La squadra del Club di scherma di Torino vince la Coppa "Gazzetta del Popolo,,

La squadra del Club di scherma di Torino vince la Coppa "Gazzetta del Popolo,, Il campionato piemontese di sciabola a squadre La squadra del Club di scherma di Torino vince la Coppa "Gazzetta del Popolo,, Ieri il pubblico a Vercelli Ila urlato a un certo punto le decisioni della giuria, lia applaudito sempre, a piene mani, % figli della sua terra, qualche volta ha protestato, è stato sempre, durante le fasi del lungo incontro, vibrante, rumoroso, intollerante. Ieri a Vercelli, attorno alle pedane di scherma, si è fatto il tifo. Tifo autentico, al cento per cento. Non accade spesso che a due sciabolatoti, faccia corona una massa di pubblico così simpaticamente appassionato, così partigiano, così fazioso. Segno è che nella bella e cavalleresca città delle risaie la scherma è sentita ed amata; soprattutto, che è compresa. Siamo usciti a sera dalle sale del Campo Littorio esultanti per la vittoria, ma un poco anche commossi per l'accoglienza che avevamo ricevuto; accoglienza piena di quella schietta cardia- è taBascZpotavaBesenecechne«ialveTocohta cameì-atesca, che è gioviale ed e- mspanswa nella prima, stretta di mano, samdi ma che poi non molla quando si tratta M di incrociare il ferro e di stabilire un e primato. tJde nei proprii mezzi, spirito agonistico ,portato al massimo grado: ecco le doti fi*""**"» all'esame dei singoli combat tonti soffermiamoci ancora un momcnito siiZÌ'or<ya.iiicsa;ione della giornata [schermistica. I Era in palio ieri ti Vercelli la Coppa itg^ df pTlo\vril ct,mr nato Piemontese di sciabola a squadre. Quattro città avevano mandato le loro balde rappresentanze: Torino, con il Club di scherma, Vercelli con la zPro Vercelli », Alessandria con l'B.F.B.F., Novara con l'Accademia d'Armi del Fa scio. Gu incontri si sono svoUi nel mat. fs erl pTe7ai0 nfe bfe sale ideilo stadio; l epilogo si è avuto verso [sera, dopo sei ore di battaglia serrata. primato. seLa squadra di Vercelli è uscita bat- abtuta dal Club di scherma di Torino do- stpo un'aspra, avvincente battaglia. Ma unla sua sconfitta è quasi una gloria, tutanto fu il cuore con cui i ragazzi del mdott. Bertinetti (ci perdoni l'avv. Ger-\nomano...) si sono battuti per i colori del ; fcZloro .« club ». Amore al bello sport, /e- j tuNel suo primo incontro la squadra di Novara dovette ritirarsi dalla competizione, e precisamente al quarto combattimento, per una ferita riportata dal maggiore Montrucchio ad una mano. Le squadre contendenti si ridussero così a tre: tre squadre tutte decise a vender cara la pelle ed ognuna con ferma volontà di vincere. In mattinata Vercelli vinceva Alessandria con otto combattimenti vinti e FispmtamusdiduGstspgnóielmco otto persi, ma con una sciabolata di vantaggio; nel pomeriggio Torino bat teva a distanza Alessandria con dodi ^ combattimenti vinti e quattro persi; rmimo incontro, di cui daremo più ^^ . pa,.tìcolari> si Solveva a fa- vore di Torino contro Vercelli con otto combattimenti pari, ma con numerose stdogoi Pe telasciabolate favorevoli al Club di seller ma. In sala, rigurgitante di pubblico, e ^"°.S' E. il Prefetto d'Eufemia, il Po <*esta conte Tournon, ti marchese Fer| rero di Vcntimiglia, presidente del Co imitato regionale della Federazione di 1 scherma; il cav. Zambrini, segretario; u comm. Cesare Fanti, il comm. Ci- rio, il cav. Gaio, vice-presidente della Pro Vercelli, Ving. Iarach, vecchio glo- a a a . -. a jri }n frchvspsefie s'catulitodntocilstli, Onesti di Novara, Amato di Alessandria, Madonna del 5.0 Arti.r/Zieria di stanza a Venaria. Molte signore e signorine donarono alla manifestazione una nota di eleganza e di gentilezza. Dura battaglia egdli fatto nuovo e veramente inaspet-1.™tato della giornata è stata la battaglia adura che Torino lia dovuto sostenere Pgper aggiudicarsi la Coppa. Sulla carta e nella stessa convinzione degli sciabolatori vercellesi e alessandrini, il Club concittadino avrebbe dovuto vincere con facilità, dominando con larga sicurezza'gli avversari. Invece un mi-'gunto prima dell'ultima stoccata nessu- M110 poteva dire chi avrebbe portato via p7„ t^7,„J, • *,ni tutfn <ti derive in un cla palma; pm tutto si decise m un baleno e fu chi s'illumino di gioia e chi csi macerò di dolore; per poco, come:din tutte le umane vicende. L'andamento degli incontri, d'altron-|ade, danno una esatta visione dei vaio- rZolla. Vercelli ha vinto Alessan- da I d'ria con un incontro pari e una sola e [botta di vantaggio, squadra che iure-! o Ice Torino ha piegato con facilità e con - largo punteggio. Non quindi nell'ulti- ce m0 incontro (Torino-Vercelli) va cer "misura della supremazia fra r 1 ^ f n uri ma bcnlsì nei primi 1^' t ?. . \. . ' - due tempi, durante i quali otto coni battenti in trentadue assalti ebbero campo di dare di sè esauriente spettacolo. Le previsioni ancora una volta sono' andate, almeno in parte, distrutte. Il 1.0** « Scherma ha trovato negliscia- bólatori vercellesi una tale resistenza - ostinata da poter vincere solo ai pun- o ti. Alessandria, pur non avendo una o squadra omogenea, è scesa in campo il con due UOmini che hanno dato un n-iwaIi/ico resuKa(o: Gabrielli e Rosa- a-, ^ . sciabolatore completo, 6e" conosciuto « apprezzato, f smè battuto con estrema vivacità, riportando cinque vittorie su otto assalti. Basano ita pareggiato fra successi e Psconfittp ma hn dntn di iè ottima ma. IZ&^Sot^f^^^portati egregiamente. Vercelli Ila portato sulla pedana due schermidori provati e due giovani reclute. I primi due, Bertinotti e Germano, ma specie il sempre giovanilmente audace Bertinetti, hanno ottenuto il più vivo successo. E questo conferma come la vecchia scuola debba aver sempre ragione in tutte le difficili competizioni, in s«issimi della Pro Vercelli, addestrati alla nuova scuola, ìianno reso in modo veramente insperato. La squadra del Club di Scherma di Torino ha dato ragione nel primo incontro alle previsioni della vigilia. Come aboiamo gìà dett0t batteva VAlessandria con dodici vìttorie a quattro, dvvCoKSVpmodo speciale oggi, m cui il giudizio rdi gara ha fisionomìe così mutevoli. CBelvisotti e Lavorino, % due giova-] VA1122„..*Ma la battaalia si riapre con Vercelli e aiunniamo ni ■arimi dnaue attalti tJT^S, 1E vsenza che gli «omini di Colombetti ne abbiano vinto neppur uno. Apre Augusto Turati la serie delle vittorie, con uno splendido zero che rincuora un po' tutti. Poi vengono le vittorie di Sormano, poi ancora di Turati e Sormano. La squadra prende fiato, il pubfcZico rumoreggia, i feiri danno scintuie, ì colpi accelerano il loro ritmo. Filiamo verso l'epilogo, con l'animo sospeso. Turati ha decisa le sorti Turati ancora, una volta è stato l'uomo migliore della giornata. Ha riportato sette vittorie su otto combattimenti, -ma avrebbe facilmente potuto Vdataaudcrc2vVuscire dalla competizione-senza o^'^di sconfitta soltanto che avesse ere- Uduto opportuno impegnarsi di più con'rGermano. La sconfitta subita da que- dsto, gli ha, però, fatto del bene: l'ha spinto a battersi con maggiore impe- cgno. gli ha donato più scioltezza ed "ói„Jn~n,: vh 3elasticità di movimenti, Iha portato, m una parola, all ultimo splendido Bcombattimento con Bertinetti. Augii- lsto Turati è indubbiamente schermi- Fdorè di sicuro valore. Il suo istinto a-j fgonistico è comune a pochissimi fra\ i migliori e non soltayito del nostro 1 Paese: l'equilibrio fra i mezzi fisici\ e q«e!li inorali è perfetto: la sua men-\ te pare rischiararsi ancor più quando jla battaglia incalza e diventa difficile. Sormano, il più piccolo di statura' fra ì combattenti dì ieri, è stato an- fche fra i più porosi, Ha vinto sei ^volte su otto, s'è prodigato cenza ri- ^sparmio, s'è affermato di misura,.ma rsempre a ragione. Supplisce ai mezzi qfisici ridotti con la viva intelligenza ae con perfezione d'arte. jbGrata ha pareggiato gli assalti eas'è portato sempre molto bene. Morie-, ca contro l'Alessandria ha dimostrato tutte le'buone qualità del vecchio olimpionico, e se qualche volta è caduto (e non solo figuratamente), ciò si deve allo scarso allenamento. Corvino ha avuto il minor numero iTi vittorie, ma le sue sconfitte si possono considerare più che onorevoli, poiché il resultato fu sempre dì 4 a 5. Concludendo, la giornata di ieri è stata ottima per la scherma piemontese. Non ha rivelato nuovi valori, g48e piegava il duro Bertinetti con un giuoco mirabile dì audacia, di perizia, di precisione, per 5 a 2. Così per merito del nostro Diretto1.™, il Club di Scherma di Torino si aggiudicava la Coppa « Gazzetta del Popolo ». uore. uw na servilo a zener avyinzo wteresse e viva la passione. Poi Au- gusto Turati dava il colpo di grazia.ANGELO APPI0TTI. La classifica 1« Club di Scherma di Torino (Au- 'gusto Turati, magg. Corvino, magg Moricca, Cent. Sormano, Capo Mani polo Grata), che si aggiudica ner la se conda volta la Coppa « Gazzetta del , battendo la «Pro Vercelli: i c0"^tb'assalti vinti e otto persi e se e:dicì punti di vantaggio; 2« « Pro Vercelli » (magg. Bertinetti, -|avv. Germano, sigg. Belvisotti e Lava rino) che batte l'E.F.E.F. di Alessan - dna con otto assalti vinti e otto persi a e un punto di y^ggio. -! 3° Sala di Scherma dell E.F.E.F. n (cent, cosano, mg. uaDneiii, magg. Ai- chino, cap. man. «egrui L'Accademia d'Armi del Fascio di a pl ^dd^te11'1"^*™ ^ i