La preparazione di una marcia su Berlino nell'acqua del Ministro degli Interni Severing

La preparazione di una marcia su Berlino nell'acqua del Ministro degli Interni SeveringLA LOTTA TRA IL GOVERNO PRUSSIANO E I NAZIONAL-SOCIALISTI La preparazione di una marcia su Berlino nell'acqua del Ministro degli Interni Severing Berlino, 17 notte, iChe l'imponente dimostrazione del- j la loro forza ingigantita fatta dai na- ■ zional-socialisti nella recente votazio-!ne presidenziale avrebbe rappresen- j tato agli avversari, e soprattutto alla dominante social-democrazia, tutta la grandezza e l'imminenza del pericolo, e in vista della prossima lotta por le'elezioni al Landtag li avrebbe indotti ]a ricorrere ai più urgenti e nervosi mezzi di difesa e magari di offensiva, questo si prevedeva, anche prima della giornata elettorale, da quanti non nutrivano dubbio sulla costante immancabile ascesa del nazioual-socialismo. Oggi si ha dopo i nervosi tentativi che già si stanno facendo per addomesticare in qualche modo la legge elettorale prussiana, dei quali abbiamo già reso conto ieri sera, il primo segno — non del tutto tranquillante — di questa difensiva-offensiva in una vasta azione 'di polizia improvvisamente inscenata non soltanto a Berlino, ma in tutta la Prussia e ad Amburgo, a base di perquisizioni, sia nelle numerose sedi del partito nazional-socialista, sia nelle case dei suoi capi, e cioè con motivazioni ufficialmente e lungamente esposte in un comunicato del Ministro degli Interni social-democratico Severing, e cioè che si aveva ragione di dubitare della legalità dell'azione nazional-socialista, e anzi di sospettare di un qualche colpo di forza che il partito stesso preparava proprio per la trascorsa giornata dell'elezione presidenziale. Manovra elettorale ? E', e deve essere naturalmente ben lontano da noi, osservatori stranieri e neutrali, l'intenzione di lanciare preventivamente il dubbio sulla consistenza reale dell'accusa mossa ai nazional-socialisti, e specificata in una serie di indizi nei comunicati del Mi- nistero degli Interni prussiano: ma è da parte di una buona metà di questa stampa che si rileva come già si parli troppo presto di constatazioni, quando un altro comunicato ugualmente ufficiale dichiarava, che la vasta azio ne di perquisizione cominciata fin dalle 10 di stamane in tutto il Reich è ancora in corso, e che durerà fino a questa sera tardi. Questa stampa rileva inoltre come già altre volte l'avallo preventivo del Ministero degli Interni prussiano non sia bastato a fare — por esempio della montatura del memoriale di Boxaeim, cioè del famoso colpo di Stato dell'Assia -*nulla di più che una bolla di sapone, la quale non ha avuto più seguito. E mentre i giornali democratici e socialdemocratici già gridano, sulla scorta del comunicato ministeriale, che il partito nazional-socialista è stato colto con le mani nel sacco nella preparazione della congiura e del colpo di Stato, e ne chiedono lo scioglimento, e l'arresto dei capi, i giornali di destra invece — ma non già della destra nazional-socialista e nemmeno tedesco-nazionale, ma della destra più indipendente — come la Deutsche Allgemeine Zeitung nettamente caratterizzano questa sera il comunicato di Severing come niente altro che una manovra elettorale in vista della fU-tura battaglia prussiana. Noi passia- mo, esposto obiettivamente, al conte- nuto del comunicato ministeriale. Il comunicato afferma che la Polizia haconstatato in tutto il territorio della Prussia che le cosidette formazioni o squadre di assalto del partito nazional-socialista sono state messe in stato di allarme e di consegna per il giorno 13, giornata dell'elezione presidenziale. La misura di consegna e di allarme era stata ordinata dal comando supremo del partito, cioè da Monaco. Gli indizi denunciati Il comunicato dice quindi che non è il caso di entrare sul motivo e sulla valutazione legale e illegale di questi ordini di consegna emanati da Monaco, ma si limita a constatare che si trattava in ogni modo della preparazione di azioni violente. Le molteplici constatazioni della polizia — continua il comunicato — in tutte le regioni della Prussia orientale e settentrionale non lasciano in proposito alcun dubbio sul fatto che i preparativi erano sistematici, e che non potevano e non possono spiegarsi solo col vario e diverso temperamento dei sottocapi locali e periferici. I preparativi non sono stati ordinati nel giorno dell'elezione, ma l'ordine ne era stato già emanato alcuni giorni prima. Se le disposizioni in questione — dice il comunicato — si paragonano con i discorsi spacconi che i capi nazional-socialisti hanno pronunciato dappertutto prima delle elezioni, allora sorge l'impressione che molti capi di gruppi e sottogruppi pensavano veramente a serie misure di violenza. Il comunicato qui si dilunga a iden- itificare alcuni particolari degli indizi j scoperti che hanno condotto a questa ■ convinzione, e cioè -— per esempio — !ai precisi ordini di consegna e di mo j bilitazione dati qua e là. Uno dei più importanti alle squadre di assalto di Schneidemuehl, e più specialmente alle squadre di assalto di Berlino, ordini che 'avevano per obiettivo principale l'ac ] cerchiamento della capitale, e contene i a vano precise disposizioni circa la concentrazione dei « camions » per l'esecuzione di questa marcia su Berlino; a Berlino le squadre avrebbero in parte dovuto armar.'H con le armi stesse della polizia e qui il comunicato si riferisce all'asserito lavoro di preparazione e di propaganda fatto dai nazional-socialisti nelle file della polizia, accenna a precedenti scoperte di armi fatte qua e là, e rammenta che era previsto anche l'arresto di vari borgomastri dei vari paesi, e anche di molti capi di polizia e agenti. Tutto era anche disposto per il sistema di trasporti: e precisa che il servizio motoristico era già fissato fin da! febbraio, e doveva cominciare a funzionare e mettersi in azione al partire di una parola d'ordine telegrafica in tutto il Reich, la quale doveva essere: «La nonna è morta. Max»... Dopo questa elencazione il comunicato cosi conclude: « Questa è la pura e semplice preparazione della guerra civile, che non può essere camuffata col pretesto che questi preparativi fossero fatti in previsione di una sommossa comunista. Essi costituiscono — dice il comunicato — un frivolo gioco col fuoco, al quale il Governo prussiano non intende assistere più a lungo inattivamente. Il giuramento di legalità dei capi nazional-socialisti può essere preso sul serio e rispettato dal Governo prussiano solo nel caso che la pratica del ! partito nazional-socialista coincida poi j solo menoma l'autorità statale, ma è con i giuramenti dei suoi capi. Il Governo prussiano, ad ogni modo, non intende affatto lasciare armarsi sotto i suoi occhi un esercito il ouale non a a -|Bruna a Monaco, i giornali apprendo - no che la direzione dichiara che tutto - ! questo colpo di Severing era già atl tes0' e che ll partito protesta fin da ai°ra contro questi disperati tentativi di un costante elemento di inquietudine » La « Deutsche Allgemeine Zeitung » subito commenta: <: Sarà molto prudente, specie dopo le precedenti esperienze che si sono fatte su simili azioni di polizia, attendere che le perquisizioni portino veramente alla scoperta di un materiale migliore di questo. Per ora, ad ogni modo, l'ordine di perquisizioni di Severing appare niente altro che una pura propaganda elettorale e un tentativo di paralizzare in misura più larga che non sia stato fatto finora tutto l'apparecchio del partito nazional-socialista in vista della prossima lotta elettorale. Questo impiego dei mezzi di forza statale, però — conclude il giornale — indubbiamente eserciterà su numerosi elettori ben altro effetto di quello che il signor Severing si attende, e porterà all'opposizione ulteriori voti accelerando così la caduta della coalizione prussiana ». La protesta dagli hitleriani Da parte nazional-socialista, in seguito alla domanda rivolta alla Casa a o o o o . è a i a e o o e i a n i e , i o . - trovare dei pretesti di proibizione e di scioglimento del partito al solo scopo di influenzare gli elettori in vista della lotta prussiana. Un comunicato ufficiale del partito stesso poi annuncia che il partito ricorrerà a tutte le misure giudiziarie possibili, e ricorrerà al procedimento amministrativo e costituzionale contro l'inaudito procedere del Governo prussiano che ■— dice — « è adatto a mettere in pericolo la tranquillità e l'ordine mantenuti in modo esemplare dal partito nazional-socialista, e a provocare inquietudini artificiali che senza queste misure della polizia prussiana non si sarebbero verificate ». Al Landtag prussiano intanto pare che fallisca il progetto di elevare da 20 a 24 anni il limite della capacità elettorale, al fine di escludere dalle prossime elezioni tanta parte della gioventù nazional-socialista; il progetto fallirebbe perchè non sarebbe possibile raggranellare attorno ad esso la necessaria maggioranza di due terzi dell'assemblea per apportare la relativa modifica alla Costituzione. Al Landtag stesso oggi il Presidente prussiano Braun ha tenuto un lungo discorso, in cui ha difeso la politica della coalizione centro-socialdemocratica, e tutta l'azione svolta per la difesa del regime contro il pericolo nazional-socialista; e tra l'altro ha smentito la voce corsa che egli abbia mai pensato e minacciato un colpo di State per il caso che le elezioni presidenziali avessero portato alla vittoria di Adolfo Hitler. L'accenno del Presidente prussiano è significativo in quanto è convinzione di molti che quello che vi sia di concreto in tutte le accuse di preparativi di violenza mosse ai nazional-socialisti sarebbe .soltanto questo: che cioè essi si preparavano a far fronte a un eventuale colpo avversarie, del quale appunto era corsa voce: per il caso che Hitler fosse stato eletto. Si annuncia che è già decisa una nuova ordinanza presidenziale la quale dispone per il periodo della settimana pasquale, e precisamente dal 20 corrente al giorno 3 aprile, la cosiddetta « Paco civile », la sospensione cioè di ogni manifestazione politica e di ogni attività di propaganda di partito al di fuori naturalmente della stampa. I dirigenti del partito ìocial-democratico hanno pubblicato un manifesto nel quale invitano i membri del partito a votare ancora per Hindenburg nella seconda votazione. « Il 10 aprile — dichiara il manifesto — Hitler deve essere battuto ancora più clamorosamente che il 13 marzo ». G. P. 11 riassetto danubiano Inquietudini austriache Vienna, 17 notte. Poiché il punto di vista della Germania di fronte all'iniziativa francese riguardante il riassetto economico dell'Europa Centrale coincide nelle grandi linee col punto di vista dell'Italia, la nota che a Berlino è stata ieri consegnata all'Ambasciatore di Francia viene qui esaminata e commentata ampiamente. In modo particolare la « Reiclispost », organo cristiano-sociale, si rallegra della franchezza della Germania nel sostenere la necessità di soccorrere subito l'Austria e l'Ungheria, e nel dichiarare che un accordo commerciale fra i cinque Stati danubiani non servirebbe a nulla in quanto la principale difficoltà dei tre Stati agrari, consistente nello smercio della sovraproduzione, non ne risulterebbe eliminata. La « Reichspost » è però poco ottimista circa l'esito finale di questa iniziativa, sebbene la consoli il riconoscimento da parie delle quattro Grandi Potenze della necessità di una collaborazione economica: e che la Germania consideri il problema dell'Europa Centrale da un punto di vista diverso da quello di Parigi è ben comprensibile — dice — essendo essa la grande fornitrice e compratrice degli Stati danubiani e al tempo stesso in concorrenza con l'industria cecoslovacca. La « Neue Freie Presse » mette in rilievo il forte contrasto fra le vedute francesi e le italiane e tedesche: ora anche Berlino si mostra desiderosa di aiutare gli Stati danubiani, però si immagina la forma dell'aiuto in una maniera affatto differente. A demoralizzare gli spiriti austriaci sopravviene la circostanza che il presidente della B:nca Nazionale, dottor Kienboeck, è riti vnato da Parigi a mani vuote: chi sa se il direttore generale della « Credit Anstalt », signor Van .Hengel, sarà a Londra più fortunato. Il « Neues Wiener Tageblatt » si ocIcupa non delia -Vota tedesca,'ma dei | commenti francesi ufficiosi e non uffi; ciosi ad essa dedicati, e soprattutto dell'articolo dell'* Echo de Paris» in cui in rude forma è detto che il mercato finanziario francese potrà decidersi a dare aiuto solo quando sia avvenuto il raggruppamento danubiano desiderato .dalla Francia. « L'organo nazionalista — osserva il I « Neues Wiener Tageblatt » — con queista collerica osservazione tradisce che, iper gli ambienti che lo ispirano, l'iniiziativa riguardante i Paesi danubiani jha obbiettivo politico-militare e non politico-economico. Ma così imbrigliata l'iniziativa può urtare contro difficoltà ; grandissime ». j E quindi il giornale commenta che |nel dopoguerra la Francia ha più volte dato quattiir.i ad alcuni Stati successori: si trattava, però, di sussidi militari destinati allo sviluppo degli armamenti, sussi ii che non hanno consolidato i bilanci dei Paesi in questione, non ne hanno aiutato l'economia, sussidi in una parola i quali non han;no sanato gli Stati danubiani. « Ora che cosa vogliono — domanda il «Neues Wiener Tageblatt — i nazionalisti francesi? Continuare a pagare questi sussidi, oppure concludere una transazione finanziaria che davvero aiuti gli Stati danubiani e non procuri delusione ai francesi sottoscrittori I di prestiti ? ». Il « Pester Lloyd », ufficioso ungherese, ripete che l'Unione economica è realizzabile solo eliminando tutti gli elementi politici perturbatori: necessità ineluttabile è il comprendere in essa la Polonia.

Persone citate: Adolfo Hitler, Hitler