Trent'anni di reclusioneai due imputati

Trent'anni di reclusioneai due imputati U grassazisni nell'Albese Trent'anni di reclusioneai due imputati Cuneo, 3 notte. E' continuato ed ha avuto termine stamane innanzi alla nostra Corte di Assise il processo a carico di Filippo Vicino e Renando Giovanni. Appena aperta i uuiunza il Presidente conte Marchetti na dato la parola al Procuratore Generale avv. C assiri a, che ha pronunziato, ned riguardi dei due imputati, una durissima requisitoria, affermando la loro piena colpevolezza Sostenendo, cosi, la responsabilità del Vicino e del Renaudo in ordine alle rapine, ai mancati omicidi e alle minacele a mano armata, il Procuratore Generale ha affermato pure la responsabilità, per il solo Renaudo, dei varii furti commessi. Conchiudendo la sua requisitoria il Procuratore Generale ha chiesto la condanna del Vicino e del Kenaudo a 30 anni di reclusione ciascuno, con l'aggiunta dell'assegnazione in una casa di lavoro per il periodo di dieci anni per il Renaudo, già condannato, e di cinque anni per il Vicino. SI sono quindi iniziato lo arringhe dei difensori. L'aw. Cabutto, per il Kenaudo, ha invocato dalla Corte un verdetto clemente, cercando di scagionare l'imputato da alcuni minori addebiti, per i quali non sussistevano fondati elementi di accusa ed escludendo anche la seconda rapina di cui gli è stata fatta imputazione. L'aw. Andreis, difensore del Vicino, ha sostenuto la inesistenza della rapina nei riguardi del contadino Arione, poiché è risultato che l'arma di cui si erano muniti i due non funzionava in quella sera, e in ordine alla seconda rapina ha affermato l'infondatezza dell'accusa, poiché, oltre a non essere stata consumata, essa non sarebbe neppure stata tentata, dato che alla semplice intimazione del fermo, la vittima designata al era data alla fuga e solo allora il Vicino aveva sparato. Terminate le arringhe la Corte si è ritirata per la sentenza. La permanenza In Camera di Consiglio è stata molto breve: quando è rientrata il Presidente, conte Marchetti, ha dato lettura della sentenza. n Vicino ed il Renaudo sono stati ritenuti responsabili della rapina ai danni dell'Arione. della rapina tentata ai danni del Lora e del mancato omicidio verso questo ultimo, del mancato omicidio verso i contadini Ferrerò e Battaglino, di minacce gravi verso il contadino Aimasso. di porto d'arma abusivo. lì Renaudo. poi. in Sarticolare è stato ritenuto responsaHe di alcuni furti, mentre per altri è stato assolto, per insufficienza di prove, e di contravvenzione all'ammonizione. Fra il più religioso silenzio 11 Presidente ha dato quindi lettura delle pene: il Vicino ed il Renaudo sono condannati ciascuno alla pena di anni 30 di reclusione, aggravata dalla assegnazione in una casa di lavoro per d'eci anni nei rienardi del Renaudo e di tre anni, tenuto conto dei precedenti penali dell'imputato, per il Vicino. La sentenza è stata favorevolmente accolta dal pubblico che ha lungamente stazionato nei corridoi del Palazzo di Giustizia, in attesa del passaggio degli imputati.