Il bimbo di Lindbergh ritrovato morto nel parco della villa di Hopewell

Il bimbo di Lindbergh ritrovato morto nel parco della villa di Hopewell NOTTE DI ANGOSCIA NKGIvT STATI UNITI Il bimbo di Lindbergh ritrovato morto nel parco della villa di Hopewell -(Per marconigramma dal nostro corrispondente)- a o i e e New York, 12 notte. Il popolo americano.apprende stasera una delle notizie più, strazianti che il telegrafo gli abbia mai trasmesso da dopo la guerra: il figlio di Lindbergh, « il più celebre bimbo della Confederazione » è stato trovato morto, nei pressi della villa di Hopewell! La notizia è stata data al Governatore dello Stato di New Jersey, Moore, dal Capo della Polizia di quello Stato, Schwartzkopf. Anche un cameriere di casa Lindbergh e una persona al servizio della signora Morrow, suocera del colonnello, hanno confermato la tragica notizia. Da oltre due mesi l'opinione pubblica americana — e si può ben dire quella mondiale — ha trepidato per la sorte del piccolo Carlo Augusto, rapito in modo così misterioso all'affetto dei suoi famigliari, in circostanze che — malgrado tutti gli sforzi fatti dalla Polizia americana e dalle Polizie europee — sono rimaite ancor oggi avvolte da un impenetrabile, tragico mistero. Interrogativi senza risposta / giornali di stasera danno la notizia in modo scheletrico, e soltanto indugiano nella rievocazione degli episodi e delle vicende del rapimento (? delle trattative per il riscatto. Si ìa soltanto — di certo — che il bimbo è stato trovato nella foresta che irconda il « cottage » dell'aviatore, ul ciglio delle strada che conduce dall'abitazione di Lindbergh al prossimo villaggio. Restano senza risposta tutti i mille interrogativi, pieni di ansia e di angoscia, che il pubblico si pone, in quest'ora di sgomento. La figura del bimbo appare — agli occhi allucinati lei milioni di madri che hanno accompagnato, con disperata speranza, nel tragico calvario, la madre di Carl" Augusto — come circonfusa di nuova luce, mentre accanto ad essa sì proietta, più fosca e tragica, la grande ombra del mostruoso delitto. La vicenda e l'epilogo di questo dramma serrano in una morsa d'angoscia il cuore di tutti. Le redazioni dei giornali di New York e di Washington sono tempestate da telefonate: un grande quotidiano della nostra Metropoli ha dovuto invocare l'intervento di agenti, per impedire l'afflusso di migliaia di persone ansiose di notizie, e tutti i grandi fogli hanno disposto, alle porta degli stabilimenti dei grandi cartelli per comunicare al pubblico le poche, imprecise informazioni pervenute in giornata. Un solo giornale, di Washington, si dice in condizione di dare più ampie notizie circa il ritrovamento: esso informa che la scoperta sarebbe stata fatta, in mattinata, da due contadini d'una cascina confinante con quella di Lindbergh. Essi, recandosi al lavoro, avrebbero intravisto, fra gli sterpi; un bimbo in attitudine di riposo, come se dormisse.. L'avvicinarono, lo scossero: era morto. Ebbero subito, netta e precisa, l'intuizione della realtà: si trattava del piccolo Carlo Augusto. Rimasto uno di essi presso il cadaverino, l'altro si recò subito in paese, per informar re l'Autorità del ritrovamento: essi avrebbero, riconosciuto nella piccola creatura quel <r baby Lindbergh > che tante volte avevano intravisto, nel parco della villa, con la bambinaia o coi genitori... Ma dov'è, intanto il padre di Carlo Augusto? E' un'altra tra le tante incognite della tragica cronaca odierna. A Hopewell non s'è più visto, da almeno una settimana. Si è detto che egli fosse partito alla volta di New York per riallacciare personalmente quelle trattative che, interrotte per qualche tempo, dovevano ora gìun-gore a una qualche conclusione. E e l'aviatore sarebbe stato notata la mattina di martedì della scorsa set- Umana, su una grossa automobile che l'avrebbe dovuto condurre a un appuntamento coi rappresentanti dei rapitori. Quale la mèta del viaggio? Quali le speranze e le promesse? Proprio ieri la Chicago Tribune informava che Lindbergh, insieme con ì suoi fedeli amici e collaboratori nelle febbrili indagini c nelle nervose negoziazioni, avrebbe salpato, a bordo di un piccolo yacht, da Long Island per incontrare, al largo della costa, la nave dei « gangsters » rapitori, o rappresentanti dei rapitori stessi. Si precisava anche che l'aviatore aveva con sè altri 50 mila dollari, per soddisfare le eventuali nuo ve richieste della banda. E la notizia pareva dovesse preludere a quel confortante epilogo che avrebbe liberato da un penosissimo incubo il cuore d'un intero popolo... Pare davvero che ogni evento, ogni tappa di questo complesso dramma debba rinserrare incognite e misteri. Mentre i fili del telegrafo e la radio e le edizioni straordinai '. ' dei grandi quotidiani lanciano la breve luttuosa notizia del ritrovamento del cadavere del bimbo, invano il pubblico cerca il grande eroe della transvolata atlantica. A Hopewell, tra le pareti del « cottage », non c'è, in quest'ora di pena indici bile, che la povera madre in lacrime, vanamente invacante la creatura perduta! All'ultima ora, una grande agenzia di New York dirama un nuovo bollettino, circa i particolari del ritrovamento. L'agenzia si dice in condizione di dare ì nomi delle due persone che avrebbero avvistato il cada vere di « baby Lindbergh » : si tratta di cèrti William Alien c Greville Wil son. Essi, mentre procedevano nel bosco vicino alla villa, incespicarono i.i resti umani in stato di avanzata decomposizione. Erano da poco pas sate le ore 15. / due viandanti hanno dato su bito l'allarme, informando del ritro vamento le Autorità di Mount Rose L'identificazione sarebbe stata fatta, con certezza assoluta, soltanto con l'arrivo del colonnello —; che fino a quell'ora era rimasto lontano dalla sua abitazione — e che avrebbe riconosciuto nei resti informi il cadavere del piccolo baby dalla magliettina che ancora lo ravvolgeva e che era la stessa che il bimbo indossava al momento del ratto. I poveri resti erano deposti in una piccola buca, tra i cespugli, scavata come se si fosse voluto compiere un affrettato tentativo di seppellimento. Un ultimo particolare è affiorato dai rilievi sollecitamente condotti. Sulla fronte del piccolo era un foro della larghezza di una moneta di un quarto di dollaro. Speranze e delusioni Carlo Augusto — come è noto — era stato messo nella culla, il tragico giorno del rapimento, verso le otto di sera dalla sua bambinaia, mentre nei saloni a pianterreno della villa di Hopewell i genitori trascorrevano la serata presso il caminetto. Due ore dopo la bambinaia entrata nella camera del bimbo si accorgeva con orrore che la culla era vuota, e che il bambino era scomparso. L'allarme chiamò sul posto immediatamente uno stuolo di poliziotti che si gettarono a perlustrare le vicinanze della villa nella speranza dì scoprire le tracce dei rapitori. Inutilmente. La Polizia era obbligata ad ammettere che il figlio del celebre trasvolatore atlantico era stato rapito da ignoti banditi, e che nella cndla essi avevano lasciata una ^iettera con la quale avvertivano il ^colonnello che gli sarebbe stato re stituito il bambino contro il paga- mento di una taglia di diecimila sterline. Immediatamente tutte le Autorità dello Stato si interessarono alla di sgrazia che aveva colpito l'eroe na- rctczionale americano. Il Presidente della Repubblica stesso, Hoover, intervenne perchè non un mezzo fosse lasciato intentato per svelare il mistero, mettere le mani sui rapitori, e trovare il bimbo. Migliaia di poliziotti ebbero la consegna di battersi ver cancellare l'onta che i banditi avevano fatta scendere sitila Nazione americana. Tragico calvario Questo non rispecchiava che l'indignazione dei Popolo americano per il delitto, che era giunta al livello dì selvaggio furore. Ma a nulla valsero tutti gli strattagemmi tentati dalla Polizia. Le tracce, che nelle prime ore avevano fatto sperare in un rapido ritrovamento del bimbo si dimostrarono presto fallaci. A rendere ancora più duro e difficile il compito della Polizia vi fu l'intervento di migliaia e migliaia di persone private, che credevano di poter dare consigli e suggerire ipotesi. Persone che si lasciavano trascinare dall'amore per il piccolo, ma che invece non facevano altro che intralciare l'opera della Polizia. In mezzo alla ridda delle notizie, che venivano di ora in ora smentite, nei primi giorni si parlò persino che i banditi volevano catturare anche il padre del bambino, l'eroe nazionale che era disposto a qualsiasi prova, a qualsiasi sacrificio pur di riavere tra le braccia il figliuolo. Le più tremende delusioni colpirono via via il grande aviatore, che non riposava nè giorno ne notte, spinto dalla sua tremenda angoscia. Con il suo apparecchio il grande volatore esplorò i dintorni della sua villa; con l'automobile, coi treni corse diverse regioni della Repubblica per ritrovare il suo bene rapito. Indarno. Ae roplani misteriosi, automobili misteriose venivano segnalati or qui or là come i mezzi coi quali ì banditi cercavano di salvarsi alle ricerche inflessibili. Ma non erano che nuove delusioni per il colonnello Lettere su lettere offrivano appuntamenti a Lindbergh. E il povero padre corse più vòlte a questi appuntamenti credendo di aver a che fare coi rapitori del figliuolo; ma ogni volta fu una nuova delusione. La Polizia arrestò persone dì servizio di Casa Lindbergh, mise le inani su centinaia di gangsters, ma non riuscì a svelare il mistero. E la ferocia dei banditi, che scrivevano lettere ai giornali, giunse a minacciare di morte il bimbo, se l'Autorità statale non garantiva ad essi l'incolumità. Si vide allora il celebre aviatore chiedere ed ottenere dallo Stato che andasse contro la legge per ridargli il figliuolo. Centomila volontari vennero mobilitati, migliaia di case vennero perquisite, migliaia di persone interrogate: niente! Eppure il colonnello era pronto a pagare qualsiasi somma. Il suo strazio era al colmo, e quello della madre pure. Un giorno, quando il colonnello partì con cinquantamila dollari per incontrarsi coi banditi che gli avevano promesso la restituzione del figlio, si credette che la tragedia fosse per finire. Fu una beffa atroce. Il povero padre si vide portare via la somma, ma non ebbe che vaghe parole per suo figlio. La tragedia riprendeva in pieno. Tutta l'America fremeva di indignazione e si offriva al grande volatore. Notissimi gangsters, qua le Spitale, offersero i loro serviai per ritrovare il bambino, ma, malgrado la loro autorità nel regno della malavita americana, dovettero confessarsi impotenti. Anche Al Capone si disse capace di ritrovare il rapito qualora venisse scarcerato. Ma scarcerato non fu. Le più sva¬ N riate voci portarono la Polizia a cer- bcare il bimbo tra le mani dei con- strabbandieri di alcool, poiché si di- aceva che il bimbo era stato nasco ba n i e i o l ¬ sto su di un piroscafo al largo d Nolfolk. Personalità amiche del colonnello ripeterono trattative su trattative con persone che si dicevano emissari dei rapitori, ma non si raggiunse nulla di positivo. Anche le speranze sollevate dall'abate Peacok caddero nel vuoto. Il mistero ripiombava ogni volta maggiormente nel buio. In serata il capo della Polizia di New Yersey, Schwartzkopf, ha convocato i corrispondenti dei maggiori quotidiani degli Stati Uniti per comunicare ufficialmente la notizia del ritrovamento del cadavere di «baby Lindbergh» La comunicazione è stata fatta in un locale attiguo alla sede centrale della Polizia di Trenton. Chiuse le porte del locale, lo Schwartzkopf ha letto un breve comunicato nel quale si conferma l'annuncio già trasmesso dalle agenzie, arricchendole di quelle prime succinte informazioni che gli erano pervenute in giornata Subito dopo i giornalisti hanno abbandonato la sede della Polizia, e si sono lanciati verso le loro automobili, che stazionavano in un piccolo ■parco adiacente, per raggiungere il più presto possibile gli uffici telegrafici e telefonici, al fine di trasmettere con la maggiore sollecitudine la notizia del macabro rinvenimento, nella sua veste ufficiale, ai grandi quotidiani americani ed europei. Come la mamma ha appreso la tragica notizia Il Capo della Polizia, congedando i corrispondenti che avrebbero volu to da lui più ampi particolari del fatto, sì è limitato a dir loro che non era in condizione di aggiungere altro a quanto aveva già comunicato, prometteìido però ai giornalisti stessi di fornir loro in serata altri elementi qualora le autorità di Polizia di Hopewell glie me avessero trasmesso di nuovi. Si apprendono intanto, nella notte, dalle ultime edizioni straordinarie dei giornali che dì mezz'ora in mezz'ora vengono divorate dal pubblico che sosta davanti alle redazioni, come la signora Lindbergh, la madre del piccolo « baby » abbia ricevuto la notizia della sinistra scoperta. La ferale notizia le è stata data, con tutte le cautele doviite al suo stato di avanzata gravidanza e di estrema prostrazione per il susseguirsi di emozioni dopo il fiero colpo del rapimento, dallo stesso marito, giunto in serata da New York. Egli, che aveva già avuto un colloquio col carpo della Polizia locale, portava alla moglie — quale tragica prova della straziante verità — alcuni lembi della magliettina orlata di pizzo che rivestiva le spoglie del povero bimbo, magliettina che la sigyiora stessa aveva confezionato con le sue mani per farne dono di Natale al suo ■i baby ». La povera madre ha ricevuto la notizia con ammirevole forza d'animo. Nelle ultime settimane essa aveva già preparato il suo cuore dolorante al luttuoso annunzio. Oggi le parole angosciate del marito hanno soffocato l'ultimo barlume di speranza che ancora la sorreggeva. Appena il marito ebbe comunicato la triste nuova alla sconsolata consorte vennero chiamati i familiari, e gacgtetnsolo allora l'eroica donna ebbe un momento di abbandono e scoppiò in lacrime. Tra i singhiozzi la povera madre invocava con le più dolci e tenere espressioni la scomparsa. sua creaturaUlteriori dispacci integrano lepri-me sommarie notizie pervenute daHopewel. Il ritrovamento del barn- bino è dovuto ad una delle due per sone che, anziché transitare a piedi attraverso il bosco, si trovavano a bordo di un autocarro carico dì le- gname che da Mount Rosa si recava a Hopewell. Fu precisamente William Alien, che è un negro, ad invitare il compagno a fermare l'autocarro per inoltrarsi nel bosco. Fatti pochi passi, egli scoprì — come vi abbiamo già trasmesso — il corpicino del « baby », bocconi contro U suolo. Stranezza della sorte: i resti di Carlo Augusto sono stati rinvenuti a poco più di venti metri di distanza da una linea telefonica collegante gli uffici di Polizia con la villa di Lindbergh, linea stesa appositamente durante il periodo delle indagini, due settimane dopo la scomparsa. Gli assassini identificati ? Sono in grado di trasmettervi le dichiarazioni fatte dal capo della Polizia, di Trenton verso la mezzanotte. Egli ha affermato che la Polizìa ha forti sospetti su un certo gruppo di persone e che ha già disposto perchè esse siano tutte immediatamente arrestate. Fino a quando si poteva coltivare la speranza' che il bambino non fosse stato soppresso, la Polizia ha agito con estrema cautela per non far fallire le trattative che il colonnello conduceva coi presunti autori del rapimento, e questo per evitare che ì delinquenti, vistisi scoperti, potessero usare violenza al bambino. « Oggi però — ha detto io Schwartzkopf — non abbiamo più ragione di agire con prudenza e circospezìone, poiché sappiamo che i rapitori sono degli assassini. Per questo la mano della Giustizia agirà con estremo rigore ». Impressionanti sono i risultati della mima necroscopia. Infatti, se i particolari, che corrono di bocca in bocca, potranno essere accertati, e le prime ipotesi così potranno consolidarsi, la morte del piccolo, certamente violenta, ha potuto effettuarsi in due soli modi : « Baby » Lindbergh o è staro gettato da un'automobile in corsa velocissima o è stato ucciso da un violento colpo, ricevuto al capo, e inferto con un corpo contundente. Ucciso due mesi fa Quando può ritenersi sia avvenuta l'uccisione? Non pare che, a questo proposito, si possano nutrire dubbi. Poiché i rilievi sui miseri resti hanno offerto dei dati inoppugnabilmente precisi. Il medico ufficiale della Contea, dott. Mìtchell, ha dichiarato formalmente che la morte del piccolo deve risalire ad almeno due mesi or sono. Non più tardi, quindi, che due settimane dopo l'avvenuto rapimento, Carlo Augusto è stato soppresso dai malfattori. Tale giorno è assai anteriore a quello in cui il colonnello Lindbergh ha versato i cinquanta mila dollari per il riscatto Che l'identificazione sia sicura, inoltre, è risultato da alcune particolarità ammesse pienamente dai genitori; quali, gli otto denti e una speciale conformazione delle dita dei piedi. AMERIGO RUGGERO. tddDGdIimans