Oggi si inaugura la decima Olimpiade

Oggi si inaugura la decima Olimpiade La bandiera dai cinque cerchi sventola sul pennone di Los Angeles Oggi si inaugura la decima Olimpiade Convegno mondiale ed entusiasmo vibrante di folla - L'arrivo del vice Presidente Curtis -- Nostra intervista con Nurmi - Ultima preparazione degli atleti --1 giuochi si iniziano stasera con le gare di sollevamento pesi (Per catalogramma eia uno dei nostri inviati speciali) n , a e a o , i o a l o , i — a ai il a e e d he n-assenza"! >« Los Angeles, 29 luglio. Los 'Angeles dai cento incanti è tutto un osanna alla prossima festa dello sport mondiale, tutto un sorriso alla decima Olimpiade o, per essere più precisi, a coloro che qui per essa son convenuti da ogni parte del mondo. Sorride di giorno la città col sole che la inonda e la indora, sorride di notte con luminarie di tutti i colori e di tutte le fogge, e in ogni ora sorride con bandiere, con festoni, con trofei e con stemmi e soprattutto sorride con le labbra ammaliatrici delle sue donne che paion estar siate da così imponente adunata di gioventù vigorosa, espressione genuina della vera bellezza maschile di ogni parte del mondo. Los Angeles vive la sua più gran festa, lieta ed orgogliosa di questo convegno mondiale, vibrante nell'attesa che par voglia affrettare l'inizio dei giuochi che segneranno la supremazia delle razze ed i progressi dell'epoca. Reminiscenze di « scarponi» La popolazione ed i forestieri, ormai fusi in questa gioia, in questa curiosità, in quest'ansia febbrile, la accentrano attorno agli atleti connazionali, ritrovando talvolta con essi vincoli lontani di nazionalità o di sangue, finora ignorati ed ormai creduti spenti. E curiosi episodi sono scaturiti da queste rivelazioni, da questi riavvicinamenti. Uno dei nostri pesisti, per esempio, che fece il carabiniere, si è trovato improvvisamente di fronte il suo antico brigadiere mentre passeggiava per la città, ed è stato... sequestrato d'autorità dal suo ex-superiore, che non 10 vuol più lasciare e lo accompagna sempre e ovunque. Peggio ancora è capitato a me, che ho rivisto, dopo tanti anni, un camerata del battaglione alpino, compagno di tanti mesi di trincea e di indimenticabili ore non tutte liete. Immaginatevi se due « scarponi » (e piemontesi per giunta) insieme possono rispettare la legge del regime secco! E ogni sera... sono stato costretto a commettere il grave reato di non bere acqua e a brindare alla vergogna del diciottesimo emendamento, anziché alla gloria del nostro battaglione. E' superfluo vi aggiunga che i brindisi sono stati fatti ad ogni ritornello della canzone degli « scarponi »... Del resto, Los Angeles ci offre una ospitalità che più squisita non potrebbe essere e chiude un occhio, e magari due, sul famoso divieto. Non si pensa che alle Olimpiadi e pare che ognuno sia pervaso dallo spirito olimpionico: l'entusiasmo dilaga ed avvampa ad ogni ora che ci avvicina alla solenne apertura dei Giuochi. L'entusiasmo è salito addirittura al tono di delirio, con la complicità di uno stuolo di musiche e di fanfare, quando stamane, alle 8,30, è arrivato il vice-Presidente Curtis, ricevuto da un immenso corteo che lo ha accompagnato alla sita sede con squillanti marce e continui, altissimi « urrah! ». Era la più alta Autorità, 11 sacerdote massimo del rito inaugurale, che giungeva tra la massa enorme dei fedeli dello sport: e il ricevimento è stato degno dell'autorità che egli rappresentava, della missione che gli è stata affidata. Nurmi escluso dai giuochi Questo calore popolare, questa aspettativa spasmodica, distoglie l'attenzione dagli argomenti di dettaglio, per quanto di attualità. Per esempio, l'esclusione di Nurmi, definitivamente sancita ieri sera dal Comitato Olimpico Internazionale, ha impressionato pochissimo (fuor che negli ambienti finlandesi, si capisce) in confronto di quanto ci si attendeva. E anche il Comitato organizzato re, che vedeva in Nurmi un personaggio di grande attrattiva e, quin di, ài notevole... ripercussione finanziaria, ha preso la cosa con molta filosofia, sicuro, ormai, che i Giuochi si risolveranno in un buon affare. « Con Nurmi o senza Nurmi — esso pensa — le Olimpiadi saranno le più grandi e le più belle della storia: perchè, dunque, affliggerci per tale sianalsilazifepadipotetacisudeè fincuvapvchtiscdpClisilechfepsipdncgsasfdIndtebqslal'cKOdlegapgcPtdztftIccfzztnedncccipmimzdBtvsLpii a e e o d l , a n i , à a e ) a e. o ù : e Merita rilievo il fatto che l'esclusione è avvenuta all'unanimità, cioè anche coi voti degli americani, che all'ultimo momento, per non trovarsi in netta minoranza, votarono per la negativa. Il Comitato Olimpico Internaziozionale ha detto! Paavo Nurmi, il fenomeno finlandese, non prenderà parte alle Olimpiadi. La qualifica di dilettante, titolo indispensabile per poter allinearsi al traguardo di partenza delle gare olimpiche non è stata riconosciuta al finlandese. La decisione è stata presa dal C.O.I. nella sua seduta odierna ed il risultato della discussione sul « caso » Nurmi è stato comunicato direttamente al finlandese da parte della Federazione Atletica Internazionale. Allo scopo di difendersi dalle accuse di professionismo, Nurmi aveva chiesto di essere sentito dai componenti il C.O.I. Tale possibilità non venne però concessa al finlandese, che si vede così privato di un sicuro titolo olimpionico, non solo, ma escluso da tutte le gare future, avendo egli perduto irrimediabilmente e per sempre la qualifica di dilettante. Per quanto la deliberazione del C.O.I. venga a privare la decima Olimpiade di un magnifico atleta, non si pìiò far a meno di convenire che le prove contro il finlandese sono più che sufficienti per incolparlo di professionismo, poiché sono stati oggi prodotti gli atti che lo accusano. Non si può certo pensare che i varii componenti il C.O.I. abbiano preso tale deliberazione al solo scopo di eliminare un pericoloso avversario ai concorrenti del loro Paese. Sarebbe ingiusto pensare ciò. Del resto, ha pesato, naturalmente, sulla bilancia, a sfavore del finlandese, il ■precedente deliberato della Federazione Atletica Internazionale, presieduta dallo svedese Edstrom. Condannato dalla Federazione Internazionale, solo un miracolo avrebbe potuto salvare il finlandese. Per quanto grandi campioni si possa essere non è ammissibile sorprendere la buona fede dei dirigenti o eludere l'osservanza dei regolamenti. Il francese Ladoumégue ed il polacco PietKenitz sono ben stati esclusi dalle Olimpiadi perchè hanno compiuto degli atti di professionismo. Per quale motivo Nurmi non dovrebbe seguire la medesima sorte? I propositi del finlandese / giornali della sera commentano amaramente la deliberazione che impedisce a Nurmi di allinearsi al traguardo della gara di maratona. Qualche collega americano ha scritto che Paavo Nurmi ha modo ancora di tentare un ultimo salvataggio ricorrendo alla Federazione Atletica Internazionale. E' assurdo poter pensare una tal cosa, giacché l'iniziativa contro il finlandese è partita proprio dall'ente presieduto dal signor Edstrom. Inoltre bisogna poi tenere presente che nella storia sportiva non si ricorda che una Federazione si sia rifiutata di omologare una deliberazione del Comitato Olimpico Internazionale. Gli americani continuano tuttavia a sperare nella partecipazione del finlandese. La questione Nurmi non potrà più essere risollevata dopo il verdetto del C.O.I. e della Federazione Internazionale. Non bisogna poi dimenticare che le persone che hanno giudicato oggi il finlandese sono le stesse che lo scorso aprile sospesero Nurmi in seguito alle prove ch'egli aveva percepito notevoli indennizzi e premi in denaro durante la sua tournée in Germania. Erano circolate alcune voci pessimistiche durante l'attesa del giudizio definitivo, e cioè che la Finlandia si sarebbe ritirata dai Giuochi. Ben difficilmente però si verificherà tale fatto perchè i finlandesi non vorranno rinunciare alle vittorie che sono in grado di poter conseguire. L'assenza di Nurmi vuol dire, nella peggiore delle ipotesi, una vittoria in meno, poiché il finlandese non è iscritto che nella prova di maratona. Ho potuto parlare col « fenome- scnddrMzspCcpfplqsscsrpsGttnvrmvsgoppcrBcvsnmdDPcclstno» finlandese, il quale ha dovuJoJ o e i a e . à n e . a a è . - sia pure con grande rammarico, riconoscere che contro la deliberazione che lo ha colpito non c'è nulla da fare. — Sognavo — egli mi ha detto — di stabilire il record mondiale di maratona in due ore e venti minuti. Mi sento ora in magnifiche condizioni e sono sicuro che ci sarei riuscito. Ma non rinuncerò al mio proposito. Nonostante la decisione del Comitato, intendo stabilire tale record come dilettante. Siccome non posso mantenere la forma presente fino alle nuove Olimpiadi, mi propongo, prima di buttare alle ortiche le scarpette, di tentare di stabilire questo record. Mentre mi parla, Nurmi, pure essendo addolorato per la misura presa a suo carico, non perde* la sua calma di settentrionale. Egli mi smentisce la voce che la Finlandia ritirerà tutti i suoi atleti in segno di protesta. Fiducia nei « routiers » In mezzo a tutto questo entusiasmo di quanti saranno spettatori dei Giuochi, quelli che ne saranno gli attori, consci della loro responsabilità, assillati dall'amor proprio nazionale e personale e dal sogno di una vittoria o di un'affermazione che può renderli famosi nella storia e nel mondo, non interrompono la loro severa vita di allenamento, anzi, intensificano il lavoro, irrigidiscono il regime di quasi clausura nel villaggio olimpico, dal quale non escono che per dare gli ultimi tocchi alla loro preparazione. I nostri cinque ciclisti destinati alla corsa a cronometro su strada lasceranno questa sera, insieme al cav. Bertolino, che non li perde mai d'occhio, che ha per essi le più amorevoli e sagge cure, questa improvvisata città olimpionica e pernotteranno in un piccolo, ma tranquillo e comodo albergo situato nelle vicinanze del luogo in cui avverrà la partenza. Domani Olmo, Cazzulani, Zaramella, Pavesi e Segato compiranno i cento chilometri, partendo a cronometro, come se fossero in gara. La prova ha lo scopo di designare definitivamente i quattro effettivi nostri rappresentanti e la riserva. Data la forma meravigliosa di tutti e cinque i nostri ragazzi, la scelta noti poteva essere fatta sulla carta: essa è, quindi, affidata alle fredde e inappellabili lancette del cronometro: ad esse spetta il non grato compito di sacrificare uno dei cinque. Ho potuto parlare col cav. Bertolino, che, come ho detto, presiede specialmente alla preparazione degli azzurri per la corsa su strada (mentre Cesare Moretti si occupa particolarmente dei pistards), e U rappresentante dell'Unione Velocipedistica Italiana si è dichiarato orgoglioso dei suoi atleti, che sono perfettamente preparati per la difficile prova. Lo hanno già dimostrato nella prova in linea fatta l'altro giorno, nella quale ognuno fece il suo turno al comando, senza dimostrare un attimo di debolezza. I tempi realizzati sotto quanto mai incoraggianti. Del resto l'ammirazione per questi ciclisti non è soltanto nostra. L'allenatore dei tedeschi, Eisemann, che li ha seguiti per un bel tratto, è rimasto stupefatto della facilità e resistenza sul passo degli azzurri, fra i quali veramente impressionante è Olmo, indubbiamente il migliore dei cinque. Il ligure, pieno di salute, in forma perfetta, vuol cogliere qui quell'alloro che gli è sfuggito nel campionato del mondo a Copenaghen e su di lui sono fondate le maggiori nostre speranze. E, se la corsa si svolgerà regolarmente, e non sarà falsata dall'intervento degli automobilisti, ai quali, purtroppo, sarà lasciata libera circolazione sul percorso, tali sperante potranno essere realizzate. I fa- rvdatrsvnlfbmlcPbcnsncmosi specialisti di corse a cronome-tro, sia del nord-Europa come del-l'America dovranno fare i conti con questo magnifico e potente pedalatore. Si calcola che i primi cinquanta chilometri della gara, che sono in leggera discesa c su fondo scorrevo- oJissimo, saranno fatti a più di qua- o l i a - ranta all'ora. La seconda parte, invece, rotta da ondulazioni, sarà più dura e il vento la renderà più severa ancora, specie per gli ultimi partenti. Per quanto non vogliamo essere eccessivamente ottimisti, in questa prova non dovrebbe sfuggirci la vittoria per squadra. Le prove in pista Meno rosea si presenta finora la nostra situazione per la prova di velocità. Pelizzari va ritrovando la sua forma, ma ancora non si può dire abbia raggiunto il suo massimo rendimento nello scatto e nella tenuta della velocità. Inoltre bisogna pensare che egli avrà di fronte il francese Perrin. Ma se inazzurro avrà la sua buona giornata e non sarà vittima, come spesso gli capita, dell'emozione, potrebbe riserbarci la più lieta soddisfazione, giacché la sua classe non è certo inferiore a quella di alcun altro. , Per la prova del, chilometro a cronometro, Consonni ha raggiunto una forma invidiabile e migliora giornalmente. Nella corsa a squadre a inseguimento noi saremo rappresentati da Cimatti, Borsari, Pedretti e Ghilardi, un quartetto che ha raggiunto un ottimo grado di affiatamento. In questa prova si prevede si rinnovi il tradizionale duello italo-francese. La Francia, infatti, sarà rappresentata da Conau, Fournier, Le Gréves e Mouillefarine, quattro dilettanti di fama internazionale. Il Canada e gli Stati Uniti non sono avversari che possano farci paura. L'Inghilterra farà correre gli stessi uomini che correranno su strada e che, quindi, non possono avere grandi probabilità. I canottieri azzurri hanno compiuto anche stamane un buon lavoro di allenamento. Specialmente l'otto livornese ha attirato l'attenzione e suscitato l'ammirazione degli intenditori, che oggi lo ritengono un pericolosissimo concorrente. II Comitato Olimpico Internazionale ha continuato oggi le sue sedute. Esso ha stabilito che le Olimpiadi invernali del 1936 si terranno a Partenkirschen. Ha poi bocciato la ammissione del tiro ad ureo fra gli sport olimpici, mentre ha accettato la proposta tedesca dell'ammissione del volo a vela, ma solo come sport dimostrativo. Omaggio a Thaon di Revel 72 C.O.I. ha inoltre assegnata la Coppa intitolata al suo nome alla Federazione Ginnastica Svizzera per la sua opera centenaria di propaganda della ginnastica. L'inglese Sherril aveva proposto che tale Coppa fosse assegnata al nostro Dopolavoro, ma la proposta non ha potuto essere accettata per la mancanza di una relazione ufficiale sull'opera svolta dall'istituzione creata dal Fascismo. La nombia del conte Paolo Thaon di Revel ha dato luogo a ima cordiale dimostrazione di simpatia e di ammirazione del conte De Baillet Latour, il quale, dopo la designazione ufficiale, così si è espresso in seno all'assemblea: « Il Comituto Olimpico Internazionale è onorato di aver nel suo seno il Podestà fascista di una grande città italiana ». Il Comitato podistico ha approvato alcune proposte di modifiche tecniche al regolamento, relative agli arrivi ed al salto con l'asta. Il Congresso dell'I.A.A.F. si è aperto stamane alle undici con i discorsi del signor Garland Edstrom c del conte Latour, intonati alla purezza del dilettantismo. Erano rappresentate ventitre Nazioni. La Finlandia eccepirà l'incompetenea procedurale del Consiglio dell'I.A.A.F. a prendere il provvedimento di squalifica contro Nurmi. Alla vigilia di ogni Olimpiade si raduna la Commissione dei records nznVanmddep(K1KtnmpsscèmgsnGcscuqupdv-\au0 SCOpo di stabilire le nuove fa-I -^elle-base, che fissano i massimi li-.n miti raggiunti sino a poche ore dal-] l'inizio dei Giuochi. L'elenco dei] nuovi records è piuttosto abbondan-] a te come è pure notevole quello dei n records c7ie la Commissione non Tiaj - 'ritenuto opportuno di omologare -[pcrchc non ottenuti nelle condìzio-\ ni volute dai regolamenti interna zionali. Cito subito i cinque records del nostro bravo marciatore Armando Valente ottenuti a Parigi lo scorso anno e due anni or sono. L'ex marinaio genovese è stato così ufficialmente proclamato recordman moiidiale dei 20 Km., dei 25 Km. e delle due ore. Questi ultimi due records erano stati battuti due volte. I tempi sono i seguenti: ore l,36'34"2/5 (20 Km., 1930); ore 2,3'49" (25 Km., 1930); ore 2,3'0"2/5 (25 Km., 1931); Km. 24,275 (due ore, 1930) e Km. 24,373 (due ore, 1931). / giapponesi Nambu ed Oda, entrambi presenti a Los Angeles, hanno così il primato mondiale del salto m lungo con m. 7,98 e del salto triplo con m. 15,58. Nel getto del peso, a dispetto del numeroso lotto di specialisti che vanta l'america è il cecoslovacco Douda che con m. 16,04 è considerato il primo specialista del mpndo..L'americano Krenz primeggia nel lancio del disco con un risultato di m. 51,03. Le gare d'oggi L'Italia nel 1924 ha conquistato notevoli affermazioni con Gobetti, Galimberti e Tonani, affermazioni che nel 1928 sì ridussero al successo di Tonani. Gli è che gli egiziani, che s'erano fatti strada durante gli ultimi anni, seppero far man bassa. Quest'anno l'Egitto è assente da questa competizione e, stando alle ultime notizie, la squadra più temibile per quella « azzurra » è la compagine americana. E' probabile quindi, che si dovrà assistere ad un serrato duello italo-americano. Il sollevamento pesi è uno sport sul quale non si hanno molte notizie circa gli allenamenti. Il cav. Gallo, che accompagna ì pesisti ed i lottatori, è entusiasta del loro grado di forma. I nostri, che hanno continuato ad allenarsi anche durante il viaggio sul « Biancamano », nutrono non poca fiducia. Dal 1920 — Anversa — non si è più verificata una vittoria americana; è logico che gli yankees, che lottano ora in casa propria, cerchino di riprendere il comando. Ad ogni modo i nostri ragazzi stanno con gli occhi ben aperti... e, prima di perdere, diranno anch'essi la loro parola. LEO REA. gLleFscpccF8stofAclomsCntmpPvitflodqcrsdcnlvecnCG