I pronostici sono per la squadra austrica ma spare aosuiaca ma gli « azzurri » sono decisi a battersi strenuamente

I pronostici sono per la squadra austrica ma spare aosuiaca ma gli « azzurri » sono decisi a battersi strenuamente IL GRANDE INCONTRO INTERNAZIONALE DI VIENNA I pronostici sono per la squadra austrica ma spare aosuiaca ma gli « azzurri » sono decisi a battersi strenuamente ma gli « azzurri » sono deciSqtfinsmvBVienna, 19 notte. La comitiva degli « azzurri » è arrivata regolarmente a Vienna strane, <alle ore 8. Partenza sotto la pioggia da dPadova, viaggio sotto la pioggia per.gtutto il tratto italiano, sotto la neve per * qbuona parte del percorso austriaco, e:Carrivo salutato dal sole a Vienna. Bernardini ammalato Come al solito, grande entusiasmo a ! tutte le stazioni italiane: da Padova, dove i «cadetti» della squadra nazionale vollero accompagnare i camerati alla stazione, per Udine dove ancora fresco era il ricordo dei « nazionali » che vi avevano fatto la loro preparazione prima di Budapest, fino a Tarvisio, dove tutti gli Alpini dell'8.o Reggimento, presenti ufficiali, sottufficiali e soldati, volevano esprimere al collega Meazza il loro più vivo desiderio che una penna nera si facesse onore a Vienna. Giovialità, cordialità, ordine e disciplina nella comitiva, come al solito. Cambiamento di treno a Venezia e passaggio dal vagone normale riservato al vagone letto, pure interamente riservato, a Tarvisio. Qualche centinaio di entusiasti alla stazione di Vienna, dove gli « azzurri > tentarono invano di ottenere il' permesso di rimanere a letto per un'altra ora, per evitare il mattutino trasloco. Tutto secondo programma, quindi. Una sola eccezione: quella di un ulteriore infortunio della squadra. Durante il viaggio, poco dopo messosi a letto, il giuocatore Bernardini si sentì male. Gran male di testa, fortissimo dolore alla gola, difficoltà di respiro, conati di vomito. Durante l'intera notte il romano non potè chiudere occhio. Assistito amorevolmente dai dirìgenti e dal massaggiatore Pilotta — i compagni del giuocatore non vennero affatto disturbati — il romano era alquanto abbattuto e sofferente. Giunta la comitiva all'albergo, il dottore italiano subito chiamato in assistenza, dichiarò trattarsi di un caso di tonsillite acuta, seri' za carattere alcuno di- gravità. Berciar l'inLlenpvaiHvcorise(sihtodtaVbdtunfitoledcctr«tdmv. dini, grazie alle rapide cure avute ed : ealla sua forte fibra, migliorò alquanto. ! èVerso sera egli era già quasi compie tamente sfebbrato. E', comunque, oltremodo difficile che il romano possa essere in grado di giuocare domani. Una notte insonne, una giornata di freddo e un'ulteriore passata a sudare, lo hanno prostrato fisicamente e moralmente, dcptzcGbE' la serie degli infortuni che prosegue : ■ f>ormai non c'è che attendere il prossimo, !contrattempo. In questa condizione di cose, la squadra scenderà con ogni probabilità in campo nella formazione: Solavi; Rosetta, Allemandi; Pitto, Ferraris, tìè'rtòlini; Costantino, Sansone, Meazia? Bfaìgtiozzl, Orsi. Come'è noto, la squadra ha, lasciato a parte 'ì'iàvalidato Bernardini, a sua disposizione, come riserve: Combi, Monzeglio e Banchero. Il giuocatore del Genova ha raggiunto infatti in tempo la comitiva degli « azzurri » a Padova e ha proseguito direttamente. I « nazionali » nostri hanno passato la giornata di oggi nel più completo riposo. Nel pomeriggio essi hanno visitato il campo dello Stadio: installazio- ?i »±™ isla persone, nessuna tribuna coperta, dimensioni del campo metri 110 per 70, superficie piana, regolare, erbosa. Ieri ancora il campo era ricoperto da venti centimetri di neve. Saldi di fronte alla sfortuna A sentire i giornali viennesi, nel campo di Agramonte non regna piena concordia. La squadra austriaca non ha incontrato se non in parte il favore popolare. Sostituito il mediano destro Braun con Mock e la mezz'ala sinistra Schall con Muller, si fa ora un gran cBpzopvIl'idgcfopmulccbndct«sLdnrsmcrp , „ .. ,__„ »„_5fQ „ rvipdp rioi I cparlare di una ferita a un prede del nortier* Hiden. Si è sentito dire Unte | rportiere Hiden. Si è sentito volte nella giornata che Hiden giuocherà e non giuocherà, che vi è da ritenere che si tratti di voci messe in giro ad arte, per scombussolare gli « azzurri ». Dice il principale giornale sportivo di Vienna nel titolo del suo commento che si tratta di due squadre che hanno ognuna una gran paura dell'altra. Non sappiamo se l'immagine calzi per gli avversari. Per gli italiani sarebbe forse più preciso dire che essi hanno un gran rispetto degli oppositori. La situazione è di quelle che toccano sul vivo lo sportivo e che lo stimola a mettere fuori le unghie. Tutti danno gli « azzurri » per battuti prima di giuocare; gli « azzurri » attendono di aver giuocato per darsi per vinti. Intanto, non si trova più un biglietto. Lo Stadio è venduto al completo e lo spettacolo più impressionante per la squadra è dato da qualche centinaio di italiani che sono arrivati dalla madre patria, da Trieste, da Roma e da Milano imprevidentemente, senza prefissare i posti. Il cielo è sereno e gli « azzurri » hanno l'animo fermo. Se vi è una rappresentanza calcistica bmlptpdsefmdche meriterebbe il successo per-Urna !do con cui sa stare salda e serena di.fronte alla sfortuna, è quella che ai- fenderà domani i colori d'Italia, alloiStadio di Vienna. VITTORIO POZZO