I nostri tennisti alla Coppa Davis

I nostri tennisti alla Coppa Davis I nostri tennisti alla Coppa Davis nDue settimane fa, con il solito Solenne rigi, presenti sidente tutti dello Nazioni" a sorte l'accoppiamento delle squa-'tdre per la disputa della Coppa Davis 1932. La cerimonia era particolarmente solenne perchè coincidev i con la tadpsrqmdemmcssSszarSssmcecvsdtapmsufGGbuuconsegna della Legion d'Onore a famister Dwight Davis, ex-Ministro Mdella Guerra degli Stati Uniti e do-l&natore dello splendido trofeo in pa-'° lio per la massima gara tennistica mondiale. A mister Davis è toccato appunto l'onore di estrarre dall'urna il nome della prima Nazione, che è stato quello dell'Ungheria; poi, mano mano, il rappresentante della Nazione estratta ha tirato fuori quello della Nazione seguente, come nelle consuetudini. Si può dire che la sorte quest'anno, assai più che nello scorso, ha dimostrato una certa quale... preveggenza distribuendo lungo il tabellone le squadre maggiormente degne di funzionare da teste di serie. Le iscrizioni sono state quest'anno trenta: ossia ventidue nella zona Europea, cinque nella zona Americana Nord e tre in quella Americana Sud. Da notare che quasi tutte le Nazioni europee hanno risposto all'appello; il Sud Africa, contrariamente all'anno scorso, non ha inviato la sua iscrizione e l'Australia, dopo essere stata per due volte eliminata dall'Italia, ha creduto più opportuno .disertare la zona Europea per tentare la sorte in quell'Americana del Nord, ove, però, dovrebbe avere la strada nettamente chiusa dagli Stati Uniti. Nella zona Americana del Sud manca l'Argentina. Per quanto ci riguarda, possiamo 'dire di non essere stati troppo sfortunati, come qualche volta ci è accaduto. L'Italia è stata estratta quinta nella parte inferiore del tabellone, il che significa che la nostra squadra dovrà giocare in casa i primi due incontri, che saranno quelli contro l'Egitto e la Spagna. ,Le previsioni possono dare per vinto il primo; anche in questi giorni lina squadra italiana, della quale fa parte De Stefani, va raccogliendo vittorie attraverso le varie città egi ziane, nel corso di una tournée; l'an no scorso il primo incontro di Coppa fu lo stesso contro la rappresentativa d'Egitto e si risolse a pieno punteggio a nostro favore. Non dovrebbero essere, perciò, i Grandguil lot e i Wahid i giocatori capaci di ostacolare seriamente la marcia dei nostri rappresentanti. Il secondo ostacolo da superare dovrebbe essere rappresentato dalla Spagna, estratta in primo aspettito liei'-basso della tabèlla. Anche la squ^d^a. iberica, per quanto possa contare su di un campione di classe molto elevata come Maier, dovrebbe essere eliminata dai nostri. In tale evenienza, il terzo incontro dovrebbe giocarsi fuori di casa e l'avversario dovrebbe uscire dal quartetto Monaco-Norvegia, Belgio-Svizzera. Mo naco e Belgio dovrebbero avere maggiori probabilità delle altre due; comunque, anche il terzo avversario potrebbe essere agevolmente superato. Nel contempo la squadra del Giap pone potrebbe aver spadroneggiato in Grecia e nella Danimarca, probabile vincitrice della Jugoslavia, e, quindi, l'incontro di semifinale, da giocarsi in Italia, data l'iscrizione fuori zona del Giappone, dovrebbe Vedere alle prese l'Italia contro i piccoli rappresentanti nipponici. L'incontro si presenterebbe molto difficile, data la ben conosciuta valentìa dei rappresentanti dell'Impero del Sol Levante, che può allineare in squadra uomini del valore dei due Satoh. Ma anche questa difficile battaglia ci dà notevoli probabilità di riuscita. Nel 1929, ugualmente nella semifinale di zona, gli stessi giapponesi ci furono cavallereschi avversari e vennero eliminati per 3 a 2, per quanto il loro numero « uno » fosse il famosissimo Harada, che riuscì vincitore tanto di De Morpurgo che di De Stefani. Potrebbe anche darsi il caso che SI Giappone, completamente preso in una difficile avventura di carattere jtutt'altro che sportivo, dovesse trovarsi nella impossibilità di inviare in Europa i suoi migliori esponenti. La sua rappresentativa, allora, verreb- Rn be presumibilmente formata da elementi raccogliticci, normalmente re- Sff^S^l&fi SSbèaeSere difficilmente valutabile, ma non tale in tutti i casi, da troppo pericolosa. nuova disputa di Coppa Davis con'ti del continente, ossia la Gran Bre- in tutti i casi, da essere considerata troppo pericolosa L'Italia si presenta, quindi, allatagna e la Cecoslovacchia. La prima appare indiscutibilmente più forte deU'altra e anche l'anno scorso, proprio a Praga, dovette acconciarsi a sa di battere e di eliminare l'Ame rica. La strada della finale di zona, quindi, ci è sufficientemente aperta, ma sulla forza della nostra squadra di quest'anno non si può ancora esprimere un giudizio sufficientemente sicuro. De Morpurgo difficilmente sarà presente e la sua mancanza, malgrado il declinare della sua efficienza in questi ultimi anni, sarà certo risentita, dato che, se De Stefani è pienamente al caso di sostituire valorosamente il nostro anziano numero « uno », non si vede ancora quale elemento nuovo possa rimpiazzare sufficientemente De Stefani. E' ben vero che De Minerbi ha sfoggiato l'anno scorso una forma smagliante e sensibilissimi miglioramenti di gioco, ma non si può ancora dire quale potrà essere la sua efficienza di quest'anno, dato che ancora non si è esibito in nessuna prova ufficiale. Resta poi il problema, sempre più difficile, della formazione della nostra coppia. Occorre affrontarne in pieno la possibile soluzione, accoppiando due dei nostri giocatori più dotati per il gioco di doppio, mantenere la formazione e insistere su di essa sino al raggiungimento di una intesa e di un rendimento sufficiente. La coppia dei campioni italiani Gaslini-Sertorio. quelle Del BonoGaslini o Del Bono-Sertorio dovrebbero essere provate seriamente e, una volta scelta quella più efficiente, occorrerà insistere su di essa senza ulteriori cambiamenti. La marcia dell'Italia nella disputa della « Coppa Davis 1932 » dipenderà molto dai risultati del doppio. UMBERTO MAGGIOLI. fasciare ad essa libero il passo per M finale interzona, nella quale l'Inl&hilterra forni la clamorosa sorpre '°