Brillante vittoria di Borzacchini

Brillante vittoria di Borzacchini La Pontedecimo-Giovi automobilistica Brillante vittoria di Borzacchini e ; o , n. a 2: a 0 e lil t olaa, o o a ee ea ie a a, mna il elr oee n a m. rn. 7, m. o : 6. ). oari i; 4" 0. ri oe. 0, 0. el o", ). o n. 0, Mo n V. s» va na oà; aue t; tz d; 681 re uiz rs. aosi nti. es. ti. la zl, il on. do -0 ta e. nti r:li- hi ei ei i il Pontedecimo, 20 mattino. Se il maltempo ha impedito ieri, contro tutte le previsioni della vigilia, il crollo dei récords precedenti, che in questa nona edizione della Pontedecimo-Giovi apparivano ben serialmente minacciati, 6 stato però battuto un rècord di grande valore: quello del numero di arrivati al traguardo,finale: su 60 partiti — dei 73 iscritti alla gara — nessun ritirato, e ben 59 classificati in tempo massimo, uno solo essendo stato attardato sul percorso. Risultato tecnico e sportivo brillantissimi), che premia le fatiche dei solerti organizzatori genovesi, e viene a compensare, almeno in parte, il disappunto per l'inclemenza del cielo, che ha regalalo alla più importante corsa automobilistica in salita del calendario italiano una giornataccia veramente autunnale. Pioggia, nebbia e freddo Il Giugno Genovese, che comprendeva nel ciclo delle sue manifestazioni auche questa classica gara in salita, non ha voluto essere da meno del maggio torinese, che tant'acqua ha regalato agli sportivi d'ogni ramo. E infatti proprio mentre giungiamo in prossimità del traguardo d'arrivo al Passo dei Giovi, per assitere all'emozionante lotta fra i migliori assi italiani del volante, incomincia a cadere una pioggerella fitta, minutissima, insistente, mentre densi banchi di nebbia, spinti da un vento gelido, avanzano dalla riviera ligure, risalendo la valle, togliendo la visibilità a pochi metri dal proprio naso, trasformando la bellissima salita con tanto amore curata dall'Azienda della strada, in un autentica « patinoire ». Ci rifugiamo bagnati ed intirizziti, nella cabina aerea della Giuria, che per fortuna è a tenuta d'acqua, cortesemente accolti dal Commissario sportivo sig. Tavella, e di li potremo assitere con tranquillità alla volata finale, dato che l'ammirare le prodezze dei corridori lungo il sinuoso nastro stradale che si svolge ai nostri piedi, avvolto nella nebbia 'Più fitta diventa un pio. ma insoddisfattibile desiderio. Le varie fasi della corsa ci sono però comunicate con fulminea prontezza da un servizio telefonico che è un vero modello del genere: ed anche gli altoparlanti installati in prossimità del traguardo, non sostano un istante, compiendo un servizio altamente encomiabile e molto apprezzato dal numeroso ed elegante pubblico accorso dalla Superba. La bella vittoria di Borzacchini Pochi minuti dopo l'arrivo della macchina della Milizia della Strada, con a bordo il Commmissario sportivo aw. Sazia, viene annunciata la partenza del primo concorrente della categoria sport — macchine oltre 1500 cmc. di cilindrata — dal traguardo di partenza, diretto dal Commissario generale di corsa avv. comm. Antonio Cataldo e dal cronometrista ing. Linke. E' Coda, sulla Lambda, che primo taglia lo striscione d'arrivo con un tempo che dimostra subito come i récords non corrano alcun pericolo d'essere battuti. Mentre arrivano nell'ordine, ancor separati dai tre minuti di distacco iniziale, Dusio e Strazza, la nebbia va facendosi sempre più fitta; e l'oscurità — malgrado l'ora non certo troppo mattutina: sono le 9,40 — è quasi completa quando irrompe improvvisamente Borzacchini, che ha compiuto una corsa coraggiosa e magnifica, segnando con un tempo di 8 9" 1/5, molto notevole se si tien conto delle avversità atmosferiche è della pericolosità della strada, non solo il miglior tempo della categoria fra tutte le macchine sport, ma il tempo-rècord della giornata. Dopo Borzachinl, che ha confermato ieri la sua altissima classe riportando ad una clamorosa vittoria quella stessa Alfa-Romeo 2300 che già gli aveva assicurato il primato nell'ultima Mille Miglia, gli arrivi si susseguono regolari e veloci, con qualche brivido di spaventa da parte dei numerosissimi spettatori per le violente e paurose sbandate delle macchine sul viscido asfalto. La cronaca però non deve registrare alcun incidente stra daie o meccanico, tranne la sfortuna di Rnergeri, il forte corridore bologne se, che a breve distanza dalla parlenza ha spezzato la. leva del cambio, ed ha dovuto compiere quasi tutta la gara in seconda velocità. Battaglia è stato la vera rivelazione della IX Pontedecimo-Giovi, come una rivelazione può definirsi la impetuosa corsa del genovese Delpino, terzo classificato di categoria e festeggiatissimo all'arrivo, che ha segnato un tempo superiore neppure di 5 secondi a quello di Nuvolaril La beneficiata dell'Aifa-Romeo continua col terzo arrivato, il valoroso Siena, e coi successivi sino al 12.0 In classifica di categoria, solo interrotta dalla bella prova di Premoli, che è riuscito finalmente a far andare la famosa macchina. B. M. !Bugatti-Maserati) ideata da Biondetti, e da Premoli modificata e ribattezzata B. M. P. Buona è stata, in questa categoria, la corsa del torinese Dusio e soddisfacente la prova dell'Itala 65 aormale di Galeazzi, mentre la Bugatti di Barilari, chiudendo al 23.o posto in classifica di categoria il lungo elenco degli arrivati, non ha certo fatto onore alla fama della Marca alsaziana. Vero è che si trattava di una macchina un po' anziana e piuttosto male in arnese... La corsa delle piccole cilindrate Interessantissima e tecnicamente assai istruttiva è stata la prova di tutte le macchine di piccola cilindrata, che hanno dimostrato una maneggevolezza ed una tenuta d1 strada superbe, nettamente superiori a quella delle vettured a corsa di grossa cilindrata. - Fra le macchine sino a 1500 cmc. della categoria sport, la vittoria toccava a Grondona, sull'Alfa-Romeo 1500 cmc, con un magnifico 8'39". E' questa una delle tante sorprese della giornata, poiché nessuno poteva sospettare che il modesto luts'rter genovese riuscisse a regolare cosi brillantemente uomini della classe di i.urani e di Giulais, recenti prota?oni sti della Mille Miglia. Anche il secondo posto alla Bugatti di Renzi costituì non piccola sorpresa; mentre attesa era l'affermazione, nel letto di Fiat 514, dello specialista Gilara. che ha regolato di misura il gentleman torinese avv. Luigi Della Chiesa. Ottima nel complesso la prova delle Fiat 514, dimostratesi nettamente più veloci della Bianchi di CeBchina. Fra le macchine sino a 110) cmc. sempre in categoria sport. Maseratt e Salnison si sono divisi gli onori dei trionfo: ma la meglio toccava ella Marca italiana per merito de) molesto Tabanelli, che compiva una gara brillantissima. Regolare anche qui la affermazione delle vecchie Flit 509, dimostratesi ancor validissime su di un percorso in salita. Entusiasmajite addirittura è stata la prova delle macchine di minima cilindrata — fino a 1100 cmc. — nelli categoria corsa. La bella 4 cilindri di Maserati. conquistando con tempi magnifici, il primo e il secondo posto, confermava l'ottima impressione lasciata alla Mille Miglia, rimostrandosi una delle più veloci, e forse la psgeccattsn1gfmlsCcdaeqldllrslilrinrltasdTlfdrdlaspgcdsssa a i e e n a , a a , o o n a è a . , e e o n e i agua c. co E' a oeui eoti e n te ù c. e ei a ea a 9, di a ii i ao, a più veloce macchina del mondo nella' sua casse. E il Principe Cerami, bagnando uno sbalorditivo 8'29" 4/5 ed eguagliando così il tempo di Delpino, conquistava, su di un lotto di 60 concorrenti, il quarto posto in classifica assoluta, davanti a uomini come Pietro Ghersi, Siena e Trossi. Ottimo terzo, pure ad una media sostenutissima, è il torinese Aymini, la cui minuscola Monaco monoposto, di soli 1000 cmc. — la più piccola vettura in gara — con motore a due cilindri raffreddato ad aria, ha risposta pienamente all'attesa, battendo nettamente la Salmson di quel vecchio specialista che risponde al nome di Abele Clerici. In questa classe, fra macchine specialissima da corsa, la modesta 509 dell'esperto GhLringhellì non poteva aspirare ad un miglior piazzamento, ed è finita con un tempo notevole. La delusione dei bolidi da corsa 1 Mezzogiorno è scoccato da un pezzo quando si annunciano ie partenze delle vetture da corsa senza limitazione di cilindrata. L'attesa del pubblico per la corsa degli « assi » è. vivissima, e l'impazienza mal contenuta: ma il direttore della Scuderia, 'Ferrari, che sorveglia la gara dei suoi uomini dall'alto del traguaido, è molto scettico in proposito. Egli ci fa osservare che l'eccessiva potenza e la formidabile ripresa dei grossi bolidi da corsa è non di vantaggio ma di ostacolo al raggiungimento di elevate medie sull'asfalto bagnato, poiché le ruote motrici girano senza mordere ad ogni accelerata del motore. Ed il suo pessimismo viene ben presto confermato dai fatti, quando taglia il traguardo Tazio Nuvolari, che a stento domina la macchina ed appare visibilmente affaticato dallo sforzo immane: malgrado un arrivo folgorante ed una corsa regolarissima, ejrll segna un tempo di 8'25" sensibilmente superiore a quello di 'Borzacchini, riuscendo appena a conquistare il terzo posto in classifica assoluta. Ed è grave il disappunto della numerosa folla di tifosi genovesi, che parteggiava palesemente pel concittadino Pietro Ghersi, e che fino all'ultimo non aveva abbandonale le speranze in una vittoria assoluta del suo beniamino; poiché Ghersi arriva senza impegnarsi a fondo, scoraggiato dalla lubricità della strada e dalla pioggia che riprende a cadere fittissima, e si lascia prendere anche dal conte Trossi, il presidente della Scuderia Ferrari, che con la stessa Alfa Romeo 2300 dei due « leader • ha corso con bell'impeto, conseguendo un notevole successo personale. Altra delusione è serbata al pubblico — già immusonito per la sconfìtta di Ghersi — dal poco buono piazzamento di Fagioli, un favorito della vigilia: anche qui la troppa potenza della macchina ha tradito l'animoso guidatore. Quando, al termine della gara, la macchina della Milizia della Strada riapre il percorso, la fiumana delle vetture si precipita verso la Superba; mentre organizzatori, corridori. Autorità, giornalisti e invitati si riuniscono nella splendida villa del commendatore Pozzo, il munifico presidente dell'Automobile Club di Genova, organizzatore della gara,, per un signorile ricevimento da lui offerto. 'Fra le molte personalità che hanno assistito alla corsa abbiamo notato a Villa Pozzo: S. E. Cao di San Marco; 11 Protetto di Genova; il primo Presidente della Corte d'Appello: l'on. Broccardi, Podestà di Genova; l'on.le Ettore Leale, Commissario federale del P. N. F.; il Preside della Provincia; il Comandante del Presidio di Genova. ,„ j ;r ALDO FARINELLI. Ed ecco le classifiche: Categoria sport - Classe III - Macchine oltre 1500 cmc. di cilindrala. — 1. Borzacchini Mario U., su Alfa Romeo 2300, in 8'9"l/5, a Km. 71,723 di inedia; 2. Battaglia Gianni, su Alfa Romeo 1750. in 8'2l"4/5; 3- Delpino Lorenzo, su Alfa Romeo 1750, in 8'29"4/5; 4. Siena Eugenio, su Alfa Romeo 2300, in 8'32"4/5; 5. Cobianchi Vittorio, su Alfa Romeo 1750, in 8'34"4/5; 6. Soffietti Gigi, su Alfa Romeo 1750, in 8* e 46"3/5; 7. Restelli Giovanni, su Alfa Romeo 1750, in 8'55"3/5; 8. Cornaggia Medici G. M., su Alfa Romeo 1750, in 8'59"2/5; 9. Premoli Luigi, su B. M, P. 2800, in 9'l/5; 10. Berrone Ippolito, su Alfa Romeo 2300, in 9'2/5; 11. Zuccarini Eugenio, su Alfa Romeo 1750, in 9T"; 12. Dusio Piero, su Alfa Romeo 1750, in 9'6"3/5; 13. Strazza Gildo, su Lancia Lambda, in 9'll"4/5; 14. Gazzabini Carlo, su Alfa Romeo 2300, In 9'12"; 15. Coda, su Lancia Lambda, in 9'13"; 16. Grassi Cario, su Alfa Romeo 1750, in 9'22"3/ó; 17. Buggeri Amedeo, su Maserati 26, in 9'24"2/5; 18. Foligno Roberto, su Alfa Romeo 1750, in 9'35"4/5; 19. Galeazzi Riccardo, su Itala 65. in 10'7"3/5; 20, Sanguinetti, su Alfa Romeo 1750. in 10'10"; 21. Sciesa Bruno, su Lancia Lambda, in 10'23M e 2/5; 22. Alfieri Alberto, su Alfa Romeo 1750, in 10'36"l/5: 23. Barilaro G, B., su Bugatti, in 10'50"l/5. Categoria sport - Classe II • Macchine sino a 1500 cmc. di cilindrata. — 1. Grondona Carletto, su Alfa Romeo 1500, in 8'39", media Km. 67,679; 2. Renzi Cesare, su Bugatti, in 8'41"3/5; 3. Pratolongo Angelo, su Alfa Romeo 1500, in 8'47": 4. Gyulai Stefano, su Alfa Romeo 1500, in 8'49"; 5. Conte ing. G. Lurani, su Alfa Romeo 1500, in 8' e 52"3/5; 6. Sardi Franco, su Alfa Romeo 1500, in 8'57"2/ó; 7. Gilera Giuseppe, su Fiat 514, in 9'2"; 8. Della Chiesa Luigi, su Alfa Romeo 1500, in 9* e 13" 2/5; 9. Spotomo, Bruno, su Fiati 514 M. M., in 9'17"2/5; 10. Barbati, su Fiat 514. in 9'18"4/5; 11. Rampila Guido, su Fiat 514 M. M., In 9'19"2/5; 12. Ceschina Renzo, su Bianchi S. 5, in 9'25"l/5; 13. Villa dott. Luigi, su Bugatti, 1n 9'27"2/5; 14. Musa Bruno, su Bugatti Sport, in 10'23". Categoria sport - Classe l - Macchine sino a 1100 cmc. di cilindrata. — 1. Tabanelli Domenico, su Maserati, in 9'13", media Km. 63,537; 2. Boucly Roger, su Salmson, in 9'37"2/5; 3. Carpegna Giacomo, su Maserati, in 9'43"; 4- Pratesi Albino, su Salmson, in 9'51" e 4/5; 5. Rangoni Lino, su Fiat 509 M. M., in 10'21"3/5; 6. • Gingin ., .su Fiat 509. in 10'5"4/5; 7. Vergottini Mario, su Fiat 509 M. M., in 11'35"; 8. Moretti Achille, su Derby 1100, in 13* e 39" tre quinti. Categoria corsa - Classe I - Sino a 1100 cmc. di cilindrata. — 1. Cerami Princ. R., su Maserati, in 8'29", media Km. 68,921; 2. Matrullo Francesco, su Maserati, in 8'49"; 3. Aymini Giulio, su Monaco K, in 8'53"4/5; 4. Clerici Abele, su Salmson, in 8'58"2/5: 5. Del Re Luigi, su Lombard, in 9'23"3/5; 6. Ghiringhelli B.. su Fiat 509 S- S., in 10' e 5 secondi. Categoria corsa - Classe li ■ Oltre 1100 cmc. dì cilindrata. — 1. Nuvolari Tazio, su Alfa Romeo 2300, in 8'25", media Km. 69,576; 2. Trossi conte Carlo Felice, su Alfa Romeo 2300, in 8'34" e 3/5; 3. Ghersi Pietro, su Alfa Romeo 2300. in 8'35"; 4. Tadini Mario, su Alfa Romeo 2300. 1n 8'47": 5. Biondetti Clemente, su M. B. 2500, in 8'48"l/5: 6. Wimille I. P.. su Alfa Romeo 2300, in 8'50"2/5; 7. Fagioli Luigi, su Maserati, in 8'56"l/5: 8. Corsi Secondo, su Maserati, in 9'33"3/5t

Luoghi citati: Genova, Grondona, Siena