Aspra contesa d'armi

Aspra contesa d'armi Aspra contesa d'armi . a n u Oggi ha avuto inizio la finale della gara di fioretto a squadre, alla quale hanno partecipato le vincenti dei due gironi disputati ieri: cioè l'Italia, la Francia, la Danimarca e l'America. L'Italia è stata accoppiata alla Danimarca e facilissima, si può dire quasi senza lotta, è stata la sua vittoria. Magnifico fu Marzi, che ha terminato l'incontro senza sconfitte. Guaragna e Pessina hanno messo al nostro attivo tre vittorie ciascuno, Terlizzi due. Il migliore dei danesi è fitato Osiier, il quale è riuscito a segnare tre vittorie sui nostri. L'incontro si è chiuso col netto successo degli « azzurri » per 12 a 4. Se previsto era questo nostro successo, altrettanto lo era quello della Francia sull'America. Invece si è avuta la grande sorpresa: la rivelazione degli schermitori americani, favorita anche dall'errore di fiducia commesso da Cattiau, capitano della squadra francese, a quale ha ritenuto superfluo il scendere in campo a difesa dei colori di Francia. Ciò ha indubbiamente costato ai francesi una sconfitta, che, si può dire, li compromette definitivamente per il risultato finale. L'incontro è stato disputatissimo, in certi momenti accanito ed emozionante. Lo dimostra il suo esito che è di otto vittorie per ognuna delle due squadre. L'America però è risultata vincitrice, avendo dato 60 stoccate ed avendone ricevute solo 54. Gardère e Bougnol sono stati ì migliori dei francesi ed hanno conseguito tre vittorie, mentre Bondoux e Piot non sono riusciti a strapparne che una ciascuno. Degli americani il migliore è stato Lewis, un oriundo italiano, la cui origine è nascosta dall'esse finale del suo nome. Egli ha portato all'attivo della sua squadra tre vittorie, mentre Calman e Every ne hanno ottenute due, e Alessandroni una. La competizione è stata, contrariamente alle previsioni, equilibrata nella sua prima parte, tanto che le due squadre hanno ottenuto sei vittorie ciascuna. Poi la Francia è sembrata volare verso la vittoria, conquistando altri due punti; ma gli americani si sono ripresi ed hanno ristabilito l'equilibrio. L'ultimo assalto, fra Every e Piot ha fatto pendere definitivamente le sorti a favore dell'America, la cui vittoria è stata salutata da un applauso delirante, al quale faceva contrasto la demoralizzazione e, direi quasi. Za desolazione francese. Un'amara delusione GZi Stati Uniti hanno battuto, nel pomeriggio, dopo un incontro equilibrato, la Danimarca per 9 a 7. E sia mo all'incontro, che avrebbe dovuto spianarci la via a una specie di finale con gli Stati Uniti e che, invece, si è risolto in una nostra amara delusione. Avevamo dì fronte i francesi e per auanto li considerassimo i nostri più pericolosi avversari era ■vamo fiduciosi in una vittoria che si sarebbe potuta dire quasi decisiva. L'inizio ci è stato favorevole; Caudini batte Gardère. Ma poi ho dovuto constatare come i nostri uomini cedevano man mano alla decisione dei francesi per i quali il ri sultato era questione di vita o di morte. E le sorti precipitavano al punto da dover segnare sei sconfitte contro due vittorie. Fortunatamente a questo punto i nostri reagirono e sferrarono una energica controffensiva, che avrebbe avuto esito per noi favorevole se il presidente della giuria, l'ungherese LichI teneckert, fosse stato più competen>te. GZi azzurri riescono a rimontare l'handicap iniziale. Ma una vittoria viene tolta a Guaragna su Cattiau e un altra a Gaudini sullo stesso avversario. Ciò nonostante l'Italia avanza e finalmente pareggia con l'assalto vittorioso di Pignotti su Bougnol. Si \ chiude così alla pari 8. Ma il con peggio delle stoccate ne dà di più a \favore dei francesi. Forse abbiamo \trcppo presunto dai nostri fioretti¬ stnfuMtrcostsfgcainevbstdconreddGoape fapnhfodAadmbvgmvripqngi dvdPs1svtgsctgnNzsgGUcp7tttabtnggolstItlQrlSoSalstsfstmc ti svalutando i francesi, che hano compiuto forti progressi. Cattiau u battuto ufficialmente soltanto da Marzi. Lemoine, come sempre conro gli italiani tirò benissimo. Ci rimane ora da disputare l'inontro con gli Stati Uniti, una notra vittoria, che non dovrebbe fuggirci, ci porterebbe alla pari con gli Stati Uniti e la Francia. In tal aso si disputerà nuovamente la gara n un barrage fra le tre nazioni, e un ventuale successivo barrage sarebbe risolto in base al numero delle toccate. Non dobbiamo, quindi, perere la speranza di vincere questa ompetizione. Le gare di oggi Comincerà domani Za competizione per il titolo olimpionico al fioetto. Ne è detentore Luciano Gau- din, die ad Amsterdam riuscì primojdopo barrage con Casmir e il nostro Gaudini. Come si sa, Gaudin si è rmai ritirato dall'agone. Chi aspira alla sua successione! I nostri rap- presentanti saranno Gaudini, Afarsi|e Guaragna, La loro scelta è stata\atta da Nodi, dopo la laboriosa preparazione, in un girone, a cinque!nati, tutti e tre » nostri tìratori[hanno i numeri per aspirare al ti-}oto. Chi può loro sbairare la stra-'da alla conquista? Cattiau, che ad'Amsterdam finì quinto, sarà forse !ancora il più pericoloso avversario',dei nostri insieme al tedesco Cas-\mir. Ma non vanno trascurati nep-lbotte fra i tre e .Pienotti. Giudini vinse da lontano, Pignotti e Guaragna finirono a pari vittòrie e un match supplementare fra i due vide vincitore Guaragna, che fu preferito. Nell'ordine in cui li ho nomi- pure Gardère e Bougnol e Levii quest'ultimo un oriundo italiano chi nel 1928 finì ll.o, ma dei cui progressi si dice un gran bene. Ma ss nostri sapranno rinnovare le trout,!dì Stoccolma, dì Joinvìlle e di Anversa potremo avere la gioia di vedere, dopo dodici anni, ritornare in Patria quel titolo che Nedo Nadi seppe assicurarci nel 1912 e nel 1920. Il suo più probabile successore è, secondo me, Gaudini. I pesisti hanno finito Ieri sera all'Auditorium hanno avuto termine le gare di sollevamento pesi, con la disputa delle categorie dei pesi piuma e dei pesi massimi. La Francia è riuscita, col suo campione Souvìgly, a conquistare la terza vittoria in questo sport, segnando così complessivamente una netta superiorità su tutte le altre Nazioni. Infatti la classifica per nazioni, nel sollevamento pesi, è risultata, al termine delle gare, la seguente: 1. Francia, con punti 36; 2. Germania, con punti 22; 3. Stati Uniti, con punti 20; 4. Cecoslovacchia, con punti 15; 5. Italia, con punti 14; 6. Austria, con punti 9; 7. Danimarca, con punti 5. Nella categoria dei piuma, la lotta si è svolta animatissimo ed incerta sino all'ultimo fra Souvignv e ti tedesco Wolpert ed è stata decisa all'ultimo esercizio, lo slancio a due braccia, nel quale il francese ha nettamente superato il tedesco, che, nelle due prime alzate, era in leggero vantaggio. Souvigny ha eguagliato il record del monda e quello olimpionico, che appartengono all'austriaco Andrysek. Il nostro Bescapè, non in buona giornata, è stato nettamente inferiore all'attesa. Infatti egli è rimasto, per otto punti, al disotto del record italiano, da lui stesso detenuto con punti 270 Qui Bescapè non è riuscito che a realizzare 260 punti. Nella categoria dei pesi massim la vittoria è toccata al cecoslovacc.t Skobla, il quale ha battuto il reeord olimpionico appartenente al tedesco Straserbergher, ma è rimasto molto ai disotto del record deZ mondo del l'egiziano Nosseim. Il tedesco Strasserbergher, che, come ho detto, de teneva il record olmpionico conqui stato ad Amsterdam, è stato classi ficaio terzo, a pan punti col ceco-slovacco Pzenika che lo haprecedu-toper il m%l™/™e-^^^ mferion si sono dimostrati il fran-cese Doumohn e gli americani Mau-ger e Turby. L'Italia non era rappresentata in questa categoria, nella quale, ad Amsterdam, occupammo il 7.0 e il lO.o posto con Tonani e Mercoli. Starnane alle 11 hanno avuto inizio le gare di lotta libera alle quali l'Italia non partecipi*. Il regolamento di questo speciale sport moderno stabilisce che il concorrente che mette l'avversario con le spalle a terra non ha alcun punto, al passivo, mentre colui che vince ai punti ne ha uno e l'avversario perdente ne ha tre. Il concorrente è eliminato quando ha sommato cinque punti al passivo. Nella categoria dei pesi gallo si è avuta una vittoria americana, una finlandese, una francese ed una greca. Dne vittorie americane nell'atletica L'eroico Facelii Fanno pertanto avuto termine le due finali atletiche di corsa: i 100 m. piami ed i 400 in. con ostacoli Come era nelle previsioni generali nella gena di velocità pura gli americani sono riusciti ad imporre la loro |superiorità. Già nella disputa delle \due semifinali i negri-americani To ^°n e Meteaifa avevano dato prova !dei loro mezzi, giungendo primi in [a vantaggio di Tolan. Non mancano }Pero coloro che hanno visto primo 'Metcalfa-11 tempo ottenuto fu di 10" 'e 3/10- 11 record del mondo, appar!1 <™<™te al canadese Williams, veniva ',001* eguagliato, ed il rècord oZimpio\nic° b«"^<>- Terzo fu il tedesco Jol™rt> che, non a torto, era stato pro¬ ambedue le gare. Meteaifa anzi aveva uguagliato il record olimpionico. Giunti alla finale ì due velocisti di olire oceano si disputarono la vittoria fin sul filo di lana e giunsero separati da un impercettibile distacco nosticato come il più serio avversa rio degli americani. Vivissima era l'attesa per la gara dei 400 metri con ostacoli il cui esito !appariva incertissimo, poiché tutti a e o . a a t d o o pambdumsdbggvsvspptmprtpdbgZgciChpCgoncfsi finalisti potevano vantare titoli per vincere la prova. L'italiano Facelii si presentava alla partenza in condizioni fisiche tutt'altro che buone. Egli ha un ginocchio assai gonfio, in seguito all'incidente di ieri. Con ammirevole forza d'animo egli vuole però disputare la prova, anche se le sue probabilità di vittoria sono rese nulle. L'esempio di tenacia e di coraggio che il capitano degli « azzurri » sfa per dare è veramente encomiabile . La partenza è velocissima. Facelii fatica ìiell'azione, e perde leggermente contatto con gli avversari, una smorfia di dolore gli contorco il viso al salto di ogni ostacolo. L'irlandese Tissdall e gli americani Harding e Taylor appaiono ben presto gli uomini che dovranno giocarsi la vittoria. La lotta tra questi tre è accanita. Tissdall anzi, nella foga della battaglia, trovatosi col passo sba gl'iato davanti ad un ostacolo, lo evita senza saltarlo. Egli ottiene cosi un breve vantaggio, che gli permette di vincere. Il suo tempo è di 51' e 8/10, che costituirebbe un nuovo rècord mondiaZe. La giuria interviene però prontamente e, squalificato l'irlandese, dà la vittoria all'americano Harding, che è giunto secondo, battendo il compatriota Taylor per un soffio. Il tempo dei due yankees è di 52", tempo che uguaglia il récord mondiale e batte quello olimpionico. Il vincitore di Amsterdam, Lord Burghley, è terzo battendo Facelli, che è giunto al traguardo nel tempo di 53" e 2/10. L'italiano che, sull'ultimo ostacolo era ultimo, è riuscito con uno sforzo supremo a passare davanti allo svedese Areskong. La prova fornita dal capitano « azzurro » ha avuto veramente dell'eroico. Il nostro Furia, non è a posto. Il veneto è sofferente per dolori muscolari, dovuti ad- eccessivo allenamento. Le speranze italiane per la prova dei tre chilometri con ostacoli sono quindi notevolmente diminuite. BartoZini è, invece, assai migliorato e quasi completamente a punto. Lip- lnntFF19cGpp-; { èapiua vosto. Il toscano spera di - up de gara che buon piazzamen- -cto g ,t01\zrtviftorio i» batteria, co-au Quasi impossibile per iZ vaZore no \tevole degli avversari. n \ I nuotatori « azzurri » confinKa- no assiduamente i loro allenamenti. Oggi sono state formate le batterie delle singole prove. Nella gara dei 1500 metri Perentin disputerà la terza batteria con FaUaghan, Rien ed Escopo. Nei 400 metri Costoli è stato assegnato alla terza batteria con Charlton, Spencer, Bouthez e Kanassy; Perentin disputerà la quarta con Malik, Barthels e Leiwrs. La finale del salto in lungo La terza giornata delle gare atletiche comporta altre due finali: quella del salto in lungo e quella degli ottocento metri. L'Italia non ha creduto opportuno di farsi rappresentare perchè ì nostri atleti non sono ancora molto ferrati in tali specialità per quanto abbiamo già fatto notevoli progressi. Americani e giapponesi dovranno lottare aspramente domani per conseguire il nuovo titolo. Tanto Oda quanto Nambu, che nel salto in lungo rappresenteranno il loro paese, sono attualmente su misure veramente notevoli. Tajima, il terzo rappresentante giapponese, è pure un atleta di valore, ma inferiore, come risultato, agli altri due. Nambu è l'attuale record-man deZ mondo con m. 7,98. Le notizie sui suoi ultimi allenamenti lo danno in forma spettacolosa. C'è, anzi, chi asserisce ch'egli ha qìà superato, e di non poco, gli otto metri! Nambu è in continuo progresso e bisogna tener calcolo che il record che gli è stato recentemente omologato venne ottenuto nell'ottobre dello scorso anno. Oda, come valore, non vi è molto distante e non mi stupirebbe affatto che il giapponese piazzasse i suoi uomini proprio in testa alla classifica del salto in lungo. La voce della Patria Il nostro Giampaoli è stato chiamato a far parte della giuria di, appello delle gare di nuoto. Sono pervenuti al prof. Grattarola telegrammi del maestro Zanetti, che portano agli atleti azzurri la parola di incitamento e di augurio d'. S. E. Arpinati. Oltre a queste ambite espressioni dei gerarchi, giungono anche queZZe di sportivi itaZiani della Patria, che di qui seguono i nostri atleti nei duri cimenti che li attendono. Hanno telegrafate i piloti della 119.a squadriglia, la Colonia Italiana di New Tfork eó hanno scritto una semplice ma appassionata lettera i bambini della Colonia Fascista di Ascania di Ber-, gamo. Oggi è giunto il temutissime or otto » dei canottieri di California. Ad Along Beach si attende con curiosità la prima uscita di questi famosi campioni, per controllare gli strabilianti tempi annunciati. LEO REA. 81212èKKKUg