XXI aprile festa del lavoro e della giovinezza

XXI aprile festa del lavoro e della giovinezza XXI aprile festa del lavoro e della giovinezza 411 mila giovani parteciperanno alla VI Leva fascista - La consegna delle Croci a! Merito ai lavoratori e dei premi ai fedeli della terra - La inaugurazione di imponenti opere pubbliche - I Sovrani presenziéknno la seduta dell'Accademia d'Italia - Le cerimonie nella Capitale li Pi Oggi è la festa del lavoro italiano Nel giorno che ricorda la nascita, di un popolo, di un mondo, di una civiltà immortali, i lavoratori italiani sostano sulla loro diuturna fatica non per abbandonarsi alla crapula o per inneggiare agli Dei falsi e bugiardi di un internazionalismo che non ha senso storico e politico,! quando tutto intorno, dalla Russia all'Asia, dall'Europa all'America è un continuo sorgere, affermarsi, rafforzarsi di nazionalismi, ma per raccogliersi e pensare e riflettere nella realtà di oggi, nell'atmosfera di oggi, nella coscienza sociale e politica di questa Italia nuova che dieci anni di Regime fascista hanno vigorosamente plasmato e saldamente ricostruito. Che l'Italia sia oggi all'avanguardia del progresso sociale è un fatto largamente riconosciuto: il mondo guarda ammirato a quelle che gli stranieri chiamano esperienze italiane e che per noi sono ormai forma e sostanza di una nuova civiltà il cui divenire è affidato alle generazioni che, nella lettera e nello spirito dei nuovi principii, crescono e maturano. La storia dirà più tardi che solo un uomo come Mussolini poteva concepire e attuare codesto nuovo ordinamento sociale che è il corporativismo fascista; solo un uomo che aveva esperimentato, nello spirito e nella pratica, le fallaci dottrine che nella seconda metà dell'ottocento erano apparse come il lievito più efficace per la imminente redenzione sociale, poteva valutare, discernere, comprendere quanto di falso e di artificioso, di opportunistico e di egoistico, di anti-sociale e di fazioso vi fosse in quelle enunciazioni e in quei postulati. La teoria economica marxista basata sul principio dell'antagonismo assoluto degli interessi fra operai e padroni ha fatto bancarotta dovunque; il sindacalismo, pur nella difesa degli interessi delle categorie, ha un altro spirito. E sindacalismo è ottimista — il solo fatto di trattare presuppone una volontà e una possibilità di accordo — mentre il determinismo marxista è pessimista e perciò folle e catastrofico, contrario a tutte le nonne del vivere economico e politico. L'ideologia e il movimento sindacali non hanno senso se coloro i quali dirigono le organizzazioni non credono alla possibilità di vincere la ferrea legge del salario, il dogma della domanda e dell'offerta, la determinazione naturale delle leggi economiche, con considerazioni e atti di volontà ispirati a un principio sacrosanto : « un equo salario quotidiano per un equo lavoro quotidiano ». / U movimento sindacale è perciò anti-marxista — il marxismo, difatti, lo subì — esso ha le sue lontane radici, se mai, nel regime corporativo precapitalistico che il marxismo non capì, come non lo capì l'economia politica classica chiusa nei suoi schemi tradizionali attorno al concetto e alla funzione della proprietà. Solo il Duce, con quella genialità che distingue le sue concezioni e le sue deliberazioni, comprese che bisognava dare al sindacalismo, attardantesi nel campo strettamente economico, un contenuto spirituale e una funzione politica; solo il Duce comprese che non bastava dare al sindacalismo un diritto giuridico e sociale, era necessario creare la corporazione, la magistratura del lavoro, le opere assistenziali, lo Stato corporativo infine, sintesi di tutte le attività nazionali. Dalla realtà sociale e politica del tempo Egli ha tratto, con mirabile intuito, la dottrina e la prassi fascista. Nella storia del pensiero umano non potrà essere ignorata questa grande opera per cui Roma dona ancora una volta al mondo la sna legge di vita. Gli italiani tutti che oggi esaltano l'umana fatica, senza, la quale la vita stessa non avrebbe scopo e ala, intendano in tutta Ja sua portata l'opera grandiosa che il Regime ha realizzato nei rapporti sociali, e ricordino, come è stato autorevolmente affermato, che l'entrata dei Sindacati nello Stato costituisce l'atto di nascita di una nuova società nazionale che supera, nei principii e nella realtà, la concezione marxista della società come l'indifferentismo liberale, non intende sottomettere il lavoro al capitale, o viceversa, ma tutto deve equilibrare e contemperare nell'interesse del bene comune. Lo Stato fascista, potenziatore della prosperità nazionale, non è apdndat e e e agnostico come lo Stato liberale; è perciò inammissibile un agnosticismo sindacale nei riguardi dell'etica fascista : ecco perchè la festa del lavoro è festa di tutti, è festa nazionale e fascista, esaltazione di potenza, tensione di volontà ad una mèta comune, giuramento di giovinezza che vota l'animo e if braccio alla grande Causa che ha tratto dalle rovine il nome e lo spirito di Roma e lo ha lanciato ancora una volta per il mondo a riaffermarne l'eternità e l'immortalità. Salutiamo questi giovani con animo reverente: essi sono la certezza del domani, gli assertori più efficaci delle verità nuove maturatesi in dieci anni di infaticabile attiyità, i difensori più validi della Rivoluzione che travolse e distrusse un mondo per salvare la dignità e lo spirito della Nazione. Salutiamoli, nel nome sacro di Roma. Solenne celebrazione Roma, 20 notte. La ricorrenza del 21 aprile, Natale di Roma, Festa del Lavoro e Festa della giovinezza, verrà domani celebrata in tutta Italia con una sene di manifestazioni che, secondo le disposizioni a suo tempo impartite dal Direttorio del Partito, sono state fervidamente preparate in questi giorni dalle Gerarchie politiche con 1 attiva collaborazione degli organismi sindacali e dopolavoristici. La Leva fascista — che resta sempre la più alta e significativa cerimonia di questa giornata assurgendo a rito di perpetuità e di rinnovamento del Regime — avrà domani quésto di caratteristico e di nuovo, che per la prima volta comprenderà anche il passaggio dei Giovani Fascisti nel Partito. Mentre prima, come si ricorderà, dalle Avanguardie gli adolescenti entravano senz'altro nel Partito, nelle schiere adulte delle Camicie Nere, ora nella organizzazione entrano giovani maturati in un nuovo stadio preparatorio, fatti più saidi nella volontà e più robusti nel fisico da un tirocinio più lungo e più completo. Più perfetta, più accurata si è fatta quindi l'educazione materiale e morale delle nuove generazioni e domani si vedranno gli effetti del nuovo sistema. Duecentomila giovani, sciogliendo dal collo il fazzoletto con i colori di Roma, entreranno nei ranghi dei camerati più anziani e daranno prova e spettacolo di sè sfilando dinanzi alle supreme Gerarchie ed alle popolazioni raccolte intorno a loro. Le recinte del Partito Contemporaneamente, avremo il passaggio degli Avanguardisti nelle file dei Fasci Giovanili e quello dei Balilla nelle Avanguardie e sarà così perfetto e definitivo il quadro delle fasi attraverso cui, nel clima del Fascismo, crescono e si affidano alla vita politica, intesa come milizia, le nuove generazioni. Come fu già annunziato, imponenti sono quest'anno le masse di giovani partecipanti alla Leva. Ai duecentomila Giovani fascisti che entrano nel Partito occorrerà aggiungere oltre 101.000 Avanguardisti che passeranno nei Fasci Giovanili; e 110.000 Balilla che passeranno nelle Avanguardie: 411.000 quindi parteciperanno alla Leva alla quale assisterà si può dire la totalità delle forze fasciste delle Provincie. Per regioni è noto come il contingente degli Avanguardisti di leva, risulti così ripartito: Lombardia 10.676; Toscana 10.099; Sicilia 9499; Veneto 8622; Piemonte 8271; Puglie 8163; Emilia e Romagna 7404; Campania 6964; Abruzzi e Molise 5828; Calabria 4262; Liguria 4429; Lazio 3844; Sardegna 3875; Venezia Giulia 3418; Marche 2917; Umbria 1635; Basilicata 1161; Colonie 160. Particolare notevole, il 22 per cento del contingente di leva è costituito da studenti; il 78 per cento proviene dalla categoria degli impiegati e dai ceti operai, artigiani, contadini. Il grosso, dunque, della Leva viene fornito dalle classi più umili del nostro popolo, il che sta a testimoniare a quali fonti schiette e sane il Fascismo attinga le nuove forze che perpetuano il suo spirito giovanile ed alimentano la sua potenza. H popolo mrale. operaio, artigiano riconferma così la sua fervida adesione al Regime offrendogli il fiore della sua infanzia e della sua adolescenza, affidandogli i piccoli figli perchè vengano educati ad essere domani degni cittadini e soldati della nuova Italia mussoliniana. Perchè ogni Avanguardista di leva conservi un ricordo della giornata di domani, la Presidenza Centrale dell'Opera Nazionale Balilla ha provveduto alla pubblicazione delle liste nominative di tutti gli Avanguardisti di leva. In apposito volume, a fianco delle generalità di ciascun Avanguardista, sono annotati: anno di nascita, professione o mestiere, Comune di residenza. Il volume sarà distribuito domani. Gioverà ricordare che durante la cerimonia oltre mille insegnanti riceveranno gli attestati di benemerenza rilasciati dal Ministero dell'Educazione Nazionale quale riconoscimento dell'attività svolta in favore (! ji• i a a l e e l a e e a n o , à a e dell'Opera, e più di duemila dirigenti le Organizzazioni giovanili riceveranno i diplomi di benemerenza rilasciati dall'Istituzione. Quindi i; Prefetti procederanno alla consegna di 15 Medaglie d'argento, 26 di bronzo e 17 attestati ed encomi concessi dal Ministero dell'Interno ai Balilla, (Avanguardisti, Gi ovani e Piccole ! Italiane che si sono distinti per atti' jdi coraggio compiuti durante l'Anno; iNono. Per rendere più solenne lo; •svolgimento della cerimonia, S. E,! Starace ha disposto che vi intervenga un rappresentante del Partito. La cerimonia a Piazza del Popolo Lo stesso Segretario del Partito presenterà la Leva fascista a Forlì. S. E. Starace arriverà a Forlì nello prime ore del pomeriggio e si recherà dirett?mente al Palazzo Littorio dove saranno adunate, per riceverlo, tutte le Autorità provinciali e locali. Il Segretario del Partito presenzierà anche altre cerimonie, come l'offerta del gagliardetto ai Giovani fascisti di Forlì da parte dell'Associazione Combattenti, e l'inaugurazione delle Case del Fascio di Savignano e di Eimini. Tornando alle cerimonie di domani, ricorderemo che a Roma la Leva Fascista assumerà carattere di particolare solennità per la presenza delle supreme Gerarchie, che la mattina, alle 10, a Piazza del Popolo prenderanno posto su apposito palco: converranno gli Avanguardisti, i Balilla, le Giovani e le Piccole Italiane, la 119.a Legione della Milizia, la rappresentanza del Fascio romano del Guf. Ai lati del palco prenderanno posto il Segretario Federale, il Presidente Provinciale dell'Opera Balilla, un Balilla di leva, un Avanguardista di leva, un Giovane Fascista di leva ed un milite anziano. Dopo brevi parole del Presidente Provinciale dell'Opera Balilla, leggerà la formula del giuramento fascista il Segretario Federale; e sul suo invito gli Avanguardisti di leva risponderanno a tutta voce: Lo giuro! L'Avanguardista consegnerà al Balilla le cordelline bianche, il Giovane Fascista consegnerà all'Avanguardista il fazzoletto con i colori di Roma, il Milite consegnerà al Giovane Fascista il moschetto, abbracciandosi le coppie ad ogni consegna. Contemporaneamente tutti gli Avanguardisti di leva si metteranno al collo il fazzoletto con i colori di Roma che avranno ricevuto in consegna. Quindi avrà luogo la sfilata cui parteciperanno 30.000 tra Fascisti, Giovani Fascisti, Avanguardie e Balilla. In tutta Italia, dopo la Leva Fascista, avrà luogo la consegna della Stella al merito del lavoro e dei premi ai fedeli della terra, manifestazioni che intendono essere una esaltazione della laboriosa attività dei vecchi operai e della costanza dei coloni che dedicano alle cure della terra tutta la loro amorosa fatica. Con queste cerimonie il Regime intende considerare nei vari aspetti tutte le forme di attività che, anche apparentemente umili, preparano la grandezza e l'avvenire della Nazione. Quanto ai campionati provinciali dei Gruppi Universitari fascisti, essi dovranno essere conclusi in tutte le Provincie, appunto nella giornata di domani. La marcia motociclistica di regolarità per i Fasci Giovanili di Combattimento, che si intitola Coppa «Terra del Duce», si svolgerà lungo il percorso di 380 Km. attraverso le Provincie di Bologna, Forlì, Ravenna e Ferrara. Alle gite dopolavoristiche ha provveduto la Federazione Italiana dell'Escursionismo: le gite si svolgeranno nelle ore pomeridiane e saran no a carattere popolare : la mèta sa rà in località vicine. Fascisti desi gnati dai Segretari Federali illustreranno brevemente il significato della celebrazione. Le sedi delle Organizzazioni saranno imbandierate e a sera illuminate. Nelle piazze presteranno servizio i complessi bandistici e corali dell'O. N. D. Durante la giornata sarà indossata la camicia nera con decorazioni o l'alta uniforme. La tornata dell'Accademia d'Italia Della cerimonia che si svolgerà in Campidoglio nella sala degli Orazie dei Curiazi, abbiamo scritto diffusamente nei giorni scorsi. Alla augusta presenza del Re e della Regina, la R. Accademia d'Italia si adunerà in solenne seduta pubblica, sotto la presidenza di Guglielmo Marconi ed in tale circostanza avrà luogo il solenne insediamento degli Accademici recentemente nominati, e saranno conferiti i premi di incoraggiamento e, per la seconda volta, i quattro premi intitolati al nome di Mussolini. Attraverso la relazione che, in merito al conferimento dei premi, sarà fatta, si avrà una rassegna ampia'e completa dell'attività svolta nei vari campi dall'altissimo consesso. L'ammontare dei premi supererà quello dell'anno scorso e sarà di un milione e centomila lire. I quattro premi « Mussolini » hanno, come è |noto, l'ammontare di 50 mila lire. 'Quanto ai premi di incoraggiamento jil successo ottenuto lo scorso anno ha indotto la R. Accadgmia d'Italia ad aumentare notevolmente la somma stanziata; da mezzo milione, quale fu infatti nel 1931, l'importo dei premi di incoraggiamento salirà nel corrente anno a 900 mila lire. La concessione dei premi di incoraggiamento sarà effettuata in eguale misura da tutte e quattro le classi, di modo che tutte le branche dell'attività artistiche, scientifiche, letterarie e nazionali, riceveranno nella stessa misura l'alto riconoscimento ed il prezioso contributo dell'Accademia. Per la concessione dei premi di incoraggiamento, ciascuna classe disporrà, pertanto, di 225 mila lire.1 Allo scopo di fare sì che questa erogazione venga fatta previo accurato accertamento dei meriti dei vari richiedenti, la R. Accademia ha quest'anno seguito un metodo diverso ed ha valutato nelle sedute delle va-! rie classi, anziché attraverso una speciale Commissione, le domando' avanzate che sono r;tate più di un migliaio. A tale scopo le classi si sono ripetutamente adunate nei giorni | scorsi. Se si considera la relativa po-' verta materiale del nostro Paese, ap ■ patirà notevole il contributo che vie ne dato alle arti, alle scienze ed alle lettere, tanto più che a questo milione e 100 mila lire, occorre aggiungere gli altri contributi che, direttamente con imprese scientifiche proprie e indirettamente con sussidi accordati a studiosi, Enti, ecc., o con altri fondi di bilance, l'Assemblea converte ad incrementi della cultura nazionale. Anche delle opere pubbliche che verranno inaugurate, si è scritto largamente nei giorni scorsi: sono parchi destinati a segnare una piacevole e sana oasi-di verde nell'avanzata dell'edilizia cittadina, scuole destinate ad accogliere la sempre crescente popolazione, ed autorimesse e stazioni sanatorie ed uffici governatoriali, e grandiosi restauri di antichi monumenti. cmhStarace e Bottai in visita alla Fiera di Milano Milane, 20 notte. La Fiera Campionaria è stata visitata ufficialmente stamane dal Segretario del Partito S. E. Achille Starace, il quale poi, insieme con l'on. Bottai, ha partecipato alle 15, al rituale «raduno diplomatico» indetto al palazzo del Turismo donde sarà poi iniziata la visita ai padiglioni. Molti diplomatici erano già a Milano, altri sono giunti in mattinata, e tra essi il ministro francese del Commercio, Luigi Kollin, accompagnato dal suo "SfP'j di gabinetto Teffri e dal dott. Bonnefon-Craponne, direttore dell'Ufficio nazionale del commercio estero e incaricato della direzione degli accordi commercia-; li. Il Ministro aveva lasciato ieri Parigi, con il direttissimo del Sempione, salutato alla Gare de Lyoi dall' ambasciatore d'Italia conti Manzoni e da altre personalità. * L'on. Starace e il ministro Bottai sono giunti risnettivamente alle 8,50 ed alle 8,20, con i diretti» simi da Roma, ai quali erano stati attaccate due vetture salone. A ri ceverli si erano date convegno alia Stazione numerose personalità ed autorità tra le quali il Prefetto, il Segretario federale console Brusa con i membri del Direttorio, il sen. Puricelli, il generale Carini, il console Gily, il conte Bonacossa. Il Segretario del Partito era atteso dalle autorità nel padiglione del: l'Opera Balilla, presso l'ingresso di piazzale Giulio Cesare,- ove fin dalle 9 hanno cominciato a riunirsi i maggiori esponenti delle varie attività cittadine. Oltre al dott. Scimonelli, presidente del Comitato' provinciale dell'Opera, accompagnato dal capo manipolo Piolti, erano il sen. Alberici, primo presidente della Corte di Appello, il sen. De Capitani, i generali Perris e Santini, il console generale Preti, il Preside della Provincia grand'uff. Jenner Maialoni con il vice-preside Amos Argenti, Vito Mussolini accompagnato da Sandro Giuliani. Il primo saluto al Segretario del Partito è quello del Balilla trombettiere di servizio che lancia gli squilli dell'attenti. Entrato nel padiglione con il seguito delle autorità, tra alti applausi, l'on. Starace si è fermato dinanzi all'attendamen to modello allestito dai Balilla e dagli Avanguardisti, i quali poi hanno dato prova di non comune abilità tecnica trasmettendo alcuni marconigrammi per mer-.zo di un'apposita installazione radiotelegrafica. Una sosta dinanzi al cannone, simbolo del fervore guerriero delle più fresche generazioni fasciste; e quindi il Segretario dèi Partito, guidato dal dott. Scimonelli. esamina i grafici e i cartelli murali che testimoniano l'intonsa e svariata attività dell'Opera Balilla nella provincia. L'illustre visitatore esprime il suo compiacimento al presidente del Comitato provinciale, trattenendosi anche con il gruppo delle Patronesse. L'on. Starace ha iniziato, poi. la sua visita ai vari padiglioni. H Ministro delle Corporazioni S. E. Bottai ha offerto oggi, secondo una cordiale tradizione della i Fiera di Milano, un banchetto d'oinore ai rappresentanti degli Stati, che partecipano alla festa del la'voro e del progresso. Il raduno con;viviale si è tenuto in un clima d.. signorile cordialità internazionale.. che è stato posto in vivo risalto nei discorsi pronunziati dal rappresentante del Governo Fascista e da S. E. il Ministro del Commercio francese Rollin. Oltre al Corno Consolare al com,pleto, neiyampio salone, si sono trovati i rappresentanti della Bulgaria, della Cecoslovacchia. dell'Egitto, della Finlandia, della Francia, della GerrnnKiin. dell'India, della Jugoslavia, de! Sud-Africa, della Turchia, dell'Ungheria. dell'UE.S.S. Inoltre siecìcyano alla tavola le più cospicue personalità politiche, commerciali, industriali e bancarie cittadine. Allo spumante, S. E. Bottai ha rivolto un vibrante ed equilibrato discorso di saluto agli ospiti stranieri, auspicando a quella collaborazione internazionale, che solo può risolvere la crisi, che travaglia il mondo. A lui ha risposto S. E. Rollin, che in un caloroso e misurato discorso ha sottolineato e ribadito i concetti del « suo amico » Bottai, associandosi alle idee e alla fede augurale del giovane Ministro italiano. Terminato, fra gli applausi, il banchetto, tutti i convenuti si sono recati alla Fiera campionaria^ ovt si sono uniti alle personalità là radunate, per muovere quindi in corteo, alla visita ufficiale ai numerosi padiglioni. Il salone delle automobili ha avu to, oggi, visitatori illustri: nella mattinata, si soffermò a lungo nei diversi stands, esprimendo la sua più viva ammirazione per lo sforzo produttivo, che anche, in questo campo, dimostra l'industria italiana, il Segretario del Partito S. E. Starace. Nel pomeriggio si sono recati nel salone S. E. il Ministro Bottai, il Ministro francese Rollin e il Corpo diplomatico. Nelle due visite, sono stati di guida il presidente della Federazione fascista delle industrie dell'automobile, gr. uff. Acutis, e il segretario cav. Curti. Quindi le Autorità italiane, come i Rappresentanti esteri, colpiti dal grandioso in: sieme del salone che offre per ogni Mostra un'armonia singolare, hanno manifestato ai dirigenti il loro compiacimento. Gli illustri visitatori si sono interessati ai diversi tipi esposti, in special modo ammirando il sontuoso posteggio della Fiat, dove campeggia la già popolare « Balilla ». Di questa macchina, tutti, anche gli s'.essi diplomatici stranieri, hanno chiesto illustrazioni e ragguagli tecnici, elogiandone l'eleganza c la forza insieme. Il Salone dell'Automobile è stato ininterrottamente gremito di folla; e numerosi acquisti sono stati conclusi, sia per macchine da turismo, come per macchine utilitarie. Pure nel pomeriggio. S. E. Stara ce, accompagnato dal Seerelario federale console Brusa e da altre personalità, è giunto alle Officine Alfa Romeo. L'urlo delle sirene ha fatto in breve riversare nel piazzare delle Officine le maestranze, che hanno improvvisato al Secretarlo del Partito, circondato dall'on. Gianferrari e dai dirigenti della Casa, ai quali si era unito, ospite gradito. Arturo Ferrarin, imponenti manifestazioni di affetto. S. E. Starace, che apoariva visi bilmente commosso, chiamato a gran voce, ha cariato alle maestranze. Discorso breve, incisivo, come è nel costume del Segretario del Partito, e nel quale spiccò l'esalta; zione del mirabile lavoro che gli operai intelligenti e disciplinati sanno, sotto i segni del littorio, compiere. L'elogio agli operai e al loro capo, on. Gianferrari, fatto da S. E. Starace, si è concluso con una breve visita alle Officine, ove le maestranze avevano ripreso celermente il lavoro. Alle ore 16 il Segretario del Partito, dopo avere manifestato il suo alto compiacimento per quanto ebbe modo di vedere e di constatare, lasciava le Officine, mentre nuovi applausi all'indirizzo del Duce e di lui ne salutavano la partenza. S. E. Starace si è recato, quindi, in visita alla Banca Popolare, qui ricevuto dal presidente gr. uff. Borgomaneri, dai componenti del Consiglio di amministrazione e dalla Direzione. La visita alla nuova e im-. ponente sede è durata oltre mezz'ora. Il Segretario del Partito si è molto compiaciuto per la modernità dei servizi e per l'ordine e la disciplina di tutto il personale. Nel salone del Consiglio, il presidente, dopo aver ringraziato S. E. Starace, eli ha offerto una grande medag " i d'oro a ricordo, a nome della Banca e del Dopolavoro del personale. L'illustre visitatore, con un breve e vibrante discorso, ha esternato tutta la sua simpatia per il vecchio Istituto milanese.