Lo scioglimento del Reichstag

Lo scioglimento del Reichstag Lo scioglimento del Reichstag Berlino, 3 notte. La diffusa convinzione in tutti che quello che è avvenuto in questi giorni con molta quiete è già qualche cosa di assai diverso e di assai più che un cambiamento di Ministero, fa seguire gli atti del nuovo Governo sia da amici che da avversari con una attenzione viva e drammatica la quale è naturalmente portata a riempire gli inevitabili vuoti delle informazioni con una massa di supposizioni e di voci rivelanti che lo stato d'animo di aspettazione che ammette tutte le possibilità è disposto a mettere tutto in crogiolo le fondamenta stesse della vita tedesca. E' già questa mentalità stessa, se altro non vi fosse, sarebbe il primo passo necessario verso un rinnovamento. «• Una settimana fa, armena — nota la Nachtaufsgabe — alla Vilhelmstrasse erano riuniti i collaboratori dell'ex-Cancelliere Brtining e dichiaravano che il rapporto del Segretario di Stato von Melssner sulle trattative col Presidente a Neudeck non era sconfortante per 11 Gabinetto e probabilmente anche coloro stessi che pochi giorni dopo appena creavano 11 Gabinetto von Papen non immaginavano che dopo ima settimana sarebbe avvenuto non solo un cambiamento in singoli Dicasteri, ma sarebbe stato fatto il primo passo verso una nuova struttura fondamentale della Germania». Ritmo di insolita rapidità In questa atmosfera di voci e dì supposizioni le più incontrollabili, noi preferiamo attenerci alla più nuda e obiettiva cronaca. Tutto procede con un ritmo rapido e con una progressione fitta, veramente insolita nelle precedenti crisi, specialmente tedesche, solite a procedere lentamente fra consultazioni di primo, di secondo, e di ennesimo grado di uomini, di Commissionf, e di partiti. Anche il precedente Gabinetto si dichiarava non legato ai vincoli di partito, e si nominava « Gabinetto del Presidente ». Ma nel fatto si è visto che era ben diverso. Qui la dissoluzione da ogni vincolo parlamentare è ben più evidente. E l'ha voluta intanto accentuare con un primo atto il nuovo Cancelliere esigendo dai suoi collaboratori che si sciolgano immediatamente dai vincoli con i rispettivi partiti a cui appartenevano, sia pure come singoli membri. Molti di essi erano membri del partito tedesco-nazionale e hanno dato immediatamente le dimissioni, cosi come il Cancelliere stesso — per amore o per forza — è uscito dal Centro. Intanto le frazioni di tutti i partiti hanno ormai preso le rispettive deliberazioni ufHciali circa il loro atteggiamento di fronte al nuovo Governo; e cioè dal Centro al Centro bavarese al social-democratici e ai comunisti opposizione assoluta, e verso destra tolleranza; in queste condizioni il Gabinetto è però in assoluta minoranza, ed essendo quindi più che certo che al suo primo apparire al Reichstag esso sarebbe battuto, il Cancelliere von Papen senz'altro, oggi, ha deciso con una abbreviazione di tempi che gli fa onore, di fare a meno di presentarsi alla Assemblea e scioglierla senza convoli Consiglio del Ministri si è oggi infatti riunito ed ha deciso di attuare oggi stesso, senza rimandarla nemmeno di un giorno, la proposta al Presidente di sciogliere il Reichstag. Il Reichstag dunque è sciolto da domani senza essere convocato, con la stessa procedura adottata nel 1924, e cioè con una lettera del Presidente del Reich al Presidente dell'Assemblea. Il Gabinetto non ha più cosi nessuna occasione di fare dichiarazioni di programma davanti a una rappresentanza politica parlamentare, e le farà a mezzo di comunicazioni pubbliche sui giornali e attraverso la radio. La dichiarazione programmatica del Gabinetto von Papen avverrà domani. La data della elezioni In seguito a ciò le nuove elezioni che secondo la Costituzione, devono aver luogo entro i sessanta giorni dallo scioglimento, saranno fissate al più presto perchè il Governo ha intenzione di abbreviare i tempi anche in ciò, sia per chiudere al più presto il periodo di agitazioni politiche, sia per chiarire prontamente la situazione. Le date che si fanno come le più probabili sono le domeniche 17, 24 e 31 luglio; probabilmente, per opportunità di vario genere, sarà fissata l'ultima di esse. Anche su ciò la decisione si avrà soltanto domani. Gli sguardi si spingono poi, naturalmente, anche oltre questi atti, e tendono ad esplorare le tenebre dell'avvenire che sono certamente molto fitte, cercando di figurarsi quale potrà essere la situazione che ne risulterà dopo. In questo campo si procede in un terreno assai pericoloso, ed è bene astenersi dal seguire le voci e le supposizioni. Per un puro dovere di cronisti non ci asteniamo però dal riferirvi, senza minimamente valutarle, le voci che la maggioranza dei giornali registrano, e che ascrivono a circoli extra-governativi, ma in qualche modo assai vicini al Governo, o per lo meno a qualche suo membro, che cioè nel ca¬ so che anche le nuove elezioni non dessero ima chiara maggioranza necessaria per governare si penserebbe alla convocazione di una nuova Assemblea Costituente; e da questo punto di partenza le voci di tali giornali, disposti come già dicemmo in principio a rimettere tutto In crogiolo, si sbrigliano fino a parlare di una lontana possibilità di una reggenza dell'ex-Kronprinz, nelle cui mani il Presidente Von Hindenburg — data la sua tarda età — finirebbe col deporre il supremo potere. A parte quest'ultimo punto, è in ogni modo sintomatico quanto scrive nella sua edizione di domani mattina un giornale serio, prudente e solitamente bene informato, quale la Deutsche Allgemeine Zeitung: La ricostituzione delle squadre d'assalto «Nei Circoli informati — dice — le dicerie che vengono connesse col problema di una Assemblea costituente non sono per il momento prese sul serio: tutto al più — aggiunge subito il giornale — sarebbe immaginabile che questo problema prendesse forme più concrete nel corso ulteriore della situazione interna, forse in autunno ». Ma uscendo dal campo buio e Incontrollabile delle voci noi ci teniamo, come già dicemmo, alla pura cronaca. Un altro dei postulati che i nazional-socialisti avevano posto al nuovo Governo era, oltre a quello dello scioglimento del Reichstag, la revoca dell'ordinanza di scioglimento delle loro squadre di assalto; anche in questo il nuovo Governo sembra disposto a favorire il desiderio, dei nazional-socialisti. Si annuncia'infatti che il nuovo Ministro della Rechswehr Schlelcher ha avuto un colloquio con un'alta personalità nazional-socialista sull'argomento, e che al colloquio sarebbe seguito un altro colloquio col nuovo Ministro degli Interni von Gayl, in seguito ai quali colloqui la questione sarebbe stata risolta, in via di massima, in maniera positiva. Non si sa però in quale forma la revoca avverrebbe, se cioè nella forma di una pura e semplice giuridica abrogazione della ordinanza, ovvero a mezzo di modifiche che diano praticamente ai nazional-socialisti la possibilità di ricostruire le loro organizzazioni disciolte. La via di uscita, secondo alcuni giornali, sarebbe in questo campo fornita dal noto movimento e dai progetti esistenti di « servizio volontario di lavoro », che è considerato come uno dei mezzi di far fronte alla crisi di disoccupazione. H deputato nazional-socialista G5ring in un discorso tenuto oggi a Guestrow nel Meclenburg Skleving ha annunciato: « Pochi giorni ancora e le squadre di assalto nazional-socialiste vestiranno un'altra volta la loro bruna divisa d'onore ». Un altro discorso ha tenuto pure a Guestrow Hitler stesso. Il discorso di Hitler è stato particolarmente importante anche per gli accenni dissidenti anzi recisamente ostili fattivi alla politica delle destre borghesi (tedesconazionale e in genere dell'antica destra così largamente rappresentata — si no ti — nell'attuale Governo) che ha ac cusato di essere fondamentalmente scevre di preoccupazioni sociali, di essere cioè un nazionalismo senza socialismo. Soltanto il nazional-socialismo unisce in sè 1 due principil nazionale' e sociale, e solo a lui è riservato l'avvenire; solo il nazional-socialismo salverà la Germania. Da registrare è anche il proclama che il nuovo Ministro della Reichswehr generale Schleicher ha emanato alle Forze Armate assumendo il potere. Il generale Schlelcher annunciando di assumere la carica di Ministro dice: «Impegnerò ogni mia forza perchè la Reichswehr sia pari ai suoi compiti; proteggere cioè i confini della Germania, e garantire la sua sicurezza nazionale; avrò cura di rafforzare le energie spirituali e fisiche del popolo che formano l'indispensabile base della difesa; e so no convinto che soltanto una difesa nazionale serrata, e al di sopra dei par titi, basterà a preservare l'autorità del lo Stato da ogni scossa ». G. P.

Persone citate: Hitler, Neudeck, Von Hindenburg

Luoghi citati: Berlino, Germania, Guestrow