Il "Gratiacieio"

Il "Gratiacieio" La nuova Brescia Il "Gratiacieio" Brescia, li notte. Ultimati i due fabbricati della Riunione Adriatica di Sicurtà e delle Assicurazioni Generali di Vene Zia, abbattuti in parte e ridotti gli ' Bteccati degù altri Cantieri già ben progrediti, Jriazaa della Vittoria di ' .Brescia si pronta ormai nella sua vastità e nella sua imponenza. Scoprendosi nelle linee armoniose, dei suoi Palazzi, man mano ani- . mandosi del iranico cittadino, si va colorendo di vita e pare incominci a pulsare come una grande nave, appena lasciati gli ormeggi, sotto i primi poderosi colpi dea elica. In poco più di un unno dall'epoca ili cui ebbero inizio i lavori, essa è riuscita plasmata, ha raggiunto fra le sagome dei suoi etlitì'ci la sua fisionomia ben caratteristica, giacché anche il Torrione, U Grattacielo di Brescia, il Palazzo più alto d'Italia e uno dei più alti d'Europa è arrivato al terrazzo di copertura del suo ultimo piano. Bella costruzione davvero questa, che fa onore ai nostri tecnici e che nella sua mole slanciata armo- " nizza meravigliosamente nel complesso architettonico degli altri fabbricati. ' . Fu l'Accademico Marcello Piacentini che nello studio del Piano Regolatore della Città lo ebbe ad ideare. Per l'attuazione: al vigile inte ressamento di Augusto Turati non potevano sfuggire l'avveduto spiri to d'iniziativa "e la intraprendenza del Senatore Bevione oltre che la potenza finanziaria del nostro mas simo Istituto Assicurativo da que sti diretto. Fu cosi che l'Istituto Nazionale delle Assicurazioni si assunse la proprietà della costruzione; acquistò dal Comune l'area ed affidò alla esperimentata competen- " za dell'ing. Gino Cipriani, Direttore dell'Istituto Nazionale Immobiliare, l'elaborazione del progetto Piacentini e la direzione dei lavori. Volle inoltre l'on. Turati che il compito di' costruire un fabbricato dì tale mole e di tanto ardimento Venisse affidato ad Imprese locali per modo che l'orgoglio ed il pre- mio ambito di portare a termine una siffatta costruzione, non doves- . ée sfuggire a gente della sua forte terra. Fu costituito così un Consorzio fra le maggiori Imprese bresciane, alla cui direzione fu chiamato dalla fiducia stessa dell'Istituto Nazio, naie delle Assicurazioni un inge, gnere di provate capacità tecniche _e morali. Si volle cosi contemporaneamente suerimentare: la costruzione in Italia di fabbricati di gran. di altezze e la formazione di con. sorzi fra Imprese locali per l'esecu' zione di opere di notevole impor, tanza. Le Imprese Pisa, B^aiguera, Cis e . Paroletti, fuse sótto un'unica dire. zione, risposero pienamente allo scopo, prodigando sul lavoro valentìa di tecnici, capacità di maestranze ed adeguati moderni impianti di cantiere. Per la cronaca: 18 mila me. di scavo, 1100 tonn. di ferro, 14.000 me. di calcestruzzo, 2000 me. di muratura; quantitativi questi di .'lavori eseguiti... e materiali impiegati complessivamente ih poco più di otto mesi lavorativi, giacché vario tempo s'interpose fra l'ultimazione degli scavi e l'inizio dei getti per dedicare all'esame del terreno di fondazione le indagini più rigorose e gli studi più accurati., ' Come si è detto, il fabbricato è Ormai giunto con .le strutture grezze al terrazzo di copertura, al suo sedicesimo piano, se si contano con esso i due piani entro terra. L'ossatura del suo sistema portante, calcolata per resistere ai carichi verticali ed all'azione poderosa del vento, è tutta in cemento armato. Alla base sei grandi travi a traliccio lunghe trentacinque metri ed alte otto distese longitudinalmente, trasmettono al terreno, a mejszo della platea continua di fondazione, tutto il peso dell'edificio. Da dette travi si elevano 32 pilastri che, collegati a livello di ciascun piano dal solaio corrispondente, si protraggono tutti fino a 47 metri .di altezza; più in alto per sii ultimi due piani, dove il fabbricato si restringe e tutto è trionfo d'aria e idi luce, non ne proseguono che Otto. H terrazzo si trova a 55 metri ' sopra il livello della Piazza e di lassù si domina tutta Brescia operosa distendersi nella pianura, dominata dal Castello, nella ridente cornice dei Pwonchi c delle belle montagne che si distendono a Nord fino oltre al Guglielmo. Quanti, finora appagati dalla curiosità, sono saliti là in alto, ne sono rimasti entusiasti e fra essi alcuno ha espresso il rammarico di non potervi più risalire dopo che, a lavori ultimati, l'edificio avrà raggiunto la sua destinazione definitiva. Ma è subito rincuorato con la notizia che si sta studiando di destinare l'ultimo piano a luogo di pubblico ritrovo. Allora egli vi potrà ritornare: un elegante ascensore al posto di quel rude montacarichi che lo ha tirato, in condizioni disagiate lassù, fra un viaggio di mattoni e l'altro di calcestruzzo, lo porterà rapido e leggero nel salone di un locale alla moda dove in un angolo luminoso e tranquillo troverà le migliori delle attrattive: attraverso una bella distesa di cielo, la visione di un panorama incantevole ed al di sopra dei rumori del traffico cittadino il godimento di una aniete e di una pace veramente impagabili. <3 • ptpads1cnguvpllsvorss5ssqaccvimvcfalldclnzddplqpmbrstcnpsccnnfvlvcdslnèpastbsipplcpdirnmltemlmcmlpastLqrpl

Persone citate: Augusto Turati, Gino Cipriani, Marcello Piacentini, Palazzi, Paroletti

Luoghi citati: Brescia, Cis, Europa, Italia, Pisa