I "rosso crociati,, avversari difficili per gli "azzurri,,

I "rosso crociati,, avversari difficili per gli "azzurri,, ITALIA-SVIZZERA A NAPOLI I "rosso crociati,, avversari difficili per gli "azzurri,, Vivissima attesa in tutta la Svizzera - Critiche e consensi alla formazione della squadra -- « Ci difenderemo con tutte le nostre possibilità » Ginevra, 10 notte, [lL'interesse per la prossima partita rIntemazionale di Napoli, che opporrà iS^^to^^¥^^Àj^| «j tBnil fatto di carattere generico che si tratta del primo incontro internazionale disputato dalla Svizzera nel 1932 (l'ultimo è stato quello disgraziatissimo del 19 novembre scorso contro l'Austria), vi sono delle considerazioni specifiche che valgono a ravvivare in modo speciale l'interesse del pubblico svizzero. Considerazioni determinate da un lato dagli eccellenti legami di amicizia sportiva che uniscono i due Paesi, e dall'altro dalla malcelata speranza che la fortuna voglia anche stavolta essere favorevole agli elvetici, come è tradizione nei loro incontri coi calciatori italiani. Nello spazio di vent'anni si sono avuti 17 incontri ufficiali fra Italia e Svizzera: otto sono stati vinti dai nostri calciatori, tre dagli svizzeri, e sei si sono chiusi alla pari. In totale gli svizzeri hanno registrato 27 « goals » contro 33 segnati dagli italiani. Questa statistica, non c'è a dire, dà un bel rilievo al valore dei calciatori elvetici. Ma da altre parti se ne presentano altre di carattere più immediato, che sono piuttosto catastrofiche per i rosso-crociati. Giudicate: nel 1931, mentre l'Italia su sette incontri internazionali disputati registra cinque vittorie e due partite pari (nessuna sconfitta) con un totale di 16 « goals » segnati contro 4, la Svizzera ha avuto un passivo di cinque sconfitte su sei incontri; vittorie nessuna, un solo « match » pari, quello con l'Italia; totale dei * goals » segnati 9 contro 27... La squadra svizzera La formazione della squadra che dovrà incontrarsi contro quella italiana è stata fissata dal Comitato Tecnico dell'A.S.P.A. (Associazione Svizzera di Football e di Atletismo) fin dal 24 gennaio scorso. Essa comprende Séchehaye, Minelli e Weiler alla difesa (il primo appartiene al ginevrino Servette, mentre gli altri due sono del Grasshoppers di Zurigo); Hintermann (San Gallo), Imhof (Bienne) e Fasson (Young Boys) nella linea dei mediani; Kramer (Lausanne Sport), Jàggi IV (Chaux de Ponds), ADegglen ni (Grasshoppers), Syrvet (U.G.S.) e Jaeck (Servette) all'attacco. Le critiche a questa formazione non sono mancate, specialmente per quanto non cerne la linea mediana, che ha sempre costituito il grande interrogativo di tutte le squadre svizzere da una mezza dozzina d'anni a questa parte. E par. ticolarmente criticata è la scelta di Imhof come centro « naif », data la sua scarsa resistenza e la sostituzione di Spìller, che nel recente incontro di Basilea contro l'Austria, nonostante l'esito disastroso (1 a 8 per la Svizzera) è parso uno degli uomini migliori della squadra. Hintermann è generalmente giudicato troppo lento e si dice che potrà essere ancora cambiato all'ultimo momento. Circa la difesa vi è un accordo completo a giudicarla degna della massima fiducia; in ogni caso essa è formata dai migliori giocatori (e questo sia detto soprattutto per Séchehaye) che si possano attuai? mente trovare in Svizzera. Il duo Minelli-Weiler è considerato solido e sicuro e ben forgiato agli aspri incontri internazionali. La linea degli avanti, che alcuni trovano abbastanza omogenea (effettivamente essa comprende degli elementi di provato valore), non sfugge alle critiche per la presenza di JSggi, che si è fatto ormai un po' troppo pesante, e Syrvet che contro una compagine fisicamente possente come quella italiana apparirà forse troppo pregiudicato dalla sua piccola statura. Jàegi si comporterà a meraviglia nel primo tempo, a quel che si prevede, ma poi, dato che l'età ha i suoi diritti, sarà ben difficile che riesca a reggere alla fatica. D'altra parte, per quanto concerne Syrvet si giudica che è stato un errore quello di trasferirlo dal suo posto abituale di mediano destro all'attacco. Molte delle critiche sopraccennate si spuntano contro la constatazione che sarebbe vano cercare qual cosa di meglio... In genere anche gli elementi riconosciuti come i meno buoni tra gli undici elvetici sono considerati « insostituibili », ciò che equivale a dire che anch'essi, tutto sommato, si trovano egregiamente al loro nlWrgmzsuzGdlspsstpZcFnlSvdflilpt«tnSssvdebapptPaagmgnrgosto. Del resto non manca chi non a che lodi per la formazione nazionale: lasciando da parte la difesa chenon si discute, anche la linea dei me-!diani è giudicata come «formata da elementi che venderanno assai cara laloro pelle »; l'attacco è definito « assai pericoloso per l'avversario: esso non mancherà — continua « Pro Sport » di Losanna da cui togliamo queste citazioni — di segnare dei punti; Kramer dalle centrate fulminee, Jàggi un por lento ma buon costruttore, Abegglen III in ritorno evidente di forma, Syr vet accanito lavoratore, Jaeck rapi dissimo nel concepire e nel dare ese cuzione alle sue azioni, formano una linea assai omogenea, che darà sicu ra-mente del filo da torcere alla difesa italiana ». ««""»••"•■• " valore degli «azzurri» L'adunata dei giocatori avverrà sol tanto venerdì. Sono stati convocati a Berna, oltre agli undici giocatori, Beiner, Beuchat e Pascne che dovrannongurare come riserve. A capitano della squadra è stato designato 11 terzino Weiler. I dirigenti che accompagneranno la squadra elvetica sono i seguenti: Milli er, vice-presidente del Comitato del Calcio elvetico, il quale funzionerà da capo-delegazione, Egli, tesoriere centrale, e Kuinz, allenatore ufficiale dell'A.S.F.A. Circa la sostituzione del mediano sinistro Fasson con Gilardoni del Lugano non si sa nulla di preciso, ma è però probabile che la linea mediana sia rimaneggiata. In occasione dell'incontro di Napoli sono organizzati dei viaggi da tutte le parti della Svizzera; gli sportivi che si recheranno in Italia in questa occasione saranno raggruppati in due lotti: un primo gruppo comprenderà i partecipanti di San Gallo, Winterthur, Zurigo e Basilea: il secondo gruppo comprenderà quelli di La Chaux de Fonds, Vienna, Neuchàtel, Berna, Ginevra e Losanna. A proposito della squadra elvetica l'autorevole organo elvetico « Sport Suisse » cosi si esprime stasera: « Senza farci nessuna illusione sul valore relativo del nostro squadrone, dato che riconosciamo pienamente la forza straordinaria dei calciatori italiani, siamo fermamente persuasi che i nostri rappresentanti riusciranno con la loro bravura a guadagnarsi la simpatia degli sportivi italiani. Una vittoria sarebbe un trionfo insperato; un « match » pari sarebbe pure una vittoria morale per noi. Come si vede, non siamo esageratamente pretensiosi. Saremmo pienamente soddisfatti se la squadra svizzera, cosciente delle responsabilità che essa si è assunta da vanti al mondo sportivo elvetico, si difendesse con tutte le sue possibilità e osservasse una condotta irreprensibile sotto tutti i punti di vista di fronte ai quarantamila spettatori che affolleranno lo stadio di Napoli ». G. T