La vita di Ram, il grande iniziato

La vita di Ram, il grande iniziato 2STEL ZMIOIlsroO DELL' INVISIBILE La vita di Ram, il grande iniziato DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE) PARIGI, gennaio. n— Il corso dei processi umani,\nattraverso la Storia universale, èìdsottomesso a un ordine numerico cui presiede una legge misteriosa: ecco la Cabala... Affondato nella poltrona della casa del Pare Monceau, davanti a dnrccuna tazsa fumante d'infusione, in\dCui si raccoglie la deliziosa fragran-\sza di tutte le erbe della montagna\d ascolto il mio ospite. E' un ebreo.W j^on ha nessuno degli attributi esre-isriori oleografici e banali, di cui una dcattiva letteratura si compiace ador- tnare pertinacemente il popolo di pGiuda. E' un uomo corretto, elegan-. *«. coltissimo, cui una vasta fortu-\ na ha permesso di peregrinare Imi-'i ff^ ormi attraverso l'Oriente, con- sultando i vecchi testi sperduti nei monasteri tibetani di Lhassa, neig templi copti dell'Etiopia, nei conZ^ che semim u rifugio di » venti del Sinai e del Monte Athos I misteri della Cabala Lunghi mesi non basterebbero a illustrare i tesori raccolti in que- quali la saggezza o la superstizione un grande Alchimista dello spirito, ^ <*f ZÌ."™"ÌL'L"! ■del mondo antico attribuì un valore o un privilegio. — La Cabala... — egli riprende.'— Chi oserebbe oggi parlarne impu- nemente, al di fuori di un ristrettissisimo circolo di uomini, eternamente ^curiosi del grande mistero? Pure, si gnore, la Cabala è nata cóll'uomo, e continuerà a operare sull'uomo fino alla consumazione dei secoli. Il Nu mero : ecco la Verità delle Verità... v momento di sUen3Ì0. Attra^ u w<m^ scQrgQ u nebUa ^ densarsi, cumulo bigio di ovatta, sugli alberi del parco. — Volete degli esempi? Conoscete voi la relazione numerica che esi- s(e fra i Re di Francia, da San Luisfi a Luigi XVI? No? Sentite, al- Zoro... San Luigi nasce il 23 aprile deZ 1215. Luigi XVI, il 23 agosto .del 1754. Fra le due date corronol^SQ anni. Orbene, osservate la co-\s(angffi periodica di questo numero neua vna dei due Re. Nel 1226 muoA re y vadre di San Luigi: aggiungete.539 e avrete 1765, l'anno in cui muo-\ re il padre di Luigi XVI. San Luigi sale al trono nel 1235; aggiungete^539 e avrete 1774, l'anno in cui sale al trono Luigi XVI... Nel 1250 SanlLuigi è fatto prigioniero: aggiunge-\te 539 e siamo al 1789, l'anno in cui rpLuigi XVI è arrestato alle Tuileries. Volete dell'altro? Cercate pure a caso, nella storia... Alle 11 di mattina. del 15 agosto 1768 nasce Napoleone\rBonaparte. Alla stessa ora delloì stesso giorno, dello stesso anno, na-\ sce Wellington, il grande nemico'g che dovrà fiaccarlo a Waterloo... Un solo uomo aveva avuto, in Francia, il potere di Napoleone: Carlo Magno. Ebbene, Carlo Magno muore il 31 marzo deZZ'814: il 31 marzo del\c1814 Parigi s'arrende agli alleati e,l'Impero Napoleonico è virtualmente finito... Ogni vita d'uomo, illustre od oscuro, obbedisce alle leggi della Cabala: bisogna soltanto saperle leggere. L'Alchimia Chiedo al mio ospite di parlarmi degli Alchimisti. L'uomo sorride. — Andate negli studi e nelle officine della chimica e della fisica moderna. Capirete allora, meglio di quanto io non possa spiegarvi, a che cosa si dedicarono gli uomini del passato: da Raimondo Lulio ad Alberto il Grande, da San Tommaso d'Aquino a Roger Bacon, da Bernardo di Treveri a Teofrasto Paracelso... « fissi ebbero comune un principio: la materia è nulla, l'energia è tutto. Quando gli Alchimisti si curvavano sui forni e sui lambicchi dei loro laboratori, che cosa cercavano, sotto diversi nomi, se non le leggi misteriose cui obbedisce la materia dpmmmsBsssrnqgpche un tempo fu detta « inerte »? |« La pietra filosofale! La polvere\ di proiezione! Che cos'erano esse,[per gli Alchimisti dell'età di mezzo,\ ■■ deBa scienza antica, se[i non il risultato degli sforzi con cui la\nel laboratorio moderno si cerca di sdisintegrare l'atomo" Oli elettroni tadi Rutheford, le radiazioni dei co-yvniugi Curie non discendono in linea.dretta dalla forza magnetica di Para-\ celso e dal fluido astrale degli Oc- dcultisti? Con che difillo gli uomini f\del nostro secolo chiamano « super-\ (\stìzìone ?> questa magnifica febbretv\di ricerca — ricerca sperimentale,jGW^nore! — che animò questi precur-.Aisori ? E dice rhe, risalendo a a decine di millenni, non possano H-.m trovarsi segreti, successivamente g perduti, quando le tenebre della bar-'.r.oarie calarono sulla terrai ». \o\ L'uomo s'è animato parlando. Ed r'io capisco come l'assidua frequenza di questi studi e di questi problemi, c dia allo spirito una impronta reti-gigiosa Voi credete dunque che vi aia stata, sulla terra, l'età dell'oro! — L'oro è una brutta parola. E' la cupidigia animale degli uomini che ne ha fatto un sinonimo della felicità. Dite piuttosto che- vi e slato sulla terra, per millenni e millenni, il regno del Bene... Per un'ora, ininterrottamente e ■lucidamente, il mio interlocutore at-'m tinge nella sua memoria e nella sua's cultura inesauribile, gli elementi ri- d'costruttivi di tutto un paesaggio iedzpfnd preistorico : quello di cui l'Occultisimo crede aver ritrovato le traccie ^sicure attraverso la vicenda delle religioni rivelate. d(odSe si possono nutrire dei dubbi „ o.,7 t 77>- ,Psul dettaglio, e certo che — nell'in-}]'„• ■"■ ' . . -msterne — questa visione panoramica j„7 ,H .. . j ... .cdel mondo antico risponde alla pro-'^„ « • * j 7/ 4. j- \Gfonda e misteriosa forza della tradì-1 zione: la sola custode — forse! — della Verità... La fine dell'Atlantide « L'undici Multile, nel sesto anno del Kàl, la terra sussulta, le contrade sono lacerate, disperse, inghiot tgglmn tite dal mare coi .sessantaquattro1 R .milioni d'uomini che le abitano ».! tlCosì comincia il manoscritto attri-\q\buito ai sacerdoti Mayas, della tri-\o bù indiana dell'i'ucatan, oggi con- DAscrvato nelle vetrine del British Mung.seum. id\ ... Riportiamoci col pensiero a* tsi duecentomila anni avanti l'èra vol-^R^gare. Fra l'Africa e l'America, fino z all'Islanda, si stende un immenso, blcontinente sul quale fiorisce la civil-ìl\tà degli Atlantidi. Sotto una savia t legge che ripartisce equamente la ricchezza, questo popolo assurge alle più raffinate c mirabili forme dei- .l'arte e della bellezza: le traccie che \restano, nell'architettura dei monuìmenti degli Incas e degli Atzechì ba\ stano a stabilire, da una parte, il 'grado di civiltà e d'originalità crea trice della razza, e dall'altra a sve- npnp«tpnolare le affinità che esistono coll'arte egizia e cinese: segno certo di an-\uiichissimi rapporti fra continente e \continente. Il grande cataclisma che ,inghiotte l'Atlantide, lascia emersa dai flutti soltanto una piccola parte: quella di cui parla Platone, sotto il nome di Poseidonia... fi di là parte, verso l'Occidente, la prima migrazione delle razze rosse. Sul suolo d'Europa, avviene il primo grande urto delle razze. Gli ■■uomini bianchi non sono ancora discesi verso il Sud, dalle foreste della Borealia. Il mondo settentrionale gode ancora d'un clima temperato: solo molto tempo dopo un cataclisma cosmico modificando l'asse della terra renderà glaciale la Borealia. Gli Atlantidi vengono dunque a contatto colla razza nera che sta sommergendo l'Europa. E' nell'abissino e nell'etiope che bisogna cercare l'ultimo discendente « puro » della razza che dominò l'Europa nella notte dei tempi... Ed è l'ultramillenarìo ricordo di quella razza — operante nella leggenda e nella tradizione — che impaurisce, i bambini raffigurando loro eo—mlusrccmle, ladliaoogzlss |da un Drago. \ E' infatti la religione del Dragò [Quella che caratterizza l'invasione \negra, nella preistoria. Di fronte al [la sua brutalità sanguinaria, quel il Diavolo lutto nero, accompagnato\sllfz la degli Atlantidi, più raffinata e spirituale, indietreggia ed è costret ta a celare nelle grotte e nelle ca- yverne i suoi misteri e i suoi Sacer doti. Intanto gli uomini bianchi discendono dal Nord: progrediscono fra le foreste dèlia Terra dei Cavalli (Ross-Land, Russia), passano attraverso le Terre Elevate (Teuts-Land, Germania); varcano il Limite delle Anime (Dahn-Mark) e s'affacciano alle pianure del Mezzogiorno. Co- mincia la lotta contro la razza ne- gra, che a poco a poco è respinta, ricacciata sulle rive di quello che è oggi il Mediterraneo, obbligata a rientrare in Africa... E nasce, dal contatto fra i Bian chi iperborei e gli Atlantidi, la regigione dei Druidi: quella che dovrà misteri degli Atlantidi, conduce vèrso l'Oriente una migrazione armata di popoli: supera il Caucaso, si al- iea colle razze che praticano il culto dominare tutto il continente Spunta allora Ram, il Grande Iniziato delle Razze Bianche. L'Impero di Ram In tutte le religioni del mondo sopravvive l'Ombra di quest'uomo, che fu il più grande esemplare dell'umanità antica. Questo giovane druida, dopo avere intensamente studiato i di Thor, fonda l'Impero d'Asia (I - Ram, Iran). La vita di Ram, questa epopea della nostra razza, è raccolta nella „ Pm antica opera letteraria che-il ]', „... „ r mondo conosca: il Ramavano — La A- D„ j , i -,T , .,. corsa di Ram — del poeta Valmiki. ^,. .„ . . ,. ... . ,, ., Giunto agli estremi limiti della vita ntcfzclRnasgrnslcsmpetllmpcelterrena, Ram può dire di avere regnato secondo la pura dottrina de-\gli Atlanti e secondo i dettami del-'la bontà illuminata. La sua massima è: « Vincere vuol dire perdonare ». Egli sparisce dal mondo la- Rama, per gli indiani; Lhama, per i tibetani; Fo, per i cinesi; Pa, per i qiappon'esi; Pa di Schah, per l'Asia occidentale; Giah, per gli iranici; Dioniso, per gli ariani. Da lui attingeranno i Faraoni d'Egitto il nome di Ram Sete e la memoria della gen- te araba perpetuerà nella festa del , sciando dietro di se mi ricordo che pil tempo non vincerà: egli diventa pRamadan il ricordo della sua giusti zia... Che più? Il Gran Lama del Ti bet è il suo ultimo successore nell'impero teocratico, ed oggi ancora trecento milioni di uomini si proster- nano al millenario erede di Ram... Che cosa ha caratterizzato l'impero di Ram ? Basta ricorrere ai monumenti greci ed ai papiri egiziani per trovare ripetuta questa frase: « Quando gli Dei regnavano sulla terra... ». fissa basta a farci comprendere che vi è stato un momento nel quale gli uomini, affrancati da ogni egoismo, vivevano in pace su una terra che bastava a nutrirli, Il mio ospite ha finito. Man mano egli è undato mettendo sotto i miei occhi — il tavolo ne è tutto pieno — la traduzione dei palimsesti e dei manoscritti da cui egli ha tratto, in lunghi anni di studio certosino, questa certezza. Ed io sento di invìdiare quest'uomo, che sembra avere reciso dietro di sè ì ponti col presente, che vive e si muove in un mondo tpmmpIsccsBsgDdml2rsdmWgsuntpmeraviglioso popolato di ombre, che>ìlegge, nelle pieghe della terra e nel-\z, -, j • j.- 4- -, i Icla polvere dei continenti, il segreto ;ddi una esistenza ormai dileguata lungo la scia dei secoli. Chi ha ragione? L'uomo moderno innamorato della meccanica, intento a rendere la materia più docile ed obbediente ai suoi crescenti bisogni, o l'uomo « conventuale » che spregia la materialità dell'esistenza e alza gli occhi all'infinito? Quando esco, vedo brillare le stelle nella fredda notte, traverso squarci di nubi. Istintivamente, sotto la suggestione recente di questo mondo scomparso, mi chiedo se altre Intelligenze non siano intente lassù, fra la polvere degli astri, a proporsi i formidabili interrogativi della Creazione... ITALO SULLIOTTI ibsfdauumlsrgdlpa