Gli schiaffi di una ragazza a un giovane medico

Gli schiaffi di una ragazza a un giovane medico Gli schiaffi di una ragazza a un giovane medico Dalla avventura amorosa al dramma - Una culla in gramaglie - Bastonate al balio pubblico - Assolto,., ma schiaffeggiato Un episodio di cronaca che ha avuto!un'eco clamorosa in tutta una borgata alle porte della città, si è svelto ieri a,conclusione di una tristr- ed avventurosa vicenda di otri fu protagonista in questi ultimi tempi una avvenente ragazza bruna, tale Anna Sandrone venunenne. Due anni or .sono costei aveva avuto occasione di conoscere in una doorosa circostanza e precisamente quela di una crisi di anemia sviluppatasi h lei come conseguenza di troppi gravosi lavori campestri, un medico chirurgo residente in Villastellone e precisamente il dott. Maurizio Aggero, iglio di una lavandaia di Carignano, perchè le consigliasse, una cura. Dopo quella prima conoscenza per ragioni professionali, accadde che le visite dela ragazza in casa del sanitario divennero più frequenti del necessario cosiché si sparse la voce in paese che tra i due si fosse allacciata una relazione amorosa. Su questo argomento nessuno però potè conoscere la verità. Trascorso quasi un anno la giovane ssendo divenuta madre e trovandosi ridotta in strettezza, dichiarò che il padre della creatura messa al mondo era l dott. Aggero, ed a lui si rivolse per avere, se non una riparazione, almeno un aiuto in denaro. Ma il dottore rimase assai stupito di quella paternità che improvvisamente gli veniva attribuita e dichiarava in modo perentorio che egli non aveva nulla a che vedere in quella nascita e per conseguenza non si riteneva in obbligo alcuno verso la giovane madre, In quell'epoca contenendo nel suo intimo la propria angoscia ella era tuttavia ancora riuscita a non rivelare le ue apprensioni ai genitori ed alle amiche; e si era recata con due testimoni estranei alla sua famiglia allo Stato Civile, a denunziare la nascita del barn bino. Rimessasi dalle conseguenze del parto la giovane donna aveva tentato più volte di avvicinare colui che riteneva il padre della propria creatura, ma aveva incontrata un'accoglienza sem pre più fredda ed ostile. Ed un giorno finì per rinunziare a questi vani tentativi e confessare la sua delusione ai genitori. Costoro però non le rivolsero rimproveri, nè espressioni di sdegno; a perdonarono anzi accolsero in seno alla famiglia il bambino avendone le cure più premurose. Dal canto suo il dottore continuava a dichiarare che il bimbo non era suo. La generosità di quella buona famiglia di contadini e la rassegnazione dela giovane madre alla sua triste sorte, erano valse a conquistare all'una ed al'altra la benevolenza di tutto il paese. Accadeva intanto una circostanza che doveva inasprire il rancore che a malgrado di tutto era nato nell'animo della ragazza madre. Il piccolo bimbo dell'Anna Sandrone, la quale naturalmente aveva dato a lui il proprio cognome, colpito da una malattia intestinale che nessuna cura aveva potuto debellare, moriva improvvisamente lasciando in lutto straziante la madre ed i nonni. Tralasciamo di descrivere lo stato di depressione morale, in cui si ridusse la povera madre dopo la morte del piccino. Ed è naturale che col crescere di questa depressione si sviluppasse in lei un sentimento di odio contro il ritenuto seduttore. Passarono i mesi, finche' una sera della scorsa estate, calmatasi alquanto la sua angoscia, la giovane Anna si recava insieme alla sorella Pierina, la quale a sua volta era accompagnata dal fidanzato, ad una festa campestre con relativa giostra e ballo pubblico. Alla festa, che era quella patronale di Villastellone, si trovava pure un fratello del dott. Aggero, a nome Ottavio, di anni 23, elettricista, il quale in quei giorni era ospite del fratello. Verso le ore 20, di quella sera il giovane Ottavio, trovandosi in vicinanza del ballo pubblico, rivolse pubblicamente alcune frasi galanti alla Anna Sandrone, che si trovava, come abbiamo detto, in quei paraggi insieme alla sorella ed a qualche amica. La giovane donna trovò di pessimo gusto le frasi dell'Ottavio e con lo sdegno naturale in una donna nelle sue condizioni, si allontanò. Più tardi verso mezzanotte, mentre ritornava, sempre nella medesima compagnia, alla sua abitazione si tuata a circa tre chilometri dal centro di Villastellone, la giovane veniva mo lestata da un gruppo di giovanotti fra i quali ella riconobbe l'Ottavio Aggero, ed ai quali rispose con deciso risentimento. Nacque un violento diverbio svoltosi in uno oscuro viottolo di campagna. Ma ad un tratto si udirono alte grida di aiuto, ed un rumore di passi precipitosi in fuga. La ragazza veniva raccolta, contusa, dalla sorella e dalle amiche; e, ricondotta alla sua abitazione, dovette tenere il Ietto per parecchi giorni. Dal medico, che la visitò, le lesioni riportate dalla ragazza furono giudicate guaribili in otto giorni. La notturna avventura della povera Annetta diede luogo ad infiniti com non SQi0 n„f naesP ma. jn iutu i menu ° 1 el Paese> Ina 111 Lulu 1 dintorni, commenti che tacquero sol- Maurizio, quale istigatore delle percosse da lei ricevute. Il processo si è svolto ieri alla presenza di un gran numero di borghigiani ed è stato assai movimentato, sotto la guida del pretore avv. Petrocelli, mentre alia difesa sedeva l'avv. Pellizzari e l'aw. Odello patrocinava gli interessi della ragazza. Dopo avere uditi una serie di testimoni il Pretore assolveva il dott. Maurizio Aggero, per non avere partecipato al fatto e condannava l'Ottavio a tre mesi o quindici giorni di reclusione oltreché ai danni ed alle spese di legge. Era stata appena pronunziata la sentenza, che la giovane Anna Sandrone, emozionatissima, si alzava in piedi di scatto c, rivolta al dott. Aggero, gridava: — Ora ti darò io la punizione che ti meriti! E senz'altro si gettava contro di lui con mossa cosi fulminea che nessuno ebbe il tempo di intervenire. Raggiuntolo, essa gli assestava due sonori schiaffi, accompagnandoli con parole nsolenti. Successe nell'aula un vivissimo trambusto, gli avvocati si interposero e la scena ebbe termine, non senza la minaccia di una nuova querela. Intanto per tutta la serata, nel grosso borgo piemontese, l'episodio successo in Pretura ha formato l'oggetto di tutte le conversazioni. tanto allorché si seppe che la ragazzp aveva dato querela all'Ottavio Aggerc non solo, ma anche al fratello dottoi

Luoghi citati: Carignano, Villastellone