raduno del Piemonte e della Lombardia

 raduno del Piemonte e della Lombardia raduno del Piemonte e della Lombardia a a i o a i o n l i o , , , , e l 0 a 6 r a a i l e n i n e eè til ! dato medie che inorgogliscono il cuore tpPavia, 23 notte. Nella vibrante manifestazione del suo cuore ospitale, Pavia ha accolto le Gerarchie riunite per studiare il problema del sostegno del mercato granario. I più bei nomi di quanti lavorano per raggiungere la mèta fissata dal Duce, i Prefetti delle capitali regionali, S. E. Fornaciari (di Milano) e S. E. Ricci (di Torino), S. E. Marescalchi per il Ministro di Agricoltura, hanno realizzato una riunione che è riuscita notevolmente redditizia al fine propostosi. Nella sala del Consiglio dell'Economia, alle 10 precise, si è iniziato uno dei più importanti convegni italiani. Dalla piazza Ventotto Ottobre erano saliti per la scalea scintillante di marmi preziosi sino al salone ricco di pannelli allegorici i più eletti rappresentanti della economia lombarda e piemontese, Prefetti, Segretari federali, Capi delle Sezioni agricole forestali, Commissioni granarie, Cattedre ambulanti, Consorzi granari, Casse di risparmio, Istituti di credito agrario, di Federazioni di agricoltori e di Unioni sindacati agricoli. La Provincia di Pavia è largamente rappresentata e fa gli onori di casa in questo raduno che mette a contatto con grande opportunità gli esponenti dei produttori per un lavoro efficace. S. E. Marescalchi, al cui seguito sono il capo gabinetto comm. La Penna e il dott. Colonna, giunge al palazzo del Consiglio dell'Economia accompagnato dal comm. Turbacco, Prefetto di Pavia; viene ricevuto dall'ing. cav. Sacchi, vice-presidente, dal dottor cav. Campiglio, presidente della Sezione industriale, dal dott. Vinelli, segretario della Sezione agricoltori, dal Segretario federale prof. Pizzi, dall'on. Bisi e dall'on. Nicolato. S. E. Marescalchi si è poi subito recato nel salone per iniziare i lavori, accolto da grandi applausi. Il saluto del Prefetto H comm. Turbacco, Prefetto di Pavia, ha pronunciato un dotto ed efficace discorso, rilevando la grande importanza per Pavia dell'attuale Congresso per la presenza di cosi notevoli rappresentanti e per lo scopo che si propone. Salutato S. E. Marescalchi con deferenti parole, S. E. Turbacco esprime il compiacimento di Pavia per la sua scelta a sede del Congresso, grande riconoscimento del cospicuo contributo che questa Provincia dà all'economia nazionale. Due sono gli ob biettivi cui indirizzare il lavoro: il prl> mo, la intensificazione della Battagliti del grano, per dare, secondo 11 magnifico piano del Duce, pane italiano a tutti gli italiani; il secondo, la diminuzione degli effetti della crisi mondiale, mettendo in atto tutte le difese possibili. Pavia ha già esaminato la sua situazione e ha tutto pronto per l'ammassamento di 300.000 quintali di grano, un terzo circa del prodotto totale. Personalmente S. E. Turbacco ha chiesto alla Cassa di risparmio delle Picvincie lombarde la riduzione cai 5 al 4 per cento del tasso di sconto per i prestiti granari. Si inizino i lavori del Congresso e la vittoria dell'agricoltura italiana, sotto la guida del grande Capo, 6 certa e sicura. La parola di S. E. Marescalchi A S. E. Turbacco, vivamente applaudito, segue S. E. Marescalchi. Dopo aver ringraziato per la cordiale accoglienza porta il saluto e il ringraziamento di S. E. Acerbo. Si dichiara lieto di partecipare al Congresso di Pavia, benemerita antesignana del progresso agricolo, convegno che riunisce Piemonte e Lombardia, regioni che non danno alla comune opera chiacchiere e sbandieramenti ma effettive opere concrete che rappresentano in cifre il 40 per cento delle medie di raccolto e il 5 per cento della produzione totale granaria italiana. Grandi sono le benemerenze della Lombardia e del Piemonte nella battaglia del grano, italianissima geniale concezione e concretizzazione del Duce per un primato necessario, opera immane, sconosciuta alla storia dell'agricoltura di tutti i paesi, avviata a sicuro sue I cesso. Alessandria e Cremona hanno toimtapilrtdrdsPpgztltvmmmit8fpb8pt9pvsdspctvbsa a' rurale d'Italia. La battaglia del grano risolverà anche un altro problema quello dei grani duri, affrancandoci e dall'estero perchè sono già evidenti e o, I buoni i risultati della scienza italiana e impersonata dal senatore Stampella e!Ricorda le benemerenze del Governo e!fascista nella politica granaria oe rmo ep- n ni- dei Paese e le diverse disposizioni per si stemare il mercato granario e rias sume le necessità presenti in due postulati: ammassamento del grano che preservi l'agricoltore dalla necessità di svendere per mancanza di magazzini e prestiti anticipati per coloro che hanno bisogno immediato di capitalizzare. Le Casse di Risparmio, gli Istituti di ere dito hanno assolto bene il proprio coni' pìto ma devono fiancheggiare ulteriormente gli sforzi dei rurali d'Italia. « E gi,!onl| mce s. E. Marescalchi, prima di no i iniziare i lavori rivolgiamo il nostro e'pensiero al contadino Italiano che sta o-'per curvarsi sulle spighe ondeggianti, ni'al lavoratore umile, devoto, appassio- m-jnato che anziché prestare orecchio alle ti ' vociferazioni di crisi e di ribassi prò- o,.segue indefesso e sereno il lavoro pero, j la maggior produzione, per la vittoria a- : granaria voluta del Duce» dgtsdsPPvfirsAlte approvazioni e vivi applausi accolgono il vibrante discorso del Sot- e netrimcofrtorangeli, "ispettore' regionale agrario'stper la Lombardia, che comunica im-itoo tosegretario di Stato all'Agricoltura e immediatamente si procede alla trattazione delle relazioni. Fluitone e anticipi Ha per primo la parola il prof. Vit- portanti dati di produzione svolgendo il tema della situazione granaria delle regioni lombarda e piemontese. Segue il conte Durini rappresentante della Confederazione agricoltori e Pdestnandella Federazione Consorzi agrari sulle !torisultanze del lavoro commuto dalle ldedue organizzazioni. inII conte Tournon, presidente dell'I- jPstituto federale di credito agrario del Piemonte, che ha svolto l'interessante problema del credito, ascoltato e seguito da evidenti segni di viva attenzione, conclude annunciando che si potrà arrivare ad un anticipo sulle 90 lire per quintale ammassato con un tasso del 5%, e che la massa di manovra deve aggirarsi su un milione e 100 mila quintali con un capitale di cento milioni. L'avv. Folli per la Cassa di Risparmio delle Provincie lombarde, giunge invece con lo stesso tasso a una facilitazione fino a 10 mesi del credito ma a 80 lire per quintale. Dopo alcune considerazioni del Prefeu di Torino, S. E. Ricci, prende la parola il Prefetto di Pavia, S. E. Turbacco, il quale afferma che l'anticipo di 80 lire rappresenta ima vera sfiducia preventiva che rasenterebbe il disfattismo e chiede che senz'altro si diano 90 lire come minimo dando inoltre da parte del Governo assicurazioni per evitare inutili burocrazie. L'on, Michelini di Aosta propone una semplificazione delle operazioni di credito, specie per le Provincie, come Aosta, dove sono più numerosi 1 piccoli proprietari. H Segretario della Federazione agricoltori di Alessandria rileva che appunto per le molte pastoie il credito non viene richiesto in misura adeguata al bisogno, il che rende inutile l'ammassamento. o i e a a o i e i e o e E i o a , - e I dell'efficienza dei magazzini generali - pronti a ricevere il nuovo raccolto, rjEgli ha visitato poi tutti i reparti, a S. E. Marescalchi riassume Infine la discussione. All'atto pratico risulta che gli Istituti di credito presenti sono pronti a dare le seguenti anticipazioni: Cassa di Risparmio delle Provincie lombarde di Milano 40 milioni; Cassa di Risparmio di Torino 10 milioni; Banca Popolare di Novara 10 milioni; Banca Popolare di Vercelli 10 milioni; Cassa di Risparmio di Biella 5 milioni e di più, se necessario; Banca Agricola mantovana 5 milioni; Istituto Federale di Credito agrario di Torino una cifra indefinita fino al necessario. Tutto ciò è già sufficiente alla manovra, nei limiti prospettati dalla chiara relazione del conte Tournon. Non è possibile in pochi giorni modificare la legge che regola le norme del credito, anche se fatto per agevolare questa importante battaglia; ma egli è certo che gli Istituti metteranno in atto ogni provvedimento che possa diminuire il disagio delle operazioni. E' d'accordo col Prefetto comm. Turbacco che la cifra di 80 lire rappresenta un disfattismo e raccomanda di giungere almeno alle novanta lire per quintale. Mentre loda l'opera del sen. De Capitani d'Arzago della Cassa di Risparmio delle Provincie lombarde, rammenta che la Cassa di Risparmio di Novara dà gli anticipi al 4 per cento e invita al massimo sforzo per seguire questa via. Liberate le ope^ razioni dalle inutili pastoie, pronto il ca pitale, la difesa del prezzo del grano sarà sicura per la vittoria voluta dal Duce. Con grandi ovazioni al Capo del Governo termina la seduta. La visita agli Enti agrari I convenuti, che raggiungevano i duecento, sono stati ospiti del Prefetto, comm. Turbacco, nel magnifico palazzo Malaspina. Nel pomeriggio S. E. l'on. Marescalchi, accompagnato dall'on. Nicolato, dal Segretario federale prof. Spizzi, dal vice-presidente ing. Sacchi e dal dott. Binelll, della Sezione agricola forestale, ha visitato gli uffici del Consiglio dell'Economia, e poi l'Istituto di finanza e di diritto commerciale comparato, che ha sede presso il Consiglio dell'Economia, ricevuto dal direttore prof. Grizlotti, il quale ha illustrato l'attività in quel centro di studi. Il Sottosegretario ne ha preso atto con compiacimento. Indi le Autorità si sono recate nella sede della Federazione agricoltori, visitando tutti gli uffici. S. E. Marescalchi, guidato dal presidente della Federazione, avv. Ferragatta, e dal segretario dott. Tibàldi, ha preso visione della complessa organizzazione e dell'attività svolta, salendo poi a visitare anche la sede della Società allevatori, dove ebbe ragguagli dal presidente prof. Spizzl e dal dott. Bonadonna. Alle 17 S. E. Marescalchi ha voluto compiere un rapido giro al Consorzio agrario Lodl-Milano-Pavia, col seguito delle Autorità e accompagnato dal direttore generale cav. dott. Ferrarlo, dal direttore della Sezione di Pavia rag. Ricevuti e dal presidente di essa ing. cav. Sacchi, per rendersi conto lacozigl'lepcslisdOprGnlosmrpdRssnptpidcazltdcatdczedvcnnbalcdllrratIgsandlciLrcmnnzli - -. .dove gli furono illustrate le varie ope-'razioni di immagazzinamento. Nellajserata Sua Eccellenza è ripartito alla volta di Roma,