Cinque paurosi incendi sulle montagne ossolane

Cinque paurosi incendi sulle montagne ossolane Cinque paurosi incendi sulle montagne ossolane Intra, 2 notte. Sull'impressionante incendio, che| Aper due giorni ha trasformato in un in flUe gi0rnl Va "asiormato in un m iSSloTdlVSS minacrian- ta ^o Tesamente i va?? "niaffri sparsi uomlungo "i pendii della vallata Nolana e 3vaspargendo vivissimo panico fra quelle senpopolazioni, al hanno ora più ampi e,ta - | moIl fuoco è cominciato a svilupparsi ! maverso le 18 di mercoledì scorso, a Jin'ca,mezzo chilometro da Genestrello, pie- cola frazione del comune di Fiedimu- noslera, e in breve, le fiamme, alimen-1 tentate da un vento fortissimo, si sono frapropagate nelle imminenti adiacenze di HrtlV^Viìf o+/-> nnoHftiQnHn ut, oori/i npri- dell'abitato, costituendo un serio peri' colo per le case che, nella loro mag gioranza, sono costruite in legno. A dare il primo allarme fu un giovanotto di Vogogna, che si recava a Genestrello a trovare uno zìo ammalato. In preda all'orgasmo, gli spegnitori cercavano, con ogni mezzo, di opporsi alla inesorabile avanzata delle fiamme, che si alzavano altissime nell'a- selL30 eraFaferle razria invasa da miriadi di scintille. Lacerscarsità dell'acqua, la violenza del delvento e la grande siccità del terreno prirendevano dura la fatica degli sventurati montanari, i quali, solo a prezzo di sforzi terribili, riuscirono a respingere il travolgente assalto" delle fiamme. Verso le 22, arrivavano sul posto i pompieri di Domodossola; e la loro opera, che si è protratta fino, al mattino seguente, è valsa ad allontanare definitivamente ogni pericolo. Ma questo incendio non era ancora completamente domato, che un altro, non meno violento, scoppiava fulmineamente sopra Premosello. In un baleno, la frazione Colloro, che sorge sulla sommità di un pittoresco altipiano, veniva circondata dalle fiamme e, por un istante, la popolazione di Premosello, che dalle vie e dalle piazze della borgata assisteva atterrita all'impressionante spettacolo, ebbe la sensazione di una tremenda sciagura. Fortunatamente, un colpo di vento fece cambiare direzione all'incendio, che invece di proseguire verso la frazione, raggiunse la pineta di Beura, distruggendo in breve tempo un notevole patrimonio boschivo. Mentre gli abitanti di Colloro sgom- vustachsanrelto.casteldocerò relil altè ssteserpegostaavberavano ansiosamente le case, radu-1 signandosi sulla piazza, giungeva il mag- bagiore Olivelli, capo zona del Partito prNazionale Fascista, con squadre di fa- scisti e giovani fascisti, il maresclal- lo Aliarla, comandante la Stazione ai, drPremosello dei carabinieri, con una! pattuglia di militi, e frotte di volon- deterosi, i quali, con l'aiuto della popò- lazione. riuscirono, dopo non lievi sfor- nozi a isolare l'incendio. 'i0 Verso le 9,30, un terzo incendio si ~ sviluppava sopra Villadossola, nei fapressi di Seppiana, e in meno di un paauarto d'ora esso si estendeva fino lo 1 . _ «, ■ . . _ . . alla vasta boscaglia che sovrasta la ind d!oga central elettrica di Pallan- baÌ^o. Sul posto, si recavano i carabi- ° nleri dì villadossola e Premosello, i X poml)ierl dl Pallanzeno, il maggiore ^l olivèlli il Podestà di Villndossola e 1 mojtissjm{ volenterosi. Anche qui l'o- me] pera degrij spegnitori fu assai faticosa; laperò, verso mezzogiorno, gli ammlre-:vavoli sforzi apparvero coronati da sue- ^cesso. Ma non fu che una breve i - : lusione. Ad un tratto le fiamme di-. vamparono con maggior violenza e scnon senza terrore si notò che il vento,sae o e e a è a , . e , , ^S:. sSs^rèVaTVBrBO larcèfitrStU! elStr trica di Pallanzeno. Con prontezza encomiabile, i pompieri, dopo una disperata e temeraria corsa fra 1 boschi in fiamme, riuscirono a raggiungere la centrale, sopra la quale già cominciavano a posarsi le scintille, che si sprigionavano dal non lontano braciere. Intanto, mentre i militi del fuoco svolgevano la loro attenta opera di vigilanza nei dintorni della centrale, le altre squadre di volenterosi cercavano, con disperata energia, di ostare alla pericolosa avanzata delle bflunqunedenisorasil'ounfiamme. Verso 11 tramonto ogni peri-, Pcolo parve scongiurato; ma l'incendio] non potè essere completamente domato che verso la sera di venerdì. Nella serata di giovedì, poi, un nuo coscgila serata cu gioveai, poi, un nuo-i mc^n?i°_sL!jJi!^PPa^ful„Pin=° in. della Pecora, sopra Vogogna, propa- 'nn | gandosi in poco più di un'ora alla vet- .be.|fa di Monte Promio. Siccome l'incendio V. minacciava alcuni cascinali sparsi sui al• minacciava hjuuui — ~*e fianchi della montagna, da Vogogna lao partivano subito squadre di yolentero-1co- ^o-oV,inlori p in ti nazionali. A' - 5. carabinieri e militi nazionali. Altm- proposito di questo incendio si è venu-;?. & a conoscenza di un curioso partico-da, lare. Mentre in un locale pubblico sii - stava svolgendo la veglia danzante di po- fine d'anno, facevano irruzione i cara- ,a- blnieri i quali, ordinata la aospens^ne He- della festa, costringevano ì ballerini, cua uomini e donne, a seguire le squadre «u, di spegnitori. che ininterrottamente sa-1 f' . livano verso la montagna in fiamme. ! in. Durante l'opera di isolamento di que-,to, sto incendio è avvenuta una disgrazia, ti- che per un vero miracolo non ha avu- -. to conseguenze letali.Una franadi ter-1 r-1 riccio, staccatasi dal fianchi di un rial-1 - zo montuoso, ha investito un gruppo £di persone, che sono rimaste travolte. ; SSi sono avuti vari feriti leggeri; ma il ventenne Remo De Regibus, iscrit - „ ,to "al Fascio Giovanile di Vogogna, ha - dovuto essere ricoverato all'ospedale a <jì premosello, avendo riportato serie e contusioni ad unn gamba e al torace. é e' da notare che il De Regibus, durann te i lavori di spegnimento, aveva già d riportato non lievi scottature alle ma- i nl. Verso lo due della notte però anche -laUesto Incendio era domato, -' - II mattino di Capodanno, un quinto Incendio è scoppiato fjucora sopra Vogogna, verso la frazione Prato, minac- - ci(mtio una piccola fabbrica di matedi riaie esplosivo. Anche qui, 11 pericolo e,è «tato ernndo e le popolazioni di Vo- - o. e a è stato grondo e le popol gogna e di Premosello si domandano, con raccapriccio, che cosa sarebbe avvenuto se le fiamme avessero raggiunto il suddetto laboratorio. Questo incendio è durato fino aUn mezzanotte di venerdì. Ma stamattina ai levavano n e incora nell'aria pinnacoli di fumo, j - pericoloso opificio continua ad essere fj;sorvegliato da soldati e carabinieri. e Le cause di tutti questi sinistri se.m debbano ricercarsi neU'impruden S d' <*rti contadini che accendono la : Ip'P*. ™ntre camminano sopra il fo- f^ dei ^scta. el n d a ti, che solo ieri sembravano roghi immensi, proflinno nell'aria le loro sagome oscure. Ma queste popolazioni vivono tuttora in ansia, pronte ad occor ri r*rp ad °&ni eventuale nuovo allarme li Nella vallata, una serie di incrr.fti di l- icosl gravi proporzioni non si ricorda npiù da molti anni. gvalabdC2ntedncvnLdalioPppddsc

Persone citate: De Regibus, Olivelli, Pallan, Promio