Pellicce, gioielli, cambia nella intricata reterò una donna d'affari

Pellicce, gioielli, cambia nella intricata reterò una donna d'affari Pellicce, gioielli, cambia nella intricata reterò una donna d'affari Donna di mondo a MilanoTdonna di soffitta a Torino »Copo di scena : una querela ritirata e due Parti lese incriminate L'aula della Pretura penale si .è ìm- |. ovvisamente popolata ieri mattina di una folla di donne: ma non si trattava processelti per ing.». di solito quell'aula grigia del loro pit |nrPSC0 ciarlare, e nemmeno di donne di mon;j0i eleganti e fruscianti, che qua]cne volta appaiono nei processi co me figurine di passaggio, lasciando nel la loro scia tra avvocati e curiosi on- date di desiderio e di profumo. Si trat tava invece di una strana categoria femminile pochissimo nota al pubblico, percnè vive di solito nei retrobottega, negjj anditi del Monte di Pietà e di nanzi agli sportelli delle agenzie di pegno, sono le cosidette « donne di af fari » cn6i a tutto detrimento della ]oro femminilità, diventano anche più L'aula della Pretura penale a»™- S2%£%%&ffi& T^f arcigne e più rapaci nel volto che non; lo giano £u uomini di quella stessa i categoria L'amica dell'avventuriera Gay Ma la protagonista del processo è un'eccezione alla regola. Il suo volto, ,come si vedrà, è tutt'altro che arcigno'e rapace. Si chiama Angiolina Taddei;in Del Sonno e fu soprannominata !«l'uomo d'affari in gonnella». Il suo nome è apparso sui giornali accanto a quello dell'avventuriera Pistarino. Men tre attendiamo ch'ella compaia, diamo uno sguardo alle figure delle parti lese, tra le quali si trovano donne di tutte le razze e di tutte le età; e ciascuna vanta il diritto di poter accusare di truffa la Angiolina Taddei. Ma il de siderio di fulminare l'imputata con l'odio concentrato nei loro sguardi e la gioia di poterla vedere una buona volta sul banco infamante non sono concessi alla numerosa schiera di que'ste signore, perchè all'inizio dell'udien;za il difensore della Taddei, aw. Ar mando De Marchi, presenta un certifìjeato medico attestante che l'imputata, i coita da un attacco cardiaco, è in conì dizioni di non potersi presentare per il momento. Trattandosi però di un at;tacco transitorio, l'avvocato non eselu,de la possibilità che ella possa inter venire più tardi. Il Pretore capo, cav Scarpelli, in seguito a ciò, ordina l'inizio del dibattimento e nel frattempo interroga le parti lese. E' un vero fuoco di fila d'accuse che investe l'assente avventuriera. Nel pomeriggio l'impu tata, che è apiede libero per avere ot-tenuta la libertà provvisoria, si preIsenta accompagnata da un cognato, e l'udienza può da quel momento svol gersi in una tranquillità relativa a mal- grado dei continui andirivieni della Taddei, che ogni tanto esce dall'aula sentendosi indisposta. I lettori ricorderanno le ragioni che avevano provocato l'arresto dell'Angio- lina Taddei, di anni 35, nata a Mace rata, e residente a Torino in via Ga- ribaldi n. 55. L'istruttoria a sua carico si era chiusa col rinvio della donna a giudizio dinanzi al Pretore di Torino per rispondere di otto truffe, alcune deile quali di valore rilevante, e di una appropriazione indebita pure di valore rilevante. La serie di queste truffe è coinvolta nella complicata rete dei cosiddetti « affari » a cui la Taddei si era dedicata, mostrando speciali doti di abi lità e di « savoir f aire » a malgrado che questo genere di attività le avesse già procurato tempo addietro un anno di reclusione. Legata da amicizia con la nota av- venturiera Gay Pistarino, arrestata in questi giorni, e che è pure comparsa ieri come testimone, in contatto con altre donne dello stesso tipo intor no alle quali la P S. sta in questi■ giorni attivamente indagando, la Tad- dei, benché quasi analfabeta-se di mo destissima origine, era riuscita a me ritare la fiducia persino di un'impor tante Società anonima di Milano si da farsi da questa affidare cambiali per oltre un centinaio di migliaia di lire allo scopo di trovarne lo sconto, Due modi di vestire Questa interessante figura di donna h* "tuttavia, caso stranissimo, un'appa- „„„„:' m^ripofo -MnnrKitàntP inerii. SoneSdelTuoMb\ai v»%t spagnolesco, dai grandi occSi neri e «fai capelli corvini, essa ha 1 aspetto di una m. ' i. _„nr „oct<ro ri, lat>onosa massaia nel suo vestire di messo' senza ricercatezza, senza cap- P£ lo- co£ ^ soprabito color gialhno chiaro, che mette maggiormente in ri sa£° 11 Pallore del volto sofferente, n E„ssa risponde alle contestazioni del Pretore parlando affannosamente, ma co? chiarezza, ogni qualvolta il cardio JmH"a ?].lel° Permette. Ma con altret- tanta chiarezza essa dice un sacco di spropositi, evidente prova del suo semi- analfabetismo, a cui sopperisce con tava alla nostra città. Essa aveva este se le sue relazioni diremo così com mereiai! anche a Milano, ove faceva raPWe e frequenti apparizioni pren de°do alloggio in eleganti alberghi, Colà la sua*apparenza riservatalo- desta lasciava il posto ad un modo di dava m0(J£ di condurre ^ ^ ]uss0 ... .. . ... ... — nf} nJ?ovi P'u distinti alla sera, e ne 6«.u.ffi« delle banche e delle ditte al mattino ed al pomeriggio, r Cl° no? le impediva, non appena ella faceva ritorno al orino, di uscire dalla stazione di Porta Susa vestita come una povera donna di servizio, con uno scia!,e.m caP° ed. una borsetta da pochi soldi tra mani, per poi trasformarsi nuovamente con altri abiti, altra fog 8?a ?» pettinatura e quasi altre espres 510ni deJ viso, secondo i luoghi che d°veva frequentare in città, Co.mj? la Taddei variava d'abito e quasi di personalità, cosi variavano gli affari di cui essa si occupava: dal coni mercio <*ei * rénards * e delle pelli di ; « persianer » al traffico dei gioielli di iOS11' foggia, dallo sconto delle cambiali :aUa compra e vendita di vestiti di ogni qualità. Dato questo sistema di com mercio la Taddei poteva servirsi per il proprio vestiario degli indumenti an cne di molto valore che gli venivano af fidati temporaneamente per essere ven!duti e, quando fosse necessario, poteva, 'senza alcuna spesa, apparire ornata di di doverli vendere ad una contessa Ta relli, abitante in-via Vanchiglia n. 36. \a detta del denunziante, la Taddei si Iera fatte consegnare queste pelli nel 1 ricchissimi gioielli e coperta di ricche pellicce, presentandosi con uno sfarzo di toelette non sue che le otteneva la stima e la fiducia delle personalità fi nanziarie da lei avvicinate. ciando l'esca per trascinarle nella suaIrete. Degli uomini diffidava: e da essì'■ phhp'la mHma Hi,™ ìt^i™,. .^f ie.,_® 'a-.pnma dura lezione, e in- Ma erano soprattutto le donne, quelle con le quali essa amava trattare lanciando rete. D infatti i fine il colpo di grazia che arrestò infi ne la sua losca attività. La prima de nunzia contro di lei venne infatti spor ta da un uomo, e precisamente dal si gnor Luiei Mazzullo residente in \Hni Garibaldi n 57 Oumtn nri Sa JÌ ',n^i?fÌxLn" «I- SU« uDel, 1uIU° s90rr s0 "feriva alla P. S. che la Taddei si era fatta consegnare da lui parecchi'preziosi capi di pellicceria affermando'.-ì™™*™ "30 e nel luglio 1931 non glij ^i.S0?™ f??110 «P la contessa ,preferisse tenere le pelli, o se invece I intendesse restituirle. Fu allora che il1 Mazzullo si recò personalmente dalla t- | contessa, la quale ^^^^^i a in una e e - a , , i a ù - SBggSJJS per essere stata intricata c^fp^e^^ parando m,Dtrafficante senza perdere la calma gii consegnò in pagamento cambiali rilasciatale da persone solvibili. Ma. sembra che, agendo in questo modo, la donna d'affari finisse "per consumare una truffa allo scopo di tacitarne un altra. Le cambiali erano state infatti a lei consegnate per lo sconto, e soltanto per questo, dal proprietario di una fabbrica di fiammiferi a Trofarello. Da allora la valanga delle voci denunziatrici andò aumentando e precipitando cosi da giungere sino al Procuratore del Re. Il Pretore prosegue nelle contestazioni, e l'imputata si difende con accen n;to di sincerità c con quanta energia le a i consente il suo stato di salute. Ogni tanto la voce le manca, i suoi begli oc_ chi neri perdono il loro splendore ed essa si allontana mormorando: Soffoco! Torno fra un minuto! Ho è , fatLo dei debiti ma non ho truffato nes o,suna i, e le imputazioni si accavallano, a • o a o , e a i n e a o , r o o e e - a a e - - o a o i■ putata e qualcuna delle parti lese as |ume ta]g carattere di eccitazione Un colpa grossa Una volta riuscì a tacitare una sua creditrice, la signora Lucia Mandrilli in Racca, abitante in piazza Gran Madre di Dio, in un modo curioso: questa distinta signora, che è moglie di un alto ufficiale dell'Esercito e madre di un valoroso mutilato di guerra, fu vittima dì una truffa che, mentre sotto un certo profilo ha qualcosa della l.irsa, per le gravi ripercussioni che ebbe nella parte lesa ha qualcosa di tragico e di doloroso, poiché a quanto la signora Racca ha esposto, tutto il suo modesto peculio, 13.880 lire, passò nelle mani della Taddei, che recatasi a Milano vi passò 15 giorni a sue spese. Ma l'affare senza dubbio più importante, che stava per effettuare e che l'arresto le impedì dì portare ad effetto, l'aveva iniziato con la Società S.A.C.P.S.A. (Carte da Parati) con sede a Milano, e a mezzo del rappresentante in Torino della Società stessa, Carlo Dell'Orto abitante in corso Palestro 3. Il giovane Dell'Orto fu vittima, nella sua ingenuità, delle megalomanie della Del Sonno, la quale si dichiarava donna di grandi iniziative. La Taddei Del Sonno si impegnò, cioè, di trovare capitali per la Ditta milanese, e si impegnò anzitutto di trovare subito un mutuo di 150 mila lire con la garanzia di effetti per un importo equivalente: la Ditta, sulle indicazioni del Dell'Orto, mandò le cambiali alla Del Sonno, la quale dichiarava di prendere in consegna gli effetti per darli in garanzia del mutuo, ma manteneva il massimo segreto sul mutuante. La Del Sonno, infine, avrebbe dovuto portare ad effetto un altro affare con la Ditta stessa per l'importo di lire 400 mila. Ma appena avuti gli effetti dalla Ditta milanese, essa li utilizzò a proprio profitto, consegnandoli in parziale tacitazione ad alcune parti lese, per cui la Ditta, allarmata, con l'assistenza dell'aw. Pier Attilio Omodei, denunciava la Del Sonno all'Autorità Giudiziaria Due sorprese: Dopo le contestazioni all'imputata, avviene la escussione dei testi, che sono in gran parte delle testi; ma si può dire che ogni testimonianza dia luogo a battibecchi e confronti. Sovente il confronto fra una teste, l'im- èmsmLsua r e a che il magistrato deve intervenire per sedare... il conflitto. Ma. verso le 19, dopo quattro ore d'udienza pomeridiana, sucede una specie di colpo di scena, che minaccia di complicare gravemente il processo, allargando l'accusa anche ad altre persone. L'avvocato Omodei, a nome della ditta milanese, dichiara di recedere dalla costituzione di Parte Civile nei confronti dell'imputata, avendo la ditta ricevuto in restituzione una gran parte delle cambiali; ma alcune delle cambiali non consegnate sono finite in mano della parte lesa Roasio e di certo Prato, che esercitava presso costei quasi le mansioni di segretario. Che uso fecero costoro delle cambiali? Il P. M. avv. Vallauri chiede a questo punto l'incriminazione della Roasio e del Prato, e il Pretore delibera l'invio degli atti riguardantili al Procuratore del Re. Questa sorpresa « à - . t i a - o l a - i : sensation » produce nell aula vivissi-1 mo fervore di commenti, tanto più n che il Prato ha già provocato un altro incidente, essendo comparso all'udienza accompagnato dai carabinieri, i quali hanno dovuto recarsi sino a Rivoli per gentilmente... costringerlo a venire in Pretura. Ormai l'ora è tarda, l'eccitazione degli animi (femminili) è assai alta, l'imputata è stanca e sofferente, e l'avv. De Marchi chiede il rinvio ad oggi. Il P. M. avv. Vallauri si associa. Il Pretore rinvia la causa all'udienza di oggi, per udire le conclusioni del P. M. e l'arringa del difensore. All'uscita assistiamo, ancora, in via Corte d'Appello, a una specie di comizio di donne. Sono le parti lese e. le testi che si scambiano... serenamente le loro opinioni. L'imoutata si allontana prudentemente ner via Bellezia. a , - i 0 l a e o i

Luoghi citati: Milano, Prato, Torino, Trofarello