Il teatro Eleonora Duse inaugurato nella patria della grande attrice

Il teatro Eleonora Duse inaugurato nella patria della grande attrice Il teatro Eleonora Duse inaugurato nella patria della grande attrice gpAsolo, 2 notte. L'inaugurazione di un Teatro recante il nome della Duse, nella terra dove la spoglia di lei è custodita, doveva avvenire in modo conforme all'importanza dell'avvenimento; la cerimonia si è svolta alla presenza di S. A. R. Ferdinando Duca di Genova e del Sottose-gretario all'Educazione Nazionale on. Di Marzo. La notizia della serata d'eccezione, in cui, alla parola dell'on. Franco Ciarlantini, venuto in luogo di Gino Rocca impossibilitato a lasciare Milano, sarebbe succeduta una recita di Emma Gramatica, con una delle sue più acclamate interpretazioni, ha richiamato una folla di notabilità e di signore desiderose di assistere all'esaltazione della grande artista. Asolo si è animata fin da stamane, quando il Foro Boario è stato invaso dalle prime macchine. I muri si sono andati tappezzando di striscioni, inneggianti a Casa Savoia, al Duca di Genova, al Duce, all'on. Di Marzo. Fiori erano dappertutto. Il Podestà ha lanciato un nobile manifesto alla cittadinanza, in cui, dopo aver ricordato come uh teatro dégno' delle tradizioni-di Asolo sia sórto nel vetusto castello, che tante memòrie racchiude del gloriosi tempi trascorsi, e appunto nella grande sala cinquecentesca, che conobbe lo sfarzo della Regina Cornare ha rivolto un saluto deferente e riconoscente agli illustri ospiti. Nella mattinata è giunto il Sottosegretario Di Marzo, che è stato ospitato nella villa del Podestà; nel pomeriggio, l'on. Clarlantini, che è stato ospitato nella villa del maestro Malipiero, Emma Gramatica e Memo Renassi, ospiti dell'americano Beach alla Torricella. Un ricevimento in Municipio Alle 17, nella sede municipale, ha avuto luogo un ricevimento in onore di S. E. Di Marzo e degli altri ospiti. Al convegno hanno partecipato anche tutte le Autorità locali; facevano gli onori di casa il Podestà, cav. uff. dottor Raselli, e il Segretario capo dott. cav. Benacchia, anche nella veste di Presidente dei Combattenti. A S. E. Di Marzo sono poi state presentate le Autorità, tra cui il Segretario politico del Fascio, colonnello cav. Pier Ludovico Nobile Fletta, e i rappresentanti delle Associazioni politiche. Alle 18, in Municipio, si è formato un corteo di associazioni e di rappresentanze, che si è recato, accompagnato da S. E. Di Marzo e dalle notabilità, all'Eremo di Sant'Anna, a recare fiori sulla tomba della Duse. Il corteo è sostato dapprima, in muto raccoglimento, alla casa dell'Arco, davanti alla lapide che reca la iscrizione di D'Annunzio, sulla quale il Comune aveva apposto una corona di alloro. Pur Emma Gramatica, con i suoi compagni d'arte, si è recata a cospargere di fiori la tomba della grande attrice. Fra i molti telegrammi di adesione, sono giunti anche quelli del Ministro Balbo, del Segretario del Partito S. E. Starace, di S. E. Giovanni Gluriati; e la figlia di Eleonora Duse, Enrichetta Bullongh de Cambridge, ha pure inviato un vibrante telegramma. S. E. Di Marzo, accompagnato dal Segretario federale della provincia di Treviso comm. Castiglione, dal vicesegretario Bocazzi e dal Podestà, si è recato quindi, fra due ali di popolo, a visitare il nuovo teatro, esprimendo poi alle Autorità il suo compiacimento.Sul tramonto, è giunto in automobile S. A. R. il Duca di Genova, con il suo aiutante di campo capitano di vascello marchese Spinola: e poco dopo anche IL Prefetto di Venezia, gr. uff. Bianchetti, il segretario federale di Venezia avvocato Suppiey; e allindi S. E. il conte Volpi di Misurata. Il Duca è stato accolto con manifestazioni di entusiasmo dalla folla, che l'attendeva. La serata di gala Questa sera, alle ore 21, al Teatro, gremito fino all'inverosimile, ha avuto luogo la rappresentazione di gala. Accolto con vibranti aoplausi prima dalla popolazione che affollava la piazza e le vie, e quindi dal pubblico del teatro, alle 21 ha fatto 11 suo ingresso S. A. R. Filiberto di Savoia. Terminata la vibrante manifestazione, il Podestà dottor Giacomo Raselli ha pronunciato un breve discorso, nel quale, espressi i ringraziamenti e l'orgoglio di Asolo, ha illustrato l'opera e l'alto significato... che Asolo intende darle, consacrandola alla grande Tragica. Uno scroscio di apolausi ha salutato il discorso del Podestà; dopò di lui ha preso la parola S. E. Di Marzo, il auale, ricordate le glorie antiche e recenti di Asolo, nobilmente ha rievocata la figura di Eleonora Duse, e il miracolo della sua arte. Dopo avere acutamente analizzata la realtà artistica della Duse, S. E. Di Marzo ne ha ricordato il doloroso destino, per cui ella mori lontano da Asolo e dalla Patria, ancora errante. E la di lei bontà, la di lei materna tenerezza verso chi soffre, la sua venerazione e il suo amore per gli eroi della trincea, l'oratore ha ancora ricordato, per conchiudere augurandosi che , i ogni grande artista del teatro italiano senta l'arte come Eleonora Duse l'ha sentita e la fondi con la vita, come Eleonora Duse seppe fonderla; e risplenda di benefica luce, come Eleonora Duse rifulse, per la grandezza della Patria e del bello, che sono in terra fra le più alte espressioni di Dio. Acclamazioni vivissime hanno salutato l'ispirato discorso di S. E. Di Marzo; e gli applausi si sono rinnovati quando ha cominciato a parlare l'onorevole Franco Clarlantini. Egli ha iniziato la sua orazione, richiamando le parole di Reiner Maria Rilke: «Non abbiamo più un teatro, perchè non abbiamo più un Dio », o meglio, non abbiamo più una comunità capace di sentire e adorare questo Dio. « Ebbene — prosegue l'on. Clarlantini — io penso che Asolo rappresenti una di quelle rare comunità ideali, perchè ha fatto della sua piccola città, una tappa della poesia. Pare che qui, la solitudine sia più pura e immensa; e sembra che, solo qui, Rilke abbia potuto scrivere il suo famoso verso: «Sono io, Signore; con i miei sensi, tutto mi getto in te... ». - t„,«La presenza delle insigni opere di arte qui adunate,, la presenza, quasi concreta, di un umanista come il Bembo, di un poeta come il Browning; i fantasmi della regina dì Cipro e della sua Córte splendida; e infine, lo spirito, sempre presente, di Eleonora, fanno di Asolo l'ambiente spirituale più adatto, per coltivare la gloria dei sommi. « E nessuno era degno di aprire le scene del nuovo teatro, più di Emma Gramatica, che ben ha conosciuto quanta tragedia fosse nell'anima della Duse ». ; Dopo l'orazione dell'on Clarlantini, che ha suscitato il generale, vivissimo plauso, s'è iniziata la rappresentazione del « Sogno di un mattino di primavera » di Gabriele D'Annunzio, seguita da « Le medaglie della vecchia signora » di Barrio, recitate da Emma Gramatica, con la sua impareggiabile arte. Il pubblico ila tributato all'eletta artista le più festose ovazioni.