La minaccia di conflitti in Etiopia e gli interessi dell'Italia

La minaccia di conflitti in Etiopia e gli interessi dell'Italia La minaccia di conflitti in Etiopia e gli interessi dell'Italia Roma, 11 notte. L'ex-Governatore dell'Eritrea e Commissario per l'Oltre Giuba, Corrado 'Zoli, esamina, in un articolo pubblicato dalla « Tribuna », la situazione venuta a crearsi in Abissinia dopo l'arresto, ordinato dall'Imperatore, del ras Hailà Taclehaimanot e del suo figlio, sospettati di favoreggiamento nella fuga dell'ex-Imperatore Ligg Jasu. Ricordate le note ultime vicende della Corte etiopica, lo Zoli cosi continua: «Come si vede, l'orizzonte politico etiopico appare ingombro di grossi e minacciosi nuvoloni. Contro l'evaso Ligg Jasu, l'attuale Imperatore ha inviato un forte contingente di forze agli ordini dello stesso Ministro della Guerra, ma è assai dubbio che tale contingente possa, per lo meno senza lasciarvi moltissime penne, anche se ostacolato da pochi avversari, varcare l'Abai in piena, onde è lecito prevedere che Ligg Jasu abbia dinanzi a sè qualche mese per poter raccogliere partigiani. E non gliene mancheranno. « Se pure non si possa considerarlo come uno stinco di santo e se pure lo si debba ritenere infiacchito dalla trilustre snervante prigionia, l'ex-Imperatore è un uomo appena trentottenne, vigoroso e crudele. Egli gode presso la grandissima maggioranza degli abissini di un riflesso dell'adorazione che circondò in vita il suo grande avo, l'Imperatore Menelik; può contare su numerosi e fanatici seguaci in mezzo a tutte le popolazioni mussulmane dell'Impero che vedono in lui il figlio del defunto Negus Micael, galla di razza e in origine mussulmano. E infine può sperare nella simpatia dei grandi e piccoli feudatari minacciati dalla politica riformista attuale e dei numerosissimi malcontenti dell'attuale regime. « Di fronte a lui sta l'Imperatore reggente, già suo compagno di studi e ili giochi alla Corte dell'avo Menelik. ili soli quattro anni di lui più anziano, uomo di grandissima abilità e astuzia, di intelligenza certamente di gran lun ga superiore alla media di tutti gli abissini, sostenuto dalla forza militare organizzata dall'Impero e dalle armi abbastanza numerose e dal munizionamento sufficiente del quale dispone. « L'urto tra i due sarà certamente sanguinoso e forse anche non rapidamente risolutivo. « L'Italia, che possiede l'Eritrea e la Somalia, confinanti per qualche migliaio di chilometri da nord a sud con l'Etiopia e che con questo Paese ha numerosi e cordiali vincoli di commer- l* di scarabi e <" raPP°rti comici, ,na naturalmente il più grande interesse fLU^?Iuue u«vru regnare con la pm sr&n?e cura all° svolgersi delle 1 imminenti fazioni e alla difesa dei più j vitali interessi dei suoi possedimenti ildell'Africa orientale».

Persone citate: Negus Micael, Zoli

Luoghi citati: Eritrea, Etiopia, Italia, Roma, Somalia