La Conferenza del disarmo

La Conferenza del disarmo La Conferenza del disarmo Un rinvio a mercoledì - Il delegato del Sud Africa per la tesi italiana • La questione tedesco - lituana Ginevra, 20 notte, La Conferenza cerca di guadagna- re tempo; con.l'incertezza della sVltuazione ministeriale francese, il la voro di coordinamento delle proposte e dei lavori non potrà cominciare senza la partecipazione di un capo autorevole della Delegazione francese. Perciò la discussione generale è stata rinviata a mercoledì prossimo; è un respiro legale. Oggi ha parlato per primo il delegato del Sud-Africa, Te Water, il quale, ieri, aveva dovuto rinunciare alla parola per mancanza di ascoltatori. Caldi e significativi sono stati i suoi omaggi e la sua adesione all'atteggiamento della Delegazione italiana: « Io voglio approfittare di questa occasione per rendere un omaggio specialissimo alla Delegazione italiana ed al suo Capo eminente, per il progetto meditato che- essa ci ha sottomesso, e che ha fatto una viva impressione sulla mia Delegazione, sia per la sua saggezza, che per il coraggio e la previdenza che essa denota. Noi non abbiamo dimenticato che, nel corso della ultima Assemblea- -della .Società'-delle Nazioni, la Delegazione italiana, come prova del'suo desidèrio di vedere riuscire questa Conferenza, ha proposta la tregua negli armamenti, che è stata in seguito accettata da tutti 1 Paesi ». Inoltre Te Water ha tenuto ad accentuare il carattere proprio e l'autonomia del suo Paese rispetto alla Inghilterra. « L'Unione Africana ha essa pure riconosciuto, come tutti i Paesi qui riuniti, gli orrori e la ruina della guerra, i sacrifici e gli eroismi della guerra; della guerra che è stata imposta al suo Popolo ed al suo Paese dalla forza e dalle influenze create da quello stesso potere che noi vogliamo qui distruggere. Questa forza e questa influenza non troveranno nessuna simpatia nel mio Paese. Vi è una cosa che nè noi nè coloro che studiano la storia dell'Africa non dovranno mai dimenticare: l'Unione Sud-Africana è, nella lunga ed oscura storia dell'Africa, la prima, la sola civiltà bianca permanente, le cui radici abbiano penetrato cosi profondamente nel suolo africano, che essa ne è divenuta una parte intrinseca di questo Continente. Gli abitanti del mio Paese, almeno nella loro grande maggioranza, non sono dei coloniali che possono ritornare nella loro Patria di origine: l'Unione Sud-Africana è la sola Patria che essi stessi, ed i loro antenati, abbiano mai conosciuto, e che i loro figli conosceranno». Valdes Mendville, delegato del Cile, ha sviluppato la tesi sostenuta in seno alla Commissione preparatoria: la riduzione degli armamen ti deve essere ricercata per mezzo di accordi o patti regionali «Nel sostenere questa tesi — egli ha detto — io non mi allontano per nulla dall'art. 8 del Patto della So cietà delle Nazioni, anzi, mi ispiro ai suoi stessi termini, perchè bisogna riconoscere chef lo 'quattro condizioni formulate dal suddetto articolo e cioè: la sicurezza nazionale, la situazione geografica, le condizioni speciali di ogni Stato e, persino, le modalità di esecuzione degli obblighi internazionali, rivestono, degli aspetti assai diversi dal l'uno all'altro continente ». Da ultimo, il Ministro degli Affa ri della Lituania, signor Zaunius, in un discorso breve e conciso, ha insi stito soprattutto sul valore e sulla necessità del disarmo morale e del rispetto dei Trattati, e delle obbligatorietà della giustizia internazio naie, come soli elementi che possono impedire l'impiego della forza. La Lituania, che è stata vittima essa stessa della politica del « fatto compiuto », saluterà qualsiasi tentativo diretto a rendere impossibile, nel futuro, ogni ripetizione di casi consimili. La continuazione della discussione generale è stata quindi rinviata, come già si è detto, a mercoledì venturo. A. S.

Persone citate: Valdes

Luoghi citati: Africa, Cile, Ginevra, Inghilterra, Lituania, Sud Africa