Serrato finale ed arrivo in gruppo a Marsala

Serrato finale ed arrivo in gruppo a Marsala LA PRIMA TAPPA DEL CIRO CICLISTICO DELLA SICILIA Serrato finale ed arrivo in gruppo a Marsala il pisano Fatticcioni batte in vo lata Martano, Pavesi, Andretta L'ex-campione del mondo autore di un'audace ma sfortunata fuga Marsala( 31 notte. pPrima ancora di scrivere delle belleIaa a . o! a - a : avvincenti fasi di cui è stata ricca la tappa, bisogna dire del magnifico successo di questo primo Giro della Sicilia e delle accoglienze festose tributate da tutti grossi e piccoli paesi che corridori, giuria e stampa hanno attraversato. L'organizzazione, che era stata curata con minuziosa scrupolosità dai dirigenti del Palermo Sport Club, ha dato i suoi frutti in tutti i dettagli. Lo svolgimento della gara è stato regolarissimo; tutto era stato preordinato metodicamente e matematicamente, senza badare a spese, senza dimenticare le piccole cose necessarie ad una vasta organizzazione. Le accoglienze in ogni posto sono state entusiastiche. Un protagonista ed un vincitore La vittoria di tappa è spettata al pisano Fatticcioni; egli non ha troppo brillato nella prima parte della corsa, in cui ha tenuto a risparmiare le proprie energie, ed è temporaneamente scomparso nel momento in cui Martano ha scatenato l'offensiva con la quale ha cercato di risolvere di forza la situazione. Ma egli si è poi ripreso e ha condotto un brillante inseguimento, al termine del quale ha ancora trovato le risorse per riuscire vincitore in volata, battendo uomini veloci come Martano, Pavesi e Andretta. Al torinese spetla indubbiamente il merito di aver data vita all'episodio saliente della giornata; ancora una volta è risaltato il temperamento combattivo di questo giovane, il quale? però, non ha potuto raccogliere i frutti della sua audacia per la coalizione degli avversari che si sono trovati stretti contro di lui nell'inseguimento. Pure Pavesi e Andretta vanno segnalati per la tenacia con la quale si sono difesi nel momento più critico e sono risaliti poi alle prime posizioni. La partenza è stata data stamane da' viale della Libertà, « starter » S. E. il Prefetto Umberto Albini. Una enorme folla,- convenuta sin dalle sette, ha salutato i 76 corridori, rappresentanti, si può dire, tutto il giovane ciclismo italiano. Applauditissimo è stato Martano, di cui gli sportivi siciliani non hanno dimenticato la grande vittoria de! campionato del mondo dì Liegi. Il corridore piemontese parte favorito insieme a Pavesi, Andretta, Lavazza, Dabbinì. Si prevede una marcia molto veloce, giacchè il fondo stradale è generalmente ottimo e il percorso si svolge quasi tutto in piano. Invece le previsioni sono smentite causa un forte vento di scirocco che imperversa in tutto il Trapanese e che aggrava la fatica dei corridori. Nella prima ora di marcia i concorrenti procedono in gruppo compatto ed a buona andatura. Le vicende della tappa E' a questo punto che lo scirocco violento e caldo comincia a far sentire i LtMgladtpcczumcdatgDaudSvnStgutcMpszacdaaaarsuoi effetti rallentando la marcia e stuz- zicando la combattività dei migliori. Sulle brevi salite che precedono Par Unico avviene una collisione fra Torti, Fatticcioni e Giangreco; il più malconcio è Torti che ha la ruota anteriore spezzata. Si formano varii gruppetti. In testa è Tralongo che tira fortissimo, segui -j,ermllano Bongiorno. Le montagne - j russe che seguono sono superate a dii screta velocità. D'Alessandri all' im- provviso parte di scatto, guadagnando alcune decine di-metri, poi rallenta. 61Sm1FMl1mu1qt1tm13mLo sostituisce Parati e poi anche Mar tano. I tre formano un gruppetto, poi Martano scatta a sua volta e guadagna cinquanta metri. Dabbini allora lascia il secondo gruppetto lancian dosi all'inseguimento. Martano rallenta e Dabbini si unisce a lui. Entrambi procedono di conserva. Il vento ostacola la loro marcia e si ricongiungono cosi Parati, Lanton, Morbiatto, Lavazza e Mori. Il gruppo aumenta di altre dieci unità e allora ritorna la calma, dando modo a un gruppo di ritardatari, fra cui Cardinale, Puleo e altri, di riprendere. Sulla salita di Alcamo, Martano, di accordo con Dabbini, rinnova il tentativo di fuga e i due guadagnano progressivamente terreno, Ad Alcamo, Dabbino e Martano passano alle 10,37, all'inseguimento dei fuggitivi si lancia un gruppo di sei corridori, ma i primi due marciano di conserva e a Porto S. Bernardo hanno sugli inseguitori un vantaggio di l'52". Essi, però, procedono faticosamente a causa del vento. ,Sul rettilineo di Trapanici vento mu-|ta in favore, ma il vantaggio dei fug- gitivi è diminuito. Infatti essi passano' un minuto prima degli inseguitori. A tredici chilometri da Marsala, Fatticcioni, Pavesi e Andretta raggiungono Martano e Dabbini. Quest'ultimo, poco prima dell'arrivo, rimane leggermente staccato. Fatticcioni, in ottime condizioni di freschezza, attacca la volata ai 400 metri e riesce a resistere al contr'attacco di Martano, Pavesi e Andretta. Ordine d'arrivo 1. Fatticcioni Giulio (dil.), di Pisa, alle 13,37'5", impiegando ore 5 28' 5" a compiere i 156 chilometri da Palermo a Marsala, alla media di Km. 28.529; 2. Martano Giuseppe (dil.) di Torino, a 15 metri; 3. Pavesi Attilio (dil.) a ruota; 4. Andretta (dil.), a 1 macchina; 5. Dabbini, in 5 28' 46"; 6. Lavazza, in 5 28' 54"; 7. Nicolosi in 5 32' 22"; 8. Morbiatti in 5 38' 6"; 9. Puleo, idem; 10. Mori, idem; 11. Bonanno, idem; 12. Valagusa, idem; 13. Nobile, in 5 41' 15"; 14. Pareti, idem; 15. Cardinali, idem; 16. Nisci, idem; 17. Arena, idem; 18. De Alessandris, idem; 19. D'Achille, in 5 42' 50"; 20. Uccheddu, in 5 43'; 21, Ricci, idem; 22. Castelli, idem; 23. De Blasi, idem; 24. Lo Nigro in 5 45' 37' Seguono altri.