Le mirabolanti imprese del falso francescano

Le mirabolanti imprese del falso francescano Frate Lampugnani fa scuola Le mirabolanti imprese del falso francescano Parma, 22, notte. La notizia dell'arresto, compiuto in un paese della nostra Provincia, di un falso frate, autore di numerosi imbrogli, ha destato una larga eco. Si hanno ora altri interessanti particolari sulla sorprendente attività svolta dal falso religioso. Da una quindicina di giorni a questa parte, i frati francescani del convento della Santissima Annunciata, annesso al bel tempio secentesco, sito nell'Oltretorrente, non facevano che ricevere strane richieste. Erano persone in cerca di un'occupazione, che si presentavano a chiedere : « C'è nulla di nuovo per quel posto che mi ha promesso Padre Emilio? Non ho saputo più nulla... », oppure erano lette- i jcato della diffusione | <Juie ! ffW com- iut0 f^a ■1 p0Veri, passando di sor presa m sorpresa, giunsero fino a for j mulare serii sospetti. Sospetti che ebbero altra conferma, quando, l'altro ieri, si presentò una signora ad av re, ^y^q^^f^^pagna, e che dicevano, fra 1 altro. a. C'è stato qui Padre Magnani, con le reliquie di Padre Lino». La cesta dei legumi Siccome nel convento non esisteva e non era mai esistito, nè un Padre Emilio nè un Padre Magnani, i buoni frati, addolorati anche dal fatto che ci fosse qualcuno che si dicesse incaridi pretese relidel compianto Padre Lino, del la me- i e a n o o o a i o, a oli. a ? ile lo a a he rno he so tto ia ne ora avertire che era passato da lei quel famoso Padre Emilio, per ritirare la cesta dì legumi, che avrebbero dovuto servire per il convento. Padre Salvatore Spada, curato dell'Annunciata, a sentir ciò, finì per perdere la pazienza, e si recò dal carabinieri. Che si trattasse di un seguace del falso frate Lampugnani? Pensando a ciò. il Guardiano Padre Ambrogio Turci, riuniva in memoriale tutti gli elementi pervenuti a sua conoscenza sul presunto Padre Magnani, e lo trasmetteva al Vicario Capitolare della Diocesi, Monsignor Masnovo, per i provvedimenti del caso. A sua volta il Vicario Capitolare presentava denuncia al Questore comm. Guarducci. Nel frattempo, il frate sospetto era stato fermato nella canonica di Pannocchia, dal maresciallo dei carabinieri Vigatto, e tradotto presso la Questura di Parma. Al Commissario dott. Battistoni, che gli contestava la sua qualità di religioso, padre Emilio ha affermato di appartenere ad un convento di frati minori, che ha sede a Voghera, dal quale aveva dovuto allontanarsi, in seguito a disaccordi col Padre guardiano. Non ebbe difficoltà a declinare le sue generalità dicendo di chiamarsi, al secolo, Guido Branduardi fu Giovanni, nato a Milano il 17 settembre 1893. Le informazioni chieste telegraficamente a Milano hanno confermato quella che era ormai convinzione generale. Il Bran duardi è risultato, infatti, essere un ex-infermiere ed un pessimo soggetto. Da frate a vescovo Si è così appreso che l'ex-infermiere milanese, trovatosi disoccupato il 20 ottobre scorso, si era recato a Vo ghera in cerca dì lavoro. In questa città, sì era presentato a padre Pacifico Muletti, e facendosi vedere assai devoto, era riuscito, per sua interces sione, ad entrare come terziario nel Convento dei Frati di Santa Maria delle Grazie, dove aveva soggiornato per quasi tre mesi e mezzo. Però la vita del convento e il troppo lavoro da sbrigare non erano stali di tutto suo gradimento. Approfittando, perciò, ai primi di questo mese, dell'incarico ricevuto dal Padre guardiano di accompagnare a Milano un confratello ammalato, giunto nella sua cit tà il Branduardi abbandonava il saio e non faceva più ritorno a VogheraDalle denuncie che incominciano a carico dello oseudo Padre va!Emilio Magnani, si vengono a conoma eto enhe ei nto a he he ra zdel ama scere le sue soste nelle diverse parroc chic e i suoi imbrogli commessi un poovunque. L'ex-infermiere si spacciava presso i parroci per un inviato straordinario della Santa Sede, per la revi sione delle Sante Reliquie; e come insegnante di greco al liceo del Conven to dell'Annunciata, incaricato della diffusione delle Reliquie di Padre Linoconsistenti in pezzettini di stoffa, che secondo lui, erano appartenuti al saidel grande francescano. Fornito di una parlantina assasciolta, il falso religioso, che avevcura di scegliere, per le sue visite, lparrocchie più isolate, rette da parrò ci avanzati in età, vantava alte in fluenze a Roma e a Milano, prometten do cariche ed impieghi. Con questo sirla!curo sistema, veniva così accolto coia 1 rispetto ed ospitato nel migliore demodi. Le sue soste non duravano, però più di due o tre giorni, durante i quali, di sovente, egli indossava la stola per inquisire sulle reliquie delle chiese, facendo innanzi ad esse misteriose genuflessioni non contemplate in nessuna regola liturgica. Pare che nel frattempo anche lo interessasse il valore degli oggetti osservati, tanto che il suo contegno, più di una volta, aveva dato luogo a sfavorevoli rilievi. D Branduardi sviava, non ostante' ciò, i sospetti, dimostrandosi al corrente di tutto di quanto si riferiva al Convento dell'Annunciata, e di altri conventi, dicendosi anche amico di molte personalità del mondo cattolico. Lampugnani adunque, aveva fatto scuola. Ad un parroco assicurò di essere stato prescelto dalla Santa Sede, quale ^^ «Lffi^^l spacciato per segretario particolare del nuovo Vescovo di Parma. Alle espressioni di sorpresa del buon curato campagnolo, che si meravigliava di non avere ancora saputo della nomina del Vescovo, egli rispondeva dando a credere che di tale alto ufficio era stato insignito il Superiore dei Frati Cappuccini di Milano, aggiungendo: — Adesso che sono suo segretario, voialtri preti dovrete filare, Monsignor Conforti era troppo buono... ». à i n l a i l a o a o o o o a. Fa il medico e mangia di grasso L'11 febbraio, nella ricorrenza del Concordato, padre Emilio, dopo aver preso parte ad una funzione, alla quale doveva, per regola, seguire il digiuno, si metteva invece a tavola, disponendo che gli venissero servite delle bistecche. Il curato del luogo non potè nascondere la sua sorpresa; ma l'altro lo tranquillizzò dicendo: «Oggi Mussolini è andato dal Papa; c'è un permesso speciale, per il quale è abolito il digiuno e il magro ». E pranzò, cosi, con invidiabile appetito, alle spalle del curato non troppo convinto. In questi ultimi giorni, l'abile truffatore dai monti era ridisceso al piano. Eccolo infatti, tre giorni fa, ospite di Don Giuseppe Violi, parroco di Pannocchia. Anche qui egli ha vantato le sue benemerenze. Anzi, ad un giovane del paese, presentatosi a lui perchè disoccupato, promise un posto di autista presso una nobile famiglia milanese, quella dei Borromei, fissandogli senz'altro uno stipendio di L. 500 al mese. Il contadino contentissimo di tale impiego si è detto però amareg giato dal pensiero che una imperfezione fisica, che lo affliggeva, non potesse consentirgli di entrare alle dipendenze dell'illustre casa. Padre Emi ho, allora, qualificandosi anche per medico, ebbe la degnazione di dimostrarsi ancor più generoso. Fece svestire il contadino, e lo visitò ben bene, assicurandolo che la sua imperfezione non era tale da fargli perdere il posto.Quando i carabinieri si recarono ad arrestarlo, egli si trovava in chiesa, intento ad esaminare, con la stola al collo, le reliquie sacre. Secondo quanto è risultato, l'individuo non è mai stato notato aggirarsi presso la chiesa dell'Annunciata dai frati Francescani. Si suppone però che egli si sia mescolato, in abito borghese, ai molti poveri che giornalmente si recano al convento, per la distribuzione della minestra, apprendendo, in questo modo, i nomi dei vari frati, per ricordarli al momento opportuno allo scopo dì confermare la sua identità di francescano. L'arrestato ha chiuso le sue mirabo lanti imprese, andando a finire, per ironia della sorte, rjroprio nel carcere che porta il nome di San Francesco, e o c o' a ri nn a o, e o ai a le ò n n i on ei ò, Doloroso stupore tra i frati di VogheraVoghera, 22 notte. In merito all'arresto del falso frateautentico scroccone, l'ex-infermiere Guido Branduardi, nativo di Milano arresto avvenuto a Parma, abbiamo avvicinato, nel convento di Santa Maria delle Grazie in Voghera, il padre Pacifico Moletti, per rendergli noto quanto le cronache hanno riferito sulle imprese del suo novizio. A mano a mano che ci diffondevamo nella narrazione di quanto viene addebitato al Branduardi, un doloroso stupore si dipingeva sul grave volto del frate. Padre Moletti ha confermato che nel mese di ottobre si era presentato al convento un operaio vestito dimessamente, il quale gli aveva chiesto lavoro. Non potendo accontentarlo, ma riconoscendo lo stato miserevole di lui. egli lo aveva accolto in convento, dove, dopo un breve periodo l'operaio aveva indossato il saio. Padre Moletti lo ricorda come un modello di bontà e di laboriosità, concludendo che non possono essere credibilisulla scorta della condotta tenuta aConvento, gli addebiti che gli vengono mossi. Anche i frati che abbiamo avvicinato, e che più del Padre Guardiauo hanno avuto occasione di conoscere il Branduardi, affermano la stessa cosa ed assicurano di avere perso un ottimo fratello,