I migliori sciatori di trentadue valli in gara

I migliori sciatori di trentadue valli in gara L'ADUNATA VALLIGIANI A COURMAYEUR I migliori sciatori di trentadue valli in gara Dopo diciassette anni, 1 valligiani sciatori di tutte le valli delle Alpi e dell'Appennino, ritornano alla base deliMonte Bianco per disputare la « loro » |gara. Di competizioni per 1 montanari ;sciatori se ne svolgono molte, in tutti ijsettori delle nostre montagne, ma quel- la che nel calendario sciistico naziona-] le attira maggiormente è senza dubbio la grande adunata che la « Gazzetta dello Sport» ha ideato fin dal 1915,! quando ad occuparsi dello sci, in Italia, isi era veramente in pochini, e la pas- sione e la moda non si ciano ancorajvalidamentc affermati. |L'idea di convocare annualmente gli1 sciatori valligiani in successivi centri;alpini, fu veramente ottima non sultan- to per lo scopo sportivo e per la prò- parazione tecnica, utilissima anche ai-fini militari, ma per invitare i montanari uscire dal loro ristretto ambiente, a frequentare altre zone, a conoscere altre abitudini, differenti organizzazioni ed educazioni turistiche, ad evolversi, infine, per il loro stesso bene. I montanari hanno sentita subito la bellezza dell'invito che la rosea gazzetta loro moveva, invito tanto meglio accolto... perchè i magrissimi bilanci dei vari Sci Clubs locali non avrebbero mai permesso di uscire dalla propria valle, mentre il Comitato organizzatore della « Valligiani » provvedeva a tutte le spese! Così la prima edizione dell'Adunata, svoltasi precisamente a Courmayeu pochi mesi prima della nostra entrata nella guerra mondiale, raccolse già un dici squadre di atleti della neve, i quali, senza sfumature di stile, senza essere approfonditi nelle varie teorie delle differenti scuole che, soprattutto a lini alberghieri, si stanno esaitando su un versante e sull'altro delle Alpi, e senza quella ricca dotazione di scioline dai 3sabile corredo per ogni corridore che si stimi, riuscirono a compiere un'ottima corsa, dalla quale gli sciatori della] Val Formazza dovevano emergere in modo cosi clamoroso. I montanari furono poi toslo chiamati ad altri più serii cimenti e, molti,, su quegli sci che essi sapevano già ben1impiegare in tempo di pace, compirono|mirabili imprese belliche e trovarono''morte gloriosa nelle leggendarie imprese sui ghiacciai dell'Adamello Nel 1920 con la ripresa deU'Aduna-ita, gli sciatori erano convocati sui dol-ici (fedivi dell'alta Val Gardena; Vara- pia conca di Cortina d'Ampezzo li ac- coglieva l'anno seguente per una dispu-lta severissima, svoltasi fra l'infuriare della tormenta; poi. nel 1922, era la volta delle vaste disteso ondulate neiPPressi del Passo del Brennero: W-fecativo raduno, questo, di decine di squadre di saldi montanari, in tutto addestrati alla lotta contro la montagna. Uno dopo l'altro, le zone classiche della nostra guerra vengono scelte per questi convegni, nei quali la bellezza dello sforzo fisico e l'intelligente conoscenza della montagna si associano per esaltare le virtù della nostra razza di montanari: Ponte di Legno, poco lungi dal Tonale e dall'Adam elio; la Val Gardena nuovamente, dalle cui elevate creste appaiono in tutta la loro grandiosità i nomi epici della Marmolada, del Col di Lana e delle Tofane; l'Altopiano di Asiago; l'alta Valtellina, alla base di quel massiccio dell'OrtlesCevedale che fu il più alto campo di battagliadell'a guerr-ft europea. Una doverosa parentesi nel cuore dell'Abruzzo, a Roccaraso, nell'inverno 1928; poi, nell'anno successivo, un bai zo In Piemonte, ad Oropa, quindi ancora nelle Terre Redente: sull'ondulato Altopiano di Renan, caro ai bolzanesi, ed infine, l'anno scorso, in quella perla delle Dolomiti che è S. Martino di Castrozza. E' un pellegrinaggio attraverso alle meraviglie della nostra terra alpestre è un'efficacissima propaganda ai patri monio delle nostre bellezze naturali; è un richiamo su digerenti località, che costituisce, per molte, il punto di partenza per la loro fortuna, turistica. Anche in questo senso va perciò valutata l'importanza della grande manifestazione che si svolgerà domani a Courmayeur. Per molte cause, in parte note, ed alle quali non è qui il caso di accennare, la Valle di Aosta non ha ancora quella frequentazione invernale che essa, per l'ambiente e per qualità e natura di terreno, dovrebbe avere. Domani, anche con l'aiuto delle Ferrovie dello Stato e dell'organizzazione predisposta dal Ciub Alpino Italiano, che consentiranno un viaggio celere ed economico fino a Courmayeur, 1 turisti dovrebbero salire numerosi nella magnifica valle dai superbi colossi alpini. Pur non essendovi quell'abbondanza di neve desiderabile per una severa competizione sciistica, il terreno si presenta in favorevoli condizioni per un regolare svolgimento. E perciò lo spettacolo di oltre un centinaio di valligiani di tutta Italia, che rappresentano il fior fiore del figli delle nostre montagne e che si slanceranno per il non facile percorsodovrà riuscire sommamente interessante Del resto, mirabile cornice alla lottache gli uomini combatteranno ai suoipiedi, si stende lungo la Val Ferret teatro della gara, quella fantasmagorl ca costiera che il Monte Bianco lancia i verso oriente per il Dente del Gigante | c le Grandes Jorasses, fino al Mont Do lent, cuspide dei tre confini. Quale sce ;nario più severamente grandioso pò-,jtrebbe circondare la battaglia delle j trentacinque squadre di atleti della I] montagna, che domani si batteranno per circa trenta chilometri, lungo dor-| sali e valloni? |! Ecco l'elenco delle squadre compoinenti, con il loro caposquadra: 1. Val Formazza (A. Bacher) ; 2. Altipiano d'Aremogna (F. Procario): 3. Val Cordevole (A. De Dorigo); 4. Val Sesia <G. De Bernardi); 5. Val d'Aosta (A. Ghcnoz); C. Valle Anzasca (E. Schaut); 7. Altopiano della Maiella (O. Cipria ni); 8. Alta Val d'Adige (C. Hollmann): 0. Val Camonica (G. Rossi); 10. Val Vigezzo (V. Gubetta): 11. Alto Piave (A. Guinz); 12. Valle Isonzo (L. Orsini); 13. Val di Grigna (A. Bianchi); 14. Medio Cordevole (P. Franeeschini ) ; 15. Conca d'Oropa (F. Coda); 16. Valle del Mucrone (E. Ramella): 17. Calalzo di Cadore (M. Giacomelli); 18. Alta Val d'Isarco (G. Gartner); 19. Alta Val Venosta (E. Pirchcr); 20. Alta Valtellina (E. Contortola); 21. Val Cismon (N. Tavernaro); 22. Valli del Monte Bianco (O. Ottor); 23. Valle di Bognanco (U. Mancini); 24. Val d'Ala (P. Castagneri); 25. Val Chiusetta (U. Pernio): 26. Val di Cogne (B. Perret); "7. Gran S. Bernardo (E. Savoie) 28. Val Seriana (X); 29. Val Trom. pia (X): 30. Val Varaita (X); 31. Valsanina (X); 32. Val Vermenagna (X). «