La cooperazione agricola nei suoi scopi e sviluppi

La cooperazione agricola nei suoi scopi e sviluppi Un importante congresso a Milano La cooperazione agricola nei suoi scopi e sviluppi Milano, 20 notte, iSi p svolto f. ronrm™ ìpH nei «salone suferiore del Pa*|l one ra alla Fiera, il Convegno Nazionaleidella Cooperazione Agricola che ha ra- dunato i rappresentanti di tutte le re- gioni. Qualf enormi vantaggi apporti tra gli agricoltori la cooperazione — pagna realizzatrice con voluta dal Regime occu-, nato — IO dimostra l'at- pvTP à seriza^dubb^) su- = llnrP^denti r_.~?re5r_Sa a—1—if»w IdenaUCoonéraziÌneqA^c^à chiara- qeiia>ooperazione Agricola cne na ra :crii "nfrrirolfori la roonèraziohe che neilacanSLSa^raUzzatatce con ta^to fervor?^te^a?^gtae^ OM- na il nrmio nostò — 10 dtóostra ?at- tuale ffiteaPctw?ìTsenzindubWo su- Deriore 2 tutte il weced^O P La Cooneraz one dSu Asricoltori che ha ScoSi Mennnen^en^econo- mici rendiPin?attf lisai Siù conve- S™ia^^^^i„^^^UrSSf«.i produzione- ne la fase drÒrima ras Formatone delle derrate? incedo7%l | renderle pronte alla vendita mercè il compimento, in forma collettiva, di operazloni che ai singoli è impossibile effettuare se non a prezzi esorbitanti; nella fase della vendita dei prodotti, attraverso quelle cooperative o quei consorzi che vanno dalla forma rudimentale e semplice della raccolta e della vendita conseguente delle derrate, alla forma più completa che comprende pure le operazioni di trasformazione e lavorazione delle materie prime prodotte dall'agricoltura. In sostanza, la Cooperazione si sforza di aderire all'intero processo produttivo e si adegua agli svariati bisogni degli agricoltori, alle condizioni ambientali, alle necessità conseguenti dai diversi tipi di prodotti. Per tutto questo, la Cooperazione non è una sovrastruttura addossata al jrrande -edificio dall'agricoltura italiana per poterlo dominare o sfruttare a fini diversi, bensì è un supporto, indispensabile nell'attuale momento, alle economie delle singole aziende, un mezzo di disciplina e di organizzazione della produzione e dei produttori che oltre a scopi individualistici e di categoria, si prefigge scopi di interesse nazionale, di potenziamento dell'economia italiana nel quadro del commercio mondiale. Tuttociò è stato luminosamente ribadito anche nelle discussioni del convegno. Il convegno è stato presieduto dal Presidente della Confederazione degli Agricoltori, onorevole Tassinari. Erano presenti oltre ai membri della Giunta Confederale, onorevoli Fregonara, Fornaciari, Durini, Marini, Schiavi, conte Bennicelli, barone De Renzis, cav. uff. Turco, marchese Gondi, conte di Frassineto, conte Isolani, il sen. Rossini, gli onorevoli Ascenzi, Olmo, Miari, Michelini di San Martino >q- j retti, Catalani, Gibertini, Bilucaglia, il,Segretario g.-aerale della Confedera-.zione dr. Pareschi, i presidenti ed i se gretari di tutte le 92 Federazioni Pro vinciali Fasciste degli Agricoltori, i presidenti e i direttori di tutti i Consorzi Agrari col presidente della Federazione dei Consorzi Agrari on. Ca-,loro o il riplpjrato consigliere t>rof.!bI2»w i nrMid°nti ed i funziOTari ^m um,SPPa^^anizUz^i MBUÌmVf%£m de^StSt Slcomplesso nell'ampio salone era raccolto un migliaio di persone da ogni parte d'Italia. , Erano inoltre presenti il dott. Labbadessa in rappresentanza dell'Ente Nazionale della Cooperazione il cui presidente on. Peverelli ha aderito con un telegramma, e il dr. Del Bò, in rappresentanza dell'oc Angelini, presidente del sindacato nazionale dei Tecnici Agricoli. Il discorso di Tassinari Il Convegno è stato aperto con un discorso del presidente della Confederazione degli agricoltori, onorevole Tassinari, accolto da vivi reiterati applausi della imponente assemblea. L'oratore ha illustrato le ragioni d'ordine morale e propagandistico che hanno indotto la Confederazione ad allestire la Mostra per far conoscere quello che è stato fatto per organizzare e disciplinare la produzione e per affiancare all'organizzazione sindacale una potente organizzazione di produttori. Entrando a considerare la sostanza del movimento cooperativo degli agricoltori, l'oratore ha affermato che la cooperazione ha pieno diritto di cittadinanza nell'ordinamento corporativo dello Stato fascista, poiché corporazione e cooperazione non sono due fenomeni antitetici ma fenomeni che si integrano. Come la corporazione non è altro chp la sintesi degli interessi di gruppo delle categorie e dei singoli nel superiora interesse nazionale della collettività; così la cooperazione per quell'interesse nazionale può contribuire a raggiungere le finalità che sono nell'essenza dello Stato corporativo. La cooperazione in uno Stato unitario come il nostro non può essere che fascista. Non può essere che a fianco di quella anizzazione sindacale che il Regi-ha creato in quanto integra per economica del Regime lo svolg^entoed il raggiungimento dei problemi[^organizzazione:-sindacaleche il Regi- | ™u=t^f0chLn ^ I"1"0 <3uc"o. cne r»S™*^_»*,J»^_«*£nel campo dell' agricoltura gli agri coltori espongono. Un secondo aspetto importantissime è 1 dell' organizzazione dei produttori i ;al ,3ÌS0Kni dell'esportazione e del conjsumo interno secondo criteri direttivi ben definiti e ben applicati In terzo luogo un grande beneficio possono ritrarre dalla organizzazione economica i piccoli coltivatori, per i quali l'organizzazione cooperativa costituisce una questione fondamentale! ^ l'unione degli sforzi individuali i be- nefici economici della grande azienda, Pur conservando le caratteristiche ed piccola unità azie.i-da'e-r .. . [_£ °r?„° Passa P°> \n Ja£? ™?a„YAn! marofcstazioni fan zt^'one economica degli n°^nF^da 1 aPPorto vaIldo ha recato per S.iungimento di certe direttive tlca commerciale, ed afferma . organizzazione sindacale degli agricol- tori affianca l'organizzazione economi- ca perchè considera Quest'ultima come doratore passa poi in rapida disa- mina lo var*[e mamfestazioni dell'or-!i agricol- «c-oraa rapporto vanno che tale organizzazione ha recato per il rag- Siungimento di certe direttive di poli- tloa commerciale, ed afferma che la organizzazione sindacale degli agricol- tori affianca l'organizzazioni economi- °a perchè considlra quest'ultima come un mezzo efficacissimo per realizzare, nel campo pratico, i postulati della;Politica economica agraria. Dopo aver affermato che l'orgamz- all'or?anlzzazio'ie sindacale quanto alrorgantoazipne economica _degli agri coltori è di dare al grande Capo quella unità organizzativa che deve potenziare al massimo l'economia agricola del Paese. L'opera della Confederazione All'on. Tassinari ha fatto seguito il dottor Pareschi, segretario generale della Confederazione, il quale ha riferito sull'attività della Confederazione degli Agricoltori nel campo cooperativistico. L'oratore afferma che tale attività si è svolta basandosi su tre direttive fondamentali, la prima di carattere politico, per dare, attraverso un'opera energica ma prudente ed oculata, un'anima fascista allo vecchie organizzazioni e principalmente alla Federazione dei Consorzi Agrari, la seconda di carattere propagandistico, ntesa a stimolare attraverso la Federazione provinciale degli Agricoltori l senso della solidarietà cooperativa, a terza assistenziale attraverso un contatto quotidiano con le sfere go-jvernative e con le alte Gerarchie deliRegime, In tutti i campi dell'attività econo mica agricola gli interventi della Con- federazione Agricoltori hanno risolto;situazioni, ma soprattutto hanno ser-ivito a dare alla organizzazione eco-jnomica un indirizzo unitario e a faricapire che gli agricoltori sono salda-:mente inquadrati nella loro organiz- zazione e sono fermamente convinti;di avere in se stessi la forza e la |volontà di risolvere da soli i loro pro-lblcmi e di potenziare i loro interessijeconomici. ,1La relazione del dottor Pareschi è|stata accolta da vivi applausi E seguita la relazione dell'on. Ca-Iore, Presidente della Federazione Ita-Uliana dei Consorzi agrari, sulla atti- vita della Federazione stessa e sull'or- ganizzazione delle vendite collettive specialmente nel campo orto-frutti-1 colo. La discussione . lato 11 dott- Labbadessa, dell'Ente NazionaIe d^ Cooperazione, il quale si,* dichiarato d'accordo con i dirigentiIl^J??^^.»^ sulle . direttiveIL'on. Tassinari ha aperto quindi la discussione sulle' tre relazioni. Ha par- J fondamentali dell'organizzazione cooperativa degli agricoltori. Al dott. Labbadessa segue il dott. Del Bò, il quale reca ai convenuti il saluto dei tecnici agricoli cui appartengono 11 Presidente e il Segretario generale della Confederazione Nazionale Agricoltori e gran parte dei presidenti, segretari ed alti funzionari delle Federazioni Agricoltori e dei Consorzi Agrari d'Italia. Nella seduta pomeridiana sono state svolte alcune interessanti relazioni su diverse branche dell'attività cooperativa degli agricoltori. Nella seduta pomeridiana sono state svolte alcune interessanti relazioni su diverse branche dell'attività cooperativa degli agricoltori. Schiavi ha parlato sul tema: «Le latterie e ì caseifìci sociali e il problema del latte e dei suol derivati a-, trattando diffusamente di tutte le questioni zootecniche connesse; l'aw. Friedmann ha parlato sulle cooperative dei viticoltori: Cantine Sociali e Cooperative per la lavorazione delle vinacce; il dot-tor Orlali ha diffusamente parlato sul- la crisi della sericoltura e sulla effl- cace azione di sostegno ai bachicol- bozzoli che si vanno diffondendo in tutte le regioni d'Italia; il dott. Guzzini ha riferito sui Consorzi tabacchicoltori, sugli oleifici sociali e sulle altre forme di cooperative agricole. Il dott. Labbadessa ha riferito sul tema dei rapporti fra cooperative di produzione e cooperative di consumo soffermandosi su quello che si è fatto in aspetti degli sviluppi della cooperazione degli agricoltori. Quindi il dott. Pareschi ha rivolto un appello agli __onooli, perchè sorreggano vicende-™^ ^Sb&ttLSSS^àt^i»m Italia ed all'estero per avvicinare ledue importanti branche di attività eoo- perativistlche V Aperta la discussione sulle relazio-ni, molti dei presenti hanno portato il loro contributo per precisare alcuni l^dutforf eC°n°'volmente, affermando essere necessa nismi. piccoli e grandi, anche se questi ultimi sentano meno dei primi il bisogno dell'assistenza. L'on. Tassinari, chiusa la discussione, ha dato lettura di alcuni voti ure-sentati circa l'organizzazione degli a grumicolton, che sono stati approvati.Ha riassunto quindi lavori del con-vegno, affermando che esso rappre-senta una poderosa affermazione del-l'importanza dcll'orsranizzazione eco-nomica deirll agricoltori ed una nuo-va tappa di quel cammino che l'agri- assegnato dal Fascismo. L'oratore ha accennato quir.di ai diversi problemi affrontati &U,organiz3aBìoae sinda-1 cale e £0; erano artisti neMa largadiscussione ricordando lì contributo]agrumi e si è ir ma dell'indebitai parlando anche . dato dalla Confederatone degli Agri-l col-ori per la Importandone e la solu- zior.e delle pii urgenti questioni di carattere tributario, doganale ed eco- nomico in genere. Ha oarlato della difesa de! grano, del granoturco de nso, del burro, del bestiame, desi:, agrumi e si * intrattenuto sul problema dell'indebitamento dell'agricoltura, parlando anche del particolare assetto ohe riflette la pesantezza finanziaria de: Consorzi Agrari, la cui soluzione è ormai molto prossima. Concludendo. 1 on. Tassinari ha rilevato che arh agricoltori pur nel momento difficile che sensazione della perfetta; unità che esiste tra organizzazione sindacale e le organizzazioni econo-! miche degli agricoltori. Il discorso del Presidente della Confederazione Nazionale Fascista degli ! Agricoltori è stato accolto da vlvissl-1 mi applausi e il convegno si è sciolto con vivissime acclamazioni all'indirizzo del Duce, al quale è stato inviato un telegramma di devoto omaggio. Altri telegrammi sono stati, inviati, onde attestare la riconoscenza degli agricoltori italiani per l'azione del Governo a, favore dei rurali, ai Ministri dele Corporazioni e dell'Agricoltura e Foreste e al Segretario del Partito. I dati definitivi del censimento della popolazione italiana Roma, 20 notte. La Gazzetta Vjjiclale pubblica i dati globali definitivi del settimo censimento della poplazione, svoltosi il 21 apriledel 1931, anno nono. Popolazione presente: dati provvisori 41,220.434, dati definitivi 41,230,047, con un aumento di 9,613. Popolazione residente: dati provvisori 42,209,923, dati definitivi 41.709,!i81 con una diminuzione di 500,342. Questa diminuzione è dovuta al fatto che 500,342 Individui calcolati residenti perche si riteneva a norma di legg;e che sarebbero rientrati in Italia prima del 31 dicembre 1931 non sono rientrati, per il censimento del Regno nel 1881 gj impiegarono 9 mesi o. 19 giorni; nel jgoi un anno e tre giorni; nel 1911 un anno e sej mesj e 21 giorni; nel 1921 due anni, 9 mesi c 17 giorni; noi 1931 malgrado un forte aumento dei]a popolazione, un anno. Ecco i dati che si riferiscono alle USS Pr^ncie memontes ed al Co m°^° capoluogo dPw^vfncfa dati nub ^tì^M^aSa^àal mnSSimtó orinario dilla Gaietta UffiSìate -■ - 0 - ■ • a V1n.nalc Aosta Comune 20.787 - 20.731 Cuneo Provincia 642.25! . Torino Provincia: popolazione resi dente legale 1.142.748, popolazione presente di fatto 1.147.149; Torino Comune: 590.753 - 597.260. Alessandria Provincia: 359.720 356.879; Alessandria Comune 79.762 82.567. Aosta Provincia 237.256 - 226.107; Cuneo Provincia 642.251 - 619.598; Cuneo Comune 35.522 - 36.150. Novara Provincia 395.537 - 389.352; Novara Comune 60.855 - 63.211. Vercelli Provincia 366.308 - 359.525' Vercelli Comune 38.581 - 39.546. _ biano"~subitò" la'lesione stèssa, n Governo convenendo sulla ùtì ntà dldetto ftcwi^rteerfà ^ p™ ^morre un1 aJS denunce medesime da parte dei me- La denuncia dei nati deformi e la relazione del Capo del Governo Roma, 20 notte. La relazione con la quale il Capo del Governo illustra, alla Camera, il disegno di legge che fa obbligo della denunzia delle nascite di infanti deformi, ricorda che nella discussione svoltasi al Senato sul bilancio 1931-3:1 del Ministero degli Interni veniva prospettato al Governo, tra l'altro, l'opportunità di rendere obbligatoria la denuncia, da parte dei sanitari, dei casi di lesioni da cui sia derivata una minorazione tale da esigere un'idonea assistenza a favore di coloro che ab- dici e delle levatrici, fn relazione a tale riserva e dato che con dette denunce si tende ad ottenere un completo accertamento degli storpi e dei minorati per cui occorre provvedere una adatta assistenza, è sfato predi- sposto il disegno di legge composto SL™ ^«J^f0^q,u?le Yj?ne 5g°, *25SS° j£ „m£d„IC1 c"irur£hi e a e levatrlci c!le abbiano prestato as- ^^^"TX1SiSt^i , deml.nc'??f «L??.6!,^ e al1.Ufficiale sanitario la nasci:a ^ 9?^ infante, deforme. I medici chirurghi hanno l'obbligo, inoltre, di denunciare alle stesse Autoritài casi di lesione da essi osservati, dacui sia derivata o possa derivare unainabilità al lavoro, anche parziale, di carattere permanente. A carico dei contravventori è stabilita l'ammenda di lire 100 a 500. Una conferenza del prof, Gasperoni a Vercelli Vercelli 20 notte Nella sede dell'Istituto fascista di Cultura il R. Provveditore agli Studi per il Piemonte, gr. uff. prof. Gaspe- roiii, presentato con elette parole dal prof. Perotti, presidente dell'Istituto, Puntato con elette" parole~dàl ha tenuto una raifm per'ilEs&àré l'Ottocento vercellese. La dotta e acuta lezione è stata se- plausiSKcSm^