Aspetti moderni di Asti tra le Scuole e le Opere benefiche

Aspetti moderni di Asti tra le Scuole e le Opere benefiche PIEMONTE oderni Aspetti moderni di Asti tra le Scuole e le Opere benefiche ole e le« La iw-o •7 Siusn°- me- «Jvii ™, n e Cltta che dor- l'on Rnr™,?°nVC mi aveva dett0lenr-'n rfi ™ Q"al.e "«Portante e-dichiiiM,?™rWV^ aPP°SSio allaSà hhSo«ne del Podesta Si Asti, rin or». VJSt0 nel!a Prima raPi_tprn^ i attraverso il perimetro in-*t,.= °Qe t,lug0 a vasta rete di nuove panrSL tSP1 .ga"° le frazloni al oapomogo. Ma la ripresa della visi-ttU tì u on? Panoramica dell'in- lera struttura dell asse cittadino via via trasformato dal Regime in basead una concezione organica e totalitaria che tiene egual conto delle ne- cessità materiali e di quelle dello spirito, ce ne offrirà una conferma anche più eloquente. La pagina del taccuino di un cronista vale in questo caso più di un ponderoso volume di disquisizione teorica. Consultiamolo insieme e proseguiamo il cammino. Rinnovamenti e restauriLa destinazione della città a sede di una Divisione militare ha messo il Comune, come si è visto, nell'obbligo di apprestare i mezzi di alloggio per i nuovi effettivi e di riparo per i relativi attrezzi, con una spesa di tre milioni ricavati dal noto mutuo di quattro milioni con la locale Cassa di Risparmio, spesa che, investita nell'ampliamento e nell'ammodernamento della Caserma Colli, mentre consentirà la sistemazione delle vie Bocca e Arò, contribuirà al rinnovamento di uno dei quartieri estremi della città, quello di San Pietro, che, per il suo carattere di antico borgo, necessita ancora, in talune parti, dell'opera risanatrice del piccone. Diciamo di passata che, pur astraendo da questa particolare esigenza del piano regolatore, nessuna impostazione di bilancio poteva tornar più gradita agli astigiani, non tanto per la maggiore importanza che la guarnigione conferisce alla città e per i non trascurabili interessi che essa involge, quanto per l'innato affetto verso i nostri soldati profondamente radicato nell'animo della popolazione. Tuttavia la spesa non si è arrestata lì: insieme con l'alloggio alla truppa, occorreva provvedere alla sede dei due Comandi di Divisione e di Brigata; ed il Comune assolse il compito nel modo più degno, mettendo a disposizione per lo scopo due elegantissime palazzine, una in piazza Vittorio Veneto, all'angolo di corso Dante, l'altra, a breve distanza, in corso Regina Margherita, per il totale importo di lire novecentomila ; una somma di un milione e centomila lire è stata inoltre resa indispensabile dagli espropri riferentisi all'ingrandimento della Caserr-i Colli, ciò che eleva il contributo del Municipio nei riguardi dei gloriosi Reggimenti qui di residenza, a cinque milioni. Si ricorderà che nel mutuo più sopra accennato entrava per un milione l'acquisto del Palazzo Ottolenghi e annessa Galleria d'arte; anche qui la cifra è stata aumentata con l'aggiunta di -un milione: e così a questo, come ai due milioni in più dedicati alla guarnigione, si è fatto fronte con le normali eccedenze di bilancio precedentemente rilevate e che — circostanza ben più importante — non sono frutto di speciali tassazioni, ma di economie e della sapiente distribuzione delle entrate, conseguite dalla finanza fascista. Le cifre del resto si accavallano alle cifre. Il Mercato coperto in piazza della Libertà, che ricorda il martirio degli eroi della effimera Repubblica del 1797, è costato seicento mila lire; duecento mila sono state assorbite dal rialzo di un piano del Palazzo Municipale per allogarvi l'Ufficio tecnico e trecento mila dall'adattamento del Palazzo Alfieri in cui nacque il Poeta; a loro volta i restauri di tutti i principali edifici a carattere pubblico e dei monumenti antichi, quali il celebre Battistero di San Pietro fondato alla fine del Duecento dai Cavalieri di Malta, la Torre Solara, così denominata da una delle antiche famiglie astigiane che maggiormente con le lotte intestine contribuì al precipitare della potenza e della libertà del Comune nel Medioevo, la Torre Troyana o dell'Orolo■gio, e i bastioni cittadini, costarono complessivamente più di due milioni e duecento mila lire. /I Palazzo degli studi . Tutto questo non faceva però perdere di vista all'Amministrazione podestarile lo sviluppo dei servizi pubblici. Oltre la manutenzione stradale, che in Asti è molto accurata, oltre la fognatura, l'illuminazione, l'acquedotto, i bagni, si è provvisto : al1 inaffiamento del suolo pubblico con una nuova dotazione di auto-inaffiatrici per lire duecentomila; alla riorganizzazione del Corpo dei pompieri, che sono in numero di trenta, sotto gli ordini di un brigadiere, con analoga provvista di attrezzi moderni e destinazione dell'apposita caserma, per un complesso di settecentomila lire; infine ai telefoni. L'estensione delle zone edilizie ha notevolmente contribuito alla diffusione di questo servizio, tanto che si è sentita la necessità di rendere automatici gli impianti ; i lavori saranno iniziati quanto prima, ed il Comune, che aveva sollecitato dalla Società la trasformazione, vi contribuirà con una quota di lire centocinquantamila. Nè minore progresso si è verificato in Asti per la pubblica istruzione. L'affermazione dell'on. Buronzo circa l'elevazione spirituale del popolo da far procedere di pari passo con il rinnovamento materiale, ha trovato nelle opere compiute una rispondenza perfetta. Segnatamente nelle frazioni e nelle zone periferiche, il problema si presentava con caratteri assai gravi, giacché gli edifici si trovavano tutti in condizioni disastrose. Le difficoltà non hanno però arrestato le soluzioni, che ovunque si sono dimostrate in relazione alle necessità locali e al programma imposto dal Governo. In città, con il grandioso edificio scolastico di corso Alfieri sorto sull'area dell'antico Collegio Civico in due tempi (1910 con un lascito di lire trecento mila del conte Leonetto Ottolenghi, nel 1927-28 e anni successivi con il generoso concorso di due milioni e seicento mila lire della Cassa di Risparmio") si è potuto ottenere l'unificazione di tutte le scuole, in guisa da dare allo sta- bile l'impronta di un vero Palazzo - degli studi. In esso, infatti, dopo la 0 soppressione della Scuola normale, - hanno trovato posto : il Liceo-Ginnaa si0 « Vittorio Alfieri », l'Istituto Te, epico « Giovan Antonio Giobert », la _ 1 Scuola di avviamento al lavoro, la -, Scuola professionale « Vittorio Bma- 'nuele III », le Scuole elementari cen- trali, la Direzione didattica e il R.'Ispettorato scolastico, oltre listiti!- to fascista di coltura, alla cui azionea educativa è stato dedicato il Salonee1-- :*<—=- - » i sigenze didattiche. La Scuola professionale è dotata anche di corsi serali, ed è fornita dei relativi laboratori per le esperienze collegate all'insegnamento. Dei rioni ricordo l'adattamentoLittorio », che serve altresì al Mu-nicipio per ricevimenti e tratteni-menti pubblici. Superfluo aggiunge-re-che l'edificio, attrezzato di tuttopunto, risponde alle più razionali e-scolastico ricavato da una parte del-la Caserma Roero, con una spesa dicirca centotrenta mila lire ; il nuovoedificio di Ponte Tanaro (lire due-centotrenta mila); quello di PortaSan Pietro (lire centonovanta milacirca) : quello del Pilone-San Lazzaro (lire duecentosettantasei mila). Omaggio ad Arnaldo Mussolini Intanto in Corso Dante, su una vasta area già occupata dall'ex-Sindacato Agrario, stanno per iniziarsi i lavori della « Scuola Modello », dedicata ad Arnaldo Mussolini, l'Uomo buono e impareggiabile che non fu solo un insigne Maestro di giornalismo, ma anche un appassionato fervido educatore. La Scuola, chconterrà pure una sezione all'aperto, e che come «modello» rappresenterà il tipo-base per il Piemonte, dovrebbe essere ultimata entro il corrente anno; il progetto è stato allestito dall'Ufficio Tecnico municipale e il suo costo sarà di un milione di lire Alle sue spalle, lungo le vecchie mu- ra cittadine, su una superficie di ven-timila metri quadrati, si stende il « Bosco del Littorio » (spesa lire no- vantadue mila), con i suoi viali, i suoi graziosi sentieri a tourniquet San- cheggiati da rustici ripari in legno o da folte siepi, e con la profusione dei suoi fiori, che diffondono su que- st'angolo di pace un alito di dolcissi- ma poesia; e in verità non si poteva meglio onorare la memoria del com- pianto direttore del Popolo d'Italia che fondendo, per così dire, la Scuola con la pittoresca corona di alberi ad- dossati al declivio del castello, attor- no alla palazzetta che già funge da scuola all'aperto, omaggio di puraespressione educativa, anch'esso, nei riguardi di Colui che della santa battaglia per il rimboschimento del le inaridite balze alpine e appenniniche, fece un secondo apostolato. Ed ecco ancora il Comune fascista pensare con amorosa cura all'educazione dei figli del popolo viventi nelle frazioni: lire 3essantasette mila per la sistemazione dell'edificio scolastico di Montemarzo; lire sessantun mila per quello di Viatosto; lire cinquantatre mila per Valmaggiore; lire diciotto mila per Vaglierano; lire trentatre mila per Moritegrosso Cinaglio; lire cinquantatre mila per Bricco Fassio; lire sessantaquattro mila per le scuole di Val Baciglio e San Grato a Sessant, e altra adeguata spesa per Viatosto. Presa in blocco, la somma occorsa alle scuole della periferia e delle frazioni, si aggira sui tre milioni di lire. In tale cifra non sono compresi gli asili d'infanzia, riorganizzati o creati ex-novo. Cito, per l'esterno, la Torretta. Ponte Tanaro, San Marzanotto, Serravalle, Montemarzo e Stazione di Porta Comare Colonie estive e « Nidi » L'automobile si arresta ad ogni tratto davanti ad opere stradali, a vie e piazze nuove, a restauri di ponti, chiese, campanili, e a tutto un susseguirsi di lavori edilizi che testimoniano quanto profondo ed organico sia il rinnovamento della città: su ogni lavoro, le due cortesi guide che mi accompagnano, sulla scorta di un itinerario preparato in precedenza, mi forniscono dati e notizie; ma abbracciare tutto non è possibile e occorre procedere per accenni. Per più lunghe soste ci attendono le opere benefiche, nelle quali Asti è sempre stata all'avanguardia. Anche qui il campo è perciò assai esteso e fecondo. L'assistenza invernale si svolge con contributi che superano le duecento mila lire Ai bimbi dei lavoratori provvedono, in gara generosa, Municipio e benefattori privati. La Cassa di Risparmio si è addossato il carico della costruzione della casa per la Colonia marina ad Andora, della quale, in unione a quella di Limone Piemonte, godono circa trecento piccoli: il Comune spende per essi ogni anno duecentomila lire; la organizzazione delle colonie avviene naturalmente con la vigile e fattiva cooperazione del Fascio. I bimbi privati dell'assistenza delle madri operaie nelle ore in cui queste sono al lavoro, trovano nel « Nido », sorto ad iniziativa dell'Amministrazione po- destarile, un rifugio modernissimo, in grado, con i suoi trenta posti, di rivaleggiare con i meglio attrezzati delle grandi città; esso è costato circa centomila lire, delle quali i quattro quinti donati dal noto filantropo di cui ho già parlato; egli provvede altresì, a sue spese, mercè un contributo annuo aggirantesi sullo quindici mila lire, al funzionamento della umanitaria e civile istituzione che, come tutti sanno, è una delle più originali creazioni del Fascismo a vantaggio della classe operaia. . Ai margini del corso Regina Margherita, sul tracciato della nuova via Laverdina che dal corso predetto, con una diagonale si inoltrerà nella zona dei colli verso il corso Torino, è in costruzione l'edificio che ospiterà l'Educatorio Infantile Alfieri, il cui preventivo è stato fissato in lire ottocento mila. D'altra parte si è compiuta la riorganizzazione dell O-pera Pia « Buon Pastore », portando dn quindici a trentacinque 1 letti delreparto Maternità, con l'aumento del personale sanitario e del materialeigienico, ed istituendo un nuovo re-parto per bambini abbandonati, dal-la nascita al sesto anno di età. Dal« Buon Pastore » si è invece staccatoil reparto orfanotrofio femminile, che si è fuso con il similare istitutodi via Cesare Battisti, presso la Cat tedrale. Alla Maternità oggi non affluiscono più soltanto le donne « pericolate », come si esprimeva lo statuto nei riguardi delle partorienti senza regolare stato civile rispetto al matrimonio ; ma secondo i più moderni criteri, accorrono ad essa quante fra le donne in procinto di dar alla luce un bimbo, desiderano essere circondate da tutte le comodità che la scienza ha messo a loro disposizione. atenza benefica ha sorpassato tutte le altre, è quella risultante dalla fu'siòne dei due ricoveri per i vecchi privi di mezzi di sussistenza e che ha preso il titolo di « Ospizio cronici e L'Ospizio dei vecchi Ma l'opera che in tema di assi- Casa di riposo Umberto I ». Creato per principale impulso del suo presi dente avv. comm. Edoardo Baudoin, dalla soppressione del secolare Ospe-daledi carità e dall'ampliamento del-l'Ospizio già esistente fino dal 1910 nell'attuale via Giuseppe Bocca, il ricovero è tra i più grandiosi e i più belli della regione piemontese : ampi e ben aereati tutti i locali dei due reparti, maschile e femminile, con ol di cui ottocentomila ricavate dallatre duecento letti, e curati in ogni particolare i servizi, dalle cucine al riscaldamento. L'area interna, riservata a cortile e parco, sarà ricinta da un porticato, le cui arcate, co struite da privati benefattori, reche ranno ognuna il nome di questi scolmito in altrettante targhe marmoree. ^.osto. gl'opera: due milioni di lire, o vendita del vecchio stabile, ora in demolizione, dell'Ospedale di carità Il p-ogetto, dovuto all'architetto conte Vandone di Torino, è stato eseguito sotto la direzione dell'ing. Mussa Ivaldi Vercelli, di Asti. All'elenco delle opere benefiche sono ancora da aggiungersi le seguenti dell'Ospedale Civile: istituzione del reparto pediatrico (trenta posti) e sua gestione con il concorso del Comune e della Cassa di Risparmio; creazione dei dispensari e ambulatori; impianto della Sala ra 1 e i 1 to diologica, a spese dell altro noto fi- lantropo, attualmen e commissario jde p stesso Ospedale e presidente,dell'Opera pia « Michelerio » ; crea- zione del reparto antitubercolare conj circa quaranta letti, a spese dell'Ope- ; ra omonima e ancora con 1 contributi : del Comune e della Cassa di Ri ' sparmio. C'è già, in queste note riassuntive necessariamente incomplete, quani basta per vedere la città, sospinta dal Regime, in moto verso la sua rinascita, che ne riallaccia le sorti odierne a quelle antiche: ma il filo conduttore tra le due epoche ci apparirà più distinto attraverso i restauri ai monumenti di quell'epoca, aureolata di gloria comunale repubblicana, che l'on. Vincenzo Buronzo, anima di artista e tempra di tenace realizzatore, ha già off erto, in conto del molto che ancora farà, alla nostra ammirazione. E da questo punto, la nostra visita si muta in devoto e reverente pellegrinaggio, FRANCESCO ODDONE.