Il veliero dei rapitori e alcuni dei criminali identificati

Il veliero dei rapitori e alcuni dei criminali identificati Sensazionali rivelazioni di Cnrtiss e di Configli sul mistero Lindbergh Il veliero dei rapitori e alcuni dei criminali identificati Il pubblico americano reclama che il capo della Polizia di New Jersey sia rimosso dal suo ufficio e processato ■ Una severa inchiesta promossa da un gruppo di senatori = La consegna alle Autorità del carteggio scambiato coi rappresentanti dei rapitori -(PER MARCONIGRAMMA DAL NOSTRO CORRISrONDENTE)- New York, 14 notte. Un disegno riprodotto nei grandi giornali di New York rappresenta oggi lo Zio Sani seduto a capo chino dinanzi ad un tavolo sul quale è deposta la sciabola infranta della Legge e dell'Ordine. Il disegno è intitolato : « Vergogna e dolore ». Il dolore nazionale per la morte del piccolo Carlo Augusto Lindbergh è espresso in migliaia di telegrammi di Autorità politiche e religiose e di privati cittadini, spediti da ieri in qua ai coniugi Lindbergh, in articoli di giornali e in servizi religiósi celebrati in tutti i templi del Paese alla memoria del disgraziato bambinetto. Mai, nella storia americana, si presentò momento più favorevole per una campagna spietata, magari sanguinosa, contro la malavita e contro tutti gli elementi che le gravitano attorno, che la proteggono o ne traggono vantaggio. L'assassinio del figliuoletto- di Lindbergh ha aperto gli occhi dell'America e dinanzi a questi occhi che oggi vedono si offre il panorama terrorizzante di una depressione morale che invade tutti gli ambienti e che si è impiantata solidamente nell'organismo nazionale, nell'era del culto della prosperità e del dollaro. Il capovolgimento pròdottosi da ieri in qua' nell'atteggiamento del pubblico di fronte alla ma lavita non è simbolizzato soltanto dalle bandiere che sventolano a mezz'asta sugli edifici pubblici e privati, ma dalla fulminea scomparsa dagli schermi di tutti i cinematografi americani di quelle films che con tanto successo esponevano àgli spettatori, ossia alla grande massa della popolazione americana, episodi eccitanti e romantici della vita avventurosa dei gangsters. II « virus » della demagogia Il culto tanto diffuso del gangster, la eroica personificazione di una ardimentosa virilità è annientato dalla tragedia di Hopewell, ma il microbo della decomposizione non è estirpato, e non lo sarà per lungo tempo ancora. Senza ombra di vergogna oggi stesso, a Chicago, alcuni avvocati difensori di una banda di rapitori di bambini, arrestati vari mesi or sono, hanno chiesto il rinvio del processo perchè l'indignazione scatenata dall'assassinio del bambino di Lindbergh ha creato un'atmosfera che rende impossibile l'imparziale ammitiistrazione della Giustizia. Ebbene — incredibile a dirsi! — i GAudici hanno subito, accolto la domanda dei difensori, riconoscendo che i giurati non possono pronunziarsi con mente serena, ed ha rinviato sine die il processo. E' ancora e sempre il « virus » della demagogia, della giustizia democratica che appesta le aule di alcuni Tribunali, come ha anche appestato aule di assemblee politiche. Il fatto però che i giudici di Chicago abbiano riconosciuto il mutamento intervenuto in sole 48 ore nell'atteggiamento della pubblica opinione è di estrema importanza perchè fa sperare che esistano possibilità dì risanamento. Un'inchiesta della Polizia Il pubblico chiede a gran voce che il col. Schwartzkopf, capo della Polizia di Neio Jersey, e i suoi coadiutori maggiori siano rimossi tutti quanti dal loro posto, e processati. Una domanda di inchiesta sulla Polizia di New Jersey sarà fatta da vani senatori, alla ripresa dei lavori parlamentari. Inoltre le associazioni nazionali di agenti di Polizia in ritiro approvano oggi all'unanimità un ordine del giorno di biasimo verso l'operato delle Autorità di New Jersey, ed i giornali che si fanno eco di questa indignazione pubblica accusano la Polizia di incompetenza. Oggi non si nega più, infatti, che, appena scoperto il rapimento del figlioletto di Lindbergh, si inviarono telegrammi a tutti gli uffici di Po¬ lizia del Paese, si spedirono migliaia di agenti alle frontiere per sorvegliare l'entrata e l'uscita dei viaggiatori, si interrogarono 13 mila persone, si inviarono detectives attorno al mondo e persino in Europa, ma nessuno ebbe mai l'idea di sten- dere un cordone attorno alla foresta iche circonda la villa dì Lindbergh e di esplorarne i meandri all'interno. Si dimenticò di perlustrare il bosco, ma si informarono i cronisti di tutti i giornali del Paese che l'esplorazione era intrapresa, anzi era stata effettuata a fondo, senza risultato. Per contro si mise in moto l'assurdo macchinario delle investigazioni cosidette scientifiche, e si inscenarono ricerche e interrogatorii grottescamente ingenui, e àncora oggi, quando il Paese intende esigere atti precisi, si tenta di rimetter dell'olio nell'ingranaggio sgangherato' del positivismo poliziesco. L'urna di « baby » a Hopewell A questi tentativi però si è recisamente opposto Lindbergh. Egli freme di indignazione dinanzi a questi conati di attività poliziesca e a questi sfoderamentì di tecnica scientifica. Ieri, dopo aver deciso con la moglie di non recarsi alla Cappella mortuaria per identificare il cadavere del fìgliouletto — e ciò -per conservare intatto il ricordo del bambino quale egli lo vide addormentato poche ore prima della sua scoìnparsa — Lindbergh mutava idea, saliva in automobile e si recava a Trenton e chiedeva al capo della Polizia di visitare i resti del figliuoletto. Su di un tavolo, in una modesta cassa d'abete, erano raccolti i tragici resti. L'agente di polizia di servizio alzò con una mano il lenzuolo che copriva la cassa e scoprì il teschio del fanciullo, al quale erano ancora attaccati biondi riccioli di capelli. « Togliete via questa roba » disse Lindbergh, indicando il lenzuolo, e quindi ordinò di essere lasciato solo. Rimase pochi mimiti a lato della cassa, poi passò in una stanzetta ove l'attendevano due suoi amici. Era in procinto di cadere svenuto. Venne sorretto e condotto fuori dal sinistro \ edificio. Sennonché, appena giunto fuori, si ricomponeva, il suo sguardo si faceva gelido e impassibile. In luogo di salire Su un'automobile che lo attendeva alla porta, egli si recava dal capo della Polizia e gli chiedeva che i resti del bambinetto fossero immediatamente inceneriti nel crematorio, ad una trentina di miglia dalla città. Il funzionario vi si rifiutò ed il colloquio fra quest'ultimo e l'aviatore sembra avere assunto forma assai violenta. Gli amici di Lindbergh lo udirono gridare e con voce imperiosa esigere l'immediato trasporto del cadaverino al crematorio. Infine Lindbergh otteneva vittoria: i resti del piccolo Carlo Augusto, ricomposti nella cassa, erano ieri notte condotti al crematorio e inceneriti. L'urna nottetempo è stata trasportata a Hopewell. Da una dichiarazione fatta dal capo della Polizia, si apprende che quest'ultimo si oppose alla cremazione perchè intendeva che il cadavere fosse sottoposto ad una lunga serie di misure e di controlli. Si voleva misurare il cranio del bambinetto, fotografare sotto tutti gli angoli le fratture ed il foro prodotto dalla pallottola di rivoltella. Contro questi tentativi di impiantar le ricerche dei colpevoli dell'infame delitto su una serie di rilievi anatomici si è ribellato Lindbergh, e per evitare che la Polizia indugiasse in questi giochetti pseudo-scientìfici, egli ha, chiesto che i resti del suo bambino fossero subito ridotti in cenere. Un prezioso incartamento La Polizia non si è data interamente per vinta, perchè oggi ha fatto erigere una muraglia di pietre attorno al monticello di foglie secche sul quale venne rinvenuto il cadavere. nlst eliminazione definitiva del cadave- Entro i prossimi giorni si procederà alle solite analisi chimiche e microscopiche, e nel frattempo gli autori del delitto avranno modo di varcare le frontiere e scomparire dalla scena delle loro attività. La ire obbliga poi le Autorità ad avvia- i e o n \ re su altra strada le loro ricerche Dichiarazioni sensazionali sono state fatte in giornata dai coadiutori dì Lindbergh alla ricerca del bambino. La Polizia venne ieri colta da sospetti nei riguardi di una persona di uno di questi collaboratori, il dottor Condon. Come un volgare delinquente, egli è stato sottoposto ad un interrogatorio serrato e durato all'incirca una ventina di ore. Oggi si annunzia che il Condon è esonerato da qualsiasi sospetto e si aggiunge che le dichiarazioni da lui fatte non lasciano più sussistere dubbi di sorta sull'identità degli autori dell'assassino. E' chiaro, ormai, che il delitto è stato commesso da quelle medesime persone alle quali Condon aveva consegnato alcune settimane or sono, a nome di Lindbergh, i cinquantamila dollari. Condon non solo ha rivelato per la prima volta la località ove avvennero i negoziati, ma ha consegnalo alla Polizia un incarto — senza dubbio prezioso — contenente le lettere scambiate fra lui e gli emissari dei rapitori. L'industriale Cnrtiss, a sua volta, ha recato impressionanti conferme delle dichiarazioni del suo collega. Egli ha scongiurato le Autorità di agire immediatamente. « Le persone con le quali ho trattato — egli ha detto — sanno troppe segrete cose, sono al corrente di tutti i movimenti della Polizia e fuggiranno dal Paese entro le prossime ore ». Egli inoltre ha confessato che le trattative si soìio prolungate senza successo fino a ieri l'altro, perchè i negoziatori rappresentanti di Lindbergh sì sono trovati a lottare contro un ingordigia di denaro insaziabile. Tre giorni fa le trattative, che sembravano bene avviate, dovettere essere interrotte perchè al momento dell'accordo i banditi chiesero che, oltre ai 50 mila dollari già versati, fossero loro consegnati altri duecento mila dollari. Di fronte a una così esorbitante richiesta, Curtiss non potè fare altro che sospendere le discussioni e porsi in contatto con Lindbergh che attendeva l'esito delle trattative a bordo di un yacht al largo della costa di Virginia. Tre circoli e due spilli Curtiss poi ha asserito che le prove fomite dagli emissari dei rapitori per dimostrare che effettivamente avevano prigioniero il bambino di Lindbergh sono state non soltanto convincenti, ma impressionanti. Si rivela infatti oggi per la prima volta, col pieno consenso di Lindbergh, che quando fu annunciata la scomparsa dì Carlo Augusto, si diramò alla stampa una falsa descrizione del vestito indossato dal bambino. Si disse che egli aveva addosso una camicia bianca abbottonata sulla schiena, mentre era grigia e abbottonata sul petto. Orbene, tanto Curtiss quan to Condon posero ai negoziatori questa domanda : « Descriveteci la camicia del bambino ». All'uno e all'altro venite data la esatta descrizione, che non corrispondeva con quella messa deliberatamente in giro dalla Polizia. In secondo luogo, un pezzo del vestitino di flanella che CarloAugusto aveva.addosso fu consegna-into ai rappresentanti di Lindbergh e\l'inviato immediatamente a Hopewett,\ove fu subito identificato. INon meno impressionante il fatto*rivelato da Condon che al momento .di versare i 50 mila dollari agli emis-1sari dei rapitori, chiese loro di ripetere dinanzi a lui, su un foglio di car- tracciati in bleu il terzo in rosso. In ta, lo strano disegno che era stato posto in luogo della firma in calce alla lettera rinvenuta nella culla del bambino. Esso consisteva in tre circoli ì cui due più grandi si intersecavano col più piccolo. I primi erano è i a e i è a a a — a e a e e a i o o , ì n n l i i i un cimitero di campagna, alla luce di una lanterna, uno dei rappresentanti dei briganti tracciò su un foglio di carta esattamente lo stesso disegno e con gli stessi colori. Noìi si poteva più dubitare delle loro credenziali e la somma fu consegnata. A vero dire, alcuni ambienti americani esprimono dubbi su quest'ultimo punto, e sostengono che la lettera non era segreta, poiché venne mostrata dalla Polizia a qualche giornalista. Chi può garentire che i dettagli del disegno non siano stati trasmessi a varie organiszazioni dei gangsters che hanno tentato di estorcere denaro a Lindbergh? Condon però ha rivelato un altro fatto importante. Quando si abboccò per la prima volta con i rappresentanti dei rapitori, mostrò loro due spilli da balia e chiese: « Riconoscete questi spilli? ». « Sì, essi servivano a fissare un lembo della coperta alla culla ». Erano infatti due spilli ritrovati nella culla quando la coperta venne strappata per avvolgere il bambino. Curtiss, più furbo del suo compagno, era però riuscito a ottenere i nomi di alcuni dei negoziatori e li ha oggi comunicati alla Polizia. Quest'ultima, in giornata, è stata pure informata dall'ammiraglio Burrage del nome del piroscafo a bordo del quale si trovavano i banditi. Un falso (( baby » ? Il Curtiss, richiamato alla Polizia dopo l'arrivo delle informazioni dell'ammiraglio, le ha interamente confermate e in più ha assicurato che il capitano della piccola nave è del tutto innocente. « Il capitano — egli ha detto — è pure prigioniero dei banditi. I suoi capelli sono divenuti interamente bianchi nelle tre settimane durante le quali è stato obbligato a ospitare a bordo della sua nave i delinquenti». Curtiss ha poi asserito che a bordo doveva trovarsi un bambinetto poiché lo udì piangere, e si è dichiarato convinto che esso doveva essere consegnato ai rappresentanti di Lindbergh in luogo di Carlo Augusto. La consegna doveva avvenire durante la notte. E così la sostituzione non sarebbe stata constatata, tanto più che Curtiss e Condon non avevano mai visto il figliuolo di Lindbergh. Munita di queste informazioni, la Polizia si dice persuasa che gli autori dell'assassinio non potranno più a lungo sfuggire alle mani della Giustizia. La signora Lindbergh si è riavuta dalla terribile scossa di ieri; è in letto ed è curata da due dottori. Sembra però che essa sia fermamente decisa di resistere alla depressione che la colpisce. Uno dei dottori, lasciando oggi la villa, ha dichiarato ai giornalisti: « Tanto Lindbergh quanto la sua signora hanno ricevuto il colpo con coraggio, e sono decisi ad affrontare U futuro con fermo cuore ». / banditi che il Curtiss ha indicato alla Polizia come responsabili del rapimento e dell'assassinio, sarebbero tuttora, secondo le ultime notìzie, a bordo del veliero al Virgo della costa di Virginia. In base a queste informazioni 75 navi guardiacoste \hanno ricevuto l'ordine di ricercare ie fermare la nave misteriosa la qua\le, dati i suoi mezzi limitati, non \può certo sfuggire a lungo alla cac I eia. Tutti i posti costieri di sorve- * olianza hanno ricevuto istruzioni di .segnalare al semaforo più vicino le 1 navi che cerchino di avvicinarsi alla terraferma. A. R.