Le modalità dell'operazione

Le modalità dell'operazione Le modalità dell'operazione Roma, 28 notte. |La Gazzetta Ufficiale pubblica questa sera il Decreto che dispone ]l'emissione della nuova serie dij!Buoni novennali. Il Decreto stabi-'lisce Art. 1. — Sono autorizzate la creazione e l'emissione di una sesta ,'^™2 dì Bu°ni de! Tesoro novennali ! dell ammontare di un miliardo di i lire fruttanti l'annuo interesse del 5 Per cento< fsenti da °zni J?1?.03^ presente e futura e scadenti il 15 maggio 1941. il limite anzidet|to della nuova emissione potrà essere variato mercè Decreto Reale da emanarsi dopo sentito il Consiglio dei Ministri, in relazione ai risultati del collocamento dei nuovi titoli. I nuovi Buoni sono dotati degli stessi premi annessi ai Buoni novennali creati con regio decretolegge 5 maggio 1931 Numero 450 e sono ad essi apnlicabili le stesse agevolezze e gli stessi privilegi. Il rimborso dei Bucni 1932 Art. 2. — In pagamento dei nuovi Buoni potranno aggiungersi anche i Buoni novennali 4,75 per cento scadenti il 15 ottobre 1932 secondo quanto verrà disposto nei modi indicati all'art. 5. A fronte dei Buoni nominativi liberi da vincoli e da impedimenti e non intestati a persone giuridiche saranno rilasciati Buoni novennali al portatore. I Buoni soggetti a vincoli e quelli intestati a persone fisiche incapaci o a persone giuridiche saranno accettati in pagamento dei nuovi Buoni su semplice richiesta dell'esibitore senza che occorra speciale autorizzazione e senza alcuna formalità giudiziaria. I nuovi titoli nominativi riprodurranno esattamente la intestazione e i vincoli dei Buoni da cui provengono. Art. 3. — Il sorteggio dei premi assegnati per l'anno corrente ai Buoni del Tesoro novennali'4,75 per cento avrà luogo anticipatamente, in deroga alle vigenti disposizioni, ma i premi sorteggiati potranno pagarsi anticipatamente soltanto per i Buoni che verranno versati in pagamento dei Buoni emessi in virtù del presente Decreto. Art. 4. — Le somme versate in contanti che. occorressero per completare l'ammontare dei Buoni novennali 4,75 % rimasti in circolazione saranno dal Tesoro passate alla Banca d'Italia in un conto speciale a condizione d'interesse da convenirsi, conto vincolato fino alla scadenza dei predetti Buoni 4,75 %. Saranno però pagati a carico del cónto stesso i Buoni novennali di scadenza 15 novembre 1932 che il Ministro per le Finanze riterrà conveniente di acquistare sul mercato. Tali Buoni dovranno essere immediatamente annullati. Divenute disponibili al 15 novembre 1932, le residue somme saranno restituite al Tesoro e adibite da questo a rimborso dei Buoni novennali 4,75 % non ancora estinti per volontaria conversione nei nuovi Buoni o in seguito ad acquisto. Art. 5. — Il collocamento dei nuovi Buoni sarà fatto al prezzo che sarà stabilito con suo decreto dal Ministro per le Finanze e potrà avvenire o per pubblica sottoscrizione o per aggiudicazione ad un Consorzio di istituti. Pure con decreto del Ministro per le Finanze saranno determinate la data e le condizioni di emissione della nuova serie di Buoni novennali, le caratteristiche *di essi nonché la data di estrazione dei premi assegnati per Jf"T5""Tovembrè"T93l'""ai'"Buoni \ 4_, 75_ % in circolazione e le varia zioni da introdursi nello stato di mi'Wicinìio rìal1'nntHntn « : il _ previsione dell'entrata e in quello della spesa del Ministero delle Finanze per gli stanziamenti delle somme occorrenti per il servizio dei |Buoni, per le spese di allestimento, di collocamento e per quelle acces ]sorie. j Art. 6. — Sono estese ai nuovi 'Buoni tutte le disposizioni del Re gio Decreto-legge 5 maggio 1931, n. 450, in quanto non siano contrarie alle disposizioni del presente Decreto. Le modalità La Gazzetta Ufficiale pubblica poi il Decreto ministeriale che disciplina le modalità della operazione. Il Decreto stabilisce che l'emissione dei Buoni novennali autorizzati dal Regio Decreto-legge 21 marzo 1932 avrà luogo per pubblica sottoscrizione che si inizierà il 7 aprile prossimo venturo e potrà rimanere aperta a tutto il giorno 20 stesso mese. Essa è affidata ad un Consorzio di istituti presieduto dalla Banca d'Italia. I nuovi Buoni saranno del taglio da lire 500. Potranno emettersi titoli da lire 1000, 2000, 5000, 10.000, 20.000, 50.000 e 100.000, corrispondenti rispettivamente, agli effetti del sorteggio dei premi, a 2, 4, 10, 20, 40, 100, 200 Buoni. I Buoni nominativi, sia unitari che multipli, conserveranno i numeri dei Buoni al portatore dai quali provengono. Con altro Decreto sarà provveduto all'approvazione dei modelli, della leggenda e dei segni caratteristici dei nuovi Buoni. I Buoni frutteranno l'interesse annuo del 5 % pagabile in due semestralità, al 15 maggio e al 15 novembre. Inoltre, essi concorreranno ai seguenti premi che verranno sorteggiati il 21 aprile e il 27 ottobre di ciascun anno e che saranno pagabili rispettivamente dai giorni 15 maggio e 15 novembre successivo, secondo le modalità stabilite dai Decreti ministeriali 25 e 30 settembre 1931 - IX : primo numero estratto lire 1.000.000; secondo numero estratto lire 500.000; due successivi numeri estratti per ciascuno lire 100.000; quattro successivi numeri estratti per ciascuno lire 50.000; cinquanta successivi numeri estratti per ciascuno lire 10.000. In totale cinquantotto premi per complessive lire 2.400.000 a semestre. I premi anzidetti sono esenti da ogni imposta presente e futura. ' Saranno applicabili ai nuovi Buoni novennali le disposizioni vigenti per i Buoni novennali attualmente in circolazione. I nuovi Buoni novennali saranno considerati, agli effetti dell'anticipazione contro pegno, anche presso la Banca d'Italia, sotto ogni riguardo, come gli attuali Buoni novennali. Le loro cedole saranno ricevute in pagamento delle imposte dirette dovute allo Stato, in qualsiasi periodo del semestre precedente la loro scadenza. II prezzo di emissione dei nuovi Buoni è stabilito in lire 97 per ogni 100 lire di capitale nominale da versarsi in contanti o in cedole scadenti il 15 maggio prossimo venturo dei Buoni del Tesoro novennali. Al prezzo capitale del Buono dovranno aggiungersi gli interessi che decorreranno sulle cedole del Buono in corso di maturazione fino al giorno in cui sarà compiuto il pagamento del prezzo stesso con gli interessi corrispondenti alla ouota di capitale versata all'atto della sottoscrizione. Il compenso sui Buo-ni 1932 In pagamento dei nuovi Buoni saranno accettati anche Buoni noven- nali di scadenza al 15 novembre 1932. Tali Buoni saranno valutati al- la pari agli effetti della sottoscrizio- ne, ma per ogni 100 lire di capitale !nominale verrà pagato in contanti un compenso di lire 3 dopo che sian- si compiute le opportune operazioni' e a à di accertamento sui titoli presentati in versamento. Il compenso anzidet- to sarà pagato all'esibitore dei titoli ancorché questi siano nominativi, li- ! beri o vincolati per qualsiasi ragio-1ne. Gli interessi scadenti il 15 mag-| gio 1932 sui Buoni 4,75 per cento prodotti per sottoscrizione al nuovo Tirestito saranno papati all'atto dei versamento dei titoli. Gli interessi dal 15 maggio 1932 si intenderanno compensati con quelli in corso sui titoli sottoscritti. I Buoni novennali di scadenza al 15 ottobre 1932 che verranno versati in pagamento dei Buoni emessi in virtù del regio Decreto-Legge 21 marzo 1932 verranno considerati estinti ad ogni effetto. Il Direttore Generale del Debito Pubblico è autorizzato ad eseguire l'estrazione anticipata dei premi assegnati ai Buoni del Tesoro scadenti il 15 novembre 1932, tanto per il semestre che si matura al 15 maggio 1932 quanto per quello che ha fine al 15 novembre 1932. In questa estrazione anticipata potrà derogarsi dalle norme vigenti sulle modalità dell'estrazione dei premi sui Buoni delTesoro novennali. Essa potrà essere eseguita, a giudizio del Direttore Generale del Debito Pubblico, ove necessiti, da una Commissione o da sottocommissioni. Il pagamento anticipato dei detti premi sarà fatto soltanto a favore dei portatori dei Buoni vincenti versati in sottoscrizione dei nuovi Buoni 1941. I premi comunque dovuti e per qualsiasi importo sui Buoni novennali scadenti il 15 novembre 1932 che verranno presentati in sottoscrizione dei nuovi Buoni novennali verranno pagati direttamente dalle Sezioni di R. Tesoreria provinciale in base ad ordinativi dell'Intendenza di Finanza (Sezione Tesoro). I premi dovuti sui Buoni nominativi liberi da vincoli o da impedimenti, intestati a persone fisiche capaci, che verranno presentati in sottoscrizione dei nuovi Buoni novennali, saranno pagati anche direttamente e per qualsiasi importo dalle Sezioni di R. Tesoreria provinciale agli intestatari dei Buoni stessi, in base ad ordinativi della Intendenza di Finanza (Sezione Tesoro). I premi dei detti Buoni nominativi intestati a persone fisiche incapaci o ad Enti giuridici, ovvero a persone fisiche capaci, ma comunque vincolate o sottoposte ad impedimenti, saranno pagati dalla Direzione Generale del Debito Pubblico a chi di ragione all'atto dell'emissione del nuovo Buono nominativo. Disposizi&ii tecniche All'atto della consegna dei Buoni 1941 ai sottoscrittori, o dell'invio alle filiali della Banca d'Italia fuori capoluogo di provincia, i Buoni dovranno essere muniti del timbro ad umido della Sezione di R. Tesoreria, lungo la linea di stacco fra i Buoni medesimi e le parti della matrice ad essi unite. Inoltre, saranno muniti, nell'apposita sede, di un timbro lineare ad umido con l'indicazione della provincia nonché del timbro a calendario. Per l'apposizione dei timbri suddetti dovrà adoperarsi inchiostro indelebile. Le parti delle matrici unite ai nuovi Buoni saranno firmate e consegnate dalle filiali della Banca d'Italia alla coesistente Sezione di R. Tesoreria. La R. Tesoreria Centrale e le Sezioni di R. Tesoreria provinciale sono autorizzate a consegnare alla locale filiale della Banca d'Italia le contromatrici presso di esse esistenti dei Buoni del Te- soro novennali scadenti il 15 novem bre 1932. Chiusa la sottoscrizione, le contromatrici relative ai Buoni non ! versati per l'acquisto dei Buoni del Tesoro novennali 1941 saranno, dal Ile Filiali della Banca d'Italia, resti'tutte alla coesistente Sezione di R. Tesoreria ovvero alla Tesoreria cen trale del Regno, I Buoni del Tesoro novennali 1941 saranno spediti in franchigia alle Sezioni di R. Tesoreria .e da queste passati alle coesistenti filiali della Banca d'Italia, previo accertamento della integrità e del contenuto dei pieghi, da fariii con l'intervento del Capo della locale Sezione Tesoro. Nel caso che si riscontrasse qualche discordanza nella quantità, nel taglio e nelle caratteristiche dei Buoni, contenuti nei pieghi, con il corrispondente avviso di spedizione, dovrà essere redatto dal Capo della Sezione di R. Tesoreria, in contraddittorio con il predetto rappresentante del Tesoro, e da essi firmato, analogo atto verbale in due esemplari, uno dei quali sarà trattenuto dal Capo della Sezione di R. Tesoreria e l'altro spedito al Ministero delle Finanze. _ La consegna dei Buoni dalle Sezioni di R. Tesoreria provinciale alla coesistente filiale della Banca d'Italia dovrà risultare da apposito processo verbale nel quale sarà indi' cato distintamente, per ciascun taglio, quantità e importo nominalr dei Buoni consegnati. Il processo verbale sarà redatto in triplice esemplare e sarà sottoscritto dal Capo della filiale della Banca d'Italia quale Capo della Sezione di R. Tesoreria, oltreché dal Cassiere di Tesoreria e da quello di Banca. Un esemplare di detto verbale sarà trattemi-.to dalla filiale della Banca. Gli altri | due^saranno consegnati alla Sezione,di R. Tesoreria per gli adempimenti di cui all'ultimo comma dell'art. 2 del Decreto 20 febbraio 1921. Con altro decreto sarà provveduto a disciplinare la spedizione dei Buo- La copertura aurea della lira nuovamente aumentata Roma, 28 notte. La situaz ione della Banca d'Italia al 20 marzo 1932 era la seguente: Valute auree 5.626.900.Ó00; riserve: valute equiparate 1.603.000.000; portafoglio su piazze italiane 4 miliardi 634.000.000; anticipazioni 902.600.000; circolazione biglietti 13.651.100.000; debiti a vista 332 milioni 800.000: depositi in conto corrente 1.13S.900.000 ; rapporto della riserva ai biglietti in circolazione ed ogni altro impegno a vista 46,92 per cento; rapporto dell'oro ai biglietti in circolazione 41,22 per cento. Questo specchietto costituisce una nuova documentazione dei sani .si¬ stemi del nostro Istituto dì emissio ne e conseguentemente, della soli- jdita della lira. La riserva totale re- i-fondo immutata, la quantità del- l'oro in cassa è appena diminuita ! rispetto al 29 febbraio, dilli milio'-'™ni, mentre la circolazione è diminuì- bta di 287,4 milioni ed i debiti a vi-' sta sono diminuiti di altre 80,3 milioni. Riserva e circolazione In conseguenza, il rapporto della ini novennali 1941 dalle filiali della ]Banca d'Italia di capoluogo a quelle ; fuori capoluogo di provincia. (riserva ai biglietti in circolazione e-■ ' ad ogni altro impegno a vista, è aumentato, nei venti giorni, del 0,8l!per cento, essendo salito da 46.11 a!'46,92 per cento, mentre il rapporto dell'oro ai biglietti in circolazione è. a sua volta migliorato del 0,85, es- ■ j i-i ì Ann „ «1 io sendo salito da 40,37 a 41,22 per \ cento. Questo crescente rinvigorì-1mrurn dalla nostra rirrnln-innp «■> !sento nella nostra ciicoia.ione, a»-iviene con un processo tranquillo die1 ^ numero della Rivista Bancaria si intona alle generali condizioni economiche nazionali. Un autorevole studioso dei problemi economici e monetari, Mario Mazzucchelli, pubblica ora, sull'ulti- ltun lungo articolo documentato c/iejdconferma questa verità, illustrando¬ lo con una serie di argomentazioni e dati. Nella parte essenziale che si riferisce alla circolazione nei rapporti con i bisogni del commercio, l'ar- ticolista scrive « gj è voluto asserire e si continua qUa e ja ad asserjre che il Governo e ia Banca d'Italia « deflazionano » a tutto spiano, stringendo in ta]e mo(j0 ja cintola all'economia priVata del Paese. L'asserzione è basata sul vedere la circolazione dei bi- l'i.- .»_ni j:_ui«..ì«.r. r\v.r\- _. prezzi, la circolazione per iì commer cio avrebbe dovuto, in via normale, httando'conVenìentVm^entè delì'effetto della diminuzione dei prezzi e dell'attività, a coprire le maggiori richieste per usarne la tendenza di™1™1™? a s-conto e per- aiuto del b^caria?». drlbnlnnmlcnppunpdesegnncciiaullldl4rtz\i'economia privata, prevalentemente KS. E. La Via Commissario straordinario u, „ H m n ai Comune tli Napoli ghetti, effettiva cioè, diminuire pro> gressiva mente, ma questo è una base che, presa a sé sola ed indiscriminatamente, è di semplice apparenza ed ingannevole nei fatti. «Si è già esposto parecchie volte come la circolazione dei biglietti è originata da diversi elementi: per riassumere è bene ricordare che la circolazione effettiva è in funzione: 1.) delle riserve; 2.) delle partite passive della Banca di emissione, e cioè: depositi di ogni specie e sorta, pubblici e privati, capitale proprio e riserve proprie della Banca; 3.) delle partite attive commerciali di fatto e di nome (portafoglio anticipazioni, proroghe, conti correnti attivi e simili); 4.) delle partite attive di investimenti (titoli dello Stato, immobili, deflazione, impieghi dei varii fondi); 5.o) del fondo di cassa e dei debitori diversi; 6.) dei conti di aiuto dell'economia privata (in Italia: Istituti di liquidazione). « Come già altra volta esposto, la circolazione per il commercio costituisce la parte minore delle quantità, di biglietti emessi: al "1 gennaio 1932, ne formava il-38 per cento; l'altro 62 per cento era dovuto a partite che nulla hanno a che fare con la deflazione verso il commercio. In cifra assoluta la circolazione, comprendente le partite di natura commerciale ed emesse quindi a favore del commercio, ascendeva, al 31 gennaio 1932, a 5371 milioni, contro 4963 milioni al 31 gennaio 1929. V'è quindi un aumento non trascurabile tra il primo mese del 1929, mese che susseguiva ad un anno di grande attività commerciale e che era seguito a mesi di forte « polso » (come lo fu il 1929 fino all'autunno) ed il gennaio 1932, mese in pieno periodo di depressione. La circolazione per il commercio « Da loro parte, i « prezzi » (B corsi) di Borsa, secondo le ammirande e precise elaborazioni statistiche del Banchi, sono scesi dalla media decembrina del 1928 a quella del 1931, per le azioni, da 80,7 a 34, con lievissime variazioni invece per i titoli di Stato e per le obbligazioni industriali. Il ribasso nel corso delle azioni (che si estende per le azioni di 177 Società con il capitale nominale di 21.464 milioni) è stato quindi di un largo 57 per cento. « D'altro lato, il movimento delle merci è disceso di volume dal 31 dicembre 1929 al 31 dicembre 1931; prendendo a base di questa restrizione di attività il forte ribasso dei non già aumentare dell'8 per cento dalla fine del gennaio 1929 alla fine del gennaio 1932, ma scendere, nel detto periodo di tempo, di almeno un terzo e cioè di 1650 milioni cir ca, poiché si deve cumulare il minor prezzo con la minore attività, e non fare le medie, più o meno ponderate, fra le due minorazioni; invece si ha un aumento di 408 milioni, cioè si hanno 2050 milioni in più. Non si può quindi assolutamente sostenere l'appunto che si fa, da non poche parti, al Governo ed alla Banca d'Italia, di avere voluto spingere ed accentuare la deflazione: se muta la cifra sopradetta, quelle dei depositi di Stato e degli Istituti di liquidazione dicono piuttosto< il contrario. « Si è andato in là, molto in là, non dirò della via deflazionista, ma di un andamento normale e, per usare la parola nuovissima coniata dagli anglo-sassoni, di una « reflazione :>. Lo si è fatto dal Governo, oltreché con senso di dura opportunità, con non comune abilità e con accorto concetto di misura: 1.) ingrossando, come già riscontrato qui e poscia annotato e considerato dall'estero, i depositi dello Stato presso la Banca d'Italia, con che si evitava l'aumento di circolazione: 2.) appro- Roma, 28 notte. In seguito alle dimissioni presentate da! Podestà e dal vice-Podestà di Na- poli, il Ministero dell Interno ha destinato il Prefetto La Via nob. dei Ba- roni dott. Lorenzo a reggere straordì- narianiente il Comune di Napoli. Il ba-lrone La Via assumerà l'ufficio trai qualche giorno. L'Alto Commissario per la provin-j Sìf^nwl^i h£- ? p,°destà duca Giovanni Di Bovino una lettera1 nella quale esprime, a nome anche del Ministero dell'Interno, i ringraziamenti Pcr ,a volonterosa opera pre8tata a vantaggio della civica aromi-1Distrazione unitamente ai vice-Podeatìt

Persone citate: Mario Mazzucchelli

Luoghi citati: Comune Di Napoli, Italia, Napoli, Roma