Fagioli (Maserati) vinca il G.P. Roma

Fagioli (Maserati) vinca il G.P. Roma Il " Decennale,. sulla pista del Littorio Fagioli (Maserati) vinca il G.P. Roma Le eliifliflsforie di [lasse a De Esiolis (11:0} linoni cossi) Varzi (3030) Ma, fortunatamente, nella mattinata | ad; ieri il tempo si è un po' rischiara-! dto; è cessata la pioggia, ma è conti- i vnuato a soffiare per tutto il giorno' nRoma, 25 mattino. | aLa burrasca della notte scorsa ave- dva minacciato di rovinare Ietterai- tmente la gara romana, intitolata aue- ì msfanno alla ricorrenza del Decennale. : cun vento gelido è impetuoso, 'il cui asolo merito è stato quello di asciu-i g;aro ben presto la pista. j l T_,a prima considerazione da fare, : ctu-ando le somme dai risultati è che'pmanifestazioni come quella di ieri, so-! sno troppo lunghe e finiscono col te-; sdiaTe ji publico, col far venir meno,unteresse dello sportivo, che dopo rtante ore (sette, salvo errore) di con- aUnUa tensione con un incensante ca-j rplgtroseUo"velócissimo sbtto"glV"occhi, "rimane come intontito, incapace di en- tusiasmarsi alla vittoria del campione favorito. Comunque, la giornata sportiva è stata discretamente interessai tè anche Ve i risultai tecnici' ^ ^-1 ^' anc"e *? 1 nsmiau tecnici non so-. eno molto diversi da quelli ottenuti lo ■ gscorso anno su questa stessa pista, con gli stessi tipi di macchine. In verità la fisionomia complessiva della gara non è stata appunto gran che diversa da quella che caratterizzò la stessa competizione de' 1931. Persino il « caso » Varzi, vittorioso nella propria batteria e battuto in finale dalla stessa macchino che lo battè l'anno scorso — la pesante 16 cilindri Maserati, quest'anno guidata dal valoroso Fagioli — si è ripetuto, nè più nè meno, come nel 1931. I risultati tecnici Molti risultati tecnici da esamina¬ re non ci sono in questa gara, che ha avuto, uno svolgimento quasi sempre piuttosto calmo oltre che regolare. Ad essa partecipavano su per giù le stesse macchine dello scorso anno e gli stessi piloti. Non c'era da aspettarsi, quindi, delle novità sensazionali, come in effetto non ve ne sono state. Vi basti esaminare i tempi dei vincitori delle categorie e della finale. NeHa due litri, l'unica dove ci sia qualche cosa di nuovo, la Bugatti. condotta da Minozzi, migliora di 16" da il tempo stabilito l'anno scorso Piombetti con la Maserati; tre Bu gatti sono ai primi posti e le segue un'Alfa Romeo da 1750 di Comotti che ha fatto una corsa ottima dato il tipo di macchina. Delle quattro Ma- serati concorrenti in questa categoria, tre sono costrette al ritiro; ma le monte non sono tali da far meravigliare per questo fatto. La selezione non è grave. Nella classe immediatamente superiore — nella quale partecipa pure Fagioli, che ha preso"' il posto di Buggeri nella 16 cilindri Maserati, che parte insieme alle macchine minori con 20" di distacco ma con classìfica a parte non essendovi altra macchina della sua categoria — Varzi, con la stessa macchina dell'anno scorso, migliora di appena un quinto di secondo il suo tempo battendo di 30" Taruffi che compie con l'Alfa 2300 una gara veramente spettacolosa; Von Morgen è terzo seguito da Castelbarco e da Dreifus, mentre Biombetti, che conduce la M. B. speciale, è costretto al ritiro, così come Cazzaniga. (Vi è da notare che Biondetti, già prima di partire, ci aveva detto che la sua macchina non era perfettamente a punto e che il suo esordio andava riguardato come una semplice uscita di prova). Questo nei riguardi dei tempi. Il record di Fagioli Quanto allo spettacolo, in questa corsa il trionfatore fu Fagioli che, in effetti, dopo avere doppiato Varzi e dopo avere condotto una schermaglia con il galliatese, il cui mezzo si appalesava senz'altro inferiore a quello del toscano, marciò sempre in testa applaudito dal pubblico romano, che lo ritiene ormai il suo idolo. Fagioli ha battuto di 3' e 1" il tempo segnato l'anno scorso dalla stessa macchina; ma la cosa non deve meravigliare perchè si ricorderà che nella sua batteria l'anno scorso questa macchina ebbe due competitori assolutamente... tardigradi, il che permise a Maserati di condurre una corsa prudentissima ver riservare tutte le sue forze alla finale. Questa volta invece se Fagioli correva, è vero, con classifica propria e quindi avrebbe potuto permettersi il lusso di andar piano, il fatto di essere in lotta immediata con un avversario come Varzi, punse il suo orgoglio e lo gettò in mezzo alla battaglia con cuore di leone. Ed eccoci alla finale emozionante, fino ad un certo punto, in quanto che Varzi non fu mai veramente minaccioso per Fagioli, che preso il comando all'inizio, le mantenne indisturbato per tutti i sessanta giri, limitandosi il galliatese a tenere il secondo posto avanti a Vor. Morgen prima (fino ài 5.o giro) e poi fino al 19.o giro allorché fu costretto a fermarsi per sostituire la I ruota posteriore sinistra danneggiata, I davanti a Pietro Taruffi che passò avan csrtsrrptlbcmvgvaddtfiaLtimRStctrfirshMzldsSti al tedesco d'impeto in un delirio di lla sagacia del pilota. Questo, essen-1do avvenuto in pieno, Fagioli potè vincere regalando, alla Maserati un'nuovo successo — il terzo a Roma — applausi. La corsa di Fagioli era evidentemente sicura, e rapida in modo ale da non d°ver mai sopportare la minaccia di alcuno fino a che la macchina avesse risposto alla volontà e mbito e meritato, Della 1100 si deve parlare partico- armente. Questa è stata infatti la orsa più tecnicamente interessante e più emozionante della giornata, esendo in lizza la 1100 Maserati da pita nuovissima, la quale in mano a n pilota più consumato del volenteroso Furmanik, avrebbe certo fatto assai di più di quanto fece. La velocissima Salmson di De Caolis avrebbe potuto infatti essere superata assai per tempo dalla più veoce Maserati che si limitò ad inseguire sempre in seconda posizione, alvolta superando la rivale per qua! ^VQIWf TO»eWao, ^(«vale per quaine metro, ma poi ritornava nei ran- ghi nnch-, ad ^ certo punto la pic. Mdola monoposto bolognese uscì fuori trada ritardando naturalmente di paecchi secondi. Ma il pilota, approfitando delle magnifiche doti di questa plendida creatura del povero Maserati, era riuscito a riguadagnare terreno ed era già in testa, avendo superato in un drammatico inseguimeno il francese quando al 21.o giro alo stesso punto della prima volta ebbe ancora una nuova « testa a coda » on conseguimento spegnimento del motore che gli fece sprecare questa olta molto più tempo tanto da farli perdere in pieno la corsa dandola inta al francese malgrado questi non vesse neanche il motore bene in orine. Tanto è vero che il «record» della categoria non è stato abbassao e i due primi non sono entrati in finale come avrebbero dovuto per non avere raggiunto la media prescritta. L'organizzazione è stata buona sotto utti gli aspetti. La prima corsa si è niziata alle ore 12. Pochi minuti prima della finale le note della Marcia Reale hanno annunziato l'arrivo di S. M. il Re che fra il più grande enusiasmo è entrato nell'autodromo re-1 candosi a prendere posto sull'apposi-1 to palco, di dove ha. seguito con inte- : resse le fasi dell'ultima corsa. Alla fine il Sovrano si è compiaciuto di ricevere il vincitore Fagioli col quale, si è congratulato. Molte personalità i hanno assistito alla corsa fra cui il j Ministro Acerbo, il generale Teruzzi capo di Stato Maggiore della Miizia, i Sottosegretari Giunta, Riccardi, Fani. Casalini, Marescalchi, il vicesegretario del Partito on. Marpicati, figli del Duce Bruno e Vittorio. Ha |lassistito alla competizione anche r S. A. R. l'Emiro Faysal. Lo classifiche Eliminiti ari a classa 1100: 1. De Carois su Salmson che compie i 25 giri, i pari a 100 km., in 46'58"3/5, alla me- : dia di km. 127,713; 2. Tuffanelli, su Maserati, in 48'2"l/5; 3. Furmanik, su Ma-i serati, in Dl'32"l/5. Eliminatoria classe 2000: 1. Minozzi, su Bugatti, che compie i 25 giri, pari 100 km. in 41'7", alla media di km. 145,926: 2. Romano, su Bugatti, in 41'32"4/5; 3. Czaikowsky, su Bugatti, in 41'34"; 4. Comotti, su Alfa Romeo, in 43'2"2/5; 5. Savi, su Maserati, in 43'39" e 1/5; 6. Cantono, su Bugatti, in 43'56"; 7. Rover, su Itala, in 44'13"4/5; 8. Madame Ilier, su Bugatti, in 47'55"2/5 (record precedente Biondetti, su Maserati, in 41'23"). Eliminatoria classe 3000: 1. Varzi, su Bugatti, che- compie i 25 giri, pari a 100 km. in 37'47", alla media di chilometri 15S.800; 2. Taruffi, su Alfa Romeo, in 38'17"4/5; 3. Von Morgen, su Bugatti, in 38'33"4/5; 4. Castellano, su Maserati, in 39'54"; 5. Dreifus, su Maserati, in 39'54"2'5 (record precedente Varzi, su Bugatti, in 37'47"l/5). Eliminatoria classe olire 3000: Fagioli, su Maserati 16 cilindri, che compie i 25 giri, pari a 100 km. in 37'33" 2/5, alla media di 159,758 (record precedente: Maserati, su Maserati, in 40' e 34 e due quinti). Repechage: 1. Dreifus, su Maserati, in 38'35" alla media di km. 155,507 ; 2. Savi, su Maserati, in 42'44"2/5; 3. Rover, su Itala, in 43'51". Finale: 1. Fagioli, su Maserati 16 cilindri, che compie i 60 giri, pari a km. 240, in ore l,30'45"l/5, alla media oraria di km. 158,671 (nuovo record. Record precedente, Ernesto Maserati, su Maserati 16 cilindri, in ore l,34'32"l/5, alla media di km. 152,321); 2. Taruffi, su Alfa Romeo, in ore l,31'14"l/5; 3. Von Morgen, su Bugatti, in ore 1,32'49"; 4. Varzi, su Bugatti, in ore l,37'7"l/5; 5. Czaikowsky, su Bugatti, in ore 1,37'27" | M87'40"2/5 UÌn0Zzl' SU BuEatti' in ore I ti, in or '5; 7. Costelbardo, su Masera- :e 1,37'55"; 8. Comotti, su Alfa | Itala. Romeo, in ore 1,40'56"; 9. Rover, su

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