I cento anni di vita del Cottolengo celebrati con nuova imponente opera di carità

I cento anni di vita del Cottolengo celebrati con nuova imponente opera di carità I cento anni di vita del Cottolengo celebrati con nuova imponente opera di carità Scorrono oggi cento anni dal gior. no ia cul 11 Beato Cottolengo lasciata la « Volta Rossa », dove aveva gettato '1 germe di quell'opera di immensa bontà e carità che doveva rimanere all'ammirazione del posteri col nomedi «Piccola Casa della Divina Provvidenza », si recava in Valdocco a prendere posg^ ^ llna meschina casupola attorno alla quale in breve si raggrupparono altri stabili, fino ad occupare rdmmensa area che oggi ospita circa seimila anime. Lo sgombro non era stato laborioso: il Beato e una suora, scortavano una carretto sul quale era adagiato un infelice can- ceroso: il primo della lunga, infinita teoria di sventurati che nel Cottolengo trovarono un insperato protettore e soccorritore. Era questo il pietoso, maper lui prezioso, carico, che il sacerdote portava alla nuova sede. Celebrazione in silenzio Il modestissimo prete pervaso di un sovrumano amore verso Dio aveva vagheggiato un sogno che Iddio gli ha concesso di tradurre in realtà: quelo di poter aprire le braccia a tutti reietti che la vita travolge come miseri rottami, di poter raccogliere utti i rifiuti della società, di provveere ai loro bisogni materiali, pia are i loro spiriti martoriati al pari elle loro carni, e infonder loro la fora di sopportare le sofferenze terrene n attesa di più alto premio. Unico suo atrimonio, la Fede: la fede nel mi' acolo della Divina Provvidenza a cui olle intitolare la sua Casa; e il mi acolo si è andato ripetendo ogni gior o e continua ancora. Abbiamo già ltre volte diffusamente parlato della Casa del dolore e della pietà » che l Beato ha istituito a gloria di Toino, la città che nella storia delle randi opere benefiche occupa il pri mo posto. I torinesi tutti conoscono talmente apprezzano la grandiosa stituzione, che non è necessario ricorare loro la magnifica sua storia: bati dire che i successori hanno camminato e camminano sulle orme del Cottolengo: e che la carità è la fiacola che ancor oggi arde perennemene davanti alla porta sempre aperta er tutti coloro che hanno bisogno di ssistenza. Dapprima fu di Beato ad ndare in cerca degli infelici infermi impossibilitati al lavoro; poi furono li sventurati ad andare spontaneamente a lui, e il fiotto, sempre crecente, di tutte le umane miserie, connua perennemente a varcare quella oglia. La modestia che fu il nobile emblema del fondatore non permette ai coninuatori della sua grande opera di ceebrare con alcuna esteriorità, neppue un avvenimento così solenne quale il centenario della creazione di queta « miracolosa città ». Il Rettore don Riberi, quello che i poveri hanno chiamato padre « Sì », perchè non ha mai sato rifiutar nulla ai suoi miseri amministrati, e i sacerdoti e le suore dela « Piccola Casa » sì sono raccolti a regare. Solamente sabato prossimo, er la festa del Cottolengo, si celebreanno solenni funzioni alle quali intererrà S. E. l'Arcivescovo Mons. Fosati. Il nuovo palazzo in costruzione Il centenario della fondazione della Piccola Casa della Divina Provvidena » viene celebrato essenzialmente con e opere. L'Istituto si espande sempre iù, occupa nuovi terreni e vede sorgere sempre nuovi stabili. Uno ve n'è he sarà ultimato nell'agosto prossimo che per la sua imponente mole merita di essere ricordato. Esso si allinea ungo la via San Pietro in Vincoli e i estende fino a quella piccolissima appella che gli orticoltori di un tempo avevano dedicato a S. Grato e che ora, ridotta a un misero rudere, è staa mutata in un magazzino. La faciata del nuovo padiglione a tre piani misura 165 metri e la profondità è di circa 14 metri. Una passerella gettata sopra la ria, congiungerà l'edificio con gli altri che si trovano nel'antica area. Accompagnati dal cav. can. Talenti visitiamo il cantiere nel quale hanno trovato lavoro circa 140 persone; benemerenza anche questa che in tempo di crisi, va accreditata al Cottolengo. Nella concezione è stato tenuto cono di tutti i moderni concetti edilizi. Nel vecchio nucleo è il paese con le piccole casupole, i vicoletti, i tnnnels otterranei; qui è la citta moderna. Un alto porticato corre lungo la acciata che guarda il cortile, prosegue nell'ala destra, va a congiungersi con quello del padiglione che fu ospedale in tempo di guerra ed ora ospia delle orfanelle, ed infine imbocca l'altro dell'amplissimo stabile eretto n memoria di Giorgio Frassati. TI cortile ha l'ampiezza di circa 55 metri ea quando vi entriamo, benché gli operai abbiano già lasciato il lavoro, echeggia di voci gioiose. Sembra una raccolta di passeri che si riuniscano e cinguettino a sera prima di andare a dormire, e sono invece le bimbe che sciamano sotto il porticato di fronte nell'ora della ricreazione che precede quella del ritiro nelle singole camerate. Quelle fanciulle sono circa 300 divise in Lorcnzine, Orsoline e Orfanelle. La nostra guida ci precede nei saoni: ve ne sono cinque ad ogni piano, di metri 31 per 8,30 e alti circa cinque metri, con ampie finestre da cui entra a torrenti la luce, muniti di ter mosifoni, di acqua corrente, di tutto ciò che è compreso nell'usato termine di: confort moderno. Vi sono infatti bagni ad ogni piano, e gabinetti di toeletta e impianti di lavabo per l'igiene, ecc. Nei sotterranei sono relè gati: i refettori, le cucine, ed i ser vizi, e cioè le caldaie che azionano termosifoni e gli impianti di aerazione. Ogni piano ha inoltre una cucina supplementare per quelle ricoverate che abbisognano di un trattamento dietetico speciale. Al primo, al secondo e al terzo pia"no. si rinnovano porticati, che formanoverande che serviranno egregiamenteai ricoverati, anzi alle ricoverate poi rifinitura, Una Banca che non teme infortuni che il padiglione è destinato ad ospitare 400 fanciulle. L'edificio è stato costruito con una rapidità fantastica: nel giugno scorso si svolgevano ancora le trattative fra i dodici proprietari delle case e casupole che sorgevano nella zona, nel luglio si iniziavano i lavori di demolizione e nel settembre venivano gettate le nuove fondamenta. Dal quel giorno il can. Talenti è vissuto si può dire nel quartiere, fra gli operai, seguendo con vivo interesse il progredire dell'opera. Ora il palazzo è virtualmente completato, non mancano che i lavori di o i o ¬ ptmdi sMa i progetti del Cottolengo non!isi limitano a ciò. Altri grandio-j si sono stati eseguiti ed altri sono | callo studio. Fra i primi non va dimen- -, mticato il mulino e il forno elettrico: jlun impianto ultra moderno che produ. I Sce ben 22 quintali di pane al giorno e che al di fuori di un personale tecnico, si serve esclusivamente del tipcpersonale della Casa, in maggior par-'gte sordo-muti, e la lavanderia. unittempo le suore dovevano accingersi|„a lavare la biancheria e gli indumenti di tutta la comunità alle tre di notte e la loro giornata, con brevissime soste per i pasti, non aveva termine clie a tarda sera. Oggi con i nuovi impianti elettrici l'ingente lavoro viene più facilmente sbrigato e con minore fatica per le suore. Prima, attorno alle ampie vasche, passavano stridendo le carriole colme di panni, mentre ora i carrelli corrono lungo le corsie su binari sospesi, apparecchi a forza centrifuga spremono i panni, in apposite caldaie vengono lavati quelli dei malati di infermità contagiose, altri apparecchi funzionano per la disinfezione a secco o a vapore e gli essiccatoi risparmiano lo sbandieramento della biancheria nelle zone di terreno ora coltivate ad ortaggi. I progetti di rinnovamento sono grandi e si può esser certi che verranno portati a termine. Il preventivo ctlrdpmncdtcealddnandefinanziario è ingente, ma il capitale;nè sempre come un tempo affidato ad'1una Banca che non tome infortuni alla Divina Provvidenza. Qui ogni pietra, ogni luce, ogni ombra parla dell'amore, della fede e della carità clie infiammò il cuore del Beato. La disgrazia di una bimba Di una gravissima e raccapricciante disgrazia è rimasta vittima la bimba Iris Tormena di Romano,.di 6 anni, abitante in strada Blasoni 55. La ragazzina, poco dopo le ore 14, era intenta a giocare, unitamente al fratellino di 4 anni, quando, per cause ancora imprecisate, andava ad urtare contro una piccola stufa rovesciandola e producendosi scottature di secondo e terzo grado alle braccia, alle gambe e al volto. Le grida di dolore della bimba richiamavano in casa la madre, che era uscita sul ballatoio pochi minuti prima. Accorrevano pure dei vicini di casa e, vista la gravità del caso, veniva chiamata d'urgenza un'autobarella. Portata all'ospedale S. Giovanni, la piccina veniva visitata e medicata dal dott. Biolatto, il quale la faceva ricoverare in corsia, riservandosi sulla prognosi. Un misterioso ferimento sulla strada di Moncalieri L'altra sera, verso le 18,30, il carrettiere Pietro Lardone, di anni 18, abitante a Moncalieri presso l'impresa di trasporti Malone, dove è pure impiegato, percorreva il corso dirigendosi verso Torino, quando venne fermato da un individuo, di cui non conosceva il nome, ma col quale però era venuto a diverbio il 23 del corrente mese. H nuovo incontro provocò una ripresa della lite, la quale si sarebbe conchiusa, secondo il racconto del Lardone, con un colpo di rivoltella che lo sconosciuto gli avrebbe sparato contro, ferendolo ad una coscia. Lo sparatore quindi si ecclissò. Per mezzo di una auto privata, il Lardone fu accompagnato all'Ospedale Mauri zi ano dove venne medicato e giudicato guaribile in giorni 20, salvo complicazioni. Nuovi prezzi del pane Su conforme risoluzione del Consiglio Provinciale dell'Economia Corporativa, in relazione all'attuale prezzo delle farine, il prezzo del pane di tipo popolare (forme da 600-900 gr.) è fissato in lire 1,55 al chilogramma ed pmmSdiricadlepacsasrsvorinncdlCPalfssI. il prezzo del pane di tipo comune (fo.r- ] me da 80 a 250 gr.) in lire 2 al chi-' logramma. Il nuovo prezzo è in vigore da lunedì 25 coir. Note spicciole Cenacolo dei 13. — Riunione il 28 aprile ore 20. — Oratore della serata il Conte, T. Colonn. (tiriodi-l'anisscra. Presidente della Federazione Combattenti, sul tema: <: Combattcntceimo nella provincia di To- rino Istituto Tecnioo Sommeiller. —- I,c domande per gli esami di ammissione e di idoneità- alle varie classi debbono preBen- torsi alla Segreteria dell'Istituto, dal l.o ! al 20 Maggio p. v. e dalle ore 15 allo 17.[la domande per gli esami di abilitazione: debbono presentarsi dal l.o al 15 ma-ggio, q dalle ore 15 alle 17. |Reparto motooiolisti «C. Odone», l.a Le-1gione «Sabauda». — Questa- sera, alle ore;20.45, a/lunata di tutto il Reparto Moto-.ciclisti alla. Scuola «Vincenzo Troj-a.5. Associazione decorati al valor civile a Marina. — 1 decorati al Valor Civile e di,Marina, sono invitati a partecipare alla riunione straordinaria per importanti comuDicazioni. che si svolgerà giovedì 28 e. ni., alle ore 21 precise, nella sede di via del Carmine, 12. Nell'aula di clinica psichiatrica (corso Regina Margherita, 139), domani giovedì, alle 21, il prof. Tarlo Ooria, terrà una conferenza con proiezioni sul tema: « Quale l'origine, come si manifesta., come si cura e come si evita, la paralisi generale progressiva ». E' indetto un concorso per esami a. umll. ci pos,ti di Vice-Segretario (Gruppo A . grado 11..o) nel ruolo del personale amministrativo centrale del Ministero dell'Agricoltura e delle Foreste. Presentare Ir domande entro il giorno 7 luglio p. v. Per Informazioni rivolgersi alla Prefettura, Utlìcio Gabinetto. E' aperto un concorso per esame a 24 posti di medico provinciale aggiunto di 2.a "classe nell'Amministrazione della Sanità Pubblica. Presentare le domande entro l'8 luglio. Per informazione rivolgersi alla Prefettura. Ufficio di Gabinetto. All'YMCA domani sera alle 21 eonfeicnza del dott. Adriano Ciancili sul tema: «11 mistero della vita». Croce Verde. — Domenica 12 giugno prossimo la Croce Verde celebrerà il 25.0 anniversario della sua fondazione. 1 militi sono convocali alla nuova sede sociale, via o 'Perrone, N. 14 bis per le ore 21 di glo e - vedi 28 aprile corrente. Federazione Arditi. — Oggi alle ore 14, trovarsi in coreo Àltacomba, 120.

Luoghi citati: Moncalieri, Torino