Il Capo della Polizia di New Jersey preannuncia una «enorme sorpresa»

Il Capo della Polizia di New Jersey preannuncia una «enorme sorpresa»LINDBBRGH Il Capo della Polizia di New Jersey preannuncia una «enorme sorpresa» (PER CABLOGRAMMA DAL, NOSTRO CORRISPONDENTE) L'industriale Curtiss formalmente accusato di falso è stato tradotto al carcere di Flemington, nello Stato di New Jersey. Il dott. Condon, insegnante di non si sa bene che cosa in una delle così dette Università americane, è a letto per ordine dei suoi medici e l'ineffabile Peacock escogita un pretesto dopo l'altro per evitare un colloquio a quattr'occhi toon U colonnello Schwartzkopf, capo della Polizia di New Jersey; l'ammiraglio Burrage, infine, continua a tenersi in disparte non solo dai suoi ex-amici, ma, financo, dalle Autorità desiderose di interrogarlo. Così può essere riassunto lo stato attuale delle ricerche dei colpevoli dell'assassinio del bimbo di Lindbergh. L'annuncio di « una enorme sorpresa » In base alla posizione piuttosto negativa nella quale si trovano, volontariamente o involontariamente che sia, i massimi protagonisti del dramma della villa di Hopewell, si direbbe che le ricerche marchino il passo; ma siamo per contro in un periodo di intensa attività polizie Bea, anzi di quella attività nascosta che precede di solito le esplosioni. Se ne attendono di formìrabili da un momento all'altro. Il pubblico è stato già avvertito ufficialmente a tenersi pronto ad apprendere cose dinanzi alle quali tutte le rivelazioni degli ultimi giorni, potranno appa■ rire un innocuo giochetto. Verso quali sozzure ci si sta avviando"! Nessun sa dirlo, nifi., ormai, non v'è più una sola persona coinvolta nelle pseudo-ricerche •jiel figlioletto di Lindbergh che sita esente da sospetto: I Come dicevamo ieri, il pubblico dubita di tutto e di tutti; ed il primo a dubitare è il colonnello Schwartzkopf, indefesso e spietato esploratore dei più tetri meandri dell'anima umana. E' proprio il capo della Polizia di Nuova Jersey che ha scatenato questa nuova ondata di ansiosa attesa \dfrivelazioni sensazionali, poiché ha 'dichiarato ieri notte che riserva al pubblico «una enorme sorpresa». Non ha voluto divulgare quali sono i suoi sospetti, ma ha affermato che, nelle prossime ore, comunicherà notizie ben più drammatiche di quelle concernenti la confessione di Curtiss. Il colonnello ha poi detto che quest'ultimo non ha rivelato ancora tutta la verità, e che le indagini in corso attorno ad alcuni punti emersi durante l'interrogatorio dell'industriale, promettono esito sorprendente. In termini però deliberatamente vaghi, il colonnello ha lasciato comprendere che la sorpresa da lui preparata concerne alcune altre persone coinvolte nelle ricerche del bambino. Ma proseguiamo per ordine. Curtiss di fronte a Lindbergh Curtiss è stato oggi condotto, sotto buona scorta, alla villa di Hopewell e, in una stanzetta a pianterreno, in una atmosfera singolarmente propizia alle confessioni e ad atti drammatici, è stato sottoposte ancora una volta ad un lungo interrogatorio. Erano nella stanza l'accusato, il colonnello Schwartzkopf e due ispettori di Polizia. Verso mezzogiorno la porta si spalancava e Curtiss usciva sostenuto dai due Ispettori: gli erano stati notificati l'arresto e la sua deportazione immediata nel penitenziario di Flemington, donde uscirà soltanto per comparire dinnanzi ai Giurati della Corte d'Assise, Proprio al momento in cui Curtiss varcava la soglia dell'anticamera, egli si imbatteva con Lindbergh che da due giorni non aveva messo piede fuori della villa. L'impostore, dimenticando che due mani stringevano solidamente le sue braccia, fece l'atto di gettarsi verso l'aviatore come se volesse inginocchiarglisi dinanzi e chiedergli perdono. Non furono però i poliziotti a trattenerlo, ma lo sguardo di Lindbergh: quest'ultimo passò dinanzi a Curtiss con il viso impas sibile: volse lo sguardo gelido sulla comitiva, ma sembrava che tra i suoi occhi ed il muro di fronte non esistesse che il vuoto, non un muscolo tremò sul viso pallidissimo di Lindbergh: egli rimase un attimo immobile, guardò dinanzi a sè con occhi che sembravano non ved.ere, poi volse le spalle e si allontanò. Gli stessi Ispettori di Polizia narravano stasera che, in tutta la loro carriera, non avevano mai assistito ad una scena più tragica e più impressionante di questa. I due funzionari, esterrefatti dal- New York, 19 notte. sevScvlcsqzJsmrdnpdCmcdifrfaummrzgl'apparizione di Lindbergh, sono usciti dalla villa con gli occhi velati,di lacrime, e le mani che avvinghiavano Curtiss tremavano di emozione. L'industriale è staio condotto all'ufficio ài Polizia; dinanzi al locale varie migliaia di persone si erano assiepate; quando dalla vettura scesero Curtiss ed i suoi due guardiani, la folla, fino allora silenziosa', proruppe in grida di « Morte all'impostore! ». « Impiccate il traditore di Lindbergh! ». Poliziotti e soldati accorsero a disperdere la folla, il cui atteggiamento stava facendosi minaedo- so. Verso sera, alla chetichella, Curtiss veniva condotto nelle carceriAnche là lo attendeva la variopinta folla dei carcerati; al suo ingresso nel cortile essi fischiarono Curtiss e gli rivolsero roventi insulti. Egli fu subito condotto nella sua cella portante il numero 13, e la porticina di ferro si è rinchiusa sull'industriale che si era gettato sulla reticella metallica, colto da una crisi di pianto. Una scoperta fatta oggi dalla Polizia permette intanto di avviare le ricerche degli assassini del bimbo di Lindbergh su una nuova pesta. Come è noto, Curtiss aveva narrato, in pomposi comunicati alla stampa, di avere appreso come i rapitori del bimbo si fossero serviti, nella notte del l.o marzo scorso, d'una potente automobile di color verde; orbene, la verde automobile è stata rinvenuta oggi stesso in un garage del cantiere di costruzioni navali, di prò-prietà dell'industriale. La vetturaera ricoperta da una tela e da tavole di legno. I detectives hanno staccato dai cerchioni dei minuscoli frammenti di fango disseccato che saranno esaminati al microscopio e paragonati ai campioni di terra oggi stesso raccolti sulla strada, nelle vicinanze immediate della villa di Hopewell. L'equivoca figura di Condon Passiamo ora all'altro galantuomo, il dottor Condon che, come dicevamo, è malato. Le emozioni degli ultimi giorni gli hanno procurato una febbre tremenda, ed i medici hanno ordinato all'infermo un lungo periodo dì completo riposo. La febbre, però, è sopraggiunta in un momento singolarmente inopportuno: Condon, infatti, da tre giorni in qua era sottoposto ad una metodica sorveglianza poliziesca? il colonnello Schwartzkopf l'aveva giustificata dicendo che U professore aveva ricevuto lettere minatorie, e temeva per la sua vita. Sennonché oggi lo stesso colonnèllo dichiara che il Condon è stato condotto, alla chetichella, in questi giorni, da un ufficio di Polizia all'altro, dalla Polizia di New Jersey a quella di New York, per esaminare in piena tranquillità d'animo, le migliaia di fotografie che arricchiscono gli archivi giudiziari della malavita americana. Condon non ha identificato nessuna delle persone con le quali si era abboccato durante le sue ricerche del piccolo Carlo Augusto. E' stato poi lungamente interrogato attorno ad alcune contraddittorie dichiarazioni fatte da lui ai giornali. Mentre su Condon si accumulano i sospetti, i giornali ricominciano a fare rivelazioni interessanti sul carattere di questo straordinario professore. Dalle rivelazioni di oggi si apprende die egli è un esaltato ed uno squilibrato; era, in realtà, un maestro elementare, ma ultimamente, non si sa bene in base a quali meriti straordinari, era stato nominato insegnante di uno di quegli equivoci Istituti così detti universitari, ove si impartiscono quotidiane lezioni di scienza culinaria, di teologia, di arte teatrale, di tecnica degV affari e di mille altre cose del genere. Pochi giorno or sono il Condon inviò ai giornali una lettera nella quale aveva tracciato uno strano disegno: con mano malsicura aveva disegnato una casa ed una scala ap poggiata ad una delle finestre. Da quest'ultima partiva una raggerà di linee terminanti tutte in una serie di nomi di presunti autori del rapimento. Sotto il disegno, Condon aveva scritto: « Gli scopi del mio intervento nelle ricerche: patriottico, la madre, la scuola, lo Stato, la società » E' una lettera alquanto sgrammaticata, per essere scritta da un ^insegnante universitario», ma nessuno vi prestò attenzione. E' riesumata oggi e contribuisce ad appesantire i sospetti popolari sul capo del professore. Ora è in letto, ma mentre i medici lo curano, la Polizia indaga e fa scoperte. Fra l'altro, ha appreso che, tempo fa, Condon chiese a Lindbergh di depositare in Banca, a nome del <r professore » 25 mila dollari per il caso in cui i rapitori del bambino si rifiutassero di consegnarlo senza un ulteriore versamento in più di quello di 50 mila dollari già avvenuto. Lindbergh rifiutò dicendo che non era persuaso che le persone con le quali Condon stava trattando fossero realmente gli autori del rapimento o ì loro plenipotenziari. Una rete che si stringe La serie delle sorprese non è però terminata. A tarda ora il col. Schwartzkopf dirama alla stampa un breve comunicato così concepito « Nonostante il desiderio dellaPolizia dello Stato di New Jersey, è assolutamente impossibile porre in confronto Curtiss col reverendo Peacock. La Polizia non ha armi legali a disposizione per forzare il reverendo a recarsi a Hopewell ove la sua presenza è indispensabile ». Si apprende inoltre che tre telegrammi sono stati inviati al reverendo a Norfolk per convocarlo dinanzi al capo della Polizia di New Jersey. Essi sono rimasti senza risposta. Infine, in seguito ad una chiamata telefonica, Peacock hadato questa replica: «II reverendo non può in alcunodo dire quando sarà in grado di ecarsi a Hopewell ». In serata però, in seguito forse ad nergiche pressioni delle quali il ubblico non è ancora informato, il reverendo diacono della Chiesa episcopale di Norfolk si rassegnava ad inviare al col. Schwartzkopf il seguente telegramma : « In risposta ai vostri telegrammi dei giorni scorsi, richiedenti la mia presenza a Hopewell. mi dichia- ro pronto a ricevere qui a Norfolk voi, oppure un accreditato rappresentante del Governatore dello Stato di New Jersey, per fornire ampiamente e liberamente tutte le notizie in mio possesso ». Come si Vede, il reverendo rimane fermamente deciso a non varcare il confine dello Stato di Virginia e a non mettere piede a Hopewell. Disgraziatamente per lui la Polizia ha scoperto, in questi giorni di fruttuose fatiche, che Peacock non solo persuase Condon a chiedere a Lindbergh i 25 mila dollari so- \prannumerari, ma scrisse all'avia \tore per persuaderlo a fare un ulte\riore sacrificio finanziario onde agevolare il successo delle trattative. Le maglie si,stringono attorno areverendo, ma quando la rete verrà tirata, si constaterà che in essa sono rimasti impigliati altri pesci inso spettati dai pescatori. Uno di questpesci sembra essere, secondo le ultime notizie, una donna, la signora Mary Ford. La direttrice di una scuola di Brooklyn ha rivelato ogg alla Po^is^ ehe un giorno le si presentò a scuola il dott. Condon e chiese di abboccarsi con la signorina Ford. In seguito all'abboccamento venne deciso un appuntamento. Pochi giorni dopo la direzione della scuola apprendeva che la signorina Ford aveva pagato, per l'affitto desuo appartamento, cento dollari in biglietti da venti, da dieci e da cinque dollari, i cui numeri erano proprio quelli dei biglietti consegnati a Condon, e poi da questi versati ai presunti rapitori del bambino. A. RUGGIERO.