Cian Tso Lian sarebbe d'accordo col Giappone nel tentare una nuova impresa in Manciuria

Cian Tso Lian sarebbe d'accordo col Giappone nel tentare una nuova impresa in Manciuria Tokio giuoco un'altra carta ? Cian Tso Lian sarebbe d'accordo col Giappone nel tentare una nuova impresa in Manciuria (DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE) Mulcden 2G aprilo. \(Pcr marconigramma da Ticn Tsin 20 notte) Uno dei delegati principali della Commissione ginevrina mi faceva notare, oggi, il peggioramento continuo della situazione interna della Maneiuria. E' precisamente — gli ho risposto — la presenza della Commissione che determina il rincrudimento perchè tanto i cosidclti banditi quanto i Giapponesi sono interessati a dimostrarle che il paese è in preda al disordine. La tattica del Giappone Oggi il generalissimo Honjio ha dichiarato ai delegati di non poter garantire la loro circolazione sulle ferrovie, continuamente interrotte, bersagliate, guastate, sabotate c ora anche minacciate dallo sepolcro generale che si prepara per il primo maggio. La Commissione però non si scoraggia e non vuol credere di essere la causa involontaria del deplorevole stato di cos&; e mentre Lytton — in un impeto del suo filantropico amore — si reca personalmente nelle prigioni di Mukden per liberare uno dei tanti Tizìi cinesi rinchiusivi per il delitto di aver tentato di avvicinare qualche componente della Commissione, i delegati prendono segretamente la decisione di prolungare indefinitamente il loro soggiorno in Maneiuria. Vi lio segnalato l'opinione dei delegati ginevrini intorno ai propositi di Clan Tso Lian. Questi sarebbe in procinto di iniziare un'offensiva sul territorio del suo perduto Stato. Mi risulta ora — anche da fonti attendibili, oltre che dalle voci che corrono — che Gian Tso Lian è perfettamente d'accordo con i Giapponesi i quali gli avrebbero promesso il loro appoggio nel tentativo déll'exSatrapo mancese di diventare il Capo supremo delle Provincie nordiche della Cina. Questa interminabile vicenda di voci e di avvenimenti dimostra che, malgrado tutto, il Giappone riesce ancora a signoreggiare e a distrarre completamente la Commissione. Questa, non potendo fare di meglio, ha preso, come ripeto, la decisione di rimanere qui indefinitamente provvedendo persino a scegliersi una villeggiatura estiva per quando, fra qualche mese, la stagione lo consiglierà. Pu Yì in disgrazia Per segnalare l'attività attuale più concreta della Commissione, aggiungo che essa e ora alla ricerca di elementi per convincersi che se i Giapponesi crearono lo Stato manciukuò, contavano probabilmente su un partito indigeno favorevole o, per lo meno, su uomini mancesi influenti. Questi elementi, però, sembrano introvabili. Si palesa, al contrario, una diffusa ostilità contro le truppe nipponiche occupanti. Ciò ha disorientato, le ricerche della Commissione. Il Giappone non rinuncia certo, per questo, alle sue aspirazioni di « protettorato » in Maneiuria Anche gli ambienti militari nipponici si rendono conto dei sentimenti ostili dei mancesi. Un segno di cui la Commissione terrà conto si scorge poi nell'improvviso inspiegabile malumore del Comando Supremo giapponese contro Pu Yi, il Presidente imperiale. Tale malumore è ufficioso ma induce i delegati di Ginevra a non disperare che. l'effetto finale della loro presenza in Maneiuria possa condurre a conglobare la questione mancese con quella di Sciangai realizzando alla famosa \Tavola Rotonda la soluzione di tui fe lo questioni vendenti fra il Giappone e la Cina. Questa soluzione potrebbe consìstere nella nomina d'un Governatore per le ire Provincie esterne alla Grande Muraglia. Ma si giungerà mai a negoziali definitivi nippo-cinesi intorno ai problemi in corso '? Al momento attuale, Pu Yi appare in sostanza alla Commissione come una pedina giuocata dai Giapponesi cól segreto proposito di sacrificarla se la situazione interna della Maneiuria apparisse insosteni- e a a e i i u , e a a o i è o e i a fcpanBandgpètmlsnsbile. Questo risponderebbe, del re- jasto, alla prudente tattica del Giap- t^pone che vuole in Maneiuria assicurarsi la possibilità di una presa di possesso stabile e nello stesso tempo la certezza di una. onorevole via di ritirata nel caso che gli eventi in Maneiuria apparissero più forti del rgcnacla sua volontà. Dico apparissero e.lnon divenissero perchè quanto vengo esponendo non è che la faccia esteriore delle cose. La « protezione » dei delegati ginevrini Gli attentati alle ferrovie e nelle città, le interruzioni delle linee telegrafiche, le scaramucce in molti punti avanzati e le ritirate di truppe nipponiche da altri punti sono tutti eventi che i giapponesi hanno interesse se non di fomentare certo di mettere in evidenza, sperando così di indurre la Commissione àd andarsene dopo aver fatto un'inchiesta sommaria. Inoltre, il generale Honjio cerca di convincere i delegati che maggio è in Maneiuria il mese peggiore per i probabili venti mongoli. Ma con tutto ciò, Aldovrandi, Lytton, Claudel, Schneider e MacCorn sembrano decisi a sopportare t:-h.o, compresa l'asfissia nipponica che diventa ogni giorno più intollerabile. Davvero non si respira: microfoni nascosti nelle camere dell'albergo che essi abitano; poliziotti che non si peritano di entrarvi di giorno e di notte con i più assurdi pretesti; soldati nipponici che spianano il fucile contro le automobili che trasportano i delegati, malgrado le grandi bandiere delle rispettive Nazioni che sventolano sul radiatore; soprattutto l'esasperante, accanirnetitò deU la Polizia per isolare la Commissione col pretesto di proteggerla. Immaginate che ieri Lord Lytton ha partecipato a una partita dì golf, in un campo attiguo all'università, avendo tutto attorno ai limiti del campo stesso una corona di poliziotti, incaricati — dicevano — dì garantirlo da un attacco di banditi; o meglio per impedire {occorre ripeterlo?) che dei cinesi, desiderosi di parlargli, si avvicinassero. , Tutto sommato, è poco probabile che il partito militare nipponico, padrone della situazione, modifichi il suo atteggiamento verso la Com- cvgj, ,mrasione, atteggiamento apparente- mente ligio alla massima deferenza ma sostanzialmente negativo per gli . , „ -n» ± , scopi della pace. E pure certo c/teto Commissione — malgrado questo rortpui^tiino ostruzionismo non. couesissimo ostruzionismo nonrinuncerà tanto presto all'impresa dichìarandosi battuta. Perciò è da prevedersi un lungo periodo simile all'attuale. I delegati ginevrini po- tramio verificare anche, alla fine, . ., . .' . Mche u Giappone non intende rinun- ccare alle sue aspirazioni intorno aZ-la Maneiuria, aspirazioni che esso ritiene vitali. ARNALDO CIPOLLA.

Persone citate: Aldovrandi, Cian, Claudel, Gian Tso Lian, Lian, Lord Lytton, Schneider