Il Segretario del Partito in Romagna

Il Segretario del Partito in Romagna Il Segretario del Partito in Romagna i , , ¬ a , * ¬ l l i a o e a o so a a ci a i Riminl, 22 mattino. Tutta la gente della Romagna generosa, si è oggi adunata a Savignano, a San Mauro ed a Rimini, nelle ampie piazze che ancora ricordano nello stilp tempi corruschi di accese parti, oppure lungo la via romana: ha sentito questa gente che il Segretario del Partito, nello scegliere questa terra per celebrare il Natale di Roma, intendeva prediligerla, perchè qui è nato il Duce e qui nacque Arnaldo che vi portava il suo mite sorriso, un po' accorato per il presagio delta dipartita. E qui, dove tutto — le piane soleggiate, i volti accesi, la parlata aspra e sino le turgidi viti e le biade opulente, esprimono potenza — sotto un sole che ha sfolgorato sul verde in crescita, sono sfilate le formazioni dei veterani e dei reduci, sono sfilate le Legioni, e quelle delle ultime vicende e quelle ancora fanciulle che già si irrobustiscono nella disciplina volontaria. Visione indimenticabile: a Forli, a Savignano, a San Mauro ed a Rimini, dove sulle ultime parole del Gerarca la notte è scesa percossa dai oanto e dalle fiaccole; in Piazza Aurelio Saffi, a Forlì, alle spalle della marea nereggiante si levavano le braccia delta grue altissima serrata nella nuova grandiosa fabbrica per le Poste, ed il gagliardetto, che il vento agitava come una fiaccola irrequieta, sembrava il simbolo verace della giornata sacra al lavoro di Roma. Al momento in cu! la legione dei Combattenti, recante i gagliardetti della consegna, è avanzata per inquadrarsi, è sembrato che muovesse l'ondata dell'eroismo; e tintinnavano le medaglie nel silenzio, con una voce sola: volti per lo più segnati dalla fatica, incisi dagli anni; gente umile la più, con una povera grande Croce dl Guerra. Sulla piazza, una delle maggiori d'Italia, ingentilita da quel bel San Mercuriale, allorché il Segretario del Partito è comparso, dopo avere passato in rivista le forze giovanili adunate sul viale Benito Mussolini, un urlo possente, l'urlo di tutta una terra, si è levato altissimo a martellare un nome. Visione indimenticabile, attimi che rimangono: il Vicario vescovile Mons. Pasini, che con l'ampio gesto benedisce i gagliardetti della nostra passione — presente ta consorte, del Duce, Donna Rachele Mussolini che tradiva nel volto ta commozione che l'aveva presa — e poi il triplice rito della consegna delle cordelline, del fazzoletto e del moschetto, secondo vuole l'età: Balilla, Avanguardista, Giovane Fascista. Rito austero anche la consegna delle fiamme da parte dei Combattenti ai giovani che qui preparano il loro coraggio; poi, dopo le brevi parole dell'ing. Lami per i Combattenti e dell'on. Fossa per i Giovani Fascisti, quelle di S. E. Starace, trascinato da quel tripudio di amore che veniva a lui dalla giovinezza d'oggi. Da Forlì a Savignano, lungo una siepe di gente umile accorsa dai campi e dai. casolari lontani, altra folta assiepata alle prode della Via Emilia, ha atteso il Gerarca per gridargli un saluto, per lanciargli un nome come un invito: «Duce! Duce!». Ed a Savignano, una pioggia di fiori e di alloro, buttati dai balconi, dalle finestre delle case più povere, gli ha dato il benvenuto cortese. Qui non era nel programma che il Gerarca parlasse dovendo nuovamente inaugurare ta nuova sede della Casa del Fascio come a Forlì, ma, tagliato il nastro tricolore che sbarrava la porta, un'acclamazione che non finiva più lo ha costretto a salire su un autocarro ed a parlare per rispondere a tutta quella passione che non domanda che amore. Che cosa era, se non amore, quella canta romagnola, quella camerata di Lonigiano: «o vayh par la mi stre, incontra a la mi guera » fusa in un coro di così rude espressione che a volte nel ritmo e nelle parole, d'im- o. I provviso si ingentilisce? ta \ A Savignano erano raccolte le for- ¬ re 2. i - a eo ao el n edi o ze fasciste della vallata del Savio era ta vallata più d'ogni altra cara a» cuore di Arnaldo che ne seguiva ta vita giorno per giorno, creatura per creatura: e di quanto amore fosse circondato diceva oggi il ricordo che nella folla correva con un rimpianto accorato, che il tempo non potrà placare. Ciò s'è sentito al momento in cui, con voce che pure tremava di pianto, la folla ha gridato «Presente! » allorquando il Segretario del Partito ne ha lanciato il nome in alto compiendo il rito arboreo del cippo che ne ricorda |il nome, indelebilmente. Non dimentichi il cronista un par- tundbStrinlancpSplemqncaslarèoddalPPteGFmd1pnFtcvOzsFedPedvnr3l19Csganpdn1r li I titolare : la Casa del Fascio e il risul-ia- tato di una Banca Popolare coopera-!-jtiva che, compiuti i 29 anni delloPStt| l ta tuto, ha voluto dare il frutto della non inutile vita, all'affitto della Casa del Partito. Allorquando il corteo delle automobili, che facevano scorta a quella di S. E. Starace, è entrato in Rimini, il tramonto era prossimo; al momento in cui, dopo la rassegna delle forze e la cerimonia delta consegna, dopo l'inaugurazione della Casa del Fascio che, unica, si intitola al figlio scomparso di Arnaldo, al momento in cui S. E. Starace è apparso nella bella piazza dell'Arengo, già si accendevano le luci; il clamore della folta, altissimo, ha invocato anche qui un nome, quello del Duce. La giornata ha avuto anche una nota di intima bontà, con la visita che S. E. Starace ha voluto compiere alla Casa Pascoli a San Mauro: era sulla soglia, a dolcemente sorridere, la mite figura di Maria, la dolce sorella che ancora ne intende la voce. ATTILIO FRESCURA. » , Il Rettorato, la Consulta e il Direttorio federale insediati a Ravenna Ravenna, 22 mattino. La celebrazione 'del Natale di Moina è stata solennizzata con ■alcune signilioative cerimonie Dopo la cerimonia dalla Leva fascista e ta distribuzione dei premi ai benemeriti dell'ONB, ed ai vuicitori dei Concorso « 1 fedeli della terra», le Auioriià si sono recate al Palazzo della Provincia, dove S. E. il Prefetto ha insediato il nuovo Reiterato, dopo che il Commissario uscente ebbe letto la sua relazione. A mezzogiorno il rappresentante del Governo ha raggiunto, col Segretario Federale, il Municipio per l'Insediamento della Consulla e quindi la Casa del Fascio, dove l'attendeva il Direi1-orio federale di nuova nomina, clic pure è staio insediato con una cerimonia semplicissima. Intanto in un salone delta Casa del Fascio si erano radunati i rappresentami dello cinquanta Cooperative agricole di produzione e lavoro della Provincia. 11 direttore generata on. Celso Oalveiti ha. fatto una interessante relazione, dalla quale è risultato come qne. sti organismi, risannti e potenziati dal Fascismo, mercè lo spirilo di disciplina e di sacrificio di tutti, possano guardare con serena fiducia all'avvenire. Particolarmente significativa è stala la esposizione dell'ori Calvelli sull'opera di previdenza e assistenza svolta a. favore degli iscritti; i cooperatori ravennati rappresentano un terzo degli operai di tutta la provincia: nel 1031, su 3342 pensioni pagate nel Paventiate dalla Cassa Nazionali', per l'importo di 1.980.000 lire, 1121 pensioni, per lire 921.15C. sono stale liquidate a. soci di Cooperative. Inoltre, durante l'inverno, sono stati anticipati 1500 quintali di grano n cooperatori bisognosi. Iva relazione è stata approvata per acclamazione, e dopo la nomina del nuovo CoiitOirìio d'amministrazione, a presidente del anale e slato chiamato il rag. Matleo Vitali, r- giunt-n. accollo da una calorosa ovazione i! Segretario Federale Morigi, il quale ha tenuto ad esprimere 11» compiacimento del Fascismo ravennate. Alla chiusura dell'adunata sono stati inviati un vibrante telegramma a s. E, il Capo del Governò e un devoto saluto a S. E. Frignarli. L'on. Lualdi in America Genova, 22 mattino. Col piroscafo Conte Verde è partito ieri mattina per Buenos Aires il maestro on. Adriano Lualdi, il quale farà rappresentare al Teatro Colon alcune sue opere, tra la quali le Furie di Arlecchino, che tanto successo ebbero in Italia nella passata stagione. i