Le elezioni verrebbero indette in Germania senza la riconvocazione del Reichstag

Le elezioni verrebbero indette in Germania senza la riconvocazione del Reichstag Le elezioni verrebbero indette in Germania senza la riconvocazione del Reichstag r i i e ¬ Berlino, 2 notte. Hindenburg e von Papen hanno toccato il record della velocità nella soluzione di una crisi ministeriale: in 48 ore incarico dato e Ministero costituito. Con la copertura degli ultimi posti rimasti ancora sospesi fino a ieri sera, il nuovo Cancelliere ha oggi completato la lista del suo Ministero che risulta cosi costituito: Cancelliere, von Papen"; Esteri, von Neurath; Interni, barone von Gayl; Difesa Nazionale, generale von Schleicher; Economia e — momentaneamente — Ministero del Lavoro, prof. Warmbold; Finanze, conte Schwerln Krosigk; Approvigionamenti e Agricoltura, barone von Braun; Giustizia, dott. GUrtner; Comunicazioni e Poste, barone Eltz von RUbenach. Le esitazioni di von Neurath Il nuovo Ministro degli Esteri, barone von Neurath, è già arrivato a Berlino. Il barone von Neurath aveva qualche riserva ad accettare ed ha fatto alle prime qualche po' di resistenza per motivi puramente personali, pure avendo dato subito da Londra la sua accettazione di massima. Ma dopo le personali insistenze del Presidente von Hindenburg il quale da tempo, come è noto, ha in cuore questa candidatura per il Ministero degli Esteri, von Neurath ha accettato e prenderà possesso domani del suo Dicastero. Nuovo nella lista, sui nomi di ieri sera, è 11 Ministro delle Finanze conte Schwerin Krosigk, che si trova in questi giorni a Parigi come membro della Delegazione tedesca per le trattative danubiane, e che è stato telegraficamente chiamato a Berlino dal Cancelliere von Papen. Egli è un tecnico delle questioni finanziarie e occupa da tempo un'alta carica al Ministero delle Finanze stesso. n Ministero della Giustizia è stato definitivamente accettato dal dottor Gilrtner; finóra Ministro della Giustizia in Baviera. Una questione che rimane "non" formalmente ma sostanzialmente sospesa è poi quella del Ministero del Lavoro per il quale, all'ultimo momento, si erano strette le trattative col dott. GBrdeler; ma il Gordeler alla fine, non si sa per quali ragioni, non ha accettato. Il Cancelliere von Papen nell'idea che le questioni del lavoro debbono convergere in un superiore fine con l'economia generale, ha preso la decisione di abbinare il Ministero del Lavoro con quello della Economia, affidandoli tutti e due in una sola mano, in quella del Ministro Warmbold. Questa decisione suscita — come si può immaginare — le più aspre critiche e gli allarmi negli ambienti socialdemocratici e il Vorwdrts questa sera tira a palle infuocate contro il Cancelliere von Papen, accusando il Gabinetto di essere anti-sociale, di sognare impossibili ritorni alla antica concezione di Destra che ignorava od osteggiava oualsiasi politica sociale. Come è noto, il Warmbold passa per un portavoce dell'Economia, cioè dell'alta industria, e 11 fatto di vedere affidate le questioni del lavoro e la politica sociale a un rappresentante dell'economia in questo senso, fa gridare l'organo socialdemocratico al pericolo di abolizione delle conquiste sociali sia in riguardo al sistema tariffario e salariale, sia in riguardo alla politica sociale di assicurazioni e di sovvenzione al disoccupati. Il giuramento dei Ministri Cosi costituito, il nuovo Gabinetto si è oggi alle 17.30 convocato al Palazzo della Presidenza per prestare il giuramento nelle mani del Presidente. E subito dopo, alle 18, ha tenuto un primo Consiglio di Gabinetto per un primo studio di elaborazione del programma governativo, e per affrontare l'esame della situazione parlamentare del Gabinetto. Su questo punto — per quanto riguarda l'atteggiamento dei partiti — non abbiamo che a confermare quanto già riferimmo fin da ieri sera sull'atteggiamento dei nazional-socialisti, l quali si dichiarano disposti a tollerare il nuovo Gabinetto, il cui compito sarà quello di sciogliere il Reichstag. L'altra questione importante era quella dell'atteggiamento del Centro, la cui ostilità al nuovo Gabinetto risultava fino a ieri soltanto da una pub-zpcnrpjnsdncssssuCnslacfvltcdsKaccnsnstluadC.dmnelKttlptnePssdimvblicazione della ufficiosa Kolnische Volkszeitung, ma. ora si è in presenza,di una manifestazione ufficiale della frazione parlamentare del Centro al Reichstag, manifestazione la quale non lascia più alcun dubbio in proposito, e autorizza a ritenere che il Centro non si limiterà alla pura astensione nei riguardi del nuovo Gabinetto, ma voterà assolutamente contro se 11 Gabinetto si presenterà al Reichstag. La dichiarazione della frazione ha aspre parole sulle vicende di questi giorni, scagliandosi contro i « facili intrighi — dice — di persone costituzionalmente irresponsabili attorno al Presidente (il giornale accenna all'entourage del Presidente, ai generali, e ai grandi terrieri della Prussia orientale) che hanno interrotto le promettenti linee della politica di ricostruzione che ai stavano menando a fine e rendono cosi difficile la lotta per l'esistenza a tutti 1 ceti del popolo tedesco ». L'opera politica interna ed estera interrotta dalla caduta del Gabinetto sarebbe, secondo la dichiara¬ ! zione, esposta ormai ad esperimenti politici del maggiore rischio. La dichiarazione condanna questa « soluzione d'imbarazzo » a cui il Presidente è ricorso, la quale è ben altro che una pretesa concentrazione nazionale, e non offre nessuna garanzia per nessuna questione: nè per la questione della parità di diritti e della libertà nazionale, nè per quella della lotta contro la disoccupazione, nè per la sicurezza della moneta, nè per la conservazione di una indipendente esistenza dei ceti tedeschi, delle arti, mestieri, industrie e commerci, nonché di una proficua politica di colonizzazione. Concludendo, « data l'insufficienza del nuovo Ministero a risolvere tutte queste questioni, il Centro si schiera sula linea della più decisa opposizione al nuovo Gabinetto ». Un comunicato, poi, contro il Cancelliere von Papen dice che questi ha fatto 11 suo passo sapendo di contravvenire con ciò alle deliberazione e ale ingiunzioni della Presidenza del Partito : « sono dunque ovvie, dice la dichiarazione, le conseguenze da trarre da ciò >. Von Papen polemizza ool Centro Ciò vuol dire che il von Papen èsenz'altro espulso dal Partito. Tutto ciò è confermato dall'ufficiosa Kolnische Volkszeitung la quale, in un altro articolo, si scaglia contro la camarilla irresponsabile che avrebbe condotto alla crisi, provocando quel finimondo che — secondo il giornale — sarebbe la caduta del Gabinetto Briining, e dice che il Centro non darà respiro a questo Gabinetto. « L'alta concezione di una concentrazione nazionale — scrive il giornale — non può essere adulterata da una camarilla la quale, fra l'altro, non aveva altro scopo che di portare la dissoluzione in seno al partito del Centro ». In quanto a von Papen, il giornale dichiara che egli, ribellandosi decisamente alle deliberazioni dei Partito nella accettazione del mandato, si è escluso da sè dal Partito stesso. Intanto von Japen ha diretto una lettera al capo del Partito — prelato Kaas — in cui dice che egli ha accettato la carica non come uomo di partito ma come tedesco, ritenendo che la situazione morale e materiale del popolo tedesco richieda perentoriamente l'unione di tutte le forze veramente nazionali. «Un tale passo — dice — non pu(< essere in contrasto con le direttive de: Partito, e nemmeno col lavoro ìnstan-cabile — accentua qui il Cancelliere — dell'ex-Cancelliere BrUning, il quale sarà giudicato in altra sede. Il Partito cattolico — continua — non potrà negarsi di riconoscere il fatto che la nuova Germania potrà essere ricostruita soltanto sulla base delle giovani forze di risveglio che della crisi spirituale del presente costituiscono tutta la speranza e l'avvenire ». L'estrema violenza di linguaggio del Centro in questa polemica, cosi insolita a questo partito, non può a meno di dare nell'occhio, e suscita in molti l'impressione di una difesa per l'esistenza stessa. Molti osservano come non manchino elomenti in seno al Centro i quali, liberato ormai il Centro dai vincoli che gli imponeva la coalizione con la social-democrazia, ritengono desiderabile l'instaurazione — in seno al partito — di una politica cattolica la quale è da tempo l'inconfessato desiderio di molti dell'ala destra delpartito a cui il von Papen apparteneva, e di cui era l'esempio e il sostenitore. In seguito a queste manifestazioni è ormai più che chiara la situazione nella quale verrà a trovarsi il Gabl netto davanti al Reichstag. Con l'opposizione decisa di tutti i partiti, dal Centro fino a tutte le sinistre, il Gabinetto verrà a trovarsi nella più assoluta minoranza. In conseguenza di ciò il Consiglio dei Ministri di oggi non può aver deciso che in un sol senso la condotta da tenere di fronte al Reichstag, ia quale non potrà essere che quella dello scioglimento immediato. Si afferma che il decreto si starebbe già preparando negli uffici dPresidenza. Le probabilità sono dueo che il Gabinetto convochi il Reichs tag per presentarsi ed avere occasione di esporre in una dichiarazione il suo programma e subito dopo, senza dar luogo nemmeno a una discussione o a una votazione, sciogliere senz'altro il Parlamento; ovvero i presidente lo potrà sciogliere senza , nemmeno convocarlo. Si propende perla prima delle due ipotesi Verso lo scioglimento La seduta di presentazione del Gabinetto e di scioglimento dell'Assemblea avverrebbe martedì. Ma, ripetiamo, è anche possibile, come già ve ne fu un precedente nell'ottobre 1924 che il Reichstag possa essere sciolto senza riunione a mezzo di una semplice lettera del Presidente del Reich diretta al Presidente dell'AssembleaIn ogni modo si prevede che le nuove elezioni, le quali per Costituzione dovranno farsi entro un massimo di 60 giorni dallo scioglimento del vecchio Reichstag, potranno aver luogo il 3 o il 10 di luglio o, al massimo, alla medesima data di agosto. Uno dei primi compiti del nuovo Governo sarà naturalmente la compilazione del bilancio il quale sarà promulgato soltanto a mezzo di ordinanze. In politica estera, si avvicina a grandi passi la Conferenza di Lo- o l e < : e o a e e o i a n r e i e o o a l è e sanna: e si presume che il Governo del Reich vi sarà rappresentato dal Cancelliere von Papen in persona nonché dal Ministro degli Esteri von Neurath, e dal Ministro delle Finanze Scljiverin Krosigk. Nel pomeriggio il nuovo Cancelliere ha ricevuto il Presidente della Reichsbank dottor Luther. Si annunzia che in serata sarà pubblicata una dichiarazione in comune del Cancelliere e del Presidente della Reichsbank in cui si condannerà recisamente ogni idea o possibilità di politica inflazionistica (della quale è stata artatamente e tendenziosamente attribuita l'idea in questi giorni al nuovo Cancelliere, e ai circoli Industriali e agrari che starebbero dietro le quinte del Gabinetto) e in cui si proclamerà di considerare come supremo dovere del Governo la protezione assoluta della moneta tedesca. La dichiarazione si riferirà al tentativo della sinistra di seminare il panico approfittando specialmente delle vicende di Borsa di questi giorni, toccando questo tasto del timore di una inflazione che è rimasto uno dei punti sensibili della opinione pubblica tedesca. In Borsa il movimento di rialzo si è esaurito, e la situazione si è stabilizzata. Le elezioni affrettate Secondo voci che si diffondono nei Circoli politici all'ultima ora, lo scioglimento del Reichstag avverrebbe senza la riconvocazione dell'Assemblea domani, o dopo domani sabato, e le nuove elezioni avrebbero luogo per l'ultima domenica di giugno. Secondo altre voci, la circostanza delle nuove elezioni verrebbe adoperata per rifare anche lo elezioni al Landtag prussiano, decisione alla quale si dovrà pur venire, data l'impossibilità in quel Landtag di costituire un nuovo Governo in sostituzione del Governo di Braun dimissionario. Nel Landtag, che si è aperto da due giorni, la discussione — la quale s: svolge nell'.assenza. del.....Governo .ai. Braun che si è rifiutato di presentarsi — dimostra niente altro che l'impossibilità di andare avanti. I nazional-so cialistl hanno presentato una mozione chiedente la traduzione • dei Ministri marxisti davanti al Tribunale di Stato. LI nuovo Cancelliere von Papen ha brevemente ricevuto oggi la stampti sia tedesca che estera. Il Cancelliere non ha approfittato nè dell'una nè dell'altra circostanza per fare dichiarazioni politiche di qualche rilievo, anz1 ha espressamente detto di rinunciarvi e di avere solo voluto stabilire un contatto nella sua nuova carica, e per quanto riguarda i giornalisti esteri, fare la loro personale conoscenza. Nella conversazione il Cancelliere ha presso a poco ripetuto i concetti espressi nella sua lettera di oggi al capo del partito del Centro, Kaas: che la situazione materiale e spirituale della Nazione tedesca impone la riunione di tutte le energie, e che a questa sintesi di energie è ispirata la formazione del suo Gabinetto. Ai giornalisti esteri ha detto che di ciò l'estero avrà ragione di compiacersi, perchè potrà constatare dì trovarsi davanti a un Governo che rappresenta in maniera autentica la grande maggioranza del popolo tedesco. Circa le direttive di politica estera, esse rimarranno immutate da quelle del Gabinetto precedente inaugurate da BrUning nell'ultimo tempo. Ha quindi espresso il voto che l'estero si convinca sempre di più del la necessità di una rinascita della Ger mania, presupposto indispensabile della rinascita dell'Europa di cui la Germania 6 parte principale e determinante. G. P. srstc°crEagtaspFcRscscct*GaP—IgcsacvcidaqiljruarsgudsvdkfDtc«Gdqmcgmacstztln'JubsecsdMln3pdt

Persone citate: Cancelliere, Gurtner, Hindenburg, Kaas, Reichs, Von Papen

Luoghi citati: Baviera, Berlino, Europa, Germania, Londra, Parigi