbarcato, la parola d'ordine sarà una tola: dovere, _ ., t , . ;Guerra _ È qUanto è bene r*he il Pac Se sappia, ! ™ , . ., . 1 . T è 11 ^rande spettacolo a cui or fstfemo' Per. circostanze questa vol ^hÌT^^I^- * -,mestiereJjJ-»%le * ™ - j ] MARZIANO BERNARDI. '

Persone citate: Cantù, Giuseppe Cantù, Lloyd Triestino, Zeta