Mistero nella villa di Lindbergh

Mistero nella villa di Lindbergh Mistero nella villa di Lindbergh Una telefonata a nome dell'aviatore: « Progressi. E' tatto ciò che possiamo dire » - La Polizia americana chiede a Londra che si sorveglino i transatlantici in arrivo da New York o e . New York, io notte. Fanno pena davvero i cronisti deigiornali, americani che devono, alcader della sera, consegnare due co-lonne almeno di notiziario sul dram-ma nella casa Lindbergh, perchè co-sì esigono i loro direttori, e che da due giorni in qua si trovano sul lastrico, praticamente e metaforicamente. Finché erano installati nella villi di Lindbergh, e le notizie erano magre, potevano rimpinzare i loro fonogrammi di impressioni di cose viste, di andirivieni più o meno »itsteriosi. La consegna del silenzio Ora che sono congedati sfilano come delle anime in pena. Qualcuno di essi si ostina a perlustrare con ■macchine fotografiche le vicinanze della villa, ma gli altri sono stati spinti dal freddo e dai visi arcigni di detectives privati verso luoghi meglio riparati e più ospitali. Frequentano ora le anticamere del Governatore dello Stato di New Jersey, oppure quelli della Polizia, q si tengono alle calcagna dì persone note come facenti parte deZZ'entourage di Lindbergh. I più audaci si sono sparpagliati negli ambienti equivoci di New York con la speranza di incontrarvi Salvatore Spitale ed il suo inseparabile luogotenente Bitz. La sorveglianza giornalistica è stata intensa, sia nei paraggi della villa Lindbergh, sia nei grandi centri della malavita paesana. L'esito è stato non sólo magro, ma addirittura ■nullo. 1 direttori dei giornali hanno tentato di comune accordo una mossa che sembrava promettente: hanno telefonato a Lindbergh per chiedere informazioni sull'esito delle ricerche. All'altro capo della linea una voce, che non era quella dell'aviatore, ha dato questa risposta: — Progressi. E' tutto ciò che possiamo dire. Di concreto, dunque, oggi non v'è che questa, parola. E' poco, ma può essere molto. Di progresso nelle indagini e nelle ricerche non si era finora parlato mai. Voci incontrol late circolano però a New York e aBoston. Ne è responsabile il sinda-co di quest'ultima città il quale ha)dichiarato che Carlo Augusto è giàstato consegnato ai suoi ^ma l'annunzio della consegna wonpuò essere diramaio perchè LtMd-bergli si è impegnato a tener segretol'evento per s'eitantadue ore, ondedar modo agli autori del rapimento di scomparire senza lasciar dietro di sè la menoma traccia. La notizia, diffusa da tutti i giornali, è oggi però recisamente smentita dagli amici di Lindbergh. Quest'ultimo non parla più a nessuno: si è chiuso nel silenzio, e dei suoatti sono tenute al corrente soltanto due persone: il suo consigliere legale, colonn. Breakenridge, e il profHippen, rettore dell'Università di Princeton. Misteriosa appare a tuttla scomparsa di Spitale e di BitzSono stati ricercati per due giornda mandre di reporters affamati dnotizie, ma senza successo. Essi hanna esplorato tutti i quartieri di Newo o a l o -| York, frequentato i luoghi di ritrovo s ; pubblicò e clandestino, ma i due e!gangSters rimangono irreperibili. Ai e a e e a i ¬ p e a o n l o a a o o à o {proprio conto, e nell'ombra, le'riNew York si ha però la sensazione che la Polizia sia al corrente delle loro mosse, ma, d'accordo con Lindbergh, agevoli la diffusione di notizie atte a far scomparire ogni loro traccia. Un terzo bandito in campo Il New York Daily News annunzia però oggi che Lindbergh è stato informato che il suo figliuoletto è vivo e in buona salute, e che sarà restituito non appena terminate alcuntrattative in corso, relative all'ammontare della taglia. Altri giornali sostengono che, negli ultimi giorni, Lindbergh ha fattappello alla cooperazione di alcuncapibanda dei gangsters, e ha inoltre al suo servizio il famoso Rosmeruna delle persone più temute dellmalavita di New York. Si dice chegli sia un uomo di poche parole molti colpi di rivoltella e si sostiene che se Lindbergh si è deciso dutilizzare Rosmer, è segno che lbuone maniere di Spitale sono risultate inefficaci. La polizia americana continua pe-. , ■ , . 7 , , i [cerche del pìccolo Carlo Augusto 'Oggi stesso ha telefonalo allo Scot ,land Yard di Londra per chiedere ,che un'intensa sorveglianza venga, \esercitata in tutti i porti del paese, 1 e specialmente a Plymouth, ove de ivono arrivare domani i transatlanti \ci Ile de France e Presidente Roo sevelt. A Washington, intanto, la Camera dei Rappresentanti ha oggi adottato a grande maggioranza un progetto di legge in base al quale l'invio di lettere di ricatto per il tramite della posta è dichiarato un delitto punibile, nell'intera Federazione americana, con venti anni di carcere e ima multa di mille sterline. Il deputato Karsh, in un violento discorso, Ita chiesto che venga istituita una commissione nazionale di investigazione criminale. I giornali sono oggi pieni dì notizie di ricche famiglie le quali, in tutta fretta, abbandonano le loro residenze di campagna per venire ad abitare nei grandi centri, ove colpi di mano come quello compiuto alla villa di Lindbergh se non impossibili, sono certamente più difficili ed azzardati. I « gangsters » e Camera / giornali pubblicano notìzie da Londra, dalle quali risulta che il popolo britannico segue, con appassionato interesse, gli episodi di questa caccia ai rapitori del figlio di Lindbergh. Primo Camera, ai corrispondenti americani che lo hanno interrogato mentre si riposava dopo una corsa mattutina di allenamento lungo i viali di Hyde Park, ha dichiarato che gli eventi nello Stato di New Jersey non lo stupiscono affatto. « Conosco benissimo gli ambienti del banditismo delle grandi città americane — egli ha detto — e se uon avessi avuto a fianco il mio manager, da lungo tempo sarei in carcere. L'America è il più strano Paese della terra. Ho colà degli amici, persino membri dei bassifondi, e non posso fare a meno di loro. Mi proteggono da un mondo di guai. Un giorno sono stato avvicinato, in una grande strada di New York, da uno sconosciuto che mi ha salutato e, di punto in bianco, mi ha chiesto mille 'dollari. Gli ho detto che non lo conoscevo, e l'ho mandato al dia volo. Ebbene, il giorno dopo sono p^affiSS nogciuto che si era presentato di|nanzi ai Giudici con una dozzina di | bruttissimi ceffi i quali tutti hanno Idichiarato come io fossi debitore di mille dollari. Ho protestato, ma ho dovuto pagare. I gangsters hanno fatto tutto il possibile per vuotare le mie tasche. Hanno una volta minacciato di morte anche il buon Sèe, perchè egli ri fiutava di cedermi a un manager amico loro. Sce, dinanzi a varie rivoltelle puntate sul suo petto, ha tenuto un discorso nel quale ha dichiarato che non era morto in guerra, che era pienamente soddisfatto di aver vissuto gli anni del dopoguerra, e che ora poteva morire senza preoccupazioni e paure., I gangsters si sono ritirati con minacce di orribili rappresaglie. Costoro hanno poi messo in atto tutti i mezzi per compromettermi, ma senza successo. Molte volte mi hanno chiuso in una stanza con delle ragazze per potermi poi accusare di violazione di promessa di matrimonio e farmi condannare ad enormi indennità. Se Sèe non fosse stato sempre al mio fianso sarei caduto in trappola. Come volete che la storia del bambino Lindbergh mi stupisca? Stprie come questa accadono ogni giorno, ogni ora, e nessuno se ne inquieta. Le vit- time pagano, e spesso pagano due volte ». A. R.