Oggi gli "azzurri,, incontrano i magiari

Oggi gli "azzurri,, incontrano i magiari La Coppa Internazionale Oggi gli "azzurri,, incontrano i magiari I nostri calciatori festosamente accolti a Budapest Budapest, 7 notte. Partita da Padova alle ore 14 di ieri venerdì, la squadra nazionale è arrivata a Budapest stamane alle 10. Tutto secondo programma, senza la minima irregolarità, nò incidenti. La comitiva si fermò un paio d'ore a Trieste per cenare, riprendendo poi subito il viaggio e raccogliendo lungo la strada pròve che anche nella lontana regione carsica l'attività degli azzurri è seguita con interesse e con passione. San Pietro del Cirso e Postumia possono sotto questo aspetto non annoverare che tifosi. Arrivata nella capitale ungherese, la squadra inviò una delegazione ad ossequiare il Ministro d'Italia. Dedicò la mattinata al riposo. Nel pomeriggio, versa le ore 16,30, un comodo autobus trasportò dirigali ti giuocatori, e giornalisti a visitare il campo su cui dovrà svolgersi domani l'incontro. Il vecchio Campo della Hungaria si presenta in condizioni che non sarebbe davvero onesto definire come buone. Il terreno è un gran spiazzo duro, secco, arido, con qualche po' di erba ai quattro angoli. Lo si stava ina-f fiondo per renderlo un po' soffice, ma se il tempo dovesse volgersi alla pioggia come esso accennò ad un certo punto del pomeriggio, non terreno pesante nel senso consuetudi nario della parola ne risulterebbe, ma una fanghiglia della più vischiosa ed .irregolare. Il recinto di giuoco ha le dimensioni di 110 metri per 68 e gli adattamenti per il pubblico — tribune, gradinate, stabili e provvisorie; lòggia e di tutto un po' — presentano una capacità complessiva di 40 mila spettatori come massimo. Un terreno di giuoco che si presenterebbe in condizioni ideali, è quello dell'azienda municipale tranvia/ria che gli « azzurri » ebbero a visitare uscendo dal campo della Hungaria: un terreno moderno e provvisto di ogni ben di Dio, dicevano i giuocatori — qualche centinaio di ragazze vi stavano eseguendo giuochi ed esercizi ritmici — fuorché di installazioni per un pubblico da incontro itvternazlonale. Abbandonati i campi di giuoco, gli « azzurri » si recarono al monumento al MUlenio. Essi deposero una corona di fiori con un nastro con i colori italiani e con la dicitura « I calciatori d'Italia » sul ricordo marmoreo ai Caduti ungheresi in guerra, rimanendo per un minuto sulla posizione del saluto romano. Dal monumento al MUlenio la squadra si recò a visitare una nuova piscina coperta e dopo venne loro offerto un the in riva al Danubio dalla Federazione ungherese. In complesso un pomerìggio che, passato gradevolmente, valse ad impiegare le ore di attesa dell'incontro in distrazioni e senza nervosismo. La temperatura è calda a Budapest: un calore umido e molle che potrebbe anche avere un effetto deprimente sul fisico degli « azzurri » dopo tanta pioggia c tanta umidità. Il balzo e troppo violento e questo non è un caldo proveniente dal sole ma gravante nella temperatura. E' viva ancora nel ricordo degli sportivi ungheresi la prova sostenuta dai nostri rappresentanti VII maggio del 1930. Non la hanno dimenticato quell'incontro. JVwi lo hanno dimenticato nemmeno * nostri. C'è, fra gli « azzurri >, una gran volontà di ben fare; di battersi, di difendere e confermare il loro buon nome. La squadra ungherese sembra avere definitivamente la formazione seguente: Hada; Kalmar, Dudas; Borsanyi, Barosi, Lazar; Titfcos, Cseh, Turay, ToZdi, Hirzer. Il portiere di riserva Barn, dislocato con la sua squadra in Roìnania, non ha potuto tornare in tempo a Budapest e quindi non si sa ancora con chi verrà rimpiazzato. Il fatto che nessun uomo di classe fosse disponibile per alcune posizioni, ha indotto il Commissario Tecnico ungherese a spostamenti e modificazioni per sfruttare al massimo tutti gli elementi di valore su cui si poteva contare. Così Kalmar da mediano viene impiegato come terzino destro, Titkos da ala sinistra passa ala destra, e Dudas da terzino destro passa a terzino sinistro. La formazione italiana non dovrebbe subire, da quella di Parigi, altre modificazioni che l'inclusione di Meazza al comando dell'attacco. L'undici dovrebbe quindi — so mot-M dell'ultima ora non sopravvengono — scendere in campo così disposto: Cambi; Rosetta, Allemandi; Pitto, Ferraris, Bertolini; Costantino, Cesarini, Meazza, Magnozzl, Orsi. Arbitro sarà il danese Sophus Hansen, un vecchio giuocatore della nazionale della Danimarca. L'incontro avrà inizio molto tardi, appunto per evitare il calore, alle ore 17 oioè. Numerosi italiani sono giunti in treni organizzati dall'Italia, in au tomoblle ed alla spicciolata. Sjieclalmenie Trieste ha riversato a Budapest appassionati in quantità. Dare a questi ndsFdMmcipMcqdsGdssUHMmcmgEbgErodLLZSbvtccplrftFmzBCttLd13NmgAzll appassionati, dare all'Italia sportiva la soddisfazione di un successo: questa è l'aspirazione degli « azzurri ». Il risultato dell'incontro è, come sempre nel Calcio, nelle mani di Dio; ma è così viva, forte e intetisamente sentita questa aspirazione, che si può stare certi che aìiche in questa occasione la nazionale italiana compirà il proprio dovere con fermezza e con valore. VITTORIO POZZO. vtèvrtpvcvndim