Tino Rolando il pugile aostano che questa sera si batterà a Parigi con Seeling

Tino Rolando il pugile aostano che questa sera si batterà a Parigi con Seeling Sarà italiano l'atleta che toglierà a Thil il titolo mondiale ? Tino Rolando il pugile aostano che questa sera si batterà a Parigi con Seeling Parigi, 21 notte. Chi non ha visitato, almeno una volta, il Central Sporting Club di Parigi, quella oblunga saletta sperduta usi fondo d'un dedalo di corridoi nel vecchio « faubourg » Saint-Denis, ignora cosa significhi pugilato. Ormai l'assioma è da tutti riconosciuto e accettato: la «vera boxe» viene praticata, a Parigi, soltanto al C. S. C. Il pubblico del C. S. C. è senza pietà. Vuole veder « battersi » i due atleti sul ring. Detesta il cosiddetto chdqué, 0 accordo preventivo. Impreca. Fischia. Applaude. 'Porta in trionfo il vittorioso, se lo merita. Lo copre di urla e di proiettili cartacei, se ritiene che abbia indebitamente fruito della clemenza dei giudici. E in tal caso, questi ultimi sono obbligati a nascondersi precipitosamente sotto il tavolato, per evitare la tempesta travolgente del pubblico fufioso. Mille voci esasperate li subissano d'improperi. Alto un metro e ottanta, del peso di quasi settantadue chili, Rolando può fare magnifica/mente il peso medio, ma combatte sovente fra i medio-mas-, simi e s'è misurato, sempre vittoriosamente, anche coi massimi. E' nato a Saint-Vincent (Val d'Aosta) H 10 febbraio del 1910 ed è salito la prima volta sul tavolato il 18 febbraio del 1931, cioè a poco più di ventun anni. Da quel giorno ha sostenuto sessantaquattro combattimenti e ne ha vinti cinquantuno, di cui trentasei per k. 0. e quindici ai punti; tre ve te ha chiuso alla pari (col lionese Romério, coll'algerino Fumo e col negr* indocinese Bassini; nove volte ha dovuto cedere ai punti di fronte a Meroni (tre incontri), Devos, Kid Nitram, Candel, Marta, Neubauer e Vermant, cioè di fronte a due pretendenti al titolo mondiale, a due ex-campioni europei ed al campione italiano; una sola sconfitta prima del limite registra il suo <record>, quella dell'anno scorso con David. Rolando aveva vinto per k. o., ma i giudici videro il colpo basso e lo squalificarono. Tale è, in poche righe, l'eccezionale listino di marcia di questo atleta che non ha ancora i vewtiquattrttntti di età e neppure tre di carriera pugilistica. Rolando ebbe un inizio folgorante. Nel primo anno della sua attività mise k. o. ventidue avversari, fra cui il peso massimo Godfrin. Lo chiamavano « Orlando furioso », perchè menava cazzotti come se piovesse, senza tat tica preordinata, senza tecnica, affidandosi al puro caso e spinto da quel bisogno irrefrenabile di affermazione che si sprigiona dagli organismi giovani come una forza cieca, che distrugge ogni ostacolo. Non aveva egli abbandonato U natio Piemonte, dove, fra gli otto e gli undici anni, badava alle vacche, nella montagna aostana, d'estate? Quel bisogno irrompente d'attività e di affermazione lo aveva sospinto a Parigi, gettalo verso l'ignoto, facendogli abbandonare la polenta fredda ed il latte caldo della sua pittoresca SaintVincent. Al suo desiderio migratorio aveva dato la spinta decisiva Michele Bonoglia. Ecco come andò l'incontro tra il campione europeo dei medio massimi ed il ragazzo che ora trionfa sui tavolati parigini. «Michelone» se ne era andato un giorno a sciare in quel di Valtournanche, quando gli fu detto che c'era nei dintorni un giovanotto robusto che faceva il 1 tifo » per lui e che picchiava sodo. Bonaglia andò a trovarlo, gli regalò una sua fotografia c gli insegnò aJla béll'e meglio i più importanti esercizi di cultura fisica per il pugilato. I due si rividero ancora e un giorno il campione tenne al suo < tifoso* questo discorsetto: «Rolando, sfammi bene a sentire. Adesso sei ancora un ragazzo, domani, quando sarai un uomo, potrai magari maledirmi. Però, mi sembra di darti un consiglio buono, anche se pare pericoloso. Ecco qua. Se è vero che vuoi diventare « boxeur » non restare a Torino e non andare a Milano. In questo momento un po' brutto, non c'è che una soluzione: va a Parigi! i. Il risultato di questo discorso fu che, finito il servizio militare, invece di tornare da suo padre, Agostino si fece assumere come sguattero in un albergo, guadagnò quanto occorreva pel viaggio in Francia e un. mattino scese dal treno alla stazione parigina di Lyon. Aveva quattro franchi in tasca, ma anche uno zio a Parigi, di cui, però ignorava l'indirizzo. Ma i valdostani sono tanti e poi tanti, in questa capitale, che cadendo dalle braccia degli uni m quelle degli altri, fini col riversare tutta la sua commozione in quelle detto zio. Poco dopo ebbe un posto fra i cuochi di un ristorante' piemontese, n caso fece ti resto.. a «suoi Appunto, un gia&M «tot* nbtnvrrznsclnsUtdmvvpocssIssQlaaglrTigcdrMpdfavprPnidd navano in quel ristorante il già celebre Locatelli e il suo procuratore sporivo Krassowski. Il direttore si avvicinò a quest'ultimo e gli disse : « Non vorrebbe mica aumentare i pensionari della sua scuderia? C'è qui da noi un ragazzo che credo abbia più disposizione per il pugilato che per la cucina. Proprio ieri s'é bisticciato con tal uo compagno e Vlui messo k. o., facendo precipitare una pila di piatti. E' a terza volta in un mese che la cucina s'è trasformata in un ring per que¬ to ragazzo!... » Krassowski e Locatelli esaminarono U « tipo », lo fecero lavorare una setimana in una palestra e, otto giorni dopo, Rolando vinceva per k. o. il primo incontro della sua vita, ad Alfcrtville, dove, all'ultimo momento, era venuto a mancare nel programma un peso medio. Il « matchmaker » delle organizzazioni Dickson, Paul Lafirance, che era presente alla ri-unione, scritturò subito Rolando, facendolo salire sul tavolato della Sala Wagram. Il piemontese incontrò Paulet e lo mise k. o. al quinto tempo. Da quell'istante il nostro uomo era lanciato. Quel che fece poi l'abbiamo già detto. La sua prima ricomparsa sul tavoato Rolando la farà, invece, sotto gU auspici di Jeff Dickson atta Sala Wagram, 'domani • sera, per affrontare 'avversario più difficile detta sua carriera: l'ebreo tedesco Eric Seeling Tale combattimento si annuncia come l più grande evento pugilistico pari gino di questo scorcio del 1933, poiché i due avversari si giocheranno ii diritto di aspirare, col campione europeo Gustavo Roth, ad affrontare Marcel Thil per il titolo mondiale dei pesi medi. Seeling, anzi, avrebbe già dovuto incontrare Thil, dopo d'aver inflitto il primo k. o. detta sua carriera al belga Jack Etienne. Sarà una prova decisiva questa per il nostro campione. Ripartito per Cuba Kid Tunero, in ombra Candel, Kid Nitram e Piazza, poco quotato a Parigi Meroni, tre uomini rimangono in lizza per insidiare all'anziano francese la corona mondiale: Roth, recente -vincitore di Tunerp e di Tarante, Seeling, il tedesco dal pugno folgoratore, e Agostino Rolando, il ragazzo valdostano dalle cinquantuno vittorie. Rolando saprà ancora spezzare quest'ultimo ostacolo come ha saputo spezzare tutti quelli a cui s'è trovato finora di fronte?... C'è da augurarlo a questo alfiere del pugilato italiano a Parigi che al dC fuori del suo mestiere, che gli piace moltissimo, adora la stia giovane consorte valdostana, predilige la cucina piemontese, ha due grandi ambizioni: combattere a Torino (contro Merlo, Bonaglia, Meroni, Ceccaretti, Rossi), e diventare campione d'Italia e d'Europa dei pesi medi o dei medio-massimi. Pel momento, rinuncia a diventare'campione della massima categoria. C'è Primo Camera! Basta lui! D. L. PARISET. dstdmsdc«tvadapcoaagdalainmclpd I La firma del contratto per l'Incontro Rolando-Seelin; Il tedesco è II secondo e l'italiano II quarto da sinistra.