Il Duce premia all'Aeroporto del Lettorio il valore e gli eroismi dell'ala italiana

Il Duce premia all'Aeroporto del Lettorio il valore e gli eroismi dell'ala italianaIl Duce premia all'Aeroporto del Lettorio il valore e gli eroismi dell'ala italiana Roma, 29 notte. La cerimonia ormai tradizionale con cui l'Arma aeronautica è usa a solennizzare l'anniversario della sua fondazione si ò tenuta questa mattina a Roma non più nel limitato cortile della caserma Cavour, al viale Giulio Cesare, ma sullo spazioso campo dell'Aeroporto del Littorio.' Nel vasto e più largo orizzonte l'Aeronautica ha spiegato il suo glorioso vessillo, le sue musiche, le azzurre divise dei suoi sol- tddmsscdmtdati, le sagome agili e potenti dei suoidapparecchi; e qui sono accorse, alla srievocazione di un anno di eroismi, di taudacie, di belle e generose imprese, le mrappresentanze di tutte le Forze Ar- djmate, delle organizzazioni fasciste, del-1 le associazioni patriottiche ed un elet-lito, folto gruppo di autorità e di in-'svitati. | d, ... |Le tribune e le truppe IsT1 , . „ „„ f„t aII quadro, benché 11 tempo fosse tut-|czt'altro che favorevole, ed il cielo velato e |tog,iesae a|rinsieme quaiChe po' di splendore, era veramente superbo. Dal , . ijdeuT varie"Armi, "un battaglione della o r Aeronautica ed un plotone dell'Ac- -lcademia di Caserta, a cui segruiyanoli e centro del campo, presso il grande lian gar i cui enormi finestroni apparivano ermeticamente chiusi, allargava le sue braccia lungo i margini del campo l'elegante semicerchio delle tribune drappeggiate di velluto e fraogie dorate. Al centro la tribuna delle Autorità, alta su tutte e circondata da carabinieri in alta uniforme; a destra, quella degli ufficiali, eletta scelta di divise, e a sinistra quelle delle famiglie dei decorati. czna! nella quale la frequenza degli abiti a'lutto diceva i sacrifici di vite e di san- gue che l'Arma aeronautica ha dato ancho nell'anno decorso nell'esercizio del suo dovere verso la Patria. Lo schieramento si prolungava tanto a destra che a sinistra con le tribune della stampa e con quelle delle associazioni patriottiche, massa fittissima di teste su cui s'elevavano gli stendardi policromi, mentre incontro, dall'altro lato della magnifica pista per automobili che recinge il vasto campo come entro un bianco anello, sorgevano le più ampie e popolatissime tribune del pubblico gremite di signore in eleganti toilettes » primaverili. Di fronte alle tribune erano anche t'allineati un battaglione di formazione manipoli di Giovani fascisti e di Avan-jguardisti Al centro dello schieramento! sventolava la gloriosa bandiera dell'Ar-I ma contornata dalla scorta d'onore. ! Dai pennoni che elevavano le loro alte,antenne per la vastissima area pende- vano grandi drappi dal colori di Ro- ma, e bandiere e festoni e gagliardetti animavano e ingentilivano la severa facciata dell'hangar e delle altre co- struzioni dell' Aeroporto. Nel limite del prato, di fronte allejtribune delle Autorità e subito dietro,lo schieramento delle truppe e la tri-;aì^a. del pubblico, si stendeva la linea a appicchi, dai possenti « Ca- al*a, F£ bombardamento fino- agli a\rtìtCr\\i «-.caccia». Gli equipaggi, in piena tenuta di volo con il paracadute in uspalla, sostavano di fronte agli apparecchi. i o a à cn l i o o i i Mussolini Alle 9,55 precise, uno squillo di attenti ha annunziato che l'automobile del Capo del Governo aveva varcato i cancelli dell'Aeroporto. Subito, mentre le truppe scattavano sull'attenti e le note di «Giovinezza* volavano nel-jl'aria, dalle tribune si è levato un | caldo, scrosciante applauso. ì Il Duce giung? in compagnia del |Ministro dell'Aeronautica, S. E. Balbo, i-je veste la divisa di Comandante della ! I Milizia. Scende ualla macchina al- '-|i'estremo settentrionale dello schiera-'r mento dove sono ad attenderlo varie ; Autorità fra cui il Ministro Gazzera.il ^ Ministro De Bono in divisa coloniale, i n a - - -'Stato Maggiore della Milizia generale o | Teruzzi, il Sottosegretario all'Aero-'j nautica on. Riccardi, o S. E. Starace Segretario del Partito ! Nazionale Fascista in divisa di gene-[rale della Milizia, il Sottosegretario alla Marina generale Russo, il Capo di ¬ Il Duce, seguito dal brillantissimoì? ■ ^, ^, c - e — r gruppo, passa in rivista lo schieramen-i to delle truppe percorrendo il non I o a a o n a breve fronte a tempo di record, con il suo velocissimo passo da bersagliere. Il suo passaggio in prossimità delle tribune provoca vibranti, entusiastiche manifestazioni da parte della folla e il grido di «Viva il Duce!» esplode a ! fragoroso fra un agitare di fazzoletti , i i n e - ro d - o l - jdi cappelli. Giunto all'altra estremità dello schieramento, Mussolini varca il limitare del prato e passa in rivista gli apparecchi e gli equipaggi, tornando in breve al punto da cui è partito. Di qui egli si dirige alla tribuna d'onore dove prende posto per la consegna delle decorazioni in mezzo al folto gruppo delle Autorità, fra cui notiamo il Sottosegretario di Stato alla Guerra on. Manaresi, il Prefetto di Roma, il senatore Brasati in rappresentanza del Senato, l'on. Dudan pei la Camera, l'on. Diaz della Vittoria il generale Ragioni della M.V.S.N., ed,' il Capo di Stato Maggiore dell'Aero- jnautica generale Valle: i generali del-'1 Aeronautica Mann! nuovo Sottocapo di Stato Maggiore. Lombardo. Opizzi,jPellegrino. Tedeschini-LalM, Camizzo edli! generale Crocco, neo-Accademico ci Italia. 9 Le decorazioni ai Cadati Di fronte alle tribune attendono i de corandi: folto gruppo di divise azzurre!in mezzo a cui spi Uff! al ' Ad un cenno de' Duce, un ufficiale'. dell'Aeronautica inizia l'appello, facen- ..-ccano anche divise! '^ripr'°"verdi d' ufficia'": dall'Esercito, -lnzzurr-'"cube ciì ufficiali della Marina el- qualche divisa coloniale color kaki. i - do seguire ai nomi dei chiamati la let- o;tura delle motivazioni che vengono dif- f fuse 8 m02Z° di altooarlanti. La folla ! " si acc!n-e m raccoglimento ad ascoi- a <larc la i0"1!?? rhe, f? rivivere alla me- - moria di tutti un intero anno di sacri- ^^ ^^7^ di volontà, di vite, prodighi annualmen-; te nell'attività aeronautica la gioventù d'Italia. La prima lettura è quella delle medaglie « alla memoria ». Padri, madri, mogli, fratelli, vestiti a lutto, salgono sul palco delle Autorità a ricevere la stretta di mano o l'abbraccio del Duce che appunta sui loro petti le Insegne del valore, mentre un fremito di commozione stringe I cuori degli spettatori. Di quanti nomi si è arricchita in do- doci mesi la schiera dei valorosi che, sulla scia eroica di Baracca e Del Pre te, di Guidoni e Maddalena, hanno im molato la loro giovane vita al servizio della Patria! 1 II sergente pilota Luigi Cosentino ed lil tenente osservatore Giuseppe Garas'sino di Costigliele d'Asti, il 27 febbraio | del 1931, mentre nel cielo cirenaico, |al loro ennesimo volo, scendono a bas- Isa quota sui ribelli, vengono abbattuti al suolo da una raffica di mitragltatri- |ce; aottotenentc pjlota Paolo Baraz. zoni, dopo 130 ore di volo eseguito in a l'apparecchio danneggiato in una col olMstone^ quello _del ^Sfnte elettricista condizioni atmosferiche avverse ed in zone desertiche e lontane, nel Gebel, nella Mannari ca e nella Sirte, trova alfine gloriosa morte tra le fiamme del suo apparecchio precipitato a terra; la stessa sorte incontra il tenente osservatore Raffaele Jacuzio di Salerno, anche egli dell'aviazione cirenaica. La vedova di Monti La vedova del capitano Monti non ! riesce a frenare l'emozione che la pren- '"e quando il Duce le appunta sul pet to la medaglia d argento decretata al- e la memoria dell'aviatore precipitato a Desenzano sul Garda, durante un volo di alta velocità. La stessa decorazione ricevo la mamma del tenente Bellini: vittima di un tentativo egualmente temerario. Ecco quindi la rievocazione di altri eroismi: quello del maresciallo pilota Giuseppe Gaddi, bergamasco, che in volo di istruzione ad un pilota di recente brevetto, ingiunge al compagno di salvarsi con il paracadute dell'apparecchio di cui ha perduto il controllo e resta al suo posto lasciando la vita nel tentativo di riprendersi; quello del sergente pilota Mastantuono che, ligio ad uno stesso senso di dovere, muore nel tentativo di portare in salvo -jGiannetto Gara, di Cagliari, che, grao! veniente ustionato, si avventura due I volte tra i rottami dell'apparecchio In . ! fiamme e ne trae due compagni, e muoe,r; bruciato: e quello di Orsini, sergen- te pilota, che cade con l'apparecchio - venuto a collisione con altro nel eie i lo di Piombino. a La sfilata dei parenti d-i Caduti è fi mta, ma siamo appena all'inizio della cerimonia. Ora è la volta degli aviato- ejri che, più fortunati, hanno sopravo,vissuto alle gesta di valore compiute, -;Interminabile è l'elenco degli eroismi a compiuti in Tripolitania e la lettura - delle motivazioni porta un'eco viva e i fremente della dura lotta che ci ha a dato la definitiva conquista della va- n ustissima Colonia, sterminando i ribelli e mettendo a ferro e fuoco i loro focolai insidiosi. Aprono la schiera tre Piemontesi, tutti e tre decorati di medaglia d'argento al valor militare: il capitano Roberto Alilo, di Luserna San Giovanni, segnalatosi in Cirenaica con le azioni compiute dal marzo 1930 al febbraio 1931; il capitano Arrigo Bellia, da Pettinengo (Vercelli), che ha al suo at- e e e jtivo Ì80 ore di voli di guerra, ardui e | coraggiosi effettuati nel cielo della ì Sirte e del Gebel dal giugno 1929 al |settembre 1930; ed il tenente osserva itore Adolfo Berti, da Tortona, che il ! 19 gennaio 1931, nonostante che i'ap 'parecchio venisse colpito dalla fucile- 'ria nemica, persistè per tre ore nella zona ove le nostre truppe erano impe gnate con forti nuclei di ribelli ed in- i tervenne nel combattimento con forte ! azione oifensiva cooperando al felice [esito dell'occupazione di Cufra, La sfilata aerea li Duce distribuisce quindi altre ricompense al valore militare e a! vaio- ì^,a„eron^"c°: tutto 85 medaglie. ^Un'ora richiede questa toccante ceri- i I Frattanto tutti i decorati e le famiglie dei Caduti, si sono schierati vijcino al Capo del Governo e si inizia la sfilata: gli apparecchi ora hanno già in moto i motori ed il frullìo delle eliche copre il suono della Banda dell'Aeronautica che si avanza precedendo i reparti dei Corpi armati per lo siilamento di parata. La Banda dell'Aeronautica, giunta davanti alla tribuna d'onore, si ferma di fronte al Capo del Governo, mentre si avanzano baldi, elegantissimi e marziali i componenti il plotone allievi dell'Accademia Aeronautica di Caserta, che sono assai acclamati dalla folla. Seguono ì baldi granatieri, il plotone della R. Marina, la Finanza, la M.V.S.N. a cui fa seg-uito l'alfiere con la scorta d'onore alla bandiera dell'Aeronautica, gli avieri ed i Giovani Fascisti. Mentre ancóra dura lo sfilamento ( quando più Impetuoso si è fatto il ven¬ ,' teche soffia" Ito" dalle' prime "ore del jmattino, ecco decollare rapidi e precisi 'scomparire e poi di nuovo comparire sull'orizzonte dieci aoparecchi «ROl» jin due pattuglie di cinque velivoli, cui fanno seguito 35 apoarecchi * AC 3 » divisi in pattuglie di" sette apparecchi' Questi ultimi, costituenti il 7u Gruppo autonomo d'assalto, al comando del colonnello Mecozzi, in formazione perfetta, a bassissima quota, facendo mira !co'i di virtuosismo, sfilano davanti al motori possenti, austera cerimo 'nia 6 finita- B Duce, sempre accompa gnato da S. E. B?lbo e dal seguito !Duce ed alle Autorità, mentre la folla unisce le sue acclamazioni entusiastilcne al rombo dei mo i La significativa ed scende dalla tribuna d'onore passando tra le diverse tribune da cui si levano ! calorose grida di Duce, Duce! A Noi.' mentre ì gagliardetti vengono incili- nati al sur. passaggio. Alle 11.25, il Duce sale sulla sua mi- T^lT^S^ i;chc vorrebbe abbandonare le tribune per seguirlo; poi l'immensa folla delle Autorità, degli invitati ed ufficiali, sfolla lentamente le tribune. Le onoranze a Cecconi Nel pomeriggio di oggi, a Monterotondo, il ridente centro laziale a 25 chilometri da Roma, si è svolta, con l'intervento del Ministro Balbo e di molte Autorità venute da Roma, una cerimonia che, non senza significato, è stata fatta cadere nel giorno anniversario della Fondazione dell'Arma aeronautica: la traslazione della Salma del capitano Fausto Cecconi — l'atlantico che trovò la morte duo anni or sono con Maddalena e Da Monte, nel tragico incidente di Marina di Pisa — dal loculo provvisorio dove era stata tenuta finora, alla tomba erettagli nel piccolo cimitero del Paese. Per questo rito pietoso sono accorsi a Monterotondo tutti i compagni dell'ultima splendida impresa cui il giovanissimo aviatore, speranza della nostra Aeronautica, aveva partecipato, e hanno recato con loro il glorioso gagliardetto della Squadra atlantica. La Salma, racchiusa nella cassa, era stata deporta sul pavimento della cappella del piccolo cimitero, su di una grande bandiera tricolore. Sopra sono stati gettati a profusione fiori e rami d'alloro e due superbe corone, una della R. Aeronautica, l'altra di Italo Balbo : « Al camerata Cecconi ». Da questa, massa verdeggiante, emergevano appena tre care cose dell'Estinto: il suo berretto, la sua giubba, la sua sciabola. Attorno ardevano ceri e prestavano servizio, con la sciabola sguainata, quattro ufficiali della Squadra atlantica. Italo Balbo è giunto al piccolo cimitero, flagellato dalla pioggia e dal vento, in compagnia del Sottosegretario on. Riccardi e dei generali Valle, Tedeschini-Lalli e Lombardi. Dopo avere percorso il vialetto, fiancheggiato da un doppio filare cii cipressi, lungo il quale erano allineati gli allievi dell'Accademia ed i Giovani Fascisti, il Quadrumviro si è fermato brevemente nell'interno della cappella, in silenzioso raccoglimento. Quindi la cassa è stata sollevata e portata a braccia da un gruppo di Atlantici fino alla nuova tomba: una cappelletta a forma di torre, sormontata da una grande croce bianca e nera, nell'angolo più quieto e suggestivo del romito camposanto. Aila casa dell'Eroe A fianco di Balbo, nell'Interno della cappella, hanno sostato un attimo in reverente silenzio, il padre ed 1 due fratelli dell'Eroe, agricoltori e fascisti assai noti non soltanto nel paese di Monterotondo, ma anche a Roma. Fuori del cimitero, dietro un duplice cordone di Militi, si è radunato il gruppo dei paesani che partecipava, in intima comunione di spiriti, a quanto si svolgeva nell'interno. Questa non è stata la sola sosta che il Ministro ha commuto nel paese nativo del capitano Cecconi. Le automobili si sono infatti avviate per una strada in salita ed hanno in breve raggiunto, sulla sommità di un poggio ridente da cui si domina l'intera vallata del Tevere, il podere e la casa dei Cecconi. Sulla spianata del poggio è sorto un tempietto a forma di « hangar » dove sono stati raccolti tutti i ricordi di Fausto, intorno al nuovissimo apparecchio « Fiat » da turismo che egli aveva acquistato per proprio uso personale. Il Ministro Balbo ò entrato nel locale sul cui frontone spiccava in grandi lettere il nome del Morto e si è intrattenuto, non senza commozione, tra tanti oggetti e tanti ricordi personali dell'aviatore, osservando, con gli altri Atlantici, le fotografie dei varii momenti della Crociera Italia-Brasile, nel quale l'immagine buona e sorridente di Fausto Cecconi campeggia in primo piano. Di fronte al piccolo tempio, in cui una famiglia coltiva la memoria d'un indimenticabile Scomparso, e stato eretto un busto dell'Aviatore. Italo Balbo è- entrato anche nella casa dove ha portato la parola del suo conforto e del suo ricordo alla mamma di Cecconi: quind', accolto nel paese dall'intera popolazione che si era adunata sulla piazza ed a cui s'era aggiunta molta folla di fascisti venuti da Roma, ha inaugurato la nuova Scuola dedicata a Fausto Cecconi. Nell'aula magna della nuova Scuola, fiorita cii occhi di bimbe e di bimbi, Balbo e gli Atlantici hanno levato il braccio nel saluto romano, mentre dalla parete centrale cadeva il drappo tricolore che aveva coperto la lanide commemorativa dell'Uomo e dell'impresa. Prima di lasciare l'aula, Italo Balbo ha chiamato a gran voce: «Camerata Fausto Cecconi! Un grido ha rispo-. sto: «Presente!», ed il povero Cecconi era presente davvero nel cuore e nella memoria dei familiari, dei camerati e di un intero paese, che, ancora a due anni di distanza dalla disgrazia, ne piange l'immatura perdita. Fraterniià di soldati Il Ministro della Marina, ammiraglio Sirianni, ha inviato il seguente telegramma a S. E. Balbo: « La Marina, fervidamante unita alla R. Aeronautica, pnrtecioa con cuore fraterno alla celebrazione dsl nono annuale della costituzione deli' Arma del cielo ed invia il suo saluto augurale ». Il Ministro della Guerra, generale Gazzera, ha inviato al generale Balbo il seguente telegramma: « Con fraterno sentimento l'Esercito leva voti augurali per «li equipaggi gloriosi e per i camerati tutti della R. Aeronautica, di cui ricorre oggi, in lieto auspicio, il nono anniversario dalla costituzione ». Il Direttorio dell'Associazione Nazionale Combattenti ba inviato a E. Balbo il seguente telegramma: «Al valoroso Ministro dell'Aria, transvolatore intrepido, . meraviglioivieri itali.-!!:: a clorno anniver- |iario della fondazione del!'Arma, i ; Combattenti, nel riconta apre più vivo del! commi. . rimonto dì sacri- *»° e di gtorw to dalla pas- fe ? >■ ^£j» n£nf:a/ .„ :, amHura3M>"