Oggi si conoscerà il testo del memorandum italiano

Oggi si conoscerà il testo del memorandum italiano LA COIHFtiRENZA LJi LOSANNA Oggi si conoscerà il testo del memorandum italiano Grandi consegna il « memorandum » a MacDonald— Il ritorno di herriot e di von Papen a Losanna « La persistente eco mondiale dell'adesione italiana al piano Hoover per il disarmo Losanna, 27 mattino. . Le dichiarazioni di Herriot a Parigi e di von Papen a Berlino non sono state tali da rialzare le azioni ottimistiche delle conferenze di Losanna e di Ginevra. Quando il primo dice che per valutare le possibilità del disarmo occorre tener conto delle alleanze eventuali, si mette su un terreno in cui le ipotesi sono infinite. Si sa a quali obbiettivi precisi rispondano le intenzioni del signor Herriot che fa suoi i piani dello Stato Maggiore francese, avere un Esercito e una Marina per lo meno uguali a quelli dell'Italia e della Germania riunite. Ma di questo passo, che coincide col famoso principio Tardieu della sicurezza assoluta, dove si andrebbe a finire? L'Italia, ad esempio, avrebbe tutto il diritto di organizzare un Esercito uguale a quelli riuniti della Francia e della Jugoslavia alleati non eventuali ma contrattuali. In quanto a von Papen, secondato da, von Neurath, egli ha tenuto a smentire qualsiasi voce di ammissione e tanto meno di soddisfazione delle richieste francesi per le riparazioni. • Il Cancelliere e il Presidente del Consiglio francese, reduci a Losanna, riusciranno a far procedere i negoziati diretti che sono sempre ali ìdentico punto di partenza? La giornata odierna potrà fornirci qualche indicazione. Inoltre si conosceranno i termini precisi del memorandum italiano che è atteso con grande curiosità e con grande interesse da tutti gli ambienti della Conferenza. L'on. Grandi si è recato alle ore 9 a consegnarlo personalmente a MacDonald, presidente della Conferenza. I progetti nascono come i funghi; ognuno crede di avere un suo piano adatto, specie per quanto riguarda la costituzione dei fondi di ricostruzione. Coi danari degli altri si e sempre facilmente molto generosi ! Auguriamoci che questa smania di collaborazione corrisponda a sinceri sentimenti di dare una svolta decisiva all'attuale impasse politico ed economico; ma non si deve mai perdere di vista che le soluzioni preliminari a qualsiasi tentativo neostruttivo sono l'abbandono delle riparazioni e una forte riduzione delle spese militari. MacDonald, che sabato si era recato al Gran San Bernardo, dove varcò il confine del Regno d Italia, domenica ha-interrotto il suo weeck end riprendendo i contatti coli americano Norman Davis e col Ministro francese Germain Martin a Losanna. Malgrado gli ostacoli e ì temporeggiamenti, il Primo Ministro britannico vorrebbe marciare a fondo su tutti i problemi più assillanti, non esclusi quelli doganali. . A* S» Herriot prevede giornate aspre Parigi, 27 mattino. Il Presidente del Consiglio, Herriot, è partito ieri sera per Losanna alle ■22 V}, accompagnato dal Ministro del Commercio e dell'Industria e dal Sottosegretario di Stato agli Affari Esten. <Ula stazione di Lione egli venne ossequiato tlugii altri membri del Governo proseliti a Parigi e dalle AuItariti. Dal finestrino del suo vagone iHerriot fece una breve dichiarazione lai giornalisti. Ad una domanda vivollagli egli rispose: — Il piano di ricostruzione di tutta l'Europa è comproso noi 'programma francese: noi vi lavoreremo. — Coraggio, signor Presidente — dissero i giornalisti. — Di coraggio-ne ho — rispose il Capo del Governo — e, del resto, ne occorre non poco : noi andiamo incontro ad aspre giornate di lavoro: noi lavoreremo iper un piano di ricostruzione di tutta l'Europa: non è questa una cosa, che si possa improvvisare- — Riportateci qualche cosa di tangibile — disse una voce. — Ho buone speranze! — ribatto Herriot, mentre il treno si metteva in movimento. 11 Capo del Governo aveva ricevuto ieri mattimi al Quai d'Orsay i presidenti delle Commissioni delie Finanze e degli Ksteri del Senato e della Camera, che aveva tenuto a mettere al corrente dei negoziati di Ginevra e di Losanna. Interrogato dai ra-ppresentanti della stampa al suo uscire dal colloquio con Herrior, il presidente della Commissione degli Esteri, senatore Berenger, ha detto loro: — Avevo comunicato ad Herriot i suggerimenti ai quali era giunta la Commissione senatoriale degli Esteri nella seduta da questa tenuta venerdì scorso: suggerimenti che essa aveva unanimemente incaricato il suo presidente di trasmettere al Cupo del Governo, soprattutto per quello che concerne lo duo questioni dei debiti e delle riparazioni c della limitazione c della riduzione degli armamenti. - E' intanto pressoché certo ohe la presentazione dei progetti finanziari approvali in un Consiglio di Gabinetto tenutosi-sabato sera, non potrà effettuarsi martedì come. dapprima si credeva. Poicli-é bisognerà che prima un nuovo Consiglio dei Ministri ed un altro Consiglio di Gabinetto sì-riuniscano. «La forza di Mussolini» Londra, 27 mattino. La stampa tngese delta, domenica, commenta lo stato dei negoziati stille riparazione alla Conferenza di Losanna il messaggio die-l Presidente Hoover alla Coniferenzia di Ginevra per la ridu zione degJj oirmainieinti e n'odesione ita illiaina al piano americano. II « Sunday » fa 1'e.log.io dell- Presidènte Hoover e di MacDonald o li felicita1 entrambi per la loro energiche im.iziati ve. Per quello che oomeemo i:I disarmo il giornale è d'opinione però cine le proposte .Hoover «he sono stato discusse venerdì in Consigiljo dei Ministri a Londra non ipossono intaccare ili pie colo Esercito bmitamnico e che per quel lo die cioincoriie là. Marina le proposte fatte dalli'Arn.mira.gl iato br.iiainn.ico sono qui -ritenute preferibili al metodo di Washington. Il giornale inoltre espone lungamente per quale ragiono -ili metodo inglese della limitazione a mezzo della riduzione del tonmellaggio delle unità e del calibro dei cannoni è ritenuto il migliore tanto dal -punto -di vista della difesa nazionale come da quelito dell'economia del bilancio, e preferibile al metodo americano di riduzione di un terzo delie unità attualnienito in servizio. « Da mesi — aggiunge il giomalLe _ ile -Potenze discutevano a Ginevra, e anon| erano riuscite che a far poche cose. Le proposte di Hoover sono giunte in un buon imomento. Potrebbe darsi che all'esame queste proposte ardite di riduzione di un. terzo degli armamenti appaiano ingiuste ad urna Nazione da un certo punito di vista e impossibili ad un'altra Nazione da un altro punito di vista. E' ipossibiile che lo stesso Hoover a quarte deve aver fatto queste proposte pensando alle elezioni americane, inon si *ia mai aspettato di vedere iil suo piano accettato tal quale ina almeno ci troviamo qui in presenza di un appello alla realtà, c questo piano ha recato un nuovo soffio nell'atmosfera fetida «he pl-i esperti avevano creato intorno alla Coinifirenza di Ginevra. ». A proposito del contrasto tra la politii-n reti.lil.inea deM*Malia fascista e le perplessità e incertezza che contraddistinguono la politica di altre grandi Potenze, l'« Ohserver • in una importante nota editoriale, scrive: « Da quando Mussolini, dieci arali addietro, sospese l'applicazione sistematica dei principio deinooraitlco, l'Italia non, ha più millantato il suo. niag-rtirìco progresso ed è ora uno dei più sani e dei più poderosi fattori della pace del mondo. Mussolini non corre iiericolo di essere buttato giù. come fu buttato giù in (Vermatiia M dott. Bruiiinsr da correnti politiche avversarie. Egili vede diritto pensa diritto e agisce subito secondo iti suo pensiero, non secondo quello die 'C.sU calcola possa procacciargli più voti da parie di un .pubblico ignorante. Le rl.i-r.hi-arazioni del Ministro dogli Esteri Grandi sia sulla questione' della riduzione degli armamenti sia sul .problema del colpo di smugna aille riparazioni, in tutti i centri della diplomazia internazionale sono già diveniute dichiarazioni classiche in quanto o.iie sono modello di obbiettività e di buon senso. Non solo, ma. il: mondo sa che tutto quanto viene detto dagli uomini che parlano anemie dell'Ttalia, sarà fatto. Tutto ciò costituisce una sfida diretta ai regimi dcuìocratic-i. una sfida per la quale non vi è via di scampo ». L'« Agenzia Reuler » ha da Washington: « Il Segretario d.i Stalo Stimson, smentisce categoricamente «he vi sia stato un accordo anglo-americano allo scopo di consentire una riduzione del debito britannico o d.i moraitorlarilo dopo le elezioni presidenziali. Dovrebbe essere inutile, ha aggiunto Stimson, ri* poterò che non vi è stata nessuna-trattativa, nessuna discussione, nessuna conversazione tira gli Stati Uniti e i governi Europea riguardo ai debiti e alle riparazioni ». Fra, Stiinison e il Ministro degli .Este-i ri, Sir John Simon vi è stato uno scambio di cordiali dispacci. Riguardo alla proposta Hoover per il disarmo, Stimson ha telegrafato: « .Desidero ringraziarvi sinooramente per lo spirito : di simpatica considerazione col quale av.qte discusso la proposto Hoover. lo siJbro che le mostre due delegazioni potranno, lavorando di concerto, contribuirò alila roailiizzazione della proposta stessa ». Sir John Simon-lia risposto dicendo fra l'altro: « Soltento con la cooperaziona dà tut* ti gli Stati rappresentati a Ginevra noi potremo sollevarne il fardello degli' armamenti eeeessivi- dalle spaile dei mondo. Lo spirito o lo scopo delle dichiarazioni deil presidente Hoover sono .piro-, fondamenti! apprezzati dalla Gran Bretagna e noi faremo del nostro mietilo nel ricercare le più grandi possibiM .intese fra tutti gli Stati rappresentati alla conifeirenza del disarmo per favorine'la accettazione di proposte concrete ehq abbraccino f» intera questione ». Una smentita di Von Papen Berlino, 27 mattino. Il soggiorno del Cancelliere Von. Pa< pen a Berlino è stato brevissimo, e ieri, dopo un secondo colloquio col Presidente del Reich, egli è ripartito alle 16,22 per Losanna dove le importanti trattative internazionali richiedono 1% sua presenza. Il Consiglio dei Ministri si è naturalmente a lungo occupato, su rapporto del Cancelliere, dell'opera della Delegazione a Losanna e un comunicato ufficiale uscito poche ore prima della partenza di Von Papen dice che il Gabi* netto ha unanimemente approvato l'opera svolta finora, come anche ha approvato le ulteriori direttive che il Cancelliere ha esposto circa la restante fase della Conferenza. Questo breve soggiorno è atl«,,•' «tato, utile per chiarire gli equ-.vocl sorti in vari! ambienti dalla inesatta • malintesa o male intenzionata riproduzione da parte di un grande giornale francese, il Matin, ài una intervista det Cancelliere nella quale gli si attribuiva di aver riconosciuto alla Francia uri «diritto» a compensi economici nel Caso di un regolamento di caaeeHMdoa* delle riparazioni. Siccome anche 'à stampa di destra aveva accolto con sorpresa e con vivaci critiche lè pretese dichiarazioni di Von Papen clie peggioravano e compromettevano pericolosamente la posizione della Germania nelle trattative, la stampa di sinistre, e quella del centro ne aveva approfittato come arma di partito contro il Cancelliere. Né questa •••ipa in'eressata recede ora dalla campagna anche dopo che il Governo con esn!l«i*<» smentita ha dichiarato pienamente travisato questo punto dell'intervista, tutta del resto erratamente riprodotta. Il Cancel'iere non si è limitato a questa smentita a mezzo di comunicato ma ha anche voluto, a diradare completamente gli equivoci, dare alcun i un più oiffuse dichiarazioni a un rappresentante dell'Aeenzia «Wolff Bureau». Il Cancelliere ha detto: «Mi è riuscito oltremodo prezioso Vaaver potuto avere a Losanna non solt?' "o un i scambio di vedute '•on gli uomini di Stato responsabili delle Potenze interessate ai problemi delle riparazioni e dei debiti di guerra ma anche dei colloqui con i raupresentantl della stampa estera. Tuttavia il resoc nto della mia ultima intervista concessa prima della mia partenza da L> sanna così come è apparsa in una parte della stampa francese dà luogo a malintesi soprattutto nel passo. In cui si tratta del diritto della Francia a compensi per le rinuncie agli ulteriori Bacamenti delle rinarazioni. Io ho Ria rilevat-- nel mio discorso pronunciato n»"» prima seduta plenaria della Con'»lenza che a -.osanna non si sarebbe dovuto trattare" di decidere delle basi giuridiche del problema delle riparazioni ma esclusivamente della situazione reale che impone la definitiva soppressione dell'insieme del problemi 4he conducono alla rovina tutta la economia mondiale. «In base a Quest'ordine di idea io ho rilevato in più occasioni davanti ai mpp'-esontonti della stampa francese che il risanamento dell'economia mori-, diale esige una cooperazione specialmente tra la Germania e la Francia, cooperazlone dalla quale deriverebbero per la Francia vantaggi migliori e più' oo-creli che non dalla continuazione dei pagamenti HI qualsiasi riparazione.