Grandi chiede alla Conferenza del disarmo di superare risolutamente tutte le difficoltà

Grandi chiede alla Conferenza del disarmo di superare risolutamente tutte le difficoltà Grandi chiede alla Conferenza del disarmo di superare risolutamente tutte le difficoltà Il Ministro degli Esteri italiano a colazione con Stimson Ginevra, 19 notte. Il Segretario di Stato americano Stimson, rimessosi completamente dalla lieve indisposizione che gli aveva impedito ieri di iniziare la sua attività, diplomatica, ha fatto stamane la sua prima comparsa al Segretariato della Società delle Nazioni, dove ha presenziato ad una seduta della Conferenza del disarmo. Più che di una vera e propria partecipazione, ai pubblici dibattiti, si è trattato per l'eminente Uomo di Stato americano di prendere contatto ufficiale con la Conferenza, e di ambientarsi cosi in questa speciale atmosfera. Questo ha permesso al sig. Stimson di salutare le diverse personalità diplomatiche che l'improvvisa indisposizione gli aveva finora impedito di vedere. Particolarmente cordiale è stato il saluto scambiato con l'on. Grandi, dati i vincoli di personale amicizia che legano i due Uomini di Stato. Subito dopo la seduta, l'on. Grandi, invitato a colazione da Stimson, si recava al Castello di Bessinge, sulla verde collina di Cologny, sulla riva sinistra del lago, dove il delegato americano ha fissato la sua residenza ginevrina. La colazione è stata di carattere assolutamente intimo, essendo presenti da parte americana, oltre al Segretario di Stato, soltanto la signora Stimson ed il primo segretario di Stimson, Mr. Clot. Dopo la colazione, il signor Stimson e l'on. Grandi si appartavano per una lunga conversazione sui vari problemi politici del momento. Poco dopo le 16, l'on. Grandi si accomiatava dal suo cordiale ospite. Subito dopo la partenza del delegato italiano, il signor Stimson riceveva la visita del Cancelliere tedesco, dott. Brtining, che, invitato, si tratteneva per il tè. La visita fatta datl'on. Grandi al Castello di Bessinge, che in complesso è durata dall'una alle quattro pomeridiane, ha sollevato una infinità di commenti. Le ansiose richieste dei corrispondenti e degli inviati speciali della stampa internazionale, sono però rimaste insoddisfatte, perchè, da parte di ambedue le Delegazioni, si è voluto mantenere un grande riserbo. Noi loro incontro i duo Uomini di Sfato — queste sono le uniche informazioni di carattere ufficiale — hanno fatto il tradizionale « Tour de l'crizont j-. Le nubi che gravano sull'orizzonte internazionale sono fin troppo presenti agli occhi di tutti perchè siano necessarie altre spiegazioni. La « risoluzione » ' del Comitato di redazione Intanto la Conferenza prosegue nel suo lavoro. La seduta pubblica di stamane si è aperta alle 10 per esaminare il progetto di risoluzione elaborato dal Comitato di redazione. Il relatore Benes ha riferito sullo svolgimento dèlia discussione, che ha portato, in seno al Cogitato di redazione al testo definitivo proposto stamane alla Commissione generale, che è il seguente: « Viste le opinioni espresse durante la- discussione alla Conferenza per la riduzione e la. limitazione degli armamenti, la Commissione generale stima che la riduzione degli armamenti, così come essa, e prevista nell'articolo 8 del Patto della Società dello Nazioni, dovrà essere realizzata progressivamente con delle revisioni che si succederanno ad intervalli convenienti dopo che la presente Conferenza avrà compiuto In prima tappa decisiva della riduzione generale al livello il più basso possibile ». Il delegato romeno Titulescu, con una dichiarazione di voto, tenta un diversivo allo scopo di ricollegare la risoluzione da votarsi agli ulteriori svi- j luopi della discussione. Egli è secondato dai delegati della Persia e della Jugoslavia, cui si oppone Litvinoff. Su energico intervento del Presidente Henderson, il testo dèlia risoluzione è approvato all'unanimità. Proseguendo nella discussione, il Presidente dà lettura del seguente progetto di risoluzione proposto dalle delegazioni spagnola, norvegese, svedese e cecoslovacca: «Viste le proposte delle Delegazioni della Cina, del Giappone, della Persia e del Portogallo, rii'erentisi ai criteri della limitazione e della riduzione degli armamenti, la Commissione generale decide che, per determinare questi criteri, le disposizioni dell'articolo 8 del Patto della Società delle Nazioni debbano essere applicate e che per conseguenza occorre ridurre gli armamenti al minimo compatibile con la sicurezza nazionale e con l'esecuzione degli obblighi internazionali imposti da una azione comune. Occorre inoltre tener conto della situazione geografica e delle condizioni speciali di ogni Stato. Si procederà ulteriormente all'esame dell'applicazione di questi criteri e dei metodi per mezzo dei quali la riduzione e la limitazione degli armamenti saranno effettuate per ogni Stato rispettivamente ». Dicniarazioni di Grandi ltlrtfmmsnndddztigddiCszmblppncqczirelglmdnCqtpQqisvsspstsdpct0epdsmdcfflpi sPrende allora la parola il capo della Delegazione italiana, on. Grandi, il quale dice: « Devo dichiarare che, a parte il principio cui si ispira il progetto di risoluzione presentato dalle Delegazioni spagnola, norvegese, svedese e ceco-slovacca, non posso astenermi dal wn-infestare dei dubbi su alcuni punti, c7ie, a mìo avviso, meritano di essere chiariti. Presenterò dunque alla Com- missione generale alcune considcrazio- Mi che potrebbero permetterci di por- tare più innanzi il nostro lavoro co- riime sul terreno pratico «Noto innanzi tutto che se nel qua-dro di coordinamento si prese)2ta?ioriunite sotto la rubrica «criteri», ecc., le proposte delle Delegazioni della Ci- na, del Giappone, della Persia e del Portogallo, vi sono d'altra parte sottoottre rubriche dei suggerimenti che partecipano contemporaneamente deicriteri e dei metodi, come, per esem-pio, le proposte presentate da parec-chie Delegazioni, concernenti la Hmi-tazione qualitativa, le proposte dellaDelegazione sovietica, quelle della De- j e legazione turca, ed altre ancora. Ritengo pertanto che sarebbe preferibile modificare il primo capoverso della risoluzione presentataci, nei seguenti termini: «Viste le proposte delle differenti Delegazioni, concernenti le limitazioni della riduzione degli armamenti ». « Mi sembra inoltre cho alcune misure di ordine generale che appaiono nelle proposte di parecchie Delegazioni potrebbero, a rigore, essere considerate come complementari dell'art. 8 del Patto, e concepite in modo da rendere più facile e :>'•'■ diretta l'applicazione dell'art. 8 medesimo. Qui non si tratta di discutere questo articolo, ma io penso che potrebbe essere vantaggioso, per scartare fin da ora talune difficoltà che potrebbero sorgere, modificare il secondo capoverso del testo in emme nei seguenti termini: «La Commissione generale ritiene che questi criteri, senza pregiudicare l'esecuzione da parte del diversi Stati delle misure di ordine generale che potrebbero essere decise, devono ispirarsi all'articolo 8 del Patto ». « Mi è sembrato utile sopprimere la parola « disposizioni », per evitare del pari ogni divergenza di interpretazione dell'articolo 8, -he non mi sembra contenere delle vere disposizioni per quanto concerne i criteri di cui ci occupiamo, bensì piuttosto delle indica zionì e dei principii. E pc'.chd queste indicazioni e questi principii sono chiaramente espressi nel testo del Patto, e costituiscono un^insieme inseparabile, io ritengo che il nostro ordine del giorno guadagnerebbe in efficacia con la soppressione della ripartizione — a mìo avviso superflua — della parte, del testo dell'art. 8, che è riprodotta nell'ordine del giorno proposto alla Commissione. «Ritengo infine utile conchiudere quest'ordine del giorno con una deci- dtnmtdnpdnepccdtbimlmiuLgfacitesto ài risoluzione che abbiamo approvato all'inizio di questa seduta. Questa conclusione, più precisa di quella che ci è sottoposta, deve essere ispirata ad una seria volontà di realìzsaziane. Deve, cioè, attestare la ferma volontà della Conferenza di non la- cepe precisa che si ispira al primo \ gnbdtFvdsciarsi arrestare dalle difficoltà che imsorgono sul suo cammino, ma di su- spcrarc realmente, risolutamente que-j msto primo passo sostanziale, senza af-ipin discussioni mutili e tardarci più superflue ». Adesioni alla proposta italiana Questo intervento del Ministro Grandi ha incontrato subito vivo favore presso la Commissione generale, specialmente da parte di quei rappresentanti che si mostrano più sinceramente 0 decisamente orientati verso un reale e conclusivo lavoro conforme agli scopi effettivi della Conferenza, cioè la riduzione degli armamenti. Esso è considerato per avere avuto il merito immediato e tangibile di ricondurre la discussione odierna sul terreno pratico, contrariamente ai diversivi manifestati in principio della seduta per fuorviare i lavori della Conferenza dalla possibilità di realizzare un effettivo progresso. Il Delegato giapponese Sato dichia- a che, ooichè la risoluzione in disous-ii sione afferma i principii già espressi : a nrono^tS s-iarfnono-1a suo tempo nella proposta giapponc se e cioè che il disarmo debba basars sui principii del Patto espressi nell'ar- ! . - ...... iioè che il disarmo detba' basarsi jticolo 8, egli appoggia tale risoluzione. 1 Dopo brevi dichiarazioni del Delegato a l i cne dovrà riunirci questa sera stes-|sa sotto la presidenza del vice-presi- cinese, prende la parola il capo della 1 Delegazione russa, Litoino" dichiara che la risoluzione, era stata presentata, non gli sembra di nessuna utilità in quanto che metterebbe in discussione e deciderebbe! dei metodi da impiegarsi per la riduzione degli armamenti. Se la Conferenza si ingolfasse in tale via, egli non vede non solo la fine della presente Conferenza, ma neppure il principio di un disarmo effettivo. Dopo aver parlato dei varii metodi di riduzione, egli crede che quello previsto dal progetto di risoluzione cecoslovacco, spagnolo. Litvinoff 11 aualoicosi come '■ jecc., porterebbe a delle c^sioni md- in n. AAtin iirin flllITlHl n TT dY1 ITI Q TI fi n MIAI le e conclude quindi affermando che, M^iiX^^ e costruttivi, e pertanto egli li accetta. Il Delegato spagnolo Madariaga dichiara che, pur ritenendo indispensabile che i lavori si svolgano nel quadro dell'articolo 8 del Patto, gli emendamenti proposti dai Ministro Grandi dovrebbero essere accettati in parte, Dopo brevi dichiarazioni del rappre-usentante persiano Kahaha, il Delegato tedesco Nadolny dichiara che la proposta italiana tiene conto di tutte le necessità, e per questo la Delegazione tedesca le dà ogni preferenza, e raccomanda la sua accettazione. Il Delegato francese Paul Boncour rileva che talune affermazioni della proposta italiana potrebbero essere adottate, ed aggiunge che la fusione delle due proposte, quella italiana e quella suggerita dalle Delegazioni spagnola, cecoslovacca ed altre darebbero la possibilità di realizzare un completo accordo. Il Presidente propone allora la coistituzione di un Comitato di redazio- -^ente Politis, e composto dai rappre-, 'SOTita,nti delle seguenti Nazioni: Sude \ /jriCa, Germania, Argentina, Cina, In- '. ghilterra, Spagna, Stati Uniti, Fran- !°ia( Italia, Giappone, Polonia, Roma- Jj^' Svezia, Unione Repubbliche so- vjottiche. La proposta è approvata. | di -'. " UUUT" F'^B^v"* oj In serata si è riunito il Comitato di , redazione della Conferenza, che elabo-- rava, dopo lunga discussione, il seguenl te progetto di risoluzione: o\ «Viste le proposte presentate da die verse Delegazioni in merito ai criteri i] per la limitazione e la riduzione degli -! armamenti, la Commissione generale -j del disarmo dichiara che, per determi-'nare tali criteri, debbono essere applia\caXe le disposizioni dell'articolo 8 del-jpatto societario e che, conseguente- mente, è necessario ridurre gli armamenti al minimo compatibile con la sicurezza nazionale e con l'esecuzione degli obblighi internazionali imposti da una azione comune. E' necessario inoltre tenere conto della situazione geografica e delle condizioni speciali di ogni Stato. La Commissione generale decide che l'esame dell'applicazione dei suddetti criteri e dei metodi per mezzo dei quali dovrà essere effettuata la riduzione e la limitazione degli armamenti sarà senz'altro proseguito sul terreno pratico ». Come appare dal documento, il Comitato di redazione ha finito per mantenere l'enumerazione dettagliata delle disposizioni dell'articolo 8 del « Covenant ». Per contro, è stato tenuto ampio conto delle osservazioni formulate dall'oro. Grandi per quanto concerne la necessità di salvaguardare il diritto di entrata immediata in materia, circa il progetto di limitazione qualitativa, ciò che è della massima importanza, dato che, in tale modo, si è avuto ragione delle manovre che tendevano ad allontanare la Conferenza dai suoi veri obbiettivi e dall'orientamento delineatosi in queste ultime settimane verso la li mitazione qualitativa che deve essere la prima tappa decisiva. A quanto ci si assicura, sir John Si mon, avrebbe intenzione di presentare in merito alla limitazione qualitativa una serie di nuove precise proposte. L'attesa per il suo discorso che si svolgerà in una delle prossime sedute e, forse, già domani, è vivissima in questi ambienti. G. T,

Persone citate: Benes, Clot, Henderson, Nadolny, Paul Boncour, Sato, Stimson Ginevra