La limitazione qualitativa riaffermata come criterio di immediata realizzazione

La limitazione qualitativa riaffermata come criterio di immediata realizzazione LA CONFERENZA DEL DISARMO La limitazione qualitativa riaffermata come criterio di immediata realizzazione Ginevra, 22 notte. La cronaca ginevrina deve forzatamente limitarsi anche oggi alle discus sic-ni della Conferenza del disarmo. La cosa può suscitare qualche meraviglia dato il precedente sensazionale annun-lcio di una serie cU riunioni dei bip Jivc, c dato anche 11 fatto che tre fra ji più autorevoli personaggi apparte-|nenti al gruppo dei cinque, e cioè Mac Donald, Stimson e Briining non pren 'dono parte ufficialmente alle riunioni oiella Conferenza. E' vero che i rappresentanti delle cinque maggiori Potenze si sono trovati insieme ieri a • .„' „ mezzogiorno per una colazione al Beau Rivage su invito di lord Londonderry secondo delegato inglese alla Conferenza del disarmo, c in serata al castello di Bessinge per un pranzo da Stimson, e che stasera essi si riunirono ancora una volta per un banchetto in casa Drummond. Ma senza voler svalutare f interesse delle suddette riunioni è naturale che molti siano indotti ad osservare come esse abbiano in definitiva qualche cosa di troppo' forzato per essere veramente di gran- , *Li ^.i. ,._ n„„_„*(.,J de importanza. Dato anche l'aspetto attuale delle questioni sembra logico presumere che nel caso le conversazioni più importanti si siano svolte non già durante questi banchetti di carattere assai particolare, ma nel corso di precedenti incontri a due. Briiniiig e Tardieu a colloquio Ad ogni modo di queste riunioni dei big five dopo il pranzo di questa sera in casa Drummond non si parlerà più almeno sino alla settimana ventura, dato che due dei principali protagonisti, Tardieu e Briining, sono stati costretti a lasciare stanotte Ginevra. Il motivo di queste due partenze è in ambedue 1 casi di carattere elettorale Il Presidente del Consiglio francese ritiene più utile presenziale ad alcune riunioni in vista delle prossime elezio ni nella sua circoscrizione di Belfort, e il Cancelliere del Reich dal canto suo vuole andare in Germania a"de-lpom™r^^AS ^i!Landtag prussiano. Prima di lasciare.Cinevra Tardieu e BrUning hanno avu-jto un lungo colloquio. Le voci che cor- rono a proposito di varii incontri sono; naturalmente più sensazionali, sia se'riferite al problema degli armamen- ti, che a quello delle riparazioni. Si , c i , « I parla per esempio con una certa insi-|ttenza degli sforzi che sarebbero stati [fatti in questi giorni dal signor Stim son per completare il Trattato navale di Londra con l'adesione dell'Italia e della Francia. Si pretende per esempio che il delegato americano avrebbe fatto balenare — in un colloquio odierno con Tardieu — la possibilità di concessioni nel campo degli armamenti terrestri nel caso che la Francia si decidesse a mutare atteggiamento per quanto concerne la questione navale. SI sa infatti che il mancato completamento del Trattato di Londra è unicamente dovuto alla cattiva volontà della Francia, dato che — per limitarci alle ultime fasi delle trattative — vi è una proposta conciliativa inglese accettata dall'Italia, e a cui la Francia non ha ancora risposto. Per ciò che concerne la questione delle riparazioni e dei debiti internazionali è da rilevarsi che la notizia relativa all'invio di una Nota americana tendente ad ottenere una conferma formale delle loro obbligazioni da parte delle Nazioni europee debitrici è per il momento ignorata da tutti gli interessati. Le uniche notizie sicure che si possono qui avere nel campo delle questioni economico-finanziarie sono pel momento quelle concernenti la ripresa delle trattative a proposito degli Stati danubiani e balcanici. Gli esperti delle quattro Grandi Potenze, e cioè Von. Beneduce per l'Italia, sir Leth Ross per l'Inghilterra, Bizor per la Francia, e Schwerin von Krosigh per la Germania hanno cominciato fin da ieri mattina i loro lavori in collaborazione con un delegato del Comitato finanziario per l'esame della situazione finanziaria dei Paesi danubiani. Il problema danubiano ripreso Il loro primo compito consisterà, a quanto si annuncia, nel mettere in chiaro le cifre precise delle somme dovute da questi Paesi fino al 1933. L'on. Grandi che continua' a seguire con attenzione l'importante problema ha avuto oggi un nuovo incontro con il Ministro ungherese Walko, e successivamente un altro con Litvinoff. Le discussioni della Conferenza del disarmo sono state anche oggi di vivo interesse. All'inizio della seduta sir Simon, premessa la necessità di arrivare a una decisione unanime sul principio della limitazione qualitativa, ha fatto sapere di essere disposto a portare alcune modifiche di forma alla sua mozione nel senso di salvaguardare la scelta del mondo per realizzare tale principio, e cioè per mezzo della abolizione o della internazionalizzazione delle armi. Era il minimo che si potesse concedere alla Delegazione francese dato che infatti in ogni caso essa aveva diritto in base all'ordine del giorno stesso della Conferenza di pretendere l'esame del suo progetto di internazionalizzazione degli armamenti. Disarmo qualitativo o internazionalizzazione In conseguenza la proposta Simon assume la seguente redazione: « La Conferenza dichiara che, senza pregiudizio delle altre proposte che do vranno essere discusse sotto le rubri che successive dell'ordine del giorno, .essa accetta il principio del disarmoqualitativo, vale a dire la scelta di ta-proibito a tutti gli Stati o internaste-nalizzato per mezzo di una Conferenza generale ». Come si vede il principio della limi tazione qualitativa è nettamente affermato. Il signor 1 itulescu ha dovuto « bon gre mal gre » raccogliere l'invito di Simon, e ritirare il suo imbrogliato progetto. Due det'li altri compiacenti firmatari della proposta Tttulescu, Il boliviano Costa do Rels e il cubano Bethancourt, si sono affrettati a far sapere di essere felici di poter dare la loro adesione al principio della limitazione qualitativa. • Poi è stata la volta del signor Tardieu. Troppo preoccupato di mettere i punti sugli «1», e di porre in rilievo che — riservata la questione metodo- logica — la Conferenza avrebbe dovuto decidere più tardi per l'uno o per l'altro principio, il Presidente del Con- sigilo francese ha finito col fare il discorso più inabile che si potesse im,naginare; la cniarezza in questa male ria doveva infatti fatalmente andare a tutto svantaggio della posizione tran cese Dopo alcune parole di adesione del delegato tedesco Nadolny e del delega to russo utvinoff la nuova mozione gi¬ mon è stata votata alla unanimità. Immediatamente dopo questo voto, sir John Simon ha preso nuovamente ,a paro,a per presen£are un ^tro pro. getto di risoluzione tendente ad una immediata applicazione del principio della limitazione qualitativa. « Cercando di applicare il principio di disarmo qualitativo, quale è stato definito nella risoluzione precedente — dice la nuova proposta Simon — la Conferenza giudica che 3i dovrebbe esaminare l'insieme degli armamenti terrestri, navali ed aerei allo scopo di scegliere le armi che hanno un carat- "en^U nKSlen0^T0^ nCH sono le più minaccioso per la popola- zione civile » Se qualche preoccupazione poteva essere rimasta dopo la modifica intervenuta stamane nell'originaria proposta Simon, essa è immediatamente caduta grazie alla presentazione di questa seconda mozione. Con essa il Capo del Foreign Oi'fice ha dimostrato di voler essere perfettamente conseguente; ha affermato il principio della limitazione qualitativa con la prima mozione, Simon propone con la seconda che si inizi la discussione per l'applicazione pratica del principio stesso. Simon per l'applicazione immediata Sviluppando la ' sua proposta il delegato inglese ha avuto alcuni felicissimi accenni a quanto è stato costantemente affermato dall'on. Grandi a.proposito della parte V del Trattato di Versaglia concernente l'abolizione del,e armi aggressive. SI tratte, di un argomento di grandissimo peso, che!Può efficacemente valere per la defimzione dell'eguaglianza dei diritti del vani Stati. La nuova proposta Simon è stata calorosamente appoggiata da Gibson e da altri oratori, con riserva di lievi varianti formali. L'ufficio di presidenza I. . . .... ^1e lo delegazioni interessate presentavano pertanto una rielaborazione della mozione, proponendo che la competen za di determinare « le armi più specificatamente offensive o le più efficaci contro la difesa nazionale, o le più minacciose per le popolazioni civili », fosse affidata alle Commissioni per gli armamenti terresti, aerei e navali. La proposta è stata accolta all'unanimità. Le Commissioni speciali si riuniranno lunedi mattina. Nella giornata di domani avrà luogo soltanto una breve riunione dell'ufficio di presidenza della Conferenza. 0. T.