La Mostra della Moda e dell' Ambientazione inaugurata dalla Principessa Adelaide e dalle Autorità

La Mostra della Moda e dell' Ambientazione inaugurata dalla Principessa Adelaide e dalle Autorità La Mostra della Moda e dell' Ambientazione inaugurata dalla Principessa Adelaide e dalle Autorità Un angolo del Valentino deliziosamente trasformato - Quello che si è visto ieri e quello che si vedrà domani - Pie colo esercito di artigiani che espongono Il palazzo incantato della Moda e Ambientazione ha ieri aperto le sue sale, le sue gallerie, i suoi appartamenti modello, 1 suol palcoscenici, il suo teatro, i suoi dehors a uno stuolo di autorevoli invitati e leggiadre signore, nel mattino, a un folto pubblico di visitatori nel pomeriggio. La « mattinata elegante » che ha richiamato nel vecchio Palazzo del Giornale trasformato nel giovane regno della moda femminile e della casa moderna, il fiore della società cittadina; ha costituito per gli sforzi che l'attivissimo Comitato, sorto In seno alla Lega Industriale, un completo e definitivo successo, che è garanzia sicura dell'immancabile favore del pubblico. La principessa Adelaide autorità e pubblico La Mostra della Moda e dell'Ambientazione, la cui riuscita avevamo previsto nei nostri precedenti articoli, ha cosi corrisposto to pieno all'aspettazione, realizzando tutte le promesse con le quali l'iniziativa era stata lanciata: quella soprattutto di essere nuovu, diversa, originale, geniale. Pur essendo priva della parte più interessante per la gioia degli occhi, e cioè delle mannequins, sfilanti ad esibire i nuovi modelli 1932 delle principali Case torinesi (la prima di queste sfilate avrà luogo martedi sera), la mattinata inaugurale ha offerto a S A R. la Principessa Adelaide di Savoia-Genova, a S. E. il Pretetto Ricci, intervenuto con la sua gentile consorte, al Podestà dott. Thaon di He vel, al Segretario Federale Andrea Gastaldi e a tutte le altre Autortà mili; taii e civili, un quadro armonioso di poesia, di bellezza, di decoro e di praticità, quale difficilmente è dato di vedere in una delle solite esposizioni del genere. . ' Gli invitati, e soprattutto le Invitate, che rappresentavano di per sè stesse nelle deliziose toelettes primaverili una fresca, ridente, gentile esibizione di moda, appena entrati nel salone-teatro ove, tra i vellutati tendaggi dai ioni grigi, grigi-azzurri e noisette, un jazz numeroso teneva concerto, sono stati avviati ad una rapida visita dell'alloggio modello e fatti passare dinanzi agli stands nei quali le suppellettili e gli accessori più utili (non mancavano nemmeno gli inutili) sorridevano; in ambienti adattati, tra la sapiente morbidezza delle luci, ai visitatori La bella casa Guidate dall'infaticabile comm. ing. Folia, presidente del Comitato esecutivo e dai suoi valorosi collalioratori, la Principessa e le atitorità — fra le quali si notavano anche; accanto b>1l'ing. Mussini, presidente generale del Comitato per le manifestazioni torinesi, i comandanti del Corpo d'Armata e della Divisione, i rappresentanti della Magistratura, il granduff. Anselmi, l'on. Ferrabini, il comm. Codogno, l'on. Gino Olivetti, l'on. Gervasio, il generale Scandolara, il marcese Di Suni, il comm. ing. Marcesi, il comm. Rosso, Arturo Foà, il grand'uff. l>anza — hanno percorso la serie innumerevole di ambienti, che rappresentano l'alloggio tipo, semplice ed ospitale, e nello stesso tempo ricco ed artistico nella sua moderna praticità. Tutto ciò che vi può essere di desiderabile in un alloggio moderno, dall'anticamera al gabinetto da bagno, dalla camera da letto matrimoniale allo studio, dalla cucina al • fumoir», dal bigliardo al gabinetto di toeletta per signora è contenuto in questo alloggio, che potrebbe ospitare comodamente una famiglia di quindici persone (avviso a chi cerca casa) con relativa servitù. Naturalmente le camere sono al completo di mobilio, di tappezzeria, di ornamenti, fin nei minimi particolari, dai tappeti ai quadri, dalle lampade ai sopramobili, il tutto ispirato ai criteri di modernità proprie dell'arte moderna. — In questo alloggio non manca che la padrona di casa — esclamava sospirando più d'una vlsita.trice. Alla quale osservazione qualche visitatore soggiungeva, non meno sospirando : — E il padrone non ce lo volete ? E quanti desideri, quanti sospiri han raccolto tra Ha folla initetressata e compiaciuta gli altri ambienti presentati a! difuori dell'alloggio-tipo dei riiobil, molti lodflvolissimi espositori, industriali e artisti del moble e dell'ambiente. Quanti cantucci di casa, colorati di rosa o di rosso, d'azzurro o di turchino! Quante seduzioni In quella pace riposante, in quell'atmosfera, soffusa d'una leggerezza crepuscolare! Sarti e sarte, tessitori. Ceramisti, tappezzieri, ricamatrici. Unger! ste, modiste, pellicciai, calzolai, artiBti ed artigiani in genere hanno collaborato a rendere invitante e attraente, in un suo fascino irresistibile, questa incantevole rassegna, di cose utili e belle viva e vibrante di purissima italianità. Una corsa al mare e ai monti Dall'alloggio-tapo, i visitatori sono stati accompagnati alla casa dell'elei tricità, dove hanno trovato tutto ciò che i tecnici moderni hanno potuto studiare per rendere più comoda, più facile, più agevole e consone alle esigenze dei tempi la vita domestica di oggi e di domani, e dalla casa dell'elettricità si sono recati alla casa... del sole, cioè all'esterno. Qui, dinanzi al lato del palazzo prospiciente la collina, 1 visitatori avevano creduto di trovare il Po, e invece hanno trovato una spiaggia marina, o meglio tutto ciò che occorre per la vita di spiaggia, meno una piccola cosa di poca importanza: il mare. Del resto ed era tutto: terrazza, sole — un sole autentico, grazie a Dio — ombrelloni per ripararsi dal medesimo, sedie, tavolini, salvagente, barchette. — Su questa spiaggia manca un accessorio, non privo di interesse — di ceva un signore in a tight», cilindro e barba bianca — mancano le bagnanti... Quel signore aveva ragione, ma stia tranquillo. Le case espositrici di costumi da bagno provvederanno ad esibire (quando piove) le loro « manne quins ». Ed ora dal livello del mare cccoc a quello del Monte Bianco, ma senza muovere dal livello del Po (e poi dicono che le esposizioni non sono livellatrici!). Un campeggio alpino in piena regola occhieggia tra gli abeti del Valentino; e nel campeggio, oltre alle valigie col a completo » di stoviglie e arnesi per cucina all'aperto, oltre a tutti gli attrezzi per escursioni alpine, spicca tra la simpatica attenzione dei presenti, la tenda per campeggio dell'Automobile Club, anche essa completamente arredato e ammobiliata. Ma in questa prima vertiginosa scorribanda per i locali dell'esposizione non si può tutlo vedere, non si può tutto notale. Vi è un'infinità di piccole «trovate» (qualcuna anche umoristica) di ottimo gusto sulle quali occorrerà ritornare. Per citarne una: i vetri e le vetrine infrangibili, che non vanno in frantumi nemmeno sotto il fuoco di una mitragliatrice. Non vanno in frantumi perchè vanno... in polvere. Proprio cosi: il vetro che si polverizza. Chi non ha provato, scagli la prima pietra. Di tutto si è compiaciuta S. A. R. la Principessa Maria Adelaide, che insieme alle autorità, si è vivamente congratulata con gli organizzatori, con gli espositori, con gli architetti Righetti, Levi-Montalcini, Mombelli, e col pittore Chessa che hanno dato vita al fantastico regno della moda, sorto per volontà di pochi e per virtù di molti, degni, tutti, di plauso. — La Mostra della Moda e dell'Ambientazione — ha detto un autor-avole personaggio presente, — è una creazione agile e bella, che onora le manifestazioni torinesi ed è destinata ad un sicuro successo. •

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